Scritta sentendo In the end Dubstep.
Figlio ritrovato
“Il fatto che
mia madre si sia fatta fecondare dal tuo
sperma non fa di te mio padre! Lo sai che è per questo che
non si dice mai ai
donatori a chi finisce?!” gridò Johnny. I capelli
biondi presero fuoco e le
iridi azzurre divennero vermiglie.
“Lo so che non
ci sono stati, ma voglio solo conoscerti …”
ribatté Steve.
“Oppure puoi
baciarmi le chiappe, capitanuncolo”.
L’interno corpo del giovane Storm fu avvolto dalle
fiamme, i suoi vestiti presero fuoco lasciandolo coperto da una tuta
blu
aderente con un quattro argentato sul petto. Si voltò e
lanciò una fiammata,
questa colpì una bandiera americana dandogli fuoco.
“Johnny, non
osare offendere la tua patria!” gridò Steven.
Gli afferrò un braccio, l’altro si
voltò e lo spintonò indietro.
“Tornatene sotto
ghiaccio, magari ti sveglierai in un mondo
che crede di nuovo che la guerra sia qualcosa che porta a un
progresso”
ringhiò. Si voltò, raggiunse la porta e
uscì. Rogers sospirò e si massaggiò la
stessa sulla sua tuta all’altezza del petto.
“Ho sempre
desiderato un figlio e ora che ce l’ho, non so
che fare” mormorò.