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Autore: Ice98    18/03/2014    2 recensioni
E se Voldemort non fosse morto dopo quella pioggia di coriandoli?
E se fosse stata una ritirata programmata dallo stesso?
E se i mangiamorte fosse stati tutti puniti ma uno avesse cercato di salvare suo figlio?
Questo fece Lucius Malfoy con Narcissa sua moglie riuscendo così a salvare Draco Lucius Malfoy.
Ma in tutto questo cosa c'entra un bambino dai capelli castani e gli occhi verdi?
Ed una spensierata ma amorevole Hermione?
Se vi ho incuriosito venite a scoprire qui la mia storia ^_^
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Cho/Harry, Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Little snakes Grow
 
 

 


Cap.9 Waste and New identities
 
Hermione spalanca gli occhi, in quel momento il suo cervello fa tabula rasa di tutto ciò che lei conosce facendola rimanere senza parole, il che, per una come lei, è praticamente una novità.
Draco allontana piano la bocca dalla sua con un gemito che può essere interpretato come ‘frustrazione’, le labbra calde e morbide di Hermione rimangono immobili anche dopo quel tocco gentile.
‘Lei non ha ricambiato’
Pensa Draco fra se mentre un sentimento strano, che il suo cuore non ha mai conosciuto, si fa strada in lui togliendogli il respiro, che sia paura?
No, lui conosceva la paura … ma questo sentimento vi assomigliava anche se appariva solo quando la guardava, ogni volta che guarda quei suoi capelli indomabili formare una criniera attorno al viso pallido e perfetto, le sue mani muoversi e gesticolare mentre parla e il movimento delle sue labbra …
Draco finalmente capì: lui non aveva paura di lei o per lei!
Lui aveva paura di perdere l’unica ragazza che sia stata in grado di tenergli testa, l’unica in grado di domarlo, salvarlo e persino perdonarlo per tutte le ignobili cose che lui le aveva fatto subire negli anni della scuola.
“Hermione i-io ti- …”
Un movimento veloce del braccio, un sibilo nell’aria, uno schiocco, il tempo si ferma, la neve non cade più … tutto è statico.
Hermione Jane Granger ha appena tirato uno schiaffo a Draco Lucius Malfoy… ma questa non è la cosa più sconcertante, anzi, il fattore che sconcerta è che lei piange.
Lacrime amare le scorrono sul viso lasciandole strisce salate fatte di ricordi ed emozioni, il corpo magro scosso dai sussulti mostra comunque la fierezza della Regina dei Grifoni.
Draco la guarda in viso, il sorriso di poco prima trasfigurato in una smorfia triste, le labbra ora bagnate dalle lacrime si aprono consentendole di pronunciare una frase.
“Sei uno stupido, Malfoy!”
Lei si volta, i capelli le rimbalzano sulle spalle seguendo i suoi movimenti, e scappa per chiudersi in casa, passa davanti al salotto di corsa, senza fermarsi a dare spiegazioni o altre mentre lui rimane lì, fuori, solo con se stesso, mentre il cuore si spezza nuovamente tornando fra le ormai intime tenebre.
Le persone presenti in salotto ammutoliscono, Ginny si alza carezzando la mano di Blaise con sguardo eloquente per poi prendere la porta e salire le case della casetta accogliente e piena di ricordi, si appoggia alla porta della camera sentendovi i singhiozzi, la apre piano.
“Herm? Tesoro …?”
La rossa entra chiudendosi la porta alle spalle, con passo felpato si china davanti alla figura ranicchiata a bordo letto in preda ai sussulti, qualcuno silente qualcuno no.
Le passa le braccia attorno al corpo tenendola al petto in perenne silenzio, le accarezza la schiena lasciandola sfogare per tutto il tempo che l’altra necessita.
“M-mih … ha-a …”
Ginny la accarezza con dolcezza con un movimento ondeggiante simile a quello con cui si cullano i bambini.
“Ti ha …?”
La ragazza sospira sollevando il capo, i capelli ricci e indomabili appiccicati a ciocche alle guance bagnate.
“ … baciata …”
Sussurra la grifona quasi avesse commesso adulterio, la rossa si stupisce di quelle parole.
“M-ma … è ciò che hai sempre sognato!”
La rossa si china prendendola per le spalle e scuotendola quasi fosse impazzita.
La mora geme infastidita.
“S-smettila! Loh … s- … so anch … e … i-ioh!”
Afferma fra i singhiozzi portandosi le mani ad asciugare le molte lacrime ormai incontrollabili.
“Ma allora … perché piangi?”
Chiede stupita Ginny pensando a tutto e in un certo senso a niente, la testa satolla di emozioni.
“Gli … ho … d-dah … toh … una sberla! I-io l’l’ … cohl … pitho …!”
La giovane da un pugno al materasso il quale, con un cigolio delle molle simile a un gemito, mostra il suo dissenso.
Ginny rimane immobile a fissarla, la bocca aperta e el sopracciglia sollevate nella tipa espressione di chi è sorpreso.
“A-aspetta … CHE COSA ?!?!??!!”
Il grido della rossa risuona per tutta la casa spaventando i presenti in salotto.
“SHHHH!”
Hermione le intima di abbassare la voce e la fa sedere accanto a se ancora tremante.
“I-io … perché l’ho fatto? Insomma … l ho sempre desiderato e poi … ma porco Salazar!”
La ragazza si prende il capo fra le mani tremanti, riprende.
“Avevo paura … t-tah … ntha … e seh … lui volesse s-soh … lo … usarmi? Prender … mih in giroh … ?”
“Ma se non fosse così?! Se lui ti amasse per davvero?!”
“Lui n-non … ama nesshu … no, solo seh … stesso”
La rossa sospira accarezzandola, non poteva dargli torto, la fama che girava di lui a Hogwarts era pessima o per meglio dire le ragazze erano tutte ben liete delle sue performance ma … bhè andava con tutte!
Altro che Mezzosangue e Purosangue a lui questo non interessava, men che meno la casata, a quanto dicono gli bastava ‘liberare’ il Pitone.
Citazione presa dalle ragazze che sono state con lui e che, per sua sfortuna, le hanno raccontato tutto per filo e per segno.
“Magari è cambiato … non sta più dalla parte di Tu-Sai-Chi …”
“Si pronuncia Voldemort Gin, no-…n avere timore d-dhi pronunciarlo!”
Dice la Regina fra i deboli singhiozzi, pian piano le lacrime si attenuano come il vento durante la tempesta e lasciano solo i segni del loro passaggio:
Gli occhi arrossati e leggermente gonfi, le mani bagnate e tremanti, le guance solcate dagli ultimi residui di lacrime …
Poi si alza e con un sospiro torna alla sua solita calma.
“Ok, ci sono, farò finta di nulla, da ora lui sarà come invisibile per la sottoscritta”
“Non credo sia la soluz-…”
Ma Hermione non le prestava più attenzione, stava già scendendo gli scalini come se nulla fosse successo …
 
 
Intanto, fuori dalle mura della casa, con la schiena posata alla porta, giace Draco Lucius Malfoy.
I capelli biondissimi leggermente smossi dal vento invernale, i fiocchi di neve gli vorticano davanti al viso guardandolo quasi fosse una statua costruita lì come semplice fermaporta.
Il giovane si chiede il perché di quel gesto, e in effetti non si può non biasimarlo!
Nessuno, e ripeto, NESSUNA lo ha mai rifiutato! Ma lui non teneva a loro, erano semplici passatempi, una sveltina da dieci, massimo quindi, minuti se era proprio in cerca di roba più decente.
Eppure con lei non voleva solo il sesso puro e crudo! No!
Voleva assaporare la sua pelle morbida e vellutata, baciarle ogni angolo del viso con dolcezza per farle capire quanto la desiderasse, accarezzarle i capelli per poi scendere a sfiorarle i seni turgidi dal freddo e dai miei tocca, posare le labbra sulle sue e invaderla con un sospiro di piacere, senza farle male per poi venire assieme a lei in un bacio dopo averle sentito gridare il proprio nome.
Con un sospiro il giovane si passa una mano fra i capelli mentre una nuvoletta di vapore s’innalza come un piccolo spirito reso libero, che fosse un pezzo della sua anima? Draco non lo sapeva.
In soggiorno qualcuno si muove alzandosi dal morbido divano e attraversando la soglia con passo deciso fino alla porta d’entrata.
Harry tira la porta aprendola, sente il corpo dell’altro posarsi sul legno e lo sente sospirare, in effetti ci si aspetterebbe che sia Blaise a confortare Draco ma lui conosce Hermione meglio di tutti loro e sa bene com’è fatta, ma soprattutto sa che per farla piangere c deve essere qualcosa di serio sotto, perciò vuole sapere.
“Malfoy …”
Il biondo si volta gelandolo con lo sguardo color ametista lo percorre da capo a piedi.
“Che vuoi, Potter?”
Lo sfregiato si siede a gambe incrociate accanto a lui, i due non si sfiorano, non hanno il minimo contatto, eppure sembra esserci una specie di elettricità che perdura l’aria circostante.
“Parlarti, cos’hai fatto a Herm?”
Chiede il moro posando gli occhi verdi indagatori su di lui, con la mano destra si leva il ciuffo riccio che gli ricade sul viso pallido.
“Non ho fatto nulla alla Granger …”
Il biondo si volta cercando di non far notare la macchia rossa e gonfia con la forma perfettamente riconoscibile di cinque dita aperte.
“E quello sarebbe nulla? Sbaglio o è una mano?”
Dice il ragazzo con un piccolo ghigno di soddisfazione alla scoperta che la sua amica abbia tirato uno schiaffo, oltre che un pugno anni fa, al suo nemico giurato.
“Porco Godric Potter! Ma farsi un sacco di Galeoni tuoi no?! Va a impicciarti nelle vite dei tuoi amichetti! Sbaglio o manca il Rosso? Dov’è?? A lavorare per la mammina poverella?!”
Harry stringe i pugni mentre il sorriso si trasforma in smorfia con la risata del furetto che gli penetra nelle orecchie infastidendolo.
“Almeno sua madre lo ama ti pare? La tua ti ha trascinato nel covo dei Mangiamorte per seguire quello stolto di tuo padre il quale a sua volta seguiva Voldemort per puro interesse!”
Draco s’irrigidisce voltandosi lentamente contro il moro, con scatto felino gli sale a dosso dandogli un pugno in pieno viso facendoglielo girare di lato.
“NON-OSARE-DIR-NULLA-CONTRO-MIA-MADRE!”
Ogni parola viene scandita da un pugno ben mirato a viso, torace e collo.
“Lurido Potter tu non sai neanche com’è avere una famiglia che ti ama!”
“Se per questo neanche tu, Malfoy!”
Harry lo ribalta colpendolo a sua volta più e più volte.
“Lei mi amava! Tua madre era solo una lurida t-…”
“Impùlsus!”
Una voce femminile pronuncia la formula dello Schiantesimo seguita dal movimento rotatorio, in senso orario, della bacchetta.
Hermione schianta Draco dal corpo del povero Harry, poco prima bloccato sotto di lui, facendolo volare per tutto il giardino fino a quando cade in un cumulo di neve producendo un tonfo ovattato.
La giovane si china aiutando l’amico ad alzarsi e facendolo appoggiare a se, poi si volta verso il Serpeverde.
“Muoviti tu, non ho tempo da perdere”
E così dicendo la Grifona si gira e torna in casa seguita da un malmenato Harry e un fradicio Draco fino al cucino dove verranno poi curati dalla miglior Medimaga del San Mungo.
 
 
 
Manor dei Lestrange

 
Intanto al castello dei Lestrange Voldemort,svegliatosi dal lungo coma, passati tre giorni è in piedi di fronte a un lungo specchio che mostra tutto il suo corpo, dai piedi nudi alla testa colma di capelli di mogano.
Le dita lunghe e sottili sfioravano ogni appendice soffermandosi sul naso roseo e perfetto, palpandolo per scoprirne ogni funzione e memorizzarlo a fondo.
Cerca di vedere la situazione positiva elencando fra se e se tutto ciò che può essergli utile:
-Un corpo nuovo che nessuno conosce
-Potere magico che si rigenera in fretta
-Una nuova presa del potere approfittando della debolezza e della tranquillità della società odierna
-Riunire e formare nuovi Mangiamorte
-E poi trovare ciò che potrà farmi tornare allo splendore e ucciderlo
Sì questi erano i piani ma c’è un problema non trascurabile, cos’è che dovrà trovare?
Il solito Potter? No … non sentiva più il legame con quel ragazzo, assolutamente niente!
Qualcun altro dev’ essere l’artefice dell’incantesimo … qualcuno esperto non certo un ragazzino tutto fumo e niente arrosto!
“Bella!”
La voce giovanile e dal tono aspro risuona nei corridoi bui e vuoti della grande villa, dei passi giungono ovattati sui tappeti, come lo scalpitio dei topi nascosti nella parete pronti a balzare fuori appena la via sarà libera.
Un leggero bussare, la porta cigola aprendosi.
“Mio Signore, mi avete chiamata?”
“Vieni avanti, Bellatrix”
La donna entra chiudendosi la porta di pesante legno alle spalle, la polvere scivola pian piano col movimento mentre la stanza si riempie del profumo di lei.
Voldemort, o per meglio dire Tom, si volta guardandola negli occhi neri lucenti di pazzia e colmi di idolatria per la persona di fronte a lei, i capelli raccolti in una coda come al solito scapigliatissima, il vestito nero logoro e strappato le cade candido sulla pelle lattea, sorride con le labbra rosse.
“Cosa desidera? Ha fame? Desidera vestiti o-…”
“Nulla di tutto ciò, voglio radunare i miei seguaci e crearne di nuovi, chi è rimasto oltre te, fedelissima donna?”
La donna sembra arrossire con una risatina nervosa mentre il ragazzo le carezza la guancia.
“Io non la abbandonerei mai, Signore! E’n rimasto McCleallian, poi anche Gr-… no no lui è ad Azkaban e poi anche …”
La lista dei morti e dei reclusi si allunga a dismisura lasciando solo cinque degli iniziali seguaci.
“ … e per ultimo si crede che sia ancora vivo il giovane Malfoy, sarebbe utile averlo con noi, se mi permette …”
“Hai ragione, prima sarà il caso di fare una piccola incursione ad Azkaban e prendere i superstiti e poi andremo dal giovane Draco, ottimo lavoro Bella”
“La ringrazio ma … se il ragazzo non volesse venire posso … posso avere io l’onore di torturarlo?”
Chiede la donna con luccichio malvagio e sorriso macabro che i babbani definirebbero alla Tim Burton.
“Ma certo, te lo meriti! Il ragazzo, in quel caso sarà tuo”
“Si!”
La donna gioisce baciando la mano del ‘giovane’ Signore.
“Su via Bella, è ora di muoverci, Azkaban ci attende”
E così detto i due si smaterializzarono con un vortice di polvere, unica traccia del loro passaggio.
 
 
 
Angolino dell'autrice:

Salve Gente!!!!!!!!
PERDONATE IL MIO IMMENSO RITARDO ç____________________ç
Sono stata impegnata con la scuola ma ora solo per voi ho aggiornato e sppero vi piaccia, ringrazio tutti quelli che hanno letto dandomi utili consigli e dritte ma anche chi ha solo letto o messo nelle seguite/preferite ^_^
Come al solito mi scuso per gli orrori, ma con la verifica di Tedesco di domani son fuori @.@
Vi lascio qualche immagine, un abbraccio e viva i Potterheads!! /\ O | uniti fanno i Doni *^* (è una Slytherin)
Ice98 <3
P.s: ecco le immagini!!!!!!

  
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