Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Danger_stay    11/02/2014    0 recensioni
[...]
Tratto dal testo.. ..
Mi svegliai nella notte, ancora una volta da quei rumori..
"Se non ammetti di riuscire a vedermi, giuro che ti darò fastidio per il resto.. dovrei dire della mia .. ma visto che sono giá morto, ti darò fastidio per il resto della tua vita" disse infastidito. Non può essere, toglietemelo di torno, per favore! Sono stufa che mi importuni tutte le notti, ma sò che se gli direi di riuscire a vederlo, non mi lascerebbe più in pace.. quindi meglio continuare ad ignorarlo.
"Okey.. tu continua così, poi vedremo se mi parlerai oppure no" concluse arrabbiato.. mentre spariva oltre la porta della mia stanza, finalmente!
La stessa storia tutte le notti.. vorrei tanto fosse un sogno, ma purtroppo non lo è, e lo so. Mi rigiro dall'altra parte del letto, con il tentativo di riaddormentarmi, ma sobbalzo da esso, poichè spaventata dalla presenza di quel fantasma a pochi centimetri dal mio viso.
"Sapevo che riuscivi a vedermi" ammise sicuro di sè.. oh no.
Genere: Angst, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

TRUTH OR FALSE


LIAM'S POVE

Sapevo sarebbe venuta.. cazzo.
Non sapevo che fare, ormai ci aveva lasciati da soli..
"Sò che sei quì.. sai , sapevo che mia figlia fosse speciale fin dalla nascita, ma non credevo potesse parlare con i defunti.." disse passando una mano su un mobile affianco la porta d'ingresso.
Non risposi, non dovevo farmi notare.. vuole soltanto che io risponda alle sue provocazioni..  Ma non le darò quella soddisfazione, se lo può scordare.
"Andiamo angioletto, che vuoi da mia figlia, eh?" Chiese ancora.. mentre io speravo con tutto me stesso che Madison si accorgesse dell'enorme balla detta dalla madre.. ma a quanto pare non sembrava averlo fatto.
"Ci sei o no?" Chiese confusa.. speriamo non se ne accorga. Voltai lo sguardo in giro, così decisi di uscire da quella casa, così almeno starebbe davvero parlando da sola. 
Così attraversai la porta d'ingresso e mi trovai fuori casa.. menomale. Non ero mai uscito da lì dentro.. l'avevo sempre osservata, e sapevo che riusciva a vedermi. Solo che non sapevo fosse la figlia di quella 'donna'.. povera.
Cercai di trovare l'ospedale più vicino e, uno dei contro dell'essere un fantasma, era che non potevi chiedere informazioni, bene.
Per fortuna dopo un pò riuscì a trovare l'edificio, spero soltanto sia quello giusto.. e infatti, nel parcheggio notai l'auto con cui era venuta Madison.. per fortuna!
Attraversai l'entrata e una volta in sala d'attesa, ci misi un pò per trovarla fra le tante persone in quell'enorme stanza.
"Eccoti!" dissi appena la trovai.. e lei mi rivolse uno sguardo preoccupato e soprattutto confuso. Si alzò dalla sedia su cui era seduta e andò verso una stanza più appartata, forse per poter parlare senza ricevere occhiate strane.
"Non è il momento, che c'è?" chiese preoccupata, mentre girava lo sguardo in giro per assicurarsi che nessuno ci vedesse.
"Tuo fratello non è quì.. è tutto finto, tuo fratello sta bene" dissi velocemente, mentre lei mi rivolgeva uno sguardo ancora più confuso.
"Tua madre l'ha detto per restare da sola con me" dissi concludendo con più calma. E lei spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, sembrava leggermente arrabbiata.
"Aspetta.. e perchè avrebbe voluto restare da sola con te?" chiese scrutandomi per bene. Mh.. e ora?
"É una storia lunga.. " dissi con un filo di voce.
"É lei la persona che ti cerca?" chiese guardandomi curiosa, mentre io annuì esitante.
"Devi raccontarmi tutto altrimenti non posso aiutarti" disse con tono comprensivo.. non potevo dirle tutto, non mi avrebbe mai creduto.
La guardai come per scusarmi, ma lei mi rivolse un occhiata annoiata, sempre la stessa storia eh?
"Giuro, è troppo complicato da spiegare.. non posso, non capiresti" dissi abbassando lo sguardo.
"Io non capire? E' da quando avevo quindici anni che vedo persone che ormai non ci sono più, e invece di aiutarli, sono loro che aiutano me. E per una volta volevo essere utile per qualcuno, credimi capirei di tutto" disse sospirando. Presi un bel respiro anche io e subito dopo annuì.
"Tua madre non è quello che credi.. lei non c'è. Non è lei" dissi per sintetizzare la situazione, ma non riuscì a capirmi "Tua madre non è tua madre, uno spirito si è impossessato del suo corpo.. e sta agendo attraverso tua madre. Mio padre aveva un anello, un anello con il quale si poteva aprire un portale con l'altro mondo. Una notte lo aprì, e una donna riuscì ad uscire dall'altra dimensione, portando dentro mio padre. Ecco.. se una persona esce, una deve sostituirla, capisci?" le chiesi, mentre lei mi guardava con sguardo confuso, e subito dopo mi annuì "Io vidi tutta la scena, e una volta chiuso il portale presi l'anello, e lo misi al dito in modo da non perderlo.. ma lei lo voleva." continuai sospirando.. "Decisi di tenerlo, ma dopo un paio di giorni iniziavo a trovare lettere strane, minacce.. e capì che era lei che cercava quello stupido anello. Lo voleva a qualunque costo. Perchè? Perchè così nessuno avrebbe potuto rinchiuderla lì dentro. Ma i suoi piani furono rovinati, da me. Quella notte stessa in cui ricevetti la lettera, decisi di andare al fiume per buttarci l'anello, ma mi trovai davanti una donna.. tua madre. Cercai di scappare, ma non mi lasciava via di scampo, e allora mi fermai..  solo dopo poco capì che era quello spirito nel corpo di qualcun'altro, allora lanciai l'anello nel fiume. Sapevo che farlo avrebbe voluto dire che mio padre non poteva più ritornare quì, ma dovevo farlo. E .. lei mi buttò in acqua. L'impatto fu troppo forte, e quando cercai di uscire, una mano m'impedì di farlo spingendo la mia testa sott'acqua. Lì senti uno strano vento attraversarmi, e quando aprì gli occhi non ero più in acqua, ma dietro la donna. Cercai di colpirla, ma la mia mano non poteva toccarla, e lì capì che ormai ero morto. La donna continuava a spingere il mio corpo sott'acqua, e subito dopo la vidi gridare furiosa. Avevo sbagliato, tanto." dissi cercando di trattenere le lacrime, era stato orribile continuare a vedere mentre una persona cercava di ucciderti, inconsapevole che tu lo fossi già.
"E'.. strano" disse lei abbassando lo sguardo, sapevo l'avrebbe detto. 
"Credimi, vedere tutto con i propri occhi è peggio" dissi con una piccola risata amara.
Dalla sua espressione capì che era fin troppo confusa, non sono nemmeno sicuro mi abbia creduto.. e la capirei se non lo facesse. Cominciò ad andare avanti e indietro per il corridoio buio, finchè non si fermò di colpo.
"Allora dov'è mia madre?" chiese preoccupata, e faceva bene ad esserlo.
"Nell'altra dimensione a quanto pare.." dissi sospirando, mentre mi portavo una mano dietro la nuca, ero confuso anche io a questo punto.
"L'anello?" Chiese curiosa.
"Ce l'ho io, per questo quella donna mi cerca" risposi secco, senza far trasparire nessuna emozione, un fantasma non dovrebbe nemmeno provarne. Almeno così dicono.. ma se un fantasma è l'anima senza il corpo.. allora lo spirito resta e anche le emozioni, almeno questo è quello che penso.
"Andiamo a casa!" detto questo la vidi dirigersi verso l'uscita, che io subito attraversai per poi ritrovarmi fuori da quel bianco edificio. 

***  ***  ***

Quando arrivammo, la donna-madre ,o quello che è, era ancora lì.. 
"Mamma,non c'era Dennis all'ospedale" disse Madison con un espressione interessata. Vorrà sicuramente sapere cosa le risponderà, per darsi una conferma di quello che le ho raccontato.
"Oh.. davvero? Ma che strano.. l'avevo lasciato lì, forse non era una cosa grave come credevo" disse fingendosi estranea alla questione. Io avrei già capito che questa donna fosse una macchina che produceva balle. 
"Oh si beh.. forse è così" le rispose Madison con aria distaccata, forse c'era arrivata anche lei.

Subito dopo la madre andò via, per mia fortuna. E Madison ne approfittò per chiedermi altre spiegazioni, e l'unica cosa che riuscì a fare fù sparire, se lo facevo c'era un motivo.

SPARIRE: dileguarsi, sottrarsi alla vista altrui.

E non lo facevo solo adesso da morto, ma anche da vivo, desideravo sparire con tutto il cuore.. e a volte, senza nemmeno accorgermene.. ero già sparito dalla vista degli altri. Era come se già non ci fossi più.

MADISON'S POVE.

Una volta che Liam sparì, per l'ennesima volta. Cercai di riordinare le idee, e tutti i pensieri contorti che passavano nella mia mente malata. Non potevo crederci. Dovevo assolutamente trovare quell'anello, a tutti i costi. Ma come avrà fatto quello spirito a far entrare due persone nell'altra dimensione? Liam disse che se una ne usciva, un'altra ne entrava. Chi altro era uscito allora?
Doveva per forza esserci qualcun'altro. Era d'obbligo. E se Liam mi avesse mentito?
Tutte queste domande si affolavano nella mia mente come i detenuti in carcere, giuro che non ci capivo niente, assolutamente niente.


ANGOLO AUTRICE.
Secondo capitolo della long.. mh mh. Scusatemi se è un pò coorto. Beh fatemi sapere cosa ne pensate e ringrazio chi l'ha aggiunta alle preferite/ricordate/seguite. Ora scappo, Un baacio!
-Sweetie.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Danger_stay