Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony
Segui la storia  |       
Autore: StarGazer86    08/02/2014    1 recensioni
Qualcosa sta turbando la quiete e l'armonia di Equestria. Sommosse, agitazioni, istinti animaleschi imperversano sempre di più. Twilight e le sue amiche sono chiamate d'urgenza dalla Principessa Celestia al castello di Canterlot, nella speranza di risolvere questa crisi sul nascere.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Twilight Sparkle, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Epilogo


"Contro individui concordi, anche la potenza dei re s’infrange".

Tito Livio, atttribuita a Tito Quinzio Flaminio.



 

Mondo, alba successiva alla sconfitta dell’Ombra

 

Terribili notizie, compagni di Terra: i contatti con il regno di Equestria sono andati persi da ieri sera, e testimoni oculari attendibili vicini al confine ci hanno rivelato che è stata attaccata dagli unicorni. Vi aggiorneremo appena ci saranno rapporti più dettagliati …

… è in assoluto l’attacco più terribile che sia stato lanciato a Ponycity e Canterlot. I primi esploratori narrano di una distruzione totale delle due città, e sebbene si parli di un attacco di Unicornia la Giunta Militare assicura che nessun’arma negli zoccoli degli unicorni ha un tale potenziale …

… e nessuna notizia della Regina Rarity. Questo suo lungo silenzio sta preoccupando molto in un periodo così teso, ma invitiamo la popolazione a mantenere la calma e a non cadere in allarmismi lanciati da spergiuri e bugiardi. L’attacco a Equestria non è stata opera di Unicornia. Non possediamo armi in grado di portare simile distruzione …

 

Biblioteca di Ponyville, ore 6.45 9 maggio 2033

 

Caro diario,

è da molto che non scrivo più niente. Per la precisione vent’anni. Almeno, per te sono passati vent’anni. Questa mia assenza è lunga e complicata da spiegare: sono successe così tante di quelle cose che sarebbe impossibile riassumerle tutte decentemente in poche pagine. Anzi, ce n’è abbastanza da scriverci un libro.

Mi limiterò a dire che non avrei mai pensato di diventare quella che sono oggi. Rileggendo le pagine precedenti ho l’impressione di scrivere sul diario di un’altra. Ero davvero così? Una semplice unicorno bibliotecaria con una vita come tante altre in un villaggio di poche anime?

Pochi minuti fa ho alzato per la prima volta il sole su Equestria. Sì, so che non ci crederai, ma non sto mentendo: ho fatto sorgere il sole. Da puledrina iniziai a studiare magia scoprendo la mia vocazione, ispirata dalla visione dell’alba creata da Celestia. Sembra passata un’eternità dagli inizi dei miei studi, in cui riuscivo a malapena a cambiare pagina con il corno, e poco fa sono riuscita a emulare la mia mentore.

Ho provato molte emozioni contrastanti: orgoglio, felicità, serenità, malinconia, tristezza …

Ho perso molti pony cari. Troppi perché possa rendere onore a tutti in queste poche righe. Ho già superato le fasi peggiori della loro perdita, ma ciò non mi impedirà di spendere lacrime quando ripenserò a loro, e rimarrà sempre la malinconia di non averli più accanto. Ma è qualcosa con cui posso vivere. Ho una responsabilità nei confronti di Equestria che mi porta a guardare ogni giorno nuovo come un’opportunità di rimediare agli sbagli e agli orrori commessi in questi vent’anni.

A breve diventerò sovrana di quello che rimane di Equestria, e mi impegnerò a ricostruirla e a riportarla all’antica pace e armonia. Ti farò rapporti sintetici d’ora in avanti sui miei progressi, insieme a commenti su ciò che sta avvenendo.

Spero che tu abbia la pazienza, come sempre, di sopportarmi. Ma visto che non sei ancora andato in autocombustione per cose ben più stupide, immagino che di pazienza ne hai una buona scorta.

La tua

Twilight Sparkle

 

9 maggio 2033

 

Oggi ho radunato tutti i sopravvissuti di Ponycity e Canterlot. Sono poco più di mille. Tenendo conto della popolazione che Ponycity e Canterlot combinate avevano prima di ieri sono davvero pochi. Troppo pochi …

Perlomeno ho rincontrato Babs Seed, Scootaloo, Applebloom e Sweetie Belle. Rivederle mi ha dato grande gioia.

Ho purtroppo dovuto raccontare come sono morte le loro parenti (nel caso di Scootaloo di Rainbow Dash), e hanno reagito come immaginavo: male, molto male. Anche se le avevano rinnegate, erano pur sempre affezionate a com’erano un tempo, e sapere che erano tornate in loro prima di morire ha reso la notizia ancora più dura.

Ho dato loro tempo di riprendersi e nel frattempo ho fornito istruzioni agli altri pony sui primi provvedimenti da prendere. In parte bisogna ricostruire un margine di civiltà in questa distesa di cenere. Stavo pensando seriamente di spostare magicamente la biblioteca verso i pochi edifici rimasti intatti di Ponycity a nord, per mantenere tutto in un unico posto. Parte di me vorrebbe tenerla qui, visto che è l’unico pezzo della vecchia Ponyville rimasto intatto, ma è un piccolo sacrificio che va fatto per il bene del futuro di Equestria.

Nei prossimi giorni alcuni pegasi tra i più veloci verranno mandati come diplomatici nelle altre tre nazioni, per far sapere che Equestria è ancora viva e vegeta.

Le vere missioni diplomatiche però le terrò personalmente. Sarà Balance a proteggere Equestria in mia assenza. Si è gentilmente offerta di aiutarci nell’impresa di ricostruzione. Anche se è in parte mutaforma come aspetto, di cuore è sicuramente un pony al cento per cento. Tornerà a usare la forma di Lyra per evitare di portare panico tra i pony.

Ho scoperto purtroppo che fine ha fatto la vera Lyra. Il modo in cui è morta mi ha inorridito, ma perlomeno so che ora è in un posto migliore. Sicuramente Trixie l’avrà già incontrata.

Inoltre la sua morte ha provocato la “redenzione” di Balance, quindi non è stata inutile. Non credo di esagerare dicendo che ha contribuito molto a salvare Equestria e tutti noi. Anche se in un modo che avrebbe giustamente preferito evitare.

Meriterebbe un funerale, ma visto che Balance userà il suo aspetto non possiamo darglielo.

A ripensare alla condizione di Balance, mi sento ottimista: sapere che persino i mutaforma hanno qualche possibilità di purificazione mi dona speranza per Equestria.

 

10 maggio 2033

 

Redflame si è ripreso. Quel pegaso ha la mia più grande stima. Non per niente la Principessa l’aveva scelto come Capitano delle Guardie di Canterlot. Le sue ferite e fratture erano così gravi da provocare, nella maggior parte dei casi, il coma, mentre lui era semplicemente svenuto e gli è bastato un giorno di riposo per risvegliarsi.

Purtroppo c’è un problema arduo da risolvere: la perdita delle sue ali. Teoricamente conosco un incantesimo che gliele può far ricrescere, lo stesso che fa ricrescere organi, ossa e muscoli, ma le ali sono una parte talmente delicata che basta un minimo errore o una piccolissima mancanza di concentrazione e si rischia di ottenere delle ali che al minimo problema si spezzano o ti fanno perdere quota. Anatomicamente parlando è ai livelli di difficoltà del cuore. A ciò si aggiungono i sottilissimi collegamenti magici tra le ali dei pegasi e il resto del corpo: a ricrearli sono persino più complicati dei nervi.

In definitiva anche per me è un’operazione che può comportare rischi. Persino nei ricordi di Celestia, maestra nell’arte bianca, riscontravo difficoltà con operazioni del genere e vedevo che non le prendeva alla leggera.

Ne ho discusso con lui e sono rimasta scioccata dal suo rifiuto. Non desidera neanche tentare. Dice che gli va bene così, che “è ora di rimanere con gli zoccoli ben piantati per terra”. Gli ho chiesto se ciò è una sua specie di rifiuto di associarsi con i pegasi che tanto odiava di Pegasopoli, o se dopo la morte di Rainbow Dash non si sentiva a suo agio ad essere l’unico al mondo a saper eseguire un Sonic Rainboom, ma ha deviato entrambe le domande.

Gli ho comunque fatto presente che avrei potuto tentare l’operazione quando e se desiderava, consultandomi con i migliori dottori pegasi odierni se necessario. Ho ottenuto una smorfia come risposta.

Credo che questo sia il suo modo di contribuire al sacrificio fatto per sconfiggere l’Ombra, un sacrificio che non vuole disonorare “curandosi”.

Mi fa piacere pensare che voglia rimanere senz’ali per onorare la memoria di Rachel.

 

11 maggio 2033

 

Oggi ho fissato a lungo i corpi delle mie amiche, di Rachel e di Celestia, preservati grazie all’incantesimo che previene la decomposizione.

Mi è capitato di passare nello scantinato della biblioteca, per controllare se c’era rimasto qualcosa di utilizzabile, e mi è caduto l’occhio sui veli che le coprivano.

Ho pianto come una puledra. Ho provato a trattenermi, ma non ci sono riuscita. Pensavo che la tristezza fosse passata, e invece mi ha colpito alla sprovvista, forte come uno schiaffo, improvviso e inaspettato. Il momento è durato poco, ma è stato terribile. Sono rimasta lì sotto più a lungo del dovuto per fare in modo che il volto umido si asciugasse e non ci fossero segni della mia “debolezza”.

Caro diario, non voglio sminuire l’importanza del pianto, e “debolezza” è in effetti un termine sbagliato. Piangere dimostra a tutti che sei sensibile e hai un’anima, e spesso è necessario per guarire dai problemi che la vita ti pone. In un certo senso letterale, aiuta a “lavare” la tristezza. Permette uno sfogo. Ma in un momento difficile come questo è importante che gli altri mi vedano sorridere. Anche se in quel momento vorrei solo piangere.

Un altro piccolo sacrificio che devo compiere per Equestria.

Comunque sento forte il bisogno di seppellirle. Si meritano una sepoltura, visto cosa hanno fatto. Rachel e Celestia l’avranno, pubblica e con tutti gli onori.

Purtroppo per le mie amiche ciò non è possibile. Senza di loro non avrei mai potuto fare ciò che ho fatto e sto facendo, ma il loro nome è talmente “sporco” che una eventuale sepoltura pubblica potrebbe minare i miei sforzi di riunire un’Equestria dilaniata. L’avevano detto loro stesse. Già immagino le possibili proteste dei pony che hanno sofferto sotto la loro guida. E a cui non riesco a dare torto.

Anche se l’idea mi ripugna, le dovrò seppellire in un posto solitario. Che solo io e pochi altri conoscono. Questo purtroppo è un sacrificio che non sarò io a pagare. Ma so che a loro non importa, quindi cercherò di sopportarlo.

Domani darò le prime istruzioni in proposito. Non si può fare subito il funerale, visti i problemi più impellenti di ricostruzione e diplomatici, ma prepararsi in anticipo non fa male.

Canterlot sarebbe stata perfetta come posto per seppellirle, ma purtroppo non esiste più. Quindi per il momento, in mancanza di altri posti più illustri, Ponycity andrà bene.

Per le mie amiche invece ho in mente un bel posticino tranquillo.

Un posto che è perfetto per osservare il sole tramontare.

 

12 maggio 2033

 

Oggi Sunset Shimmer ha avuto il coraggio di farsi avanti e parlarmi a cuore aperto. Ora la conosco bene grazie alle memorie che Celestia mi ha donato: era la sua studentessa numero uno prima di me, e lo è diventata più rapidamente di me grazie al suo innato senso magico. Ma aveva un difetto fatale, l’impazienza. Difetto che poi portò a svilupparne altri: arroganza, crudeltà, disonestà e cinismo. Difetti che si sono acuiti con il tempo contemporaneamente alle sue capacità finchè, un fatale giorno, si è allontanata da Celestia per “seguire la sua strada”. Un modo gentile per dire che voleva di più e più in fretta. Nel caos provocato dall’Ombra quella “strada” l’ha portata a Unicornia.

Ma non sapevo che l’esperienza in quella nazione l’avrebbe cambiata per il meglio.

Ha imparato nel peggiore dei modi cosa significa seguire la via dei sentimenti negativi. Ha provato a sfidare Rarity per il controllo di Unicornia, ed è stato un miracolo se è sopravvissuta rimanendo al suo servizio. Mi ha rivelato che solo dopo quella terribile lezione aveva capito ciò che le aveva insegnato Celestia.

Da allora lavorava per lei più per inerzia e paura che per vera convinzione. Avrebbe potuto disertare, ma temeva che tornando a Equestria non sarebbe mai stata accettata, soprattutto da Celestia a cui aveva già voltato le spalle, e ancora di più temeva i terribili servizi segreti di Unicornia e la vendetta di Rarity.

Le ho assicurato a tal proposito protezione e amicizia, in cambio della sua collaborazione per il bene di Equestria. Le ho persino offerto di tornare a essere una mia studentessa, dopo averle spiegato di avere tutte le memorie di Celestia, ma ha rifiutato. Ha ammesso, in una grande dimostrazione di umiltà, che conosce tutto ciò che è necessario per fare bene il suo lavoro. O forse la vera ragione è un’altra: ha troppa paura e soggezione di me.

Comunque non voglio costringerla. Il rapporto tra studentessa e mentore deve essere saldo, libero e sincero se si vuole che funzioni.

Ci siamo abbracciate per la prima volta, sia per suggellare la nostra nuova amicizia sia per ringraziarci di esserci salvate la vita a vicenda.

Sono certa che il suo genio, finora sfruttato quasi esclusivamente per creare morte e oppressione, possa fiorire e portare giovamento a tutti.

 

13 maggio 2033

 

E’ accaduto qualcosa d’inaspettato. I rappresentati delle nazioni di Unicornia, Terra e Pegasopoli hanno deciso di venire qui e salutare la nuova “dea” di Equestria. Sentirmi definire così mi fa davvero ridere, anche se ammetto che appena ottenuti questi poteri un po’ mi sentivo tale.

Arriveranno, se tutto va bene, entro la prossima settimana. Conto di farli incontrare tutti assieme e di discutere del destino del mondo. Con un po’ di fortuna, di diplomazia e di qualche “dimostrazione” del mio potere, conto di portarli a condividere la mia visione del futuro. La perdita di Rarity, Applejack e Rainbow Dash dovrebbe renderli più docili e accondiscendenti.

Spero.

 

Daniel si è ripreso. Dopo giorni di mutismo e isolamento, si è finalmente fatto vedere e sentire. Solo da me, Scrolley e Balance. Scrolley è quasi svenuta quando ha visto per la prima volta la sua forma umana, mentre Balance aveva gli occhi che le luccicavano. Non so se per emozione di vedere un umano in carne e ossa o perché le ricordava Ipparco.

Evito di far uscire Daniel dalla biblioteca per timore che altri pony lo vedano e si spaventino. La sua è una razza molto particolare che incuteva timore anche me agli inizi, figuriamoci a pony che hanno appena visto l’apocalisse avventarsi su di loro.

Tornando a Daniel, sembra stare meglio. E’ ancora molto giù di morale e ci vorrà ben più di qualche giorno per superare la sua perdita, ma ormai il peggio sembra passato. Non ha detto molto: ha solo fatto qualche domanda su ciò che stava succedendo e l’abbiamo rapidamente ragguagliato sugli ultimi sviluppi. Dopodiché se ne è tornato nella sua stanza e nel suo isolamento. Con grande rammarico di Balance che avrebbe voluto “esaminarlo” da vicino.

Avrei voluto chiedergli cosa sta pensando, cosa lo angustia, ma non voglio mettergli fretta. Se vorrà dirmelo, lo farà quando sarà il momento giusto.

 

16 maggio 2033

 

E’ arrivato l’ultimo rappresentante, quello di Unicornia. Domani sarà una giornata fondamentale, storica direi. Se gioco bene le mie carte, potrei posare la prima pietra per la pace. Non vedo l’ora.

Intanto ciò che resta di Ponycity, grazie agli sforzi di Applebloom soprattutto (che sta dimostrando appieno il suo talento), sta diventando davvero vivibile. E’ a misura di pony, così come piace a me. Con il mio aiuto abbiamo abbattuto gli edifici pericolanti e tenuto in piedi solo quelli più adatti alla visione che ho della futura Equestria. Un’Equestria che non rinnega i balzi tecnologici degli ultimi anni, ma nemmeno li glorifica per orgoglio in nome del progresso ad ogni costo.

Come ultima nota, Daniel ha sorriso per la prima volta da … sempre credo. Grazie ai ricordi di Pinkie Pie sono riuscita a fargli una battuta che gli ha tirato verso l’alto i lati della bocca. A malapena. Ma è comunque un ottimo segno.

Il segno che sta guarendo.

Mi ha chiesto se mi era possibile trasformarlo di nuovo in pony per qualche tempo, in modo che possa uscire dalla biblioteca. Visto che è rimasto chiuso qua dentro per una settimana credo che non abbia tutti i torti. Un po’ d’aria fresca gli farà sicuramente bene. Domattina, prima di incontrare i rappresentanti delle tre nazioni, gli lancerò l’incantesimo di trasformazione. E per sicurezza lo farò seguire da Little Bolt, Big Wing e Scrolley. L’amicizia che hanno formato durante la spedizione potrebbe aiutarlo a riprendersi.

 

17 maggio 2033

 

Giornata davvero perfetta. Ho capito che sarebbe andata come mi aspettavo quando ho visto le facce stupite dei diplomatici e delle loro scorte. Forse si aspettavano la Twilight Sparkle unicorno, non di certo la Twilight Sparkle alicorno che, in una piccola dimostrazione di potere, è riuscita a sollevare un edificio e a trasformarlo a suo piacimento per poi rimetterlo nella sua sede. Il tutto mentre spiegavo loro senza sforzo il combattimento che avevo avuto contro l’Ombra.

Il rappresentante di Terra, il più anziano, ha avuto un principio d’infarto.

A quel punto, invece che intimorirli maggiormente, ho offerto loro un patto d’amicizia, facendo notare che i loro leader erano scomparsi e che nulla sarebbe stato più come prima. Ho ricordato loro che ogni singolo evento negativo avvenuto nell’ultimo ventennio aveva solo reso il mio avversario più forte. Ho fatto l’esempio della Fondazione di Equestria per far loro capire come sarebbe potuto finire il mondo se avessero continuato a combattere.

Per finire, come atto di buona volontà e per dimostrare la mia onestà d’intento, ho liberato gli unicorni della Crepuscolo degli Dei e li ho consegnati al rappresentante di Unicornia. Era rossa di vergogna quando ho spiegato agli altri rappresentanti che facevano parte di un’equipaggio di una nave volante armata come un’esercito intero. Me la sono spassata a spazzare via la mole di menzogne che le tre nazioni hanno diffuso in questi giorni a riguardo.

Morale della storia: se ne sono andati con la coda tra le gambe, tutti e tre. Con un po’ di fortuna, ci sarà un cessate il fuoco a breve.

 

18 maggio 2033

 

Un pony esploratore ha riportato a Ponycity una statua molto familiare. Non me ne ricordavo neanche più che a Canterlot c’era Discord pietrificato. Con le minacce ben più presenti della guerra e dell’Ombra, uno spirito del caos come lui sembrava ben poca cosa.

A quanto pare nemmeno la magia distruttiva dell’Ombra è stata in grado di scalfire la sua statua. Visto dove l’ha trovata, sembrerebbe aver fatto un bel volo. Eppure, neanche un graffio.

E’ evidente che la magia degli Elementi non ha creato un semplice effetto di pietrificazione. Altrimenti non ne sarebbe rimasta neanche la polvere.

Ho portato personalmente la statua nel bunker più sicuro che abbiamo trovato, e ho dato ordine di tenerla sotto controllo giorno e notte.

Ammetto di aver fissato a lungo la sua faccia terrorizzata mentre mi tornavano alla mente le ultime memorie di Celestia sul suo conto. Mi sono accorta, incredula, che aveva intenzione di liberarlo. Liberarlo per utilizzare i suoi poteri a fin di bene.

E’ un’idea che, in altri tempi, sarebbe forse suonata buona anche se pericolosa. Ma in tempi come questi non è assolutamente da considerare. Con tutto il caos ce c’è già nel mondo ci manca solo quello di Discord.

Per quanto mi riguarda può rimanere nella pietra ancora per un bel po’.

 

20 maggio 2033

 

Ho ricevuto una visita … esotica. Sì, è proprio il termine adatto.

L’ho riconosciuta subito solo grazie a uno strano ricordo di Pinkie. Secondo quel ricordo, era stata imprigionata a Stalliongrad ed era stata liberata dalla mia amica, già purificata, in gran segreto.

Non conoscevo il suo nome. Nemmeno Pinkie era riuscita a farselo dare. Ma sapevo bene chi era.

Un pony dell’Arabia Sellata. In tutta la vita ne avevo visti solo due, durante lo spettacolo che avevo intrattenuto per la loro visita ad Equestria insieme a Celestia, ma solo da lontano. Grazie alle memorie di Celestia e a mie ricerche indipendenti ho scoperto che sono una razza molto riservata e colta, che vive vicino alle oasi d’acqua di un enorme deserto a est oltreoceano, in città scintillanti e slanciate. E anche se non si offendono se vengono chiamati pony, tra di loro preferiscono definirsi cavalli.

Da vicino intimoriscono. Ma non solo per la loro grandezza, visto che arrivano quasi tutti alla dimensione di Celestia. Hanno attorno a loro un’aura molto particolare. Magia di qualche genere, senza dubbio. Persino Celestia sapeva poco a tal riguardo.

Si erano aperti al mondo da poco, e il caos provocato dall’Ombra li ha richiusi a riccio. Almeno finora.

Questa “pony”, a cui non arrivo neanche alle spalle, mi ha rivelato di chiamarsi Mystic Oasis, e ha viaggiato e sofferto molto per arrivare sin qui da me. E’ la diplomatica al servizio di quello che lei chiama Califfo, la massima autorità dei cavalli dell’Arabia Sellata. L’equivalente del titolo di Principessa, a quanto ho capito. Partita con l’intento di incontrare Celestia e Luna per intrecciare le prime relazioni diplomatiche dopo i vent’anni di caos, si è ritrovata me. Le ho spiegato cosa è successo e mi ha ascoltato con molto garbo e pazienza senza mai interrompermi, neanche di fronte alle cose che (pensavo) avrebbe trovato più strane.

In cambio mi ha raccontato che anche loro hanno avuto problemi con tumulti che non si sono saputi spiegare, e che solo recentemente sono riusciti a riottenere una parvenza di “armonia”. Da lì il desiderio di riallacciare le relazioni con Equestria così violentemente stracciate.

Le ho detto che purtroppo non abbiamo molto da offrire in cambio di questa nuova amicizia, ma ha compreso la nostra situazione e ha chiesto ospitalità, offrendo consigli e aiuto in cambio del soggiorno.

Mi ha fatto un’ottima impressione. Spero sinceramente di poter ripagare la sua grande gentilezza.

 

25 maggio 2033

 

Oggi finalmente siamo riusciti a fare un memoriale per Celestia, Luna e Rachel. Ho personalmente scolpito nel marmo le statue dei due alicorni e della mia amica, e ho anche inciso le frasi alla loro base.

Le elenco qui sotto:

Per Luna “Mai notte sarà altrettanto stellata, mai riposo altrettanto sicuro. Principessa della Notte, aiutaci a superare le nostre paure.”

Per Celestia “Mai giorno sarà altrettanto luminoso, mai sorriso altrettanto radioso. Principessa del Giorno, aiutaci a seguire i nostri sogni.”

Per Rachel “Dai pony più semplici può arrivare il riscatto e la vittoria più grande.”

Abbiamo fissato a lungo le loro lapidi, accompagnati dal suono del violino di Octavia, diventata così brava che mi avrebbe fatto piangere anche in circostanze ben più felici. Perlomeno quello è stato l’unico momento, dopo tanto tempo in cui mi trattenevo, in cui mi sono potuta permettere di mostrare lacrime in pubblico, ricordando la morte della mia mentore, della sorella e di Rachel.

Celestia e Luna. Da puledra ero certa che avrebbero protetto per sempre Equestria dal male, dee eterne e infallibili al servizio di tutti i pony. E invece oggi sono stata lì a seppellirle, dimostrando la fondamentale verità delle parole che Celestia mi aveva detto prima di salutarmi per l’ultima volta.

“Essere immortali non significa essere eterni”.

Ho dedicato un pensiero anche a Lyra. Non potevamo darle una lapide, visto che Balance stava ancora usando il suo aspetto, ma meritava di essere ricordata, anche se in silenzio. Il suo sacrificio, in fondo, ci aveva salvate. Aveva salvato senza saperlo Equestria, tramite la redenzione di Balance.

Il mio unico rimpianto è di non poterglielo dire di persona.

La lapide di Rachel riporta il nome di Green Wish. Daniel è rimasto di fronte a quella lapide molto a lungo, a testa bassa e in lacrime. È rimasto lì anche quando tutti gli altri se ne erano andati. L’ho aspettato in silenzio fino a quando non si è deciso ad allontanarsi e tornare con me alla biblioteca.

Green Wish. Desiderio Verde. Ripensandoci adesso credo che abbia scelto quel nome per dimostrare che desiderava aiutarci con tutto il cuore.

Ci era riuscita. Ci era davvero riuscita. Il suo desiderio era stato esaudito.

Anche se non come pensava lei all’inizio.

 

26 maggio 2033

 

Oggi è toccato alle mie amiche dare “l’ultimo addio”. Questa volta la cerimonia è stata molto più intima e riservata. Nessuno sa che eravamo su quella piccola collina a ovest della vecchia Ponyville, abbastanza lontana per salvarsi dalla distruzione dell’Ombra. In tempi più felici e innocenti ci salivo quando avevo bisogno di un po’ di solitudine e tranquillità, per osservare i colori del tramonto e le prime stelle della sera.

Non c’è posto migliore per farle riposare.

C’ero solo io, Balance, Redflame, Big Wing, Little Bolt, Scrolley, Scootaloo, Applebloom, Babs Seed, Sweetie Belle con la nonna e ovviamente Daniel.

Le abbiamo seppellite in semicerchio, in modo che quando tornerò a dare loro omaggio le avrò tutte attorno a me, in modo da “abbracciarmi”.

Le lapidi sono state incantate in modo da essere invisibili tranne che a me e ai presenti a questo funerale. E ovviamente a tutti quelli che, un giorno, desidereranno rendere loro onore per quello che erano davvero.

Ho pensato a lungo cosa scrivere sulle loro lapidi, ma non bastano poche frasi per dar loro giustizia. Come potevo riassumere in così poco la grandezza della loro amicizia?

Alla fine ho adottato una soluzione semplice.

Applejack – L’Onesta

Pinkie Pie – L’Allegra

Rarity – La Generosa

Rainbow Dash – La Leale

Fluttershy – La Gentile

Maledizione. Ho macchiato di lacrime questa pagina. E’ meglio che smetta e vada a dormire.

 

28 maggio 2033

 

Oggi ci sono stati i funerali collettivi di tutte le vittime dell’attacco a Ponycity e Canterlot. Tra di essi c’è il padre di Rarity, che ha salvato con un atto di eroismo la madre, e ovviamente i miei genitori. È stato toccante vedere Sweetie Belle che abbracciava la nonna di fronte alle esequie. Loro due sono ciò che resta della loro famiglia. Ovviamente ho offerto aiuto per ogni loro necessità.

Per quanto riguarda la mia perdita, ho cercato di concentrarmi non su come sono morti, ma su ciò che mi hanno detto prima di andarsene. Erano … anzi, sono orgogliosi di ciò che sono diventata. Hanno dedicato tantissime energie a permettermi di inseguire il mio sogno, e ci sono riusciti. Se sono quello che sono oggi, lo devo in primis a loro. Meriterebbero un memoriale accanto a quello delle Principesse come salvatori di Equestria, ma penso che, se mi potessero parlare adesso, non sarebbero d’accordo. Sono sempre stati molto riservati e umili.

Mi mancheranno. Tantissimo.

E’ meglio che interrompa qui prima di macchiare di nuovo il diario di lacrime.

 

30 maggio 2033

 

Finalmente! Dopo una lunga attesa, ho ricevuto la notizia che i combattimenti sono terminati! La Terza Grande Guerra è ufficialmente conclusa. L’unica nota positiva di questo conflitto è che è stato rapido, al contrario degli altri due.

E spero con tutto il mio cuore che sia l’ultimo.

 

2 giugno 2033

 

Non ci posso credere. Le nazioni di Terra, Unicornia e Pegasopoli hanno avuto la stupenda idea di allearsi e, in puro stile “realpolitik” come l’aveva definito l’Ombra, di dichiarare una crociata contro la “dea malvagia”, la “distruttrice di Equestria”. Non scrivo nel dettaglio cosa riportano i loro radiogiornali perché mi viene la nausea solo ad ascoltarli.

Non so cosa si siano bevuti, ma credono che sia io ad aver creato questa distruzione, che sia stata io ad uccidere Celestia e Luna usurpando il loro trono, e che ora desideri conquistare il resto del mondo.

Pazzi. Semplicemente pazzi. Sono talmente paranoici che vedono nemici dove non ce ne sono.

Ma forse hanno semplicemente paura di me: ho sbagliato a mostrare il mio potere in modo così sfacciato? A raccontare nei dettagli il mio scontro con l’Ombra?

Maledizione … questo errore potrebbe essere fatale per il mio sogno e per tutti i pony che ho coinvolto in esso.

Che Celestia mi perdoni se ho ragione.

 

3 giugno 2033

 

Questa mattina prima dell’alba hanno lanciato un attacco congiunto. Speravano di prendermi di sorpresa, ma non ci sono riusciti.

Mi hanno sottovalutato. Enormemente.

Nel giro di neanche dieci minuti, tra me e Balance siamo riuscite a disarmare e rendere inefficace l’intero armamento nemico.  

Ringraziando Celestia grazie al nostro intervento ci sono stati solo pochi morti e diversi feriti, da entrambe le parti. Spero che questa dimostrazione metta un po’ di sale in zucca ai loro leader.

 

4 giugno 2033

 

Questa giornata, dal punto di vista emotivo, è stata orribile.

Oggi hanno attaccato con forze massicce. Da tutte le direzioni.

Sembra ci abbiano mandato il loro intero arsenale addosso: un’orda infinita di soldati che avanzavano da terra, nuvole fitte di pegasi e aerei che sfrecciavano per aria, migliaia di carri armati e file interminabili di artiglierie che illuminavano l’orizzonte a giorno malgrado fosse appena sorta l’alba. Una vista terrificante. Per un attimo ho persino pensato che l’Ombra fosse tornata sotto un’altra forma, ma per fortuna non è stato così.

E’ comunque stata dura, lo ammetto. Dopo due ore intense di volo e magie i cannoni hanno cessato di sparare. Tra le difese di Balance e i miei incantesimi di disarmo la lotta è stata praticamente sempre a favore nostro. Sarebbe il colmo se mi facessi sconfiggere da qualche proiettile dopo quello che ho passato.

Ci avrei messo molto meno tempo se avessi usato i miei poteri al massimo senza pensare alle conseguenze, ma non voglio uccidere pony che eseguono semplicemente gli ordini di pochi pazzi.

Anzi, se possibile non voglio più uccidere nessuno.

Questa volta ci sono stati molti più morti e un’enormità di feriti tra le fila degli attaccanti, e nessuno dalla nostra parte. Le perdite sono state causate soprattutto dal fuoco incrociato e da molte altre cause che non potevo impedire come la fuga precipitosa dal campo di battaglia o le esplosioni di mezzi danneggiati. Per non parlare di scene orribili di ufficiali che sparavano a chi osava disubbidire agli ordini.

La rabbia che ho provato è stata sfogata togliendo le armi a quei bastardi e dandogliele in testa.

Ora spero per davvero che questa dimostrazione di forza metta fine a questa follia.

 

6 giugno 2033

 

Ottimo! Semplicemente ottimo! Grazie alla disfatta plateale dell’alleanza tra Unicornia, Terra e Pegasopoli, sembra che nelle loro rispettive nazioni stiano iniziando grosse insurrezioni e proteste, tutte iniziate sotto una bandiera comune: “I Fuochi della Liberazione”. Ho scoperto che si tratta di un’organizzazione di simpatizzanti di Equestria, che ha sempre agito nella più totale segretezza. Una segretezza tale che nemmeno Celestia ne era a conoscenza.

Si era davvero sbagliata nel credere che tutti i pony fuori da Ponycity e Canterlot erano corrotti. Semplicemente la maggior parte di loro seguiva i loro governi per paura, sottomissione o per mancanza di alternative.

Ma ora l’Ombra non ha più quella stretta tale da spegnere ogni coraggio. Ora la maggior parte dei pony non ce la fa più a sopportare lo status quo. Ora anche i pony più pavidi hanno ottenuto la scintilla necessaria a ribellarsi a quello stato di cose.

Spero davvero che questi “Fuochi della Liberazione” riaccendano la speranza di una nuova Equestria.

 

7 luglio 2033

 

Mese molto impegnato. Lasciando Balance e Redflame a proteggere Ponycity, mi sono messa in prima persona ad aiutare i rivoltosi, evitando che i loro sforzi finissero in bagni di sangue. Grazie al mio esempio e alla mia partecipazione in prima linea, molti altri hanno avuto il coraggio di mostrarsi. Ho persino rincontrato Mount Gomery e i pony salvati dal campo di lavoro. Hanno fatto davvero un ottimo lavoro nel rimanere nascosti fino a quel momento.

Finalmente i governi corrotti delle tre nazioni sono stati deposti. A tre giorni di distanza l’uno dall’altro. I responsabili di tante atrocità sono stati arrestati, in attesa di un mio giudizio. Tra di essi c’è Big Mac, Filthy Rich, Lightning Dust, Blueblood, Flim e Flam.

Dovrò fare una bella chiacchierata con tutti loro.

Comunque si respira un’aria completamente nuova. Tutti i pony che ho aiutato mi hanno acclamato come loro salvatrice e sono disposti ad accettarmi come loro nuova Principessa.

Principessa. Suona strano sentirsi definire così da altri. Non riesco a credere di essere arrivata a questo punto. Non solo faccio sorgere il sole e la luna, ma a breve avrò l’intera Equestria da amministrare. E non una Equestria in buone condizioni. E’ stato relativamente facile rimettere in piedi quel poco che era rimasto di Ponycity, ma ora si parla di milioni di pony che alzano lo sguardo e vedono in me l’unica che può sistemare le cose. Malgrado abbia le conoscenze e l’esperienza necessarie grazie a Celestia, Luna, Cadence e alle mie amiche, è un compito così importante e fondamentale per il nostro futuro che mi sento un nodo alla gola al solo pensarci.

Ma ce la posso fare. Ne sono sicura. Perché non sarò sola.

Non sono mai stata sola.

 

21 luglio 2033

 

Oggi, ufficialmente, i rappresentati dei rivoltosi hanno accettato di fondere le nazioni da loro “occupate” nel regno di Equestria, accettando così di fatto la mia sovranità.

Equestria così è tornata finalmente ai confini che aveva vent’anni fa.

E’ un giorno stupendo. Sono certa che Celestia e tutti gli altri staranno sorridendo da lassù.

 

22 luglio 2033

 

Daniel ha finalmente deciso cosa fare. Abbiamo chiacchierato a lungo sulla sua situazione. Abbiamo convenuto che l’Ombra sarà anche stata distrutta nella sua forma fisica, ma nulla ci assicura che sia stata sconfitta in modo permanente. Indebolita forse, ma non sconfitta. Ha ancora dalla sua parte la sua energia principale: le emozioni negative umane. Temo purtroppo che, prima o poi, potrebbe riuscire a ritornare. Ma dalla nostra abbiamo un vantaggio che prima non avevamo: conosciamo il nostro nemico e le sue debolezze.

Sta proprio qui la proposta di Daniel: desidera tornare nel suo mondo e “combattere” l’Ombra nel suo dominio. L’ho subito avvertito che sarebbe tornato vent’anni nel futuro. Gli ho anche fatto presente che incantesimi che riportano nel passato esistono, ma creano sempre una linea temporale alternativa, che non ha alcuna influenza su quella di partenza, cioè la nostra. Quindi, anche mandandolo indietro nel suo tempo, non avrebbe aiutato il nostro.

Ma, anche se ha capito che era impossibile tornare nel passato e correggere al tempo stesso le cose, ha insistito.

“A costo di fare questa battaglia da solo in un mondo che non riconosco più, cercherò finchè campo di combattere l’influenza dell’Ombra a casa mia!”

Queste sono state le sue parole. E ha ragione. Se riesce ad erodere la base del suo potere, allora sì che l’Ombra sarà davvero sconfitta. So che è un compito difficilissimo, quasi impossibile, che incontrerà molta resistenza e che sicuramente avrà bisogno di molto tempo, fatica e un seguito di umani enorme per essere portato a termine.

Perlomeno dovremmo avere cinquecento anni di tempo, se il rituale effettuato da Ipparco continuerà ad avere effetto, prima che l’Ombra ritorni ad Equestria. Quando avrò la situazione maggiormente sotto controllo ne parlerò con Balance e magari lascerò a lei il compito di trovare un modo per bloccare quell’antico rituale.

Nel frattempo ho detto a Daniel di pensarci bene, ma avrà la mia benedizione e tutto l’aiuto necessario se è davvero sicuro di farlo. Lo farei io stessa se non avessi la responsabilità del regno di Equestria sulle mie spalle.

Forse potrei chiedere a qualche pony se è disposto a seguirlo e andare con lui, per aiutarlo in questo compito così difficile.

 

24 luglio 2033

 

Mi sono resa conto appieno di quanto sarà difficile ricostruire Equestria.

Ho ricevuto oggi i bilanci economici e sociali delle tre nazioni ora sotto il mio controllo.

Un disastro. Un totale disastro. Anche se li conoscevo già grazie ai ricordi delle mie amiche, averli davanti agli occhi è … deprimente.

Ricchezze esagerate da una parte, povertà insopportabili dall’altra, città, campi e villaggi devastati dal passaggio della guerra, sperperi enormi di denaro sulle spese militari e sulla propaganda …

Mi sento male. Ci vorrà tutta la mia bravura e molte notti insonni per sistemare questo caos. E temo molte risposte impopolari.

Cominciamo bene …

 

27 luglio 2033

 

Oggi ho ricevuto una visita molto particolare.

Mount Gomery e i sopravvissuti del campo di lavoro sono arrivati a Ponycity, chiedendo asilo per tutti coloro che non avevano più una casa. Da lì gli altri sarebbero partiti per andare a ritrovare le famiglie che li credevano dispersi o morti.

Ho trovato di buon umore l’ex-ufficiale di Terra. Doveva essere stanco di un mondo in perenne guerra. Farò in modo che l’attenda una bella pensione.

Ma la visita a cui mi riferivo è un’altra. Si tratta di quella piccola puledra unicorno che ho incontrato al campo di lavoro. Quella che mi aveva fatto tanta tenerezza e che era rimasta affascinata dalla magia che avevo sprigionato sotto l’effetto dello Spirito Equestre. Ho scoperto che ha sei anni (ne dimostra almeno otto) e che si chiama Sunny Sky. La madre l’ha chiamata così proprio perché sperava in un cambiamento che non arrivava.

Il destino continua a stupirmi con le sue coincidenze fortuite.

Sunny e la madre desiderano venire ad abitare qui. Ho promesso loro che avranno presto una casa.

Ma la richiesta che più mi ha stupito è stata quella della puledrina. Vuole diventare mia apprendista. Quando la incontrai la prima volta aveva espresso il suo desiderio di rivolgersi a Celestia per imparare la magia, ma visto che la mia mentore non c’è più sono rimasta l’unica a cui può rivolgersi.

Non che non desideri accontentarla, tutt’altro, ma ho avuto qualche perplessità visto che ancora non mi ci vedo nei panni di insegnante.

Però è una buona idea. Un’ottima idea. Che potrei ampliare a tutti i piccoli unicorni dotati di talento.

Ancora non so dove fare una scuola per unicorni dotati. Momentaneamente utilizzerò come sede uno degli edifici di Ponycity, ma non è proprio l’ambiente adatto per questo genere di cose.

Devo pensarci a fondo.

 

1 agosto 2033

 

Daniel ha deciso. Se ne andrà. Ha negli occhi una decisione tale che non lo smuoverebbe neanche un uragano. E’ l’amore per Rachel a dargli questa forza, ne sono sicura.

Mi fa davvero piacere vederlo così. E’ molto cambiato rispetto alla prima volta che l’ho conosciuto. Ha smesso di guardarci con supponenza, come se fossimo semplici “cartoni colorati”. Ormai ci considera suoi pari a tutti gli effetti. Sono certa che Rachel da lassù starà sorridendo.

Big Wing e Little Bolt si sono offerti di andare insieme a lui. Dicono che muoiono dalla voglia di vedere il suo mondo e, ovviamente, di aiutarlo come possono nella sua “missione”. Ovviamente ho detto loro che, una volta là, non sarebbero più potuti tornare, e che si sarebbero trovati in un mondo molto diverso dal nostro. Ma hanno insistito: avendo perso la famiglia durante l’attacco dell’Ombra non c’è più nulla che li leghi ad Equestria. Inoltre la missione nelle Distese Selvagge ha risvegliato in loro lo spirito dell’avventura e non vedono l’ora di compierne un’altra.

Hanno chiesto anche a Scrolley di venire con loro, ma lei, al contrario, ha molto che la lega ad Equestria. E’ una dei pochi professori rimasti vivi di Ponycity, e ha molto lavoro da fare per ricostruire l’università. Saranno quindi loro tre che si “sacrificheranno” per questo compito. Si sono presi tre giorni per prepararsi, anche psicologicamente, e poi lancerò loro l’incantesimo per mandarli nel mondo umano in forma umana.

 

4 agosto 2033

 

Dopo una festa d’addio in cui li abbiamo salutati a dovere per l’ultima volta, Daniel, Big Wing e Little Bolt sono partiti. Non faranno mai più ritorno.

Mi sento … strana. Stanca credo, anche se soddisfatta e felice di averli visti così decisi, ma al tempo stesso triste perché so che non li rivedrò più.

Mi mancano già. Molto.

Poco prima di lanciare l’incantesimo mi hanno sorriso tutti e tre. Con quel semplice gesto mi hanno ringraziato per averli salvati. Senza di me sarebbero ancora all’interno dell’Ombra. Dovevano ringraziare Rachel per questo, ma ero la “referente” più vicina per ottenere quel ringraziamento.

Per questo sono sicura che si impegneranno al massimo nella loro missione. Perché sanno cosa si prova ad avere a che fare con l’Ombra.

Ombra. Un nome che non dà neanche lontanamente l’idea della creatura assassina e criminale a cui appartiene.

Spero che quel mostro senza cuore non torni mai più a fare del male.

Giuro solennemente che impegnerò ogni istante della mia vita a fare in modo che venga definitivamente sconfitto.

 

5 agosto 2033

 

Ho deciso: Canterlot deve essere ricostruita. Non importa quanto ci metteremo, ma è sempre stata il simbolo dell’Armonia in Equestria, il luogo dove le Principesse mostravano ai sudditi come comportarsi e insegnavano loro i valori fondamentali del nostro stile di vita.

Sarà un’impresa difficile. Anche con la magia mia, di Balance e dei migliori unicorni e architetti, ci vorrà tempo per ricrearla.

Ma il tempo ormai non è più un lusso. Lo faremo.

Un po’ più complicato sarà trovare i fondi necessari, ma con l’utilizzo massiccio di magia non ne saranno necessari molti.

Così risolverò anche la questione della scuola per gli unicorni dotati.

Nuova Canterlot. Questo è il nome che le darò quando sarà terminata.

Perché tutto di questa Equestria è nuovo.

 

6 agosto 2033

 

Balance se n’è andata all’improvviso, senza dirci niente. Anche se la cosa, per qualche motivo, non mi ha stupito, ne sono rimasta comunque addolorata. Avrei voluto ringraziarla adeguatamente per quello che aveva fatto per noi.

Ho persino pensato di mettermi alla sua ricerca, ma ho subito scartato quest’idea: tra la sua magia e la capacità da mutaforma di trasformarsi in qualunque pony desideri ci metterei un’eternità a trovarla.

Perlomeno ha lasciato un biglietto, in cui c’erano scritte queste parole:

“Me ne torno a casa. Ora che il mio più grande nemico è se non sconfitto almeno dormiente, è tempo di occuparmi del mio popolo, così come tu ti stai occupando del tuo. Mi prenderò anche cura del problema di cui abbiamo parlato, e spero di avere successo. Che ci riesca o meno, mantieni comunque alta la guardia. Sai bene quanto egli può essere subdolo e lungimirante. Ti auguro di esaudire il sogno tuo e della tua mentore. E ti ringrazio per la fiducia. Significa molto per me.

Balance

P.S. Forse un giorno ci rivedremo. E quando arriverà farò in modo di ricambiare cento volte ciò che tu e i tuoi amici avete fatto per me e il mio popolo.”

Ho letto e riletto molte volte questo biglietto che ho ora davanti agli occhi. Questo suo post scriptum aggiunto di fretta mi ha commosso: dimostra che ci tiene a noi.

Si è davvero affezionata alla nostra compagnia. Soprattutto a Daniel e Rachel. Forse è il loro essere umani ad averla convinta a restare così tanto. La sua passione per quella razza è identica a quella di Lyra, se non più forte.

Ma ora che entrambi non ci sono più e che Equestria è in buoni zoccoli e al sicuro, nulla la tratteneva. Anche lei in fondo, come me, ha delle responsabilità verso il suo popolo.

Un peccato. Un vero peccato.

Perché una delle più grandi eroine di questo tempo tormentato era sparita senza ottenere il riconoscimento che le spettava.

 

10 agosto 2033

 

Oggi ho sentito il bisogno di andare nel punto dove abbiamo seppellito Trixie. Non so perché. Ma in fondo le avevo promesso di renderle onore. E nei prossimi giorni farò lo stesso anche con Spike, Shining Armor e Cadence.

La tomba di Trixie è ancora qui per fortuna. Nessuno ha profanato la sua ultima dimora.  In questo momento ti sto scrivendo proprio dalla stessa valle in cui eravamo accampati dopo la vittoria-disfatta di Maresailles. Con la vallata non più occupata da ex-prigionieri, calda malgrado sia già sera inoltrata, lambita da una brezza fresca che passa tra gli alberi, si sta davvero bene. Viene quasi voglia di trasferirsi qui, lontani da tutti i problemi e le responsabilità.

Ma se ho visitato la tomba di Trixie non l’ho fatto per dimenticarmi cosa sono. Malgrado abbia perso quasi tutti gli amici e i parenti, ho un destino da adempiere. Tutti i pony contano su di me. Hanno fiducia in me.

Non posso tradirli in un momento del genere. Devo essere forte.

Ma in fondo, come ti ho già scritto, non sono sola e mai lo sarò.

 

21 luglio 2034

 

E’ già passato un anno da quando ho preso ufficialmente le redini del nuovo regno di Equestria. Il tempo passa velocemente, anche se le cose da fare sono tantissime.

Sono riuscita con non poche difficoltà a dare una sistemata ai bilanci e a emanare un’enormità di leggi per riequilibrare le situazioni disparate delle tre vecchie nazioni. C’è stata un po’ di resistenza da chi aveva tratto giovamento dalla situazione precedente, come mi aspettavo, ma alla fine si sono rassegnati, e la stragrande maggioranza dei pony ha accolto con entusiasmo le mie riforme.

Con una tale popolarità, e grazie ai fondi che sono riuscita a trovare dopo tali riforme, posso finalmente annunciare al mondo l’inizio della costruzione di Nuova Canterlot.

 

30 marzo 2035

 

Mentre i lavori per Nuova Canterlot fervono, Ponycity è cresciuta e ha raggiunto i diecimila abitanti. Praticamente decuplicata nel giro di due anni. Ma rimane comunque una cittadina vivibile, allegra e spensierata, proprio come Ponyville. L’unione delle abilità di Scootaloo, Applebloom, Sweetie Belle, Babs Seed e Sunset Shimmer hanno reso la capitale temporanea di Equestria un piccolo gioiello.

Sono felice. Davvero felice.

Malgrado l’enorme quantità di impegni e di viaggi per ricostruire e risistemare le economie e gli strati sociali devastati di tre nazioni diverse, sono felice.

 

Sunny si sta rivelando davvero brava. Il mio esempio l’ha resa la prima della classe. E ha otto anni. Io ne avevo nove quando ci sono riuscita.

Di questo passo potrebbe diventare davvero la mia studentessa numero uno.

Come lo ero io con Celestia.

 

14 gennaio 2041

 

Siamo a buon punto. Molti mi hanno chiesto una ufficializzazione del mio titolo di Principessa. Vogliono un’incoronazione, in pratica. Così come avevano chiesto i pony di mille anni fa con Celestia e Luna.

Soprattutto Sunny mi ha assillato sulla necessità di questa formalità, ripetendomi fino alla nausea quanto mi starebbe bene una corona sul capo e sui vestiti che avremmo potuto indossare per l’occasione.

I pony adolescenti possono diventare davvero irritanti quando s’impuntano.

Ma ho detto loro, e a lei soprattutto, che finché Nuova Canterlot non sarà completata, non ci sarà nessuna incoronazione.

Ripensandoci, quella potrebbe essere un’occasione ideale per fornire al mondo le linee guida della nuova Equestria. Devo iniziare a pensare sin da subito al discorso da dare.

 

1° luglio 2045

 

Oggi Sunny ha superato gli ultimi test della scuola per unicorni dotati con i massimi voti. Le ho dato la lode per come ha risolto il doppio incantesimo di paralisi. E’ molto sveglia. Merita di essere la mia studentessa numero uno. La faccia che ha fatto la madre quando ha sentito i suoi punteggi era impagabile. Se non è svenuta è stato solo grazie all’abbraccio tempestivo della figlia.

Ammetto di essermi commossa quando le ho consegnato il diploma. Sia per il suo successo, sia perché ho visto me in lei: enormi speranze che vengono esaudite e un futuro tutto nuovo ad attenderla.

E’ diventata una bella giumenta con gli anni. Siamo praticamente cresciute insieme. Infatti anch’io sto aumentando d’altezza con il tempo in una specie di “effetto secondario” della trasformazione in alicorno. Ormai ho raggiunto la grandezza e la forma del corpo che aveva Cadence. Ciò mi fa sentire sempre meno simile agli altri pony e per certi versi più sola, ma, memore delle esperienze di Celestia, sto cercando di reagire a questo cambiamento assumendo un comportamento il più possibile ottimista e gentile verso il prossimo.

Ma sto divagando.

Tornando a Sunny, nella sua continua ricerca del mio esempio ha preso alcuni dei miei vecchi difetti: è paranoica, perfezionista e ha poche amicizie.

Ma queste sono cose che con il tempo si possono facilmente correggere. Io ne sono la dimostrazione vivente.

 

3 settembre 2050

 

E’ fatta. Al tramonto di oggi si sono conclusi i lavori per Nuova Canterlot. Ci sono stati molti ritardi perché non ero soddisfatta di come erano state realizzate alcune parti, quindi abbiamo passato molto tempo a revisionare, modificare, ampliare. Desideravo una città perfetta come capitale di Equestria. Una città che non fosse solo bella, ma anche e soprattutto armoniosa, d’atmosfera, colma d’ispirazione. Il tipo di città dove le menti e i cuori più puri possano esprimersi al meglio e prosperare.

E l’ho ottenuta. Mi perdonino Celestia e Luna se pecco d’orgoglio, ma credo che questa città sia persino migliore dell’originale. Di certo è più adatta ai tempi che corrono.

Redflame è contento. Gli avevo promesso di farlo diventare capitano delle guardie di Nuova Canterlot, quindi si aspetta la nomina da un momento all’altro.

Farò di meglio. Lo nominerò anche Consigliere Personale della Principessa. Se lo merita dopo tutto quello che ha fatto per me e per Equestria.

Sono curiosa di vedere che faccia farà quando glielo comunicherò.

Ad ogni modo ora sono pronta per il grande passo: la mia incoronazione.

So già in quale giorno farla avvenire.

 

26 dicembre 2050

 

Oggi è stato il mio primo giorno effettivo da Principessa di Equestria, Principessa del Crepuscolo, Principessa Twilight Sparkle.

Non ho avuto tempo di scrivere ieri perché la celebrazione dell’incoronazione è stata lunga, sontuosa, enorme e spettacolare. Non si è badato a spese. Mi sento ancora in colpa per aver usato così tanti fondi che sarebbero stati utili per altre cose che reputo più importanti.

Ma molti pony l’hanno desiderata e apprezzata. Dopo tanto tempo di rigore, di fatica e di sole speranze, un po’ di brio era proprio quello che ci voleva.

E’ stata una festa degna di Pinkie Pie. Non ho potuto dedicarla a lei in via ufficiale a causa della sua cattiva immagine, ma nel mio cuore lo è. Sicuramente da lassù l’ha vista. Spero le sia piaciuta.

Strano … mentre ho scritto queste parole mi è sembrato di sentire un suono di trombetta. Eppure lo studio al castello di Nuova Canterlot è insonorizzato …

Forse Pinkie è riuscita a contattarmi e a darmi il suo apprezzamento.

Nel discorso che ho dato ieri ho spiegato ai pony delle tre razze come il 25 dicembre rappresenti per noi tutti un simbolo di grandissima importanza, un simbolo di unione, di armonia, un simbolo che ci lega stretti gli uni agli altri, per tenerci al caldo anche nei momenti più bui e freddi. Che il calore che sentiamo è quello dell’Amicizia, più forte di qualunque astio o problema. Amicizia che se portata nel cuore tutti i giorni ci permette di superare qualunque ostacolo.

Malgrado il freddo invernale, hanno ascoltato tutti con un religioso silenzio. Molti stavano piangendo per la commozione, e altri, ispirati dalle mie parole, si sono abbracciati gli uni agli altri. La diretta televisiva e radiofonica ha fatto ascolti record. Anche la recita della Notte del Riscaldamento dei Cuori ha avuto un enorme successo. Gli attori che ho scelto personalmente per i vari ruoli hanno fatto piangere persino me. In confronto la recita mia e delle mie amiche era da puledre delle elementari.

Ho già dato disposizione che tutti i soldi ricavati tra la festa, la televisione e la radio vengano devoluti ad opere di beneficenza. Ho i rimorsi per aver speso tutti questi soldi per la mia incoronazione, non voglio aggiungerne altri per un guadagno che non mi merito. Malgrado siano passati diciassette anni dalla fondazione della nuova Equestria, ci sono ancora molti problemi, e non è giusto che la mia corona si arricchisca appena posata sulla testa.

In definitiva, malgrado queste mie incertezze, è stata una giornata memorabile. Di quelle giornate che verranno ricordate per molto tempo.

La nuova Equestria ha, per me, inizio oggi.

 

8 maggio 2135

 

Non ci posso credere … sei ancora in buone condizioni malgrado tu abbia più di cento anni!

Ti ricordavo più grande. Ma dimentico che sono io ad essere cresciuta molto dall’ultima volta che ti ho scritto: ormai ho raggiunto l’altezza che aveva Celestia. Eri pensato per una piccola unicorno, non per una alicorno grande e grossa come me.

Sono stata talmente presa dal mio ruolo che ti avevo completamente trascurato in fondo a mille altri fogli e quaderni. E, al diavolo il mio computer, quanto è successo oggi merita di essere scritto qui, caro vecchio diario ingiallito. Non su un freddo foglio stampato.

Perché oggi è stata una giornata che aspettavo da tanto. Una giornata che farà forse la storia.

Preferisco raccontarti ciò che è successo nei dettagli, così che tu possa capire l’entità di ciò che è successo.

 

Vicinanze di Ponycity, poco prima del tramonto dell’8 maggio 2135

 

Le lapidi mi osservavano silenziose mentre le pulivo con un panno per togliere la polvere. Passai bene tra i nomi incisi, in modo da renderli più leggibili. Feci sparire il panno magico appena tolto un accenno di muschio da sopra la parola “La Gentile”.

Avevo smesso di piangere ormai da decenni a fare questo lavoro, ma il nodo in gola per la commozione restava sempre.

«Con oggi sono centodue anni, ragazze.» dissi a voce alta. «Il tempo vola …»

Rinvigorii la magia d’invisibilità delle lapidi, così da farle durare per un altro anno.

Sospirai, rileggendo ad alta voce i loro nomi.

«Come state? Lo so, faccio sempre la solita domanda retorica ogni anno. State bene lassù. Non avete idea di quanto vi invidi.» ridacchiai. «Voi là a saltellare avanti e indietro senza pensieri, mentre io sono bloccata qui a fare in modo che vada tutto per il verso giusto. No, sto scherzando. Vi meritate il posto dove siete ora. E io, per quanto le cose non siano sempre facili, non mi posso lamentare. Non c’è giorno che non capiti qualcosa che mi tiri su di morale. Sarà il senso dell’umorismo che mi hai insegnato tu Pinkie, ma non mi posso proprio lamentare. Proprio oggi le guardie hanno tentato di fermare un pony che voleva a tutti i costi incontrarmi. Quando sono arrivata a capire il perché di tutto questo baccano, ho scoperto che esigeva un risarcimento dalla corona perché, secondo lui, ho fatto sorgere il sole troppo presto e l’ho svegliato malamente.»

Scoppiai a ridere. Nell’eco della mia risata mi sembrò di sentire quelle delle mie amiche.

«Ho … tentato di convincerlo che l’ora in cui ho alzato il sole era quella giusta, ma … hahaha …. Si è messo a spiegare la sua posizione con una voce, una posa e delle argomentazioni così buffe che mi sono piegata dal ridere di fronte a tutte le guardie.»

Ebbi un altro attacco di risate.

«Alla fine … alla fine è riuscito a convincermi a risarcirlo, anche se ha richiesto una somma così ridicola che avrebbe fatto prima a chiedermi i soldi del pranzo.»

Risi ancora per un po’, poi feci dei profondi respiri per riprendermi.

«Ah, ce n’è di pony strani in giro …»

Fissai silenziosamente le lapidi, mentre il sole quasi rosso stava iniziando a scendere oltre l’orizzonte.

«Sapete, forse è il caso che trovi un modo per riabilitarvi. E’ passato un secolo ormai. Non mi sembra giusto che sia l’unica rimasta a rendervi omaggio per quello che siete davvero. Sì, lo ammetto. Sarà difficile convincere milioni di pony che la regina Rarity non era così malvagia come sembrava, ma tenterò, ve lo …»

«Ehm … Twilight?»

«… prometto …»

Mi voltai, vedendo il corpo serpentino e caotico di Discord che si avvicinava.

Lo fissai, scocciata per quell’interruzione.

«Cosa c’è? Lo sai che oggi è …»

«C’è un grosso problema a Nuova Canterlot al parco Unity.» disse, creando con la sua stramba magia una grossa freccia bianca, che indicava un punto preciso della città bianca e slanciata posata sulla montagna alle sue spalle.

«Qualcosa che la polizia non riesce a gestire?» chiesi, sempre più scocciata, alzandomi sui miei zoccoli e controllando il punto che mi aveva indicato. Malgrado non vedessi cosa stesse succedendo di così particolare, mi sembrava di iniziare a percepire qualcosa di strano …

«Neanche io sono riuscito a fare niente, Principessa.» disse lui, incrociando le sue braccia da leone e da aquila. «Credi che ti sarei venuto a disturbare se non fosse importante?»

«Ne saresti capace.» gli dissi, continuando a controllare quel punto. Ci doveva essere della magia potente in ballo.

«Per favore!» disse lui roteando gli occhi. «Non lo farei mai.» tossì. «Quasi mai.»

«Ne riparliamo più tardi, va bene? Andiamo a controllare che succede.»

«Sissignora.» disse lui, mettendosi sull’attenti mentre sul suo corpo appariva un’uniforme da guardia di Equestria.

Scossi la testa e usai il teletrasporto.

La prima cosa che vidi, appena arrivata a destinazione, mi lasciò di stucco. Ero apparsa nel bel mezzo del parco Unity, ma al posto di alberi e fontane vedevo le cose più strane: gelati, barre di cioccolato, giocattoli … persino l’erba aveva assunto un colorito rosa.

Fissai Discord, arrivato poco dopo di me, facendogli una smorfia d’accusa.

Si creò un’aureola sopra la sua testa. «Giuro che non sono stato io.» disse, assumendo l’aria più innocente che riuscisse a fare. «Stavolta.»

Aveva ragione. Non distante da lì, percepivo qualcosa di molto potente. Dietro una torta delle dimensioni di una casa, si riusciva a intravedere una forte luce che riusciva a illuminare l’intero “parco” malgrado la poca luminosità del crepuscolo.

Non c’era più nessuno nel raggio di duecento metri. E i pochi che riuscivo a intravedere stavano scappando in preda al panico, mentre le sirene della polizia si avvicinavano.

«Cos’è?» domandai, superando l’ostacolo.

«Non ci crederai quando la vedrai.» mi disse Discord, ridacchiando per aver fatto rima senza volerlo.

Mi avvicinai con cautela, superando l’ostacolo dell’enorme torta, e restai senza fiato.

Una pony di terra. Una pony di terra puledra. Era sospesa per aria a circa due metri d’altezza, attorniata da una fortissima luce. Il terreno sotto di lei era puntellato di molti tipi di dolci, grandi quanto un piccolo pony.

Gli occhi luminosi della puledra erano senza palpebre.

«Non ci posso credere.» esclamai ad alta voce.

La puledra mi sentì e si voltò verso di me. Dalla sfera di luce che la circondava partì un raggio dorato.

Lo schivai appena in tempo, e dietro di me spuntò un lecca-lecca alto quanto un’albero.

«Mi piace come ragiona!» disse Discord, ridendo mentre abbracciava quel dolce.

«Lascia fare a me! Fai in modo che nessuno si avvicini!» gli ordinai, creando uno scudo magico.

«D’accordo!» esclamò Discord, creando dei pattini alle zampe inferiori e usandoli per allontanarsi più in fretta.

Spalancai le ali e mi avvicinai in volo alla puledra. Altri raggi mi vennero lanciati contro, ma vennero assorbiti facilmente dalla mia protezione. In poco tempo le arrivai accanto. Restai in volo, per non toccare i dolci sottostanti che avevo capito essere pony trasformati.

La puledra aveva un’espressione furiosa. Antiche memorie riaffiorarono in mente.

Scossi la testa e, mentre lo scudo assorbiva l’ennesimo incantesimo, le toccai la spalla con uno dei miei zoccoli.

Percepii immediatamente la stessa energia che risiedeva in me. L’energia che cento anni prima mi aveva trasformata in quella che ero oggi. E quella che si trovava in lei era altrettanto potente e pericolosa. Grazie a quella che possedevo cercai di comunicare con la sua.

Non fu troppo difficile. La mia era domata e alla massima efficienza. La sua era selvaggia, scoordinata e blanda.

Dopo qualche istante riuscii a farla retrocedere e ad annullare tutti gli incantesimi che aveva lanciato.

Uno dopo l’altro gli alberi, le fontane e tutti i pony nei dintorni tornarono normali. Sotto di noi, al posto dei dolci, apparve un piccolo gruppo di puledri spaventati.

Gli occhi della puledra tornarono come prima (di un bel colorito azzurro), l’espressione si addolcì e la luce attorno a lei svanì.

Chiuse gli occhi, sfinita, e senza il supporto della sua magia fu in procinto di cadere in mezzo agli altri puledri, ma la raccolsi in tempo con la telecinesi.

«Ma … ma quella è la Principessa!» disse uno dei puledri appena mi vide atterrare vicino a loro, svettando in altezza nella mia forma secolare da alicorno.

Sorrisi. «Sì, piccolo.» gli dissi, poi mi voltai ad osservare la causa di tutto questo caos.

Doveva avere sì e no tra i cinque e i sette anni. Il manto dorato, la chioma rossa e una particolare macchia arancione a cerchio che le circondava il muso: aggiungendo a quell’aspetto il fianco bianco si otteneva una pony qualunque.

Ma non lo era affatto.

 

«Mi dispiace molto per quello che è successo, Principessa.» mi ripeté rammaricata per l’ennesima volta la sua maestra, una pegaso azzurro dalla chioma lillà con due occhiali molto sottili e lo stesso cutie-mark della vecchia maestra di Ponyville Cherilee, tre fiori sorridenti. Eravamo ai lati del parco, mentre i puledri della sua classe venivano accuditi e controllati da medici e poliziotti. Molti osservavano con terrore la piccola creatrice di quel disastro. La puledra si era svegliata da poco ed era su una barella circondata da pony della polizia di Nuova Canterlot. Aveva un’espressione molto triste che, ero certa, non dipendeva solo dal disastro che aveva combinato.

La maestra dovette alzare la testa per incrociare il mio sguardo. «Veniamo da Birminghoof e stavamo preparandoci per una serata speciale all’osservatorio astronomico. Questa notte ci doveva essere una …»

«… pioggia di meteore che passa una volta ogni trentun’anni circa.»

La maestra arrossì ferocemente. «Mi scusi, è ovvio che lo sapevate. Comunque mentre ci stavamo dirigendo là, c’è stata una discussione molto animata che non ho saputo interrompere e poi … è successo.»

La pegaso iniziò a piangere a dirotto. «E’ tutta colpa mia, avrei dovuto …»

Le sorrisi e le appoggiai uno zoccolo sulla spalla, per calmarla e farla sentire a suo agio.

«Non potevi saperlo, non preoccuparti. In fondo non è successo nulla di irreparabile, solo molto spavento. Capita a tutti di sbagliare. Sono certa che sei un’ottima maestra.»

L’insegnante si tolse gli occhiali e si asciugò le lacrime. Cercò di ricomporsi, più per rispetto nei miei confronti che per altro.

Mentre le davo tempo per sfogarsi, notai che la giovane puledra stava venendo presa in quel momento tra gli zoccoli della madre, mortalmente preoccupata. La giumenta iniziò a parlare con uno degli agenti di polizia per farsi spiegare l’accaduto.

Aveva un aspetto familiare.

«Ah sì.» disse la maestra, tirando su con il naso, notando dove avevo posato lo sguardo. «Non ci crederà, ma la madre è una discendente di Sunny Sky, la sua prima apprendista. Mi ha fatto una testa così sulla sua illustre famiglia quando ha portato sua figlia a scuola insieme al padre per la prima volta. Per fortuna lavora qui a Canterlot ed è riuscita a venire a prenderla. La piccola invece abita con il padre a Birminghoof. Ho sentito che c’è aria di separazione tra loro. E’ anche per questo che la piccola è emotivamente scossa.»

Aveva ragione. La madre aveva la stessa forma del muso e gli stessi occhi di Sunny. Avevo seguito per un breve periodo le vite dei suoi figli, per assicurarmi che stessero bene, e poi avevo perso i contatti.

Quanto mi mancava Sunny.

«Dovrò parlarle il prima possibile.» dissi, cercando di non pensarci. «Come si chiama?»

«Jade Sky. Abita … al numero 6 di Piazza Redflame.»

Bene. Sapevo cosa fare domani. Avrei posticipato tutti gli impegni della giornata.

«E sua figlia?»

 

Caro diario, la risposta che ottenni a quella domanda mi fece capire che il destino ama stupirmi. Che certe coincidenze non sono mai tali. Che ci sono forze che nemmeno io, dall’alto di tutte le mie conoscenze, riesco a comprendere.

Domani partirò per andare a incontrare la piccola Dawn Sky.

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony / Vai alla pagina dell'autore: StarGazer86