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Autore: tempestadentroquietefuori    09/03/2014    1 recensioni
Siamo nel secolo in cui i sogni dei giovani vengono bruciati in modo spietato e poi ci chiamano " gioventù bruciata ".
Siamo nel secolo dei jeans strappati, dei cappelli multicolor.
Siamo nel secolo in cui gli adolescenti invece di combattere per un voto migliore a scuola, combattono contro loro stessi, perché le rivoluzioni le hanno in testa.
Siamo nel secolo in cui non ci si crede più ai politici, alla Chiesa, ai genitori, ma ci si crede alla musica.
Siamo nel secolo in cui i corpi sono dei veri e propri campi di battaglia.
Siamo nel XXI secolo e ancora la gente muore per i tumori.
Siamo nel secolo in cui i " like" sono sinonimo di bellezza, popolarità, un modello da seguire.
Siamo nel secolo in cui la nostra vita gira intorno ai social network : vuoi parlare con qualcuno? Magari qualcuno che non vedi da tanto, che è lontano da te? C'è Facebook.
Vuoi criticare, offendere qualcuno? Semplice, c'è Ask.
Vuoi sfogarti per tutto quello che ti capita? Per la tua vita incasinata, magari perché non é come vuoi tu ? C'è Tumblr. E il cielo guarda. Guarda questo secolo che si consuma e brucia come una sigaretta!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Il nostro vero problema è che siamo adolescenti, abbiamo mille pensieri, mille storie e segreti di cui non vorremmo parlare, mille amori non corrisposti, mille amici distanti e troppi conoscenti vicini. Siamo adolescenti e vorremmo avere una vita normale, una vita come quella degli adolescenti di Skins : feste, divertimenti, stare fuori fino a notte fonda, avere degli amici, non chiediamo tanto , solo che ci sentiamo inutili, troppo inutili, vorremmo mettere a tacere quelle ragazze che si vedono brutte solo per farsi dire che sono belle, vorremmo avere un bel rapporto con i nostri genitori, vorremmo semplicemente tutto e niente. Vorremmo stare soli, ma non esserlo e c'è differenza fra l'essere soli e il voler stare soli. Siamo solo adolescenti, cresciuti troppo in fretta come quando Alice va nel Paese delle Meraviglie  e diventa una donna d'affari, e Wendy lascia l'Isola che non c'è. Siamo semplicemente adolescenti cresciuti troppo in fretta, che vorrebbero vivere, ma che adesso sanno solo sopravvivere. 

Siamo nel secolo in cui i sogni dei giovani vengono bruciati in modo spietato e poi ci chiamano " gioventù bruciata ". 
 Siamo nel secolo dei jeans strappati, dei cappelli multicolor. 
Siamo nel secolo in cui gli adolescenti invece di combattere per un voto migliore a scuola, combattono contro loro stessi, perché le rivoluzioni le hanno in testa. 
Siamo nel secolo in cui non ci si crede più ai politici, alla Chiesa, ai genitori, ma ci si crede alla musica. 
Siamo nel secolo in cui i corpi sono dei veri e propri campi di battaglia. 
Siamo nel XXI secolo e ancora la gente muore per i tumori. 
Siamo nel secolo in cui i " like" sono sinonimo di bellezza, popolarità, un modello da seguire. 
Siamo nel secolo in cui la nostra vita gira intorno ai social network : vuoi parlare con qualcuno? Magari qualcuno che non vedi da tanto, che è lontano da te? C'è Facebook. 
Vuoi criticare, offendere qualcuno? Semplice, c'è Ask. 
Vuoi sfogarti per tutto quello che ti capita? Per la tua vita incasinata, magari perché non é come vuoi tu ? C'è Tumblr. 
Vuoi postare le tue foto? I tuoi video che possono vedere mezzo mondo e sei in cerca di sempre più followers? C'è Instagram. 
E il cielo guarda. 
Guarda questo secolo che si consuma e brucia come una sigaretta! 

* quando vieni? * 

È Alessia. Le rispondo un " sto per venire ", poi vedo gli altri messaggi di waths app. 

* ehy divina stasera vengo da te 😘 * 

Mia cugina Michela. Per me è come una sorella, abbiamo un bellissimo rapporto. 
Forse siete rimaste scandalizzate per   
" ehy divina " hahahaah e vi compatisco. 
Io e lei scherziamo e imitiamo quelle persone grezze o bimbominchia che sui social network scrivono " ehy tesi" " ehy divina " e roba del genere. Così, per scherzare ogni volta ci chiamiamo così, non perché parliamo realmente così. 
Siamo quasi simili, lei con un carattere più forte del mio però. Amiamo scherzare, essere allegre, attive. Quando stiamo insieme facciamo ravvivare anche i morti! 
Nonostante la nostra differenza di età, tre anni, ci capiamo. A pochi giorni farà diciotto anni, li renderò i più belli di tutti.

* va bene tesi, ti aspetto 💃 * 


***

- andiamo ja, muoviti ! - esclamo io stufa di aspettare. È da mezz'ora che è davanti allo specchio a prepararsi, dobbiamo solo fare un giro! 

- si, un attimo, ho fatto - risponde lei alzando anch'ella il tono. 

- c'è qualcun'altra   con noi? - domando io. 

- si, c'è Marialibera, Michele, Francesco e Katia. - dice lei rintoccando le ultime cose e facendomi cenno di andare. 

- già stanno li ? - domando nuovamente io. 

- si, già da un bel po - risponde lei. 

- e noi ovviamente le solite ritardatarie, su andiamo - affermo io uscendo dalla porta di casa. 

***

- finalmente ci avete onorato della vostra presenza ! - esclama Marialibera ironica. 

- prendetevela con lei, io non centro nulla - rispondo io riferendomi ad Alessia, alzano le mani come segno di difesa. 

- era scontato dirlo - s'intromette Michele per poi iniziare a ridere seguito a ruota dagli altri, compresa me. 

- ah ah ah spiritosi! - esclama Alessia . - andiamoci a sedere su quella panchina ja - continua lei andando verso la panchina indicata.

Stranamente ci entravamo tutti, chi stava seduto sullo schienale e chi normalmente. 
Tra una parola e l'altra i miei occhi caddero a guardare il vomero. 
C'erano altre persone li, in particolare solo giovani come noi. Tra i vari gruppetti ce n'era uno di ragazzi, tutti vestiti secondo la moda di questi tempi. I miei occhi caddero su di uno in particolare : Francesco Esposito. 
Sarà un'ossessione? Ma no, dai, ciò che ti attrae è solo la sua bellezza, e questo è vero. È di una bellezza più unica che rara, ecco perché non mi faccio illusioni e forse,ma dico forse, le ragazze che gli sbavano dietro lo rendono più sicuro di se. 

- ehy Già , cosa guardi? - mi domanda Francesco. 
Mi volto verso di lui e apro bocca. 

- nulla, fissavo un punto indefinito, ero soprappensiero - rispondo solamente io. 

Alessia mi guardava con l'aria di chi non gliela conta giusta ed infatti si volta nel punto in cui guardavo e lo nota anche lei. Mi lancia poi un sorriso malizioso e continua a parlare con gli altri. 
 
Sento vibrare qualcosa nella tasca dei jeans: una chiamata. 
È Michela, mia cugina. Mentre le rispondo e le chiedo se voleva qualcosa, involontariamente mi volto di nuovo nella stessa direzione. O cazzo, mi sta guardando. Quello che più mi lascia interdetta è che nonostante io l'avessi visto,non aveva voltato lo sguardo. 

• oh mi senti ? • urla leggermente lei. Rispondendole mi volto dove stavano i miei amici e le rispondo. 

• no, dicevi? • 

• viva la sincerità! Domani sera siamo state invitate alla festa di Paolo, quello in classe mia. Ha detto che sei invitata anche tu. Quindi vengo a casa tua, ci prepariamo, okay? • 

•  va bene, poi quando vieni stasera decidiamo cosa mettere, okay ? • 

• si si, a dopo • 

• a dopo • 

* chiamata terminata * 

- chi era ? - mi domandano Alessia e Marialibera. 

- Michela, mia cugina - rispondo io. 

- ah, e che voleva ? - domandano nuovamente. 

- mi ha detto che domani dobbiamo andare ad un compleanno di 18 anni, il suo amico festeggia e mi ha invitato anche a me - dico io. 

- oh oh ... Stendili tutti ! - risponde Alessia.

- si, sicuramente vedendomi entrare rimarranno secchi dalla paura ! - esclamo io divertita. 

- ma vai va - dice lei. 

Tutti gli altri iniziarono a ridere, anche io, contagiata, rido senza smettere, non ci riuscivo, fin quando Alessia mi da una gomitata. 
Faccio una faccia da punto interrogativo e lei fa cenno con il mento indicandomi una direzione. 
Ci stavano guardando. Lui e i suoi amici ci stavano guardando. 

 
  
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