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Autore: fly90    04/02/2014    3 recensioni
Ilenia ed Elisabetta hanno portato con loro il piccolo Maurizio nell'aldilà ma non hanno fatto i conti con il desiderio di vendetta del bambino che ora cerca in tutti i modi di tornare sulla Terra per vendicarsi del fratello.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Michele non riusciva a togliersi dalla mente l'immagine di Maya orribilmente mutilata sul ripiano della cucina.

Aveva lanciato un urlo strozzato facendo accorrere Laura in cucina.

Lei era rimasta basita davanti a tale spettacolo ed era andata nel panico.

Era impossibile spiegare la situazione in modo credibile così Michele nemmeno ci aveva provato.

Si era deciso alla fine a spiegare nell'unico modo possibile quella situazione.

Disse a Laura che probabilmente un pazzo era entrato in casa loro ed aveva ucciso la gatta forse per spaventarli o forse per semplice cattiveria.

Più difficile fu rispondere quando Laura gli chiese come avevano fatto a non sentire nulla e come mai quel pazzo non se la fosse presa anche con loro.

La scritta l'aveva mandata nella disperazione in quanto la minaccia non si sapeva se fosse indirizzata a lei o al fidanzato ma in qualunque modo era una cosa che la riempiva di paura.

Non si sentiva più sicura in quella casa e per diversi giorni decise di andare dai genitori almeno finché non si fosse scoperto qualcosa sul pazzo che aveva fatto una cosa simile.

Ma come Michele immaginava la polizia non trovò alcuna traccia e il caso si concluse in un nulla di fatto.

Lui però sapeva chi si nascondeva dietro quell'atto: Maurizio.

Ma a chi poteva dirlo?

Chi gli avrebbe creduto se avesse detto che era stato il fratello defunto anni addietro?

Era costretto al silenzio.

Maurizio lo perseguitava ininterrottamente, qualunque cosa facesse se lo trovava davanti.

Anche se non lo vedeva si sentiva costantemente spiato come se non avesse più una vita propria e ciò stava cominciando a dargli problemi sia sul lavoro che a casa e anche il rapporto con Laura si stava deteriorando.

Scattava per nulla ed era così teso che bastava un minimo rumore per farlo scoppiare, la situazione era insostenibile.


Era venerdì sera e Michele aveva chiesto a Laura di tornare a casa da lui perché solo stava dando di matto.

Così erano usciti a cena e una volta rientrati si erano coccolati sul divano davanti ad un vecchio film.

Maurizio aveva “vegliato” su di loro facendo balzare Michele di tanto in tanto dal divano.

Gli piaceva da morire tormentarlo in quel modo e non dimenticava mai di spostare la solita foto in modo che Laura la potesse aggiustare brontolando.

Ovviamente Michele non osava mai confessare che non era lui a spostare quella maledetta foto.

Lentamente Maurizio si avvicinò a Laura che ignara di tutto osservava lo schermo.

Michele aveva quasi smesso di respirare guardandolo con orrore mentre allungava una mano pallida verso la testa di Laura.

All'ultimo momento la ragazza si spostò come percependo qualcosa.

“Che diavolo è?” Sussultò la giovane scompigliandosi i capelli come per scacciare un insetto.

“N-nulla tesoro, solo una farfalla che si è posata sui capelli.” Mentì Michele mentre guardava il punto dove fino a poco fa c'era Maurizio.

Con un lungo respiro chiese a Laura di andare a letto.


Una volta sotto le coperte la giovane si strinse a lui calda e invitante.

Era diverso tempo che non facevano l'amore e lei gli stava facendo capire che ne aveva voglia.

Iniziò a baciarlo sul collo mentre la mano sinistra tastava gli addominali scivolando verso il basso sensualmente.

Con impeto le tolse la maglietta e si adagiò sopra di lei baciandola con ardore.

Le accarezzò i fianchi mentre ricopriva il suo corpo di baci caldi e umidi sussurrandole parole dolci ed eccitanti.

Lei si aggrappò alle sue spalle gemendo come a pregarlo di andare oltre, di non torturarla e darle ciò che voleva da lui.

Ad un tratto la temperatura diminuì e la pelle di Laura divenne glaciale sotto al corpo di Michele.

“Hai freddo tesoro?” Le sussurrò tra un respiro ansante e l'altro ma non ottenne risposta.

Si sollevò un poco per guardarla negli occhi ma quando potè guardarla non vide Laura.

Al posto del viso delicato e stupendo della ragazza la faccia pallida e putrida di Maurizio lo accolse.

Allontanandosi da lui come se scottasse Michele gridò.

Maurizio sorrise beffardo storcendo la bocca deteriorata in un ghigno infernale.

Michele non riusciva a distogliere lo sguardo da quel viso agghiacciante.

Il buco al centro della fronte sembrava ancor più profondo e un liquido nauseabondo e marrone gocciolava sulla coperta e lungo il volto che portava segni evidenti di decomposizione.

Un osso giallo spuntava dalla carne della mascella.

“Lasciami stare! Cosa vuoi da me?” Urlò Michele e in preda all'orrore prese il cuscino spingendolo contro la faccia del fratello schiacciandolo contro il materasso con tutto il peso del proprio corpo.

Il fratello si agitava sotto al cuscino, cercava un appiglio per liberarsi, gli graffiava le braccia e la faccia con le unghie.

Ma Michele non cedeva e premeva il cuscino con più forza finchè non riconobbe la voce di Laura provenire debole da sotto la presa.

Immediatamente lanciò il cuscino contro la parete sollevando la testa della ragazza che cercava di riprendere fiato.

Il volto paonazzo lo spaventò mentre cercava di scusarsi e di farla calmare così che potesse riprendere a respirare.

Dopo qualche istante lei parve riprendersi allontanandolo impaurita e arrabbiata.

“Che diavolo fai? Vuoi uccidermi?” Gli urlò contro.

Michele fece per avvicinarsi ma lei lo respinse in malo modo.

“Non mi toccare! Tu sei pazzo!” E detto questo corse all'armadio a prendere la sua roba.

“Che fai?”

“Me ne vado! Non ti voglio più vedere! Non so cosa ti sia successo ultimamente ma sappi che non ho intenzione di stare con un pazzo!” Gli urlò tremante mentre chiudeva la valigia e si dirigeva all'ingresso.

“ Laura aspetta ti prego, ti posso spiegare!” Cercò di pregarla senza toccarla per paura di spaventarla ancor di più.

Lei si voltò e incrociando le braccia gli fece segno di parlare.

“Ascolta, so che può sembrare una cosa strana ma io da un paio di settimane vedo...” Non riuscì a terminare la frase, lo avrebbe preso per pazzo.

Lei continuava a guardarlo come se sperasse di sentirsi dire qualcosa che l'avrebbe aiutata a capire.

“Io vedo Maurizio, mi perseguita. Te lo giuro Laura, non ti sto mentendo, io lo vedo sul serio!” Continuò perdendo la voce sulle ultime parole.

Lei parve impietrita mentre abbassava lo sguardo piangendo sommessamente.

“Tu sei pazzo. Per il tuo bene vai da qualcuno che ti possa aiutare. Fra noi finisce qui.” E detto questo prese la valigia e uscì di corsa.

Michele si lasciò cadere a terra mentre la vista si appannava dietro al velo delle lacrime.

Ora era solo e ne era certo sarebbe davvero impazzito.



ANGOLINO DELL'AUTRICE:

Ciao ragazzi!

Come vi sembra il capitolo?

Spero vi sia piaciuto nonostante sia un po' confuso.

Grazie a tutti quelli che leggeranno anche questo capitolo.

Un bacione grande da Fly90.

  
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