Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: AlekHiwatari14    11/02/2014    1 recensioni
Uniamo questi tre elementi: Un ragazzo considerato fantasma; Una ragazza con un passato oscuro alle spalle; Una cosa in comune, il basket. Di che sto parlando?? Parlo di Kuroko. Se nella vita di Kuroko entrasse una ragazza, ma non una qualunque. Una ragazza prodigio dimenticata da un passato oscuro. Cosa accadrà? Tra imprevisti e ritorni del passato i due riusciranno a realizzare il loro sogno? E soprattutto, scoppierà la scintilla dell'amore?
***
Spero che l'introduzione vi piaccia. Inoltre, vorrei sottolineare hai lettori che è una crossover e si troveranno personaggi di :[Kuroko no basket, School Rumble, Jewelpet-sunshine, Free!] Buona lettura!
Genere: Commedia, Fluff, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tetsuya Kuroko, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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 CAPITOLO 2 - LA STORIA DI KURONA.


*** Kurona ***

-Forza, ragazze! 50 piegamenti!- Ordinò Gou per poi soffiare nel fischietto.
-Gou, ci stai uccidendo!- Protestò Eri distrutta.
-Dai, abbiamo solo 50 piegamenti da fare e abbiamo finito.-
-Perchè non le facciamo dopo? Non vedi che siamo tutte affaticate?- Mormorò Kanon sfinita.
-Kurona? Vuoi riposarti?-Mi chiese voltandosi verso di me. Annuii.
-Ok, signore! Facciamo una pausa. Tanto 5 minuti di riposo non possono far male. Che ne dite di andare a vedere come procede l'allenamento dei ragazzi? Così possiamo cogliere qualche tecnica e approfondirla.- Propose e così facemmo. Andammo nella palestra che era all'interno dove si stavano allenando i ragazzi.
-Kagami! Vai così! E tu, Hyuga!! Passala ogni tanto quella palla!!- Urlava la coach Aida vedendoli allenare.
-Ehi, Coach! Possiamo stare un pò qui a guardarvi?- Domandò avvicinandosi a lei.
-Certo, fate pure!-Rispose. Ci sedemmo sulla panchina per guardarli meglio. Kuroko era in campo. Devo ammetterlo che si notava astento in campo.
-E' tua!!-Urlò Kagami passando la palla a Kuroko che la passò a Hyuga facendo canestro. Quel passaggio, quel modo di stare in campo e di non farsi notare. Era strano. Sembrava di averlo già visto.
-Ma anche Kuroko sta giocando?- Chiese Eri non vedendolo.
-Si, è lì vicino al canestro. Non me ne ero proprio accorta che era anche lui in campo fino a che non ha passato la palla.- Rispose Kanon indicandolo.
-Wow. Io non l'avevo proprio notato. Quel ragazzo è un vero artista e professionista del basket.-
-Più che artista, è un fantasma.-Interruppi sorridendo.
Le due sorrisero e annuirono. Quelle mosse e il fatto che si notava a malapena, mi fece venire in mente alcuni ricordi di quand'ero alle medie. C'era un ragazzo nella squadra maschile di basket che chiamavano il fantasma. Non ricordo il suo nome, ma non ho mai avuto la fortuna di conoscerlo. Era sempre insieme ai suoi amici e insieme alla loro coach. In quel ragazzo vedevo tutto ciò che volevo essere. Mi piaceva da impazzire il suo modo di giocare, infatti cercavo in tutti i modi di apprendere le sue tecniche, anche se era al quanto difficile visto che ero un asso del dipling e dei tiri ad ogni distanza. Perchè ero? Beh...ebbi un incidente e a causa di quello non ho più un buon salto. Era il mio segreto nei tiri a distanza, ogni salto che facevo centravo il bersaglio, ma adesso che non riesco a saltare molto in alto, sono riuscita ad apprendere qualcosa nelle tecniche di passaggio e nelle tecniche di quel ragazzo. Come? Questo è il risultato che ogni sforzo viene premiato prima o poi e devo ammettere che essere invisibile ogni tanto, mi piace.

*** Kuroko ***

Mentre giocavo mi accorsi che mi stava guardando. Guardava proprio dalla mia parte. Riusciva a vedermi in campo e non come tutti che guardavano altrove. Riusciva a seguire ogni mia mossa con estrema facilità. Arrivò il termine della partita e mi avvicinai alle ragazze, ma soprattutto a lei.
-Ehi, ciao.-Dissi avvicinandomi. Mi porse la borraccia con l'acqua.
-Ciao. Tieni! Devi essere assetato.-Presi l'acqua che mi tendeva.-Grazie, Sei venuta a vedere come giocavamo?-Annui.
-Mi piace il tuo modo di giocare. E' assolutamente straordinario. Sembri quasi un fantasma. Ti si nota astento in campo.- Rispose sorridendo.
-Beh..anche tu giochi bene.-Non sapevo che dire.Si avvicinò numero 2 che incominciò ad annusarla ed a farle le feste.
-Oh...che carino!-Esclamò abbassandosi. Incominciò ad accarezzarlo e il cucciolo scodinsolava, in quel momento pensai:"Strano! Con Momoi faceva storie per farsi accarezzare e con lei, invece, no.".
-Come si chiama?-
-Tetsuya numero 2. Dicono che assomigli a me.- Lo prese in braccio e lo fissò per poi fissarmi e incominciare a ridere. -In effetti ha i tuoi stessi occhi.-
-Kurona?-Chiese la sua coach avvicinandosi, ma non appena la vide ridere rimase come paralizzata, quasi scioccata. Sembrava quasi come se vedesse un'altra persona al posto di Kurona e non ne capivo il motivo. Lei è stata sempre carina e socievole con me.
-Gou! Hai visto quant'è bello?-Chiese mostrandogli Numero 2.
-Stai ridendo per un cucciolo?-Ribattè incredula.
-No, rido perchè è identico al padrone.-Si avvicinò e anche lei notò la stessa cosa.
-Incredibile! Hanno gli stessi occhi.-
-Si, ma hanno una sola differenza, che il padrone non è morbido e coccolone.- Disse stringendo a se il cucciolo che continuava a scodinsolare e a baciarla.
-Ah...l'avevo dimenticato che ti rimbambisci sempre quando vedi un cucciolo. Su, adesso lascialo al padrone e torniamo ad allenarci.-Ordinò Gou e lei così fece. 
-Beh..allora ci vediamo.-
-Ok, ciao.-Risposi vedendola allontanarsi.

*** Kurona ***

-Kurona? Hai finito con gli allenamenti?-Mi chiese Gou avvicinandosi mentre cercavo di fare un altro canestro.
-Si, sto qui ancora un pò e poi vado a casa.-
-Ok, non dimenticarti di chiudere quando esci.- In quel momento entrò Eri che rispose anche lei: -Ok!- prendendole da mano le chiavi.
-Rimani anche tu?-
-Fino alle 7 e poi vado.-
-Ok, allora andiamo insieme.- Risposi cercando di fare qualche altro tiro. Presto si fece ora.
-Ok, questo era l'ultimo.- Dissi posando il pallone nella cesta. 
-Ok, ci vediamo.- Mentre uscivo mi accorsi di un pallone rimasto fuori. Tornai dentro a posarlo nella cesta e presi la cartella che avevo appoggiato sulla panchina e mi avvicinai alla porta.
-Cosa? Ditemi che è uno scherzo!!-Esclamai vedendo la porta che non si apriva. Improvvisamente udii una voce maschile dire:-Che succede?- Mi voltai. Era Kuroko.
-Succede che siamo rimasti chiusi dentro. Non ci voleva.-Dissi incominciando ad andare nel panico.
-Stai calma! Tanto domani verranno ad aprirci.-
-Se non te ne sei accorto oggi è venerdì e la scuola rimarrà chiusa fino a lunedì.-
-Beh..che ne dici se, invece di andare in tilt per niente, non usi il cellulare per chiamare qualcuno e farci uscire di qui?-
-Giusto! Ottima idea!-Risposi accendendo nel mio cuore una fiamma di speranza. Presi il cellulare dalla borsa.
-Percaso hai il cellulare? Il mio ha la batteria a zero. Non si accende.- Con aria delusa mi annunciò una brutta notizia:-Mi spiace. Se te l'ho chiesto e perchè ho lasciato la cartella in classe e il cellulare è nella cartella.-
Ci fissammo per qualche secondo dopodichè mi risalì l'ansia e il panico.
-Ok, siamo spacciati.- Dissi abbassando il capo delusa.
-Non ci voleva. Dovevo incontrarmi anche con la squadra.-Mi sentivo un vero schifo. Per causa mia eravamo rimasti chiusi lì dentro.Mi accovacciai a terra. Ero impaurita. Lui se ne accorse e mi venne vicino appoggiandomi la mano sulla testa.
-Sta tranquilla!In un modo o nell'altro usciremo di qui.- Alzai la testa incrociando il suo sguardo rassicurante. Mi sentii improvvisamente tirare la gonna. Era Numero 2.
-Oh..anche il piccolo Tetsu è rimasto bloccato qui?-Chiesi prendendolo in braccio. Incominciò ad abbagliare ed a scodinsolare.
-Sembri piacergli.-Notò sorridendo. Poi ebbi un'idea.
-Senti, toglimi una curiosità, ma riesce a riconoscere la tua squadra?-
-Certo, anche se non sembra è molto sveglio come cucciolo. Perchè?-
-Ho un'idea. Forse non tutto è perduto. Entro domani usciremo di qui sicuramente.-Incominciai a guardarmi intorno per cercare qualche modo per farlo uscire.
-Che hai intenzione di fare?-
-E' piuttosto piccolo, quindi dovrebbe uscire facilmente da quella finestra la su.-Dissi indicando la finestra incima con le grate.
-Si, ma hai visto quant'è alto? Kagami per aprirle ha bisogno della panchina ed astento riesce a raggiungerle.-
-Si, ma noi due siamo più alti di Kagami se uniamo le forze.-Risposi avvicinandomi alla finestra. Mi misi sulle spalle del ragazzo con il cucciolo tra le mani. Lo riuscii a far salire sul ciglio della finestra.
-Ecco fatto! Esci!-Ordinai al piccolo che riusci ad uscire dalle sbarre. Dall'euforia persi l'equilibrio e non so come mi ritrovai su di Kuroko. I nostri sguardi si incrociarono. In quel momento il mio cuore incominciò a battere a più non posso e mi sentii come stregata da lui.
-S...scusa.-Balbettai. Non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo.

*** Kuroko ***

L'idea di farla salire sulle mie spalle non mi convinceva molto e non so come mi ero ritrovato in quella situazione imbarazzante.
-Ecco fatto! Esci!- Disse facendo uscire Numero 2. Alzai gli occhi e li abbassai subito facendomi una lampa di fuoco. Ero imbarazzato. Non sapevo che fare. Non mi ero mai trovato in una situazione del genere. Incominciò a muoversi e perse l'equilibrio. Non so come feci, ma me la ritrovai addosso. I nostri sguardi si incrociarono. Quegli occhi mi sorpresero. Aveva uno sguardo così intenso. Incominciai ad avere il batticuore.
-S...scusa.-Balbettò. Sembrava intimidita e indifesa ed io, sinceramente, non so perchè, avevo il desiderio di proteggerla. Volevo uscire da quella situazione imbarazzante, così proposi:-Che ne dici di giocare un pò a basket nel frattempo che ritorna Numero 2 con i soccorsi?-
Annui ed incominciammo a giocare. Passammo tutto il tempo così, finchè sfiniti non ci sdragliammo a terra.
-Sono esausto. Come hai fatto a imparare così bene il basket?-Chiesi e lei si voltò con il fiatone verso di me.
-Ho imparato alle medie. Ammiravo molto un ragazzo e volevo diventare come lui. Ero completamente persa per quel tipo, ma lui non mi ha mai conosciuto ne tanto meno notata. La sua ragazza mi disse di stargli lontano e incominciai a frequentare un suo amico. Lui mi insegnò la maggior parte delle cose che so.-
-E...lui ti piaceva?-
-No, mi faceva il filo. Lui sapeva le cose come stavano. Mi insegnò fino a quando..non arrivò quel giorno.-
-Quale giorno?-
-Un giorno mentre mi allenavo per strada con le mie amiche, la ragazza del ragazzo che ammiravo mi disse che ero un annullità e che tutto ciò che sapevo fare erano insignificanti. Mi disse che non sarei mai arrivata a diventare una giocatrice professionista ed era inutile che stavo dietro a persone che invece avrebbero fatto strada. Disse che li rallentavo. Quel giorno me la presi con il ragazzo con cui uscivo senza motivo. Decisi di chiedergli scusa non appena l'avrei visto. Infatti, mentre andavo a casa lo vidi. Era con un suo amico. Corsi da lui, ma attraversare senza guardare la strada non fu una bella idea.-
-Non mi dire che...-
-Si. Ebbi un incidente e ne uscii viva per miracolo. I dottori dissero che non potevo più giocare a basket. Gou mi stette vicino. Il pensiero che il mio sogno fosse andato in fumo mi sentivo un annullità. Passai due giorni a piangere, dopodichè, mia madre mi trasferii in america. Li erano più specializzati. Dissero che non avrei potuto giocare a basket ne qualsiasi altro sport volessi praticare. Fu terribile. Ho odiato il basket per 2 anni solo perchè non potevo più giocarci.-Confessò con un aria triste e dispiaciuta.
-Dai, il passato è passato! Anch'io una volta odiai il basket se è per questo.-
-Cosa?Davvero?-
-Si, è una cosa che succede. Tutti i grandi giocatori odiano prima o poi il basket.- Sorrise.
-Senti, apparte Gou, nessuno lo sa questa storia...-
-Non preoccuparti. Non lo dirò a nessuno.-
-Promesso?-
-Promesso.-Dissi dandole il mignolo per sigillare il patto che niente di ciò che avremo detto sarebbe uscito da lì.
-Sai, devo farti una confessione. Non avrei mai immaginato di incontrare una ragazza che sapesse realmente cosa fosse il basket.- Rise. -Sinceramente, neanche io pensavo di incontrare un tipo come te...oh..-Si bloccò di colpo. I nostri sguardi si stavano incrociando di nuovo. Sentivo il battito diventare sempre più veloce. Sentivo i brividi addosso. -Kurona..?- I nostri visi erano sempre più vicini. Si avvicinavano poco a poco sempre di più, fino a quando non solbalzammo per dei rumori.
-Cos'è stato?- Chiese alzandosi velocemente. Si sentì abbagliare così intuii:-E' Numero 2. Deve essere venuto con i soccorsi.-Risposi alzandomi.
-Kuroko?Sei qui dentro?-Urlava Kagami.
-Si, siamo rimasti chiusi qui. Apriteci!-Esclamai. Prima di quanto pensassi riuscirono ad aprire la porta.
-Devo correre a casa. Mio padre mi ucciderà sicuramente.- La presi per il braccio.-Aspetta! Ti accompagnamo noi. Abiti lontano e a quest'ora di notte fa paura.-
-Già. Sono le 3. Non possiamo lasciarti andare da sola.-Ribattè Aida convincendola ad accompagnarla a casa. Da quel giorno ogni volta che la vedevo sentivo il mio cuore battere all'impazzata. Non volevo ammetterlo, forse per paura, forse per orgoglio, forse per inesperienza o perchè non capivo bene ciò che sentiva, ma incominciai a pensare:"Non è che forse lei mi piace?".

   
 
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