La trovò completamente deserta e così ne approfittò un po' per ripetere chimica.
Entrò nel teatro e si accoccolò su di una poltrona, prese il libro e iniziò a ripetere.
-Gli idrossidi sono formati da un ossido più l' acqua e...-
Ma si bloccò sentendo una dolce melodia provenire da una chitarra.
Guardò sul palco e vide Erik seduto su di uno sgabello suonare.
Si alzò sistemando il libro nello zaino e si avvicinò al palco.
-Erik...-
Sussurrò salendo.
Il ragazzò finì e la guardò freddamente.
-Che ci fai quì?-
Jane improvvisamente arrossì.
-Che... che suonavi?-
Chiese lei sedendosi su di un altro sgabello.
-Che te ne frega?-
Jane sbuffò.
-Senti io cerco in tutti i modi di cercare di allacciare un rapporto con te, ma sei così... così... freddo e distante che non riesco ad abbattere il muro che c'è tra di noi!-
Confessò lei esasperata.
Erik rimase sorpreso da quella reazione, ma al solito non lo diede a vedere.
-Jane...-
Iniziò e quando ebbe attirato l' attenzione della ragazza su di se continuò.
-Canta!-
Esclamò iniziando a suonare.
-Cosa?-
-Quello che vuoi.-
E come un girasole giro intorno a te
che sei il mio sole anche di notte
e come un girasole giro intorno a te
che sei il mio sole anche di notte
Iniziò lei un po' incerta.
Erik rimase affascinato da quella voce.
tu non ti stanchi mai tu non ti fermi mai
con gli occhi neri e quelle labbra disegnate
e come un girasole giro intorno a te
che sei il mio sole anche di notte
Si guardarono negli occhi e quell' istante durò in eterno.
tu non mi basti mai prendimi l’anima
e non mi basti mai muoviti amore sopra di me
e come un girasole io ti seguirò
e mille volte ancora ti sorprenderò
e come un girasole guardo solo te
quando sorridi tu mi lasci senza fiato
Erik sorrise di sbieco e Jane lo trovò bellissimo. Inspiegabilmente arrossì.
e come un girasole giro intorno a te
che sei il mio sole anche di notte
e metti le tue mani grandi su di me
mi tieni stretta così forte
tu non ti stanchi mai tu non ti fermi mai
con gli occhi neri e quelle labbra disegnate
e come un girasole giro intorno a te
che sei il mio sole anche di notte
Jane chiuse gli occhi lasciandosi trasportare dalla dolce melodia che proveniva dalla chitarra di lui.
tu non mi basti mai prendimi l’anima
e non mi basti mai muoviti amore sopra di me
e come un girasole mi aprirò per te
chiedimi tutto anche quello che non c’e’
e come un girasole io ti seguirò
e ancora ti dirò che non mi basti mai
Solo in quel momento si accorse, che i suoi occhi neri e le labbra disegnate altre che non erano di Erik, il suo angelo freddo.
non mi basti mai
e mille volte ancora io te lo direi
che non c’e’ nessun altro al mondo che vorrei
e come un girasole io ti seguirò
e mille volte ancora mi innamorerò
Finì di cantare e sorrise debolmente.
-Bhe... Erik... ci vediamo in giro!-
Prese la sacca con i suoi libri e si apprestò ad uscire dal teatro.
-Jane aspetta!-
Si girò sorpresa e lo vide correre verso di se.
-Senti, io non piaccio a te e tu...-
-Tu mi piaci!-
Lo corresse Jane sorridendo apertamente e giurò di aver visto un leggero rossore sulla guance di Erik.
-Adoro io tuo modo di cantare, credi che potremmo replicare?-
-Vederemo Erik, vedremo!-
E ridendo divertita si diresse in classe aspettando sua sorella e le sue amiche.
Continua...