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Autore: Hila92    08/12/2004    6 recensioni
[Blue, The Calling] Una ragazzina correva nel buio della notte. Era coperta da un grande cappotto con il cappuccio. Stava piovendo e lei era completamente inzuppata. Saltava da pozzanghera a pozzanghera. Gli stivali luridi e inzuppati le bagnavano i piedi facendole avvertire spiacevoli brividi di freddo lungo la schiena. Aveva il fiatone ma non le importava molto. Orribili immagini le riempivano la mente, mentre cercava di scacciarle. Arrivo ansimando ad una porta… TUM TUM TUM…
Genere: Romantico, Triste, Malinconico, Drammatico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ciao ragazzi! Come state? Io tutto bene... cioe, non proprio tutto. Ho litigato con Dunk. Non ce la faccio piu a stare in questa band... mi sono veramente rotto... cosi ho deciso di lasciarvi una volta per tutte. Sono sicuro senza di me saprete arrangiarvi. Io intanto qualcosa trovero.

Peace & love,

Lee...

p.s.= lo so, che cosi ho rovinato per sempre la nostra amicizia, ma io non potevo continuare, vi prego, cercate di comprendermi...

 

Simon lesse sconcertato la lettera che gli aveva lasciato Lee. Cosa cazzo era successo?

Tenendo stretta la lettera in pugno, afferrò la sua giacca, aprì la porta di casa e si catapultò in strada. Inforcò la moto e a tutta velocità raggiunse la casa di Dunk. Non ci capiva più niente.

Arrivò al portone e premette il campanello. Nessuna risposta. Lo premette di nuovo. Niente. Stava per andarsene, quando una voce sommessa dal citofono chiese:

  • chi è?
  • Dunk, sono io, Simon.
  • Sy, non è il momento adatto…
  • E invece è proprio il momento. Apri la porta! È urgente!
  • Sali…

E dopo poco si avvertì un piccolo "click". Simon spinse il portone e prese l’ascensore. L’appartamento di Duncan era all’attico.

Arrivato vide la porta aperta. Entrò velocemente.

Dunk era seduto sul divano, con una bottiglia di birra e un pezzo di pizza davanti alla televisione che trasmetteva una partita dell’Arsenal.

Il ragazzo di colore butto addosso al biondino la lettera ,tutta stropicciata e bagnata per via della pioggia, di Lee.

  • cos’è?

Chiese il ragazzo con aria di sufficienza.

  • una lettera di Lee…

Duncan la prese in mano e la lesse. La lesse e la rilesse più volte. Poi il suo voto s’incupì.

  • sai… all’inizio pensavo che scherzasse…- la sua voce si incrinò leggermente
  • cosa stai cercando di dire?
  • Ci ha lasciati… se n’è andato… e non tornerà…

Two yars after

guarda Lalla!!! Dio mio… quanto è bello!!!

  • Vero….
  • Ma voi ragazze pensate solo a quello???
  • Sì…
  • Sì!

Scena tipica di ogni giorno a Londra, che si ripeteva da circa due anni! Laura ed Elisabetta adocchiavano un ragazzo e non gli risparmiavano nessun tipo di commento, anche se vicino a loro c’era Charles che di sicuro non era un difensore dell’altra sponda!

  • io me ne vado!

Esclamò lui d’un tratto.

  • Charles… si scherzava! Tutti sanno che io amo solo te!

Scherzò Laura. Ovviamente non era vero nemmeno un po’. Erano stati insieme tre mesi, ma poi si erano lasciati… diciamo che Laura aveva un pensiero fisso… Lee… e Charles non la sopportava più!

  • raga, io vado in quel bar, volete qualcosa?
  • No, grazie!
  • Niente, grazie comunque Charles.

Il ragazzo si allontanò in direzione del bar ed Elisabetta si avvicinò all’amica.

  • ti va, se dopo andiamo a prenderci un po’ di sushi?

Laura alzò le spalle

  • okay! Però prima dobbiamo aspettare Charles!

Il ragazzo non tardò ad arrivare. Bisogna dire che non era malaccio… era alto un metro e novanta, i capelli marroni, occhi scuri, sguardo misterioso… proprio niente male!!!

  • charles, si pensava di andare a mangiare sushi, che ne dici?
  • Dico che è una grande idea!

Elisabetta sorrise,

  • andiamo!

Il ristorante cinese non distava molto da dove si trovavano i ragazzi e arrivarono dopo pochissimo. Stavano per entrare quando un ragazzo con i capelli biondi inciampò nel gradino del marciapiede andando a finire dritto su Laura.

L’individuo si alzò.

  • ehi, scusa, sono inciampato, va tutto bene?

E mentre gli diceva tutto questo, porse la mano a Laura, che afferrò prontamente.

Fu un attimo.

Laura incrociò gli occhi del ragazzo e sentì una terribile fitta allo stomaco. Diventò pallida e sentì la sua mano, ancora dentro a quella del ragazzo, diventare sempre più bagnata.

  • ma… ma…

il ragazzo sorrise

  • che c’è?

Elisabetta si mise a ridere e dopo poco anche Charles. Laura intanto stava cercando di capire se quella che stava vivendo era realtà o un bellissimo sogno.

Lì, davanti a lei, si trovava l’oggetto dei suoi desideri, il ragazzo che aveva incontrato in sogno infinite volte… non aveva ceduto ai maltrattamenti del padre solo ed esclusivamente per incontrarlo… per magari soltanto vederlo di sfuggita… e adesso lui era li davanti a lei, mano nella mano, e le stava chiedendo scusa.

  • ti sei mangiata la lingua? –scherzò il ragazzo

Laura si svegliò come per magia dalla trance in cui era caduta.

  • io… io… cioè… tu sei Lee!!
  • Lo so –rispose il ragazzo sorridendo- e ancora non so come farmi perdonare per averti fatto cadere…
  • Oh… oh… niente… cioè…

Elisabetta prese la parola.

  • ciao… senti, tu –disse riferendosi a Lee- sei "il desiderio segreto" della mia amica… scusala se è diventata una specie di ragazza di ghiaccio, ma è come se avesse visto Dio…

Laura sorrise.

  • me lo fai un autografo?
  • Certo! –rispose contento Lee- non sapevo che avessi ancora fan dopo quello che ho fatto ai Blue.
  • Forse non e avrai tante… ma io di sicuro ne compenso molte!
  • già, sia in bellezza che in simpatia…

Lee si mise a ridere vedendo la faccia della ragazza che diventava sempre più rossa, mentre firmava un fogliettino.

  • Senti, mi sembra che stavate andando al Chinese’s Food, no? Che ne dite se vi offro il pranzo?

Gli occhi i Laura si illuminarono

  • davvero??? Cioè… tu ce lo offriresti davvero???
  • Certo! Per farmi sdebitare…

Il sorriso della ragazza si fece ancora più raggiante.

  • io direi di sì… e voi ragazzi?

Chiese rivolta ad Elisabetta e Charles che avevano preferito non interferire nella discussione.

  • Io direi che va be…

Elisabetta tirò un calcio negli stinchi di Charles.

  • penso proprio che io Charles andremo a prendere un gelato, VERO CHARLES?

Il ragazzo annuì di mala voglia e Laura non poté non pensare che quelli fossero i migliori amici che si potessero trovare…

CONTINUA…

Allora, vi piace??? Devo dire ke… a me si ^^ (soprattutto xkè c’è lee) cmq, raga, siamo solo al prologo…

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