Anime & Manga > Higurashi no naku koro ni
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Autore: Liliah    11/06/2008    1 recensioni
Satoshi è finalmente tornato, un nuovo ragazzo si è trasferito nel villaggio e per Mion è arrivata la "stagione dell'amore"...
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve! Questa è una fanfiction dedicata ad uno degli anime più belli che abbia mai visto: Higurashi No Naku Koro Ni!!! Si ambienta un anno e un mese (XD) dopo la fine della seconda serie (escludendo l'ultima scena con Takano da piccola) ed è prevalentemente sulle coppie ShionxSatoshi e MionxShinji (personaggio inventato da me per la bella Mion), ma cercherò di fare qualcosa anche su Rena e Keiichi (non aspettatevi troppo però perché mi sto concentrando di più sui primi quattro). Bene, se non avete visto l'anime non capirete alcuni passaggi (ovvio XD), ma ho cercato di fare un riassunto dell'ultima parte quindi forse (e dico forse) capirete qualcosina in più.
Se non amate che Shion (prego tutte le fan di Shion di non uccidermi) e Mion o altri della banda vengano ridicolizzati o presi in giro allora potete cominciare ad odiarmi fin da ora, ma che credete, anch'io "soffro" quando prendo in giro la mia adorata Mii-chan u_u. Ed ora buona lettura^_______^!!
Ps: Nda= nota dell'autrice
Gh= gocciolina, -_-'
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CAPITOLO I: Lucky day!

Luglio 1984

Shion vide all'orizzonte un ragazzo biondo che portava sulle spalle un enorme orso di peluche molto pesante.
Il ragazzo si fermò davanti a lei. Si guardarono negli occhi. Shion arrossì, ma non fece in tempo a dire nulla che da dietro di lei spuntò una bambina bionda, Satoko, che si gettò fra le braccia del ragazzo.
Satoko: Nii-Nii!!! Sei tornato finalmente! Nii-Nii!
Satoshi: Sì, Satoko, sono tornato e non me ne andrò più.
Detto questo Satoshi scostò un po' Satoko e si rivolse a Shion.
Satoshi: Ti ringrazio per esserti presa cura di Satoko durante la mia assenza. D'ora in poi non sarà più necessario, ma vorrei che tu restassi con noi. Perché Shion io…
Shion arrossì violentemente immaginando cosa il ragazzo le stesse per dire.
Shion: Io…?
Satoshi: Ecco, io… ti…
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!!!!!!!!!

Shion si alzò di scatto. Era completamente rossa in volto; aveva fatto di nuovo lo stesso sogno in cui il suo amato Satoshi era tornato e si stava dichiarando. Sapeva benissimo che la dichiarazione sarebbe rimasta solo un sogno per molto tempo, ma sperava vivamente che il ragazzo tornasse, come aveva detto il Dr Irie, portando quell'enorme orso di peluche che doveva essere il regalo di compleanno di Satoko. Spenta la sveglia si ributtò con la faccia sul cuscino mormorando frasi come "Satoshi-kun ti amo", "torna presto, amore mio" , "chissà oggi se starà meglio" o "la piccola Satoko sarebbe felicissima". Chiunque l'avesse sentita senza sapere nulla su ciò che era successo ad Hinamizawa nel giugno dell'anno precedente non avrebbe capito nulla e forse nemmeno chi conosceva l'accaduto.
Satoshi e Satoko Houjo, vivendo nel tranquillo villaggio di Hinamizawa, erano stati colpiti dalla "Sindrome di Hinamizawa", una malattia che faceva entrare in paranoia (alcune volte) chi la contraeva. Per questo motivo Satoko qualche anno prima aveva spinto giù da un dirupo i suoi genitori che così erano morti (ci credo >_>); dopo questo episodio i due fratelli dovettero vivere con gli zii, con cui non avevano buoni rapporti. "Stranamente" la sera del festival locale del giugno 1982 la zia dei due venne uccisa. I poliziotti sospettarono di Satoshi, ma questo un giorno, dopo essere andato a comprare il regalo di compleanno per Satoko nella vicina cittadina di Okinomiya, cadde nello stadio più avanzato della "Sindrome di Hinamizawa". Fortunatamente venne salvato dal Dr Irie che stava conducendo delle ricerche per guarire questa malattia; nonostante ciò Satoshi cadde in un coma profondo. Per tutti gli abitanti del villaggio il ragazzo era stato "portato via dai demoni"; l'anno successivo Rika Furude e i suoi amici scoprirono i piani omicidi dell'infermiera Miyo Takano riuscendo a fermarla. Durante questa lotta il Dr Irie raccontò a Shion, che era innamorata del ragazzo, la verità riguardo alla scomparsa del suo adorato Satoshi; così da quel giorno Shion non solo si impegnò di più nel prendersi cura della piccola Satoko, ma andò anche a trovare il ragazzo.
La vita di Shion, che non abitava ad Hinamizawa, ma ad Okinomiya con Kasai, la sua "guardia del corpo", era diventata piena e faticosa: la mattina si alzava presto per andare a lavorare al caffé "Angel Mort", all'ora di pranzo fuggiva verso Hinamizawa per controllare come stava Satoshi e passare un po' di tempo con lui (che faceva molta compagnia >_>), poi il pomeriggio andava da Satoko e si prendeva cura di lei, più tardi andava dalla sorella, Mion, e la sera tornava distrutta a casa sua. Nonostante tutti quegli impegni era felice, felice di trascorrere una vita normale e di sapere che Satoshi stava bene.

Quel caldo giorno di luglio, dopo aver passato dieci minuti a ripetere quelle frasi scollegate, Shion si preparò come al solito per andare all'Angel Mort. Si legò i lunghi capelli, prese la borsa e uscì.
Per strada guardava le vetrine per vedere se ci fosse qualcosa da regalare alla piccola Satoko o a Mion, ma nulla sembrava attirare la sua attenzione. Sospirò stancamente continuando a guardare i negozi senza però osservare ciò che aveva davanti. A causa della sua disattenzione si scontrò con uomo.
Shion: Ah! Mi scusi!
Uomo: Che me ne frega delle tue scuse ragazzina. Guarda come mi hai ridotto la giacca!
Era un teppista della zona che girava sempre con due suoi tirapiedi e che amava picchiare la gente per un nonnulla e Shion, purtroppo, lo aveva provocato involontariamente. L'uomo, o forse dovrei dire la bestia, si stava avvicinando pericolosamente alla ragazza quando lo interruppe una voce maschile.
???: Lasciala stare!
Uomo: E tu che vuoi marmocchio?
Il ragazzo aveva indosso un'uniforme da baseball e portava con sé una mazza di legno, la stringeva tra i pugni e la teneva alta, ma, a giudicare dalla sua espressione un po' impaurita, non sembrava avere veramente intenzione di usarla. Il teppista si avvicinò allora a lui lasciando stare Shion che era tuttavia "sorvegliata" dai due tirapiedi. Fortunatamente prima che il ragazzo potesse essere stritolato da quella bestia intervennero dei poliziotti.
Poliziotti: Fermo lì! Non provare a fare del male a quel ragazzo!
Uomo: Acc! Marmocchio sei fortunato! Andiamocene, presto!
Shion: …Phew! Che spavento!
??? (avvicinandosi a Shion): Stai bene?
Shion rimase a bocca aperta quando vide in volto il suo salvatore. Era un ragazzo biondo con gli occhi scarlatti, le sorrideva dolcemente e le stava accarezzando la testa. Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime, ma lacrime di gioia!
Shion(un po' rossa): S-Satoshi-kun!! Satoshi-kun!
Satoshi: Questa è la seconda volta che ti trovi in un guaio del genere, dovresti stare più attenta.
Shion avrebbe voluto dirgli che in realtà era la terza, ma non riusciva a parlare per l'emozione, così invece di esprimere la sua felicità a parole gettò le braccia intorno al collo di Satoshi, che arrossì.
In quel momento tutti i passanti, ma proprio tutti, si voltarono verso di loro; alcuni con un'espressione di rimprovero che voleva dire: "Ragazzi, siamo in pubblico!", altri invece si commossero e cominciarono a mormorare frasi come: "Ah, l'amore!". Vedendo tutto ciò Satoshi diventò color pomodoro, poi variò sul color peperone e infine si fece rosso bordeaux; ma Shion non si accorse né dei passanti né delle colorazioni del ragazzo e continuò ad abbracciarlo finché quello non riuscì a mormorare un "Shion, ci stanno fissando tutti…". A quel punto la ragazza si staccò di scatto, il suo volto si infiammò e lei rispose: "S-scusa!".

Era passata mezza giornata e le lezioni erano finite. Mion era tornata a casa subito perché la madre le aveva detto di aver bisogno della sua presenza, per questo motivo le attività del club, di cui Mion stessa era presidente, erano state sospese. Un po' le dispiaceva, avrebbe voluto battere di nuovo Keiichi a carte e fargli indossare quel ridicolo costume da ballerina, ma del resto se serviva la sua presenza voleva dire che si trattava di qualche incontro importante in cui la futura erede della famiglia Sonozaki, la più importante del villaggio, non poteva mancare. Già, lei avrebbe ereditato il ruolo di sua nonna, ne avrebbe preso il posto, aveva pensato tante volte alla difficoltà di quel compito ed ogni volta aveva desiderato non essere nata in quella casa, o almeno non essere nata Mion, ma si ricordava poi della fiducia che tutti le davano e si rallegrava, rassegnandosi a quel destino. Se solo ci fosse stato qualcuno in grado di capirla! Qualcuno con cui condividere i suoi pensieri, le sue angosce e anche le sue gioie! Certo, ne parlava spesso con Shion o con Rena, ma in realtà la maggior parte delle volte era lei che ascoltava i loro problemi e non viceversa. Ma la sua vita continuava a scorrere così e finché era felice non le dispiaceva molto tutto ciò. Quello che realmente le dava un po' fastidio però era il fatto che tutti la considerassero un maschiaccio, era vero che lei si comportava come tale, ma… anche lei era una ragazza dolce e gentile; avrebbe voluto in modo particolare che Keiichi si accorgesse di questo, ma lui sembrava considerare solo Rena certe volte e questo feriva un po' Mion.
Mentre era immersa nei suoi pensieri fu interrotta dallo squillare del telefono a cui rispose.
Mion: Pronto?
Shion(entusiasta): SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIS!!!!!!
Mion(sconcertata): A-ah! Shion sei tu! Come mai così contenta?
Shion: Indovina? Indovina?
Mion: Hanno cambiato le divise dell'Angel Mort?
Shion: No(purtroppo)…
Mion: Hanno appena messo in saldo quel vestito che volevi?
Shion: No…
Mion(risoluta): Ah! Ti hanno detto che non potrai più tornare ad Hinamizawa e rivedere la mia brutta faccia!
Shion(un po' arrabbiata): NO! E poi la tua brutta faccia sarebbe anche la mia brutta faccia!!
Mion: Ah, già, siamo gemelle. Allora cosa è successo?
Shion(felicissima): E' tornato Satoshi-kun!!!
Mion: COSA??? E IL DR IRIE NON HA DETTO NULLA??? IO LO UCCIDO!!! E PENSARE CHE OGGI E' PURE VENUTO A SCUOLA PER UN CONTROLLO!
Shion(stupita): C-calmati, Sis…
Nonostante il suo pensiero principale in quel momento fosse immaginare come uccidere il Dr Irie, fu molto felice di sentire quella notizia, felice quanto Shion; non considerava di certo Satoshi più di un amico, ma era contenta per la sorella che sapeva aver sofferto molto in quei due anni. E mentre Shion cercava di farla desistere dai suoi propositi omicidi, sul viso di Mion era già apparso uno splendido sorriso e i suoi bellissimi occhi smeraldo si erano illuminati.

La telefonata con Shion era terminata con un "Ci vediamo questa sera" che significava in realtà "Questa sera ti ammorberò raccontandoti tutto ciò che Satoshi-kun ha fatto e detto". Mion sorrise ancora guardando il telefono, poi andò in giardino. Fece un giro intorno al laghetto e si ritrovò vicino all'ingresso principale della proprietà, lì vide dalla porticina una macchina parcheggiata e sua madre che accoglieva degli ospiti. Si avvicinò per indagare su cosa stesse avvenendo, ma non fece in tempo a chiedere nulla che la madre la prese per il colletto della maglietta trascinandola dentro casa.
Akane, madre di Mion: Finalmente hai finito quella telefonata! Sono venuti degli ospiti trasferitisi da poco ad Hinamizawa per presentarsi a tua nonna. Ovviamente devi presentarti anche tu a loro e devi preparare del tè e qualche onigiri, in caso avessero fame.
Mion: Non mi ero minimamente accorta che qualcuno si fosse trasferito qui.
La ragazza andò in cucina per preparare il tè e gli onigiri; ripensò a quando aveva saputo del trasferimento della famiglia di Keiichi e arrossì sorridendo. Chissà se anche questa volta avrebbe trovato un nuovo amico? Poi improvvisamente si accorse che, se si trattava di nuovi abitanti del villaggio, la questione non era importante come aveva pensato, questo voleva dire che sua madre, in un certo senso, l'aveva imbrogliata per evitare di dover servire e preparare uno spuntino. Per qualche secondo ebbe l'idea di vendicarsi in qualche modo, ma desistette subito: non poteva far fare brutta figura ad un membro della famiglia Sonozaki.
Finite le sue constatazioni prese un vassoio, dove mise il tè e gli onigiri, e con il sua solita andatura fiera lo portò fino alla stanza del colloquio.

Si era appena seduto accanto a suo padre quando sentì la porta aprirsi e una voce dire "Salve, scusate l'interruzione. Vi ho portato il tè e qualche onigiri."
Si voltò e vide ritta, vicino alla porta, una ragazza dai lunghi capelli verdi legati in una coda alta, aveva due splendidi e vivaci occhi color smeraldo, un portamento al contempo deciso e aggraziato e un sorriso gentile. La ragazza si mise vicino alla donna più anziana e poggiò il vassoio che aveva in mano sul tatami.
Mion: Scusate se non mi sono presentata prima, sono Mion, la futura erede della famiglia Sonozaki.
Quella frase detta a quel modo da quella ragazza lo colpì; e mentre i suoi genitori e le due signore Sonozaki parlavano, lui continuava a guardare quella creatura per lui fantastica. In tanti anni passati in diverse città e in cui aveva frequentato numerose scuole, non aveva mai incontrato un'altra come lei.
Nonna di Mion: Dunque vi siete trasferiti spesso a causa del suo precedente lavoro, signor Akayuuki. Capisco, sono felice che abbiate deciso di trasferirvi definitivamente nel nostro tranquillo villaggio. Ma mi dica, il ragazzo al suo fianco è suo figlio?
Shinji(quasi risvegliatosi da un sogno): Ah! Sì! Sono Shinji Akayuuki, signora.
Signor Akayuuki(bisbigliando al figlio): A che diavolo stavi pensando? Vuoi farci fare brutta figura, scemo?!
Signora Akayuuki(bisbigliando al marito): La brutta figura ce la farai fare tu se continui così.
Akane(sorridente): Oh! Perché non mandiamo i ragazzi fuori? Avranno l'opportunità di conoscersi e di non annoiarsi con i nostri discorsi^^.
Mion(dentro di sé): Allora è per questo che mi ha fatta tornare presto! Infame! Aveva programmato tutto!
Shinji(dentro di sé): Evviva!!! Che idea favolosa!! Adoro questa donna!!
I due uscirono dalla stanza dopo che il ragazzo ebbe agguantato due onigiri; rimasero un minuto davanti alla porta senza sapere cosa fare, poi Mion gli fece strada e portò Shinji a fare una passeggiata nel giardino.
Shinji: Bel giardino! Avete dei giardinieri o lo curate voi?
Mion: Qualche volta mia madre se ne occupa, ma non avendo molto tempo abbiamo alle nostre dipendenze una decina di giardinieri qualificati.
Shinji:OMG! Una decina! Qualificati!
Mion: Guarda che non sono poi così tanti, il giardino è grande!
Shinji: D'accordo mi hai convinto!
Mion: Ci vuole poco a convincerti.
Shinji(facendo finta di non aver sentito Mion): Senti, ma come ti devo chiamare?
Mion: Decidi tu, no?! Gli amici mi chiamano Mii-chan, altri soltanto Mion.
Shinji: Posso chiamarti Mionuccia? :D
Mion (girandosi verso Shinji con sguardo omicida): No!
Shinji (con le lacrimucce agli occhi): Perché?
Mion: Perché non sono né il tuo cane né una bambina di due anni!!
Shinji (deluso): Va bene…
Mion (calmatasi): E tu? Come ti chiamano solitamente?
Shinji (rianimato): Shinji o scemo^^. L'ultimo lo usa sempre mio padre.
Mion (ironica): E io posso chiamarti cretino?
Shinji: Fa' pure!
Mion (stupita): Eh?
Shinji (sorridente): Che c'è? :D
Mion: Ghh…

Shion: … e poi Satoshi-kun ha assaggiato una delle nostre nuove torte, quella ai mirtilli, e ha detto che era buonissima! E dopo la torta ha ordinato un sundae, era affamatissimo! Povero, due anni in un posto come quello! Non deve essere stato piacevole! Comunque poi ho finito il turno e lui mi ha accompagnata ad Hinamizawa e…
Era passato un quarto d'ora da quando Shion aveva cominciato il suo racconto di "tutto ciò che Satoshi-kun ha detto e fatto più le mie osservazioni" ed era arrivata solo alla fine del pranzo. Mion intanto si stava spalmando sul tavolino cercando di far capire a sua sorella che non ne poteva più, ma Shion era entrata nel suo mondo fatto di Satoshi-kun, Satoshi-kun e anche Satoshi-kun. In quel quarto d'ora Mion aveva cercato dapprima di seguire la sorella contagiata dalla sua allegria, poi di resistere al sonno e infine di desistere dal fare karakiri; e mentre tentava di fare ciò la sua mente era affollata anche da un altro pensiero: Shion e Shinji si assomigliavano tantissimo quando si fissavano su una cosa. Questa scoperta aveva impressionato la ragazza, inoltre le era nato il presentimento che questo l'avrebbe portata ad avere rapporti stretti con quel cretinoide. Ripensando alla somiglianza dei due Mion si era posta una domanda (nel frattempo Shion era arrivata a metà mattinata): Shion, è vero, aveva i suoi momenti di pazzia e stupidità, soprattutto se si trattava di Satoshi-kun, ma sapeva essere seria… e Shinji? Sapeva anche lui essere serio? La risposta le venne spontanea: "Probabilmente no.".
Dopo aver finito le sue elucubrazioni riguardo al nuovo arrivato, cercò ancora di ascoltare Shion, ma cambiò subito idea. Su che cosa poteva meditare adesso? Il senso della vita? L'origine dell'universo? Chi siamo? Da dove veniamo? Esisteranno gli alieni? Ci sarà vita su Marte? Esiste un'entità onnipotente? Cosa succederà dopo la morte? E' nato prima l'uovo o la gallina? E soprattutto… PERCHÈ SHION NON LA SMETTE DI LANCIARE CUORICINI OVUNQUE???
Tali erano i pensieri di Mion, o quasi. Finalmente dopo quasi mezz'ora ebbe l'illuminazione!
Mion: E' nata prima la gallina!
Shion: Ma che stai dicendo? Mi stavi ascoltando? E poi lo sanno tutti che è nato prima l'uovo ù_ù!
Mion: Scusa, ma non ti stavo seguendo^^'.
Shion: Avevi promesso di ascoltarmi! Cattiva!
Mion: Infatti all'inizio ti ho ascoltata, ma poi ha cominciato a venirmi… ehm… sonno… e così mi sono distratta per non addormentarmi.
Shion: è_é
Mion: Scusa… ma ti prego non fare quella faccia (mi fai ridere)!
Shion (un po' triste): Va bene, raccontami qualcosa tu.
Mion: Oggi ho conosciuto un cretino.
Shion: Guarda che Keiichi-kun lo conosci già da un anno!
Mion: Stupida! Si è trasferita un'altra famiglia ad Hinamizawa! Il figlio, che ha la nostra età, si chiama Shinji…
Shion: E ti piace?
Mion: Ma lo conosco da mezza giornata!
Shion: Io mi sono innamorata di Satoshi-kun in dieci minuti u_u.
Mion: Ma io non sono te! E poi Shinji è un cretino!
Shion: Il tuo tipo!
Mion (furiosa): Shion…
Shion: Scherzavo! Ora calmati e raccontami tutto!
Mion (calmatasi): E che ti devo dire? Abbiamo solo chiacchierato per una mezz'ora.
Shion (maliziosa): Ma in mezz'ora si possono dire tante cose.
Mion: Prova a mettere in giro la voce che a me piace quel cretino ed io ti uccido! Ti ricordi vero "la sala delle torture"^______^.
Shion (sbuffando): Sì, d'accordo.
Mion: Comunque abbiamo parlato su come chiamarci, Keiichi-kun e gli altri del club e Hinamizawa.
Shion (seria): Gli hai detto qualcosa su…
Mion: No. Ma non mi pare giusto tenerlo all'oscuro…
Shion: Va bene, ma cerca di non spaventarlo… e di scegliere cosa dire.
Mion: Non ti preoccupare non mi è parso il tipo che si spaventa facilmente!
Shion: Bene! Allora è il tuo tipo!
Mion (alterata): Ma tu e mamma vi siete coalizzate??
Shion: Perché? ^________^
Mion: Grrrr

Shion rimase a dormire a casa Sonozaki per quella sera; si infilò sotto le coperte a mezzanotte passata pensando al suo adorato Satoshi-kun. Quando si addormentò Mion restò a guardare il suo volto soddisfatto e felice ancora un po'. Poi, chiudendo la finestra, si fermò ad ammirare la luna: uno spicchio argentato brillava nel cielo quasi nero ed illuminava un poco il grande giardino della proprietà. La ragazza tirò la tenda e coprì il paesaggio.
Mion (sottovoce): Vorrei non dover guardare sempre la luna da sola…
Non sapeva che nel frattempo quel "cretino", di cui aveva parlato con la sorella, stava guardando lo stesso cielo pensando a lei.
Shinji: Mii-chan… la prossima volta guarderò la luna con te!
_________________________________________________

Il primo capitolo è concluso!!! Spero vi sia piaciuto^^! Io sinceramente mi sono divertita moltissimo a scriverlo!! Che ne dite di Shinji? Io lo adoro XD!! (Ovvio! Altrimenti non l'avrei inventato XD!) Grazie, alla prossima!!
PS: Chiedo scusa a tutte le fan di Shion per averla ridicolizzata^^'.

   
 
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