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Autore: the world ends with d    08/03/2014    1 recensioni
seiko è una ragazza che ama anime, manga e doujinshi, per questo assieme a due suoi compagni decide di creare un club in cui discutere e creare one shot e storielle
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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-svegliaaaaaaaa!- mia sorella sta saltando sul letto, euforica, io sono ancora nel mio solito coma mattutino, come possono avere così tanta energia, che strana droga si prendono? –ho detto sveglia, sbrigati che voglio uscire in tempo!- mia sorella ha una voce angelica forse è per questo che non l’ho ancora uccisa a coltellate, -adesso arrivo, lasciami dormire fino alle otto. - mia sorella smette di saltare e si mette affianco a me sdraiata, ci fissiamo, o perlomeno lei fissa me, io guardo i suoi capelli ricci e marroni da bambola, è molto piccola ha solo sette anni e questo è un altro punto a favore per non ucciderla, ed ho paura che se continuo a elencare i motivi per cui non posso ucciderla, arriverà a fine giornata che sarà invincibile. -sorellona - dice avvicinandosi alla mia faccia – sono le otto e dieci-, io mi tiro su di colpo e guardo l’orologio attaccato alla parete, sgrano gli occhi e mi metto a correre giù dalle scale, mentre quella streghetta scende giù piano tranquilla. Riesco per miracolo divino ad uscire di casa alle otto e un quarto, e per fortuna la scuola di mia sorella è sulla strada della mia, quindi la mollo all’entrata e corro verso quell’edificio tenebroso che solo satana osa chiamare liceo. Lungo la strada incontro uno dei miei vicini in tandem, il che non succede di rado, e lo saluto sperando che sia finita lì, ma mi sbaglio, - buongiorno! Coma va la scuola Seiko?-io guardo l’orologio e noto che sono le otto e un quarto, ma la cosa è impossibile, -scusi che ore sono?-lui mi guarda perplesso, poi tira fuori il cellulare e mi fa - le otto e un quarto, perché?- io smetto di camminare veloce e lui si ferma, intanto nella mia testa continuo a uccidere mia sorella, quella streghetta ha sempre avuto una fissa per entrare in orario. Intanto continuo a camminare – senti, come vanno le cose a casa?- faccio un balzo all’indietro e mi capotto sopra un panettone,me l’ero dimenticato che c’era il mio vicino. -stai bene?- vedo Kyouya che mi fissa dall’alto e che sbuffa ma non si ferma ad aiutarmi, e di sicuro non è stato lui a parlare, intanto il mio vicino mi offre una mano –tutto a posto grazie, sono solo caduta- faccio una piccola pausa –comunque sì le cose vanno bene a casa- dopo quella frase lascio il mio vicino alle spalle e corro verso la scuola. Entro al pelo e quindi non riesco a mettermi d’accordo con Hiiko e Kyouya, salto tre gradini alla volta e arrivo in classe, stranamente ci siamo tutti. Sono ancora all’entrata, quando ad un certo punto sento una presenza oscura dietro di me – non dovresti essere già al tuo posto?- mi giro lentamente per paura di morire -s…s…salve prof anche lei da queste parti?- mi guarda male – vedi che coincidenze! E sai cosa magari se non ti sbrighi ad andare al posto ti annullo la verifica, che ne dici?- -no, stia tranquillo posso ancora camminare, he-he-he.- filo al mio banco, in fondo alla classe e vicino alla finestra, con la coda tra le gambe, il prof continua a fissarmi, io tento di evitare. La verifica è a risposte aperte, per fortuna ieri ho studiato. Mentre stavo finendo di scrivere il prof si avvicina al mio banco e, anche se non mi giro, so che mi sta guardando male, -come mai in ritardo?- io rimango concentrata sulla verifica, ma rispondo comunque, - un gattino giocava con una molla, un serpente ed un moicano alla happy family.- il prof se ne va ridendo e io mi accorgo solo dopo di ciò che ho detto. Passate le due ore il prof se ne va con le nostre verifiche sotto braccio, e saluta, intanto in classe si scatena il putiferio, i maschi si schierano con i loro simili mentre le ragazze tentano di mediare, anche se con scarsi risultati. Io fisso il cielo fuori dalla finestra. –hai visto quant’è figo il prof?- una ragazza magra, bionda e riccia sta parlando con le sue amiche facendo finta di bisbigliare, - oddio e ha solo ventinove anni! Non vedo l’ora che arrivi San Valentino!- le ragazze si mettono tutte a ridere, -per quello ce ne vorrà di tempo, aspettiamo per natale prima- smetto di guardarle, e comincio a fissare fuori, ma le sento comunque. – sai chi è figo?- -dai dimmelo, vediamo se abbiamo gli stessi gusti- sono sempre le stesse a parlare, la ragazza bionda e un’altra che sembra la sua sosia, - Hiiko, anche se è stato bocciato è un figo-, onestamente, io pensavo che fosse figo proprio perché era stato bocciato però… le ragazze smettono di parlare,entra il prof della terza ora, un tizio di almeno un secolo, e cominciamo a fare inglese, quel vecchio non riesce neanche a scrivere, trema tutto. La giornata passa normalmente, e quindi, arrivate le due ci ritroviamo alla porta del club, oggi le ho prese io le chiavi. Ci togliamo le scarpe ed entriamo, - com’è andata oggi?- mi giro verso Hiiko e lo guardo perplessa –con chi stai parlando?- Kyouya mi guarda male e anche Hiiko non scherza -oooh è vero voi state nella stessa classe…- -come puoi essere tu la fondatrice del gruppo, a volte mi chiedo se tu almeno sappia fare le addizioni- -zitto moicano!- Kyouya non ribatte, e un po’ mi dispiace, lo vedo mettersi nella sua postazione e scrivere, io rimango in piedi, - beh, ti decidi ad entrare?- Hiiko mi spinge sul tatami, e io cado di faccia, -prendo i noodles, che volete pollo o manzo?- dice mentre va verso la credenza dove teniamo il cibo, - io voglio il manzo- -barbone, lo voglio io il manzo!- - Seiko non cominciare, tanto ce ne sono due- -non fare la mammina Hiiko!- - Kyouya non dovresti arrabbiarti ti sta difendendo, a proposito prendo l’acqua.- corro fuori dalla stanza e vado verso la mensa, scendo per le scale a chiocciola e mi ritrovo nell’atrio, continuo a correre e vado a sbattere contro qualcuno, ma non lo vedo neanche, -scusa!- non so se mi sta guardando male o cosa, ma continuo a correre. Non so perché ma mi piace correre a prendere l’acqua in mensa, lo faccio tutti i giorni, infatti mi sgridano spesso, arrivo senza respiro in mensa, la cuoca mi guarda esasperata, -quante volte ti ho detto di non correre, l’acqua non si raffredda!- Hanna mi guarda coi suoi occhi fessurati e mi sgrida muovendo il mestolo, - scusa, sai che non riesco a smettere- dico grattandomi il naso, - dai, fa niente, tanto anche se continuassi a sgridarti non ti fermeresti comunque, la teiera con l’acqua è sopra il fuoco, va a prenderla- - yes, your majesty- Hanna si mette a ridere. Prendo la teiera e mi avvio, mentre salgo le scale, vedo Hiiko che se ne va – Hai gli allenamenti?- lui mi guarda impassibile – no, ho deciso che me ne torno a casa- scende e mi supera, io mi giro per parlargli – perché?- lui non mi risponde e se ne va- ed io rimango sulle scale, senza muovermi, a un certo punto una mano mi prende da dietro e mi picchietta la spalla.
  
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