-Capitolo 5

Il duca Barma era nel suo ufficio a compilare un paio di fogli, le solite scartoffie.

Finì di firmare l'ultimo foglio e, si stiracchiò le braccia.

Si alzò e prese il suo ventaglio.

Pensò se chiamare Axel, ma decise di lasciar perdere e lascarla lavorare.

Uscì dall suo ufficio e si diresse verso il giardino.

Camminò per circa dieci minuti, perso tra i suoi pensieri. Solo quando passò diafianco alle rose rosse si fermò. Fissò i fiori e ripensò a quando li aveva donati a Sheryl, chiedendole di sposarlo.

Si sorprese nel notare che non provava più quella fitta al cuore quando ci ripensava, ora che ci rifletteva, ormai vedeva Sheryl solo come un'amica.

Cos'era successo per cambiare così tanto i suoi sentimenti?

Ci pensò su, corruciando la fronte.

Ripensò agli ultimi anni, cos'era cambiato? Niente, apparte... Beh', il ritorno di Oz dall'Abisso, il B-Rabbit... No, dopo quello cos'era cambiato?

Era arrivata Axel.

Possibile che la causa di tutte quelle strane sensazioni che lui provava fosse Axel?

Rufus si voltò a fissare la finestra dell ufficio della sua servitrive, stava china verso la scrivania, poi, ad un tratto, alzò la testa e, il duca vide comparire la sagoma dell Cappellaio. Xerxes si avvicnò alla ragazza e le disse qualcosa che la fece ridere, e risero insieme.

Rufus distolse lo sguardo, sentiva un moto d'invidia mentre guardava il Cappellaio insieme a lei.

Aspetta, vuoi dire che... No.

Si disse il duca agitando forte la testa, non poteva, non lui, capo di uno dei quattro grandi ducati.

Vincent Nightray era seduto comodamente sulla poltrona della sua stanza, in mano teneva un mano di forbici e un pupazzo mezzo squartato.

Da un angolo buio della stanza comparve la figura, ormai alla pari di quella di un ragazzino, di Glen.

“Allora?” chiese al biondo.

“Stai calmo, ben presto la chiave sarà nostra” Vincent tagliò la testa all'orsetto.

Glen fece un ghigno “Miraccomando, mi fido te”

“Non ti preoccupare, Glen- sama” Vincent si voltò a fissare Glen “A quanto pare, ella la otterremo prima del previsto”

“Bene” Glen sorrise soddisfatto “Vado a chiamare gli altri”

E' buio e lei non vede niente.

Sa che è umido, lo sente e sente che deve cercare qualcuno, ha il suo volto nella testa: una ragazza sui sedici anni, capelli neri spettinati, occhi grandi e viola.

Un pensiero si fa strada verso di lei: è mia sorella.

Non sa perchè la deve cercare, ma lo deve fare, è importante. Lui sarà colei che salverà l'Abisso dalla sua oscurità.

Chiude gli occhi.

Sorellina, arrivo.

Axel si sentì percorrere da un brivido su tutta la schiena.

Capisce che qualcosa di strano è successo... ma cosa?

Si alza a e va a sgranchirsi un po' le gambe. Perocorre alcuni corridoi della Pandora e arriva al cortile interno, dove di solito si allena il giovane Vessalius.

Si siede sull'erba e rivolge lo sguardo al cielo.

Un altro brivido, più forte dell'altro la percorre fandole girare la testa.

Sente che Elliot è dietro di lei.

“Axel, tutto bene?” chiede il ragazzo raggiungendola.

“Elliot -” non fa in tempo a dire altro che si piega in due, presa da un forte fitta al petto. Sente Nightmare agitarsi come non mai, sente la sua rabbia percorrerla come un veleno ed arrivargli al cuore. Vede con gli occhi del chain, ogni momento della vita del chain ora lo vede. Persone, luoghi, sangue, morti, fuoco... tutto.

Le voci delle persone gli arrivano attutite e non riesce a vedere bene, è tutto scuro. Capisce di essere sdraiata per terra, sull'erba. Due mani l'afferrano per braccia e la scuotono. La testa gli cade molle all'indietro.

Le ultime parole che riesce a sentire nitidamente sono: “Axel, ti amo” sussurrato al suo arecchio, mentre qualcuno che non riesce ad identificare la stringe forte al petto.

Rufus Barma, per la prima volta nella sua vita, non sapeva che fare.

Aveva finalmente detto ciò che provava per Axel, ma ora lei era tra le se braccia, inerme, col cuore che batteva pianissimo.

Xerxes era dietro di lui e Elliot era in un angolo insieme a Reo, Sharon era insieme a Sheryl e Oz, Gil e Alice erano poco più distanti. Nessuno aveva sentito le parole che lui aveva sussurrato, forse nemmeno Axel.

Passò una mano sul viso di lei, scostandogli una ciocca di capelli.

Finalmente Break mosse un passo e si chinò difianco al Barma “Duca, io-” non ebbe tempo di finire quello che stava dicendo, che venne interrotto da uno schianto.

Un sacco di terra si alzò, alcuni tossirono altri cercarono subito di capire che stava succedendo.

Prima si vide una gigantesca ombra, poi le ombre di decine e decine di persone incapucciate e infine si vid tutto nitidamente.

I Baskerville erano lì, c'era anche Glen e Jabberwock. Subito arrivarno gli uomini della Pandora, a difendere il duca Barma, la duchessa Sheryl, Gil, Oz e Sharon.

“I Baskerville?!” esclamò Sharon spaventata e avvicinandosi ancora di più a sua nonna.

“Ma... Che ci fanno qui?!” disse contemporaneamente Oz.

Gil posò una mano sulla fronte del ragazzo, rilascando i poteri del B-Rabbit.

Alice si preparò ad attaccare, come Break.

“Fatevi da parte” Glen Baskerville saltò giù da Jabberwock “Non vogliamo farvi del male”

“Che diavolo volete?” ringhiò Xerxes.

“Oh, Cappellaio, togliti di mezzo e consegnaci Axel” rispose il Baskerville.

Rufus alzò la testa di scatto e strinse ancora di più il corpo della ragazza “Mai!” gridò “Non vi daremo mai Axel!”

Gli altri annuirono.

“Oh beh', ve la siete andata a cercare” mormorò Glen chinando la testa di lato.

Il suo chain prese il volo e si posizionò a far ombra su Oz e gli altri.

All'improvviso delle catene sferzarno l'aria e si conficcarno nel terreno.

Il B-Rabbit fece un balzo e cecò di attaccare in vano Jabberwock .

“E' inutile che ci provi, Coniglio Nero. Il mio chain è molto più forte di te” Glen rise.

Dopo essersi ripreso dalla risata ritornò serio e mormorò :”Ora”

Cinque catene circondarono il Duca Barma, che tenva ancora stretto al petto Axel.

“Rufus!” gridò la signora Sheryl.

Xerxes digrignò i denti e fu sul punto di evocare il Mad Hatter, se non fosse stato per il fatto che un paio di catene gli bloccarono le braccia.

“Break!” gridarono in coro Reim e Sharon.

“Ora” Glen si avvicinò a Rufus, Oz e gli altri che non potevano far niente perchè ostacolati dai Baskerville “Dammi la ragazza” mormorò il moro.

Rufus fulminava con lo sguardo il capo degli shinigami rossi.

“Pff” sbuffò il ragazzo, fissando il duca dall'alto in basso “Vuoi proteggerla, eh? Credi che sia una brava persona, eh?” domandò con tono irritante.

“La voglio proteggere, lei è una brava persona. E io...” il rosso si bloccò.

“E tu?” Glen alzò un sopracciglio, tutti stavano ascoltando ciò che diceva il duca Barma.

Rufus si fece coraggio, deglutì e tornò a fissare sicuro negli occhi Glen “E io, duca Rufus Barma, la amo. Io amo Axel” scandì ogni singola parola, mettendoci enfasi.

C'è chi rimase interdetto, chi solpreso o chi, come Sharon o Lotti, sorrise soddisfatto di aver sentito uscire dalle labbra del duca, quella dolce verità che in cuor loro sapevano già.

E c'era, poi, Glen. Che non accettava che qualcuno potesse amare qualcosa come Axel.

Una catena.

Delle grida.

Sangue.

Un morto e, una vita che lentamente se ne andò ricordando ogni suo momento di gioia, di dolore, di tristezza e d'allegria, fissando dritto negli occhi il suo carnefice.




Angolo della depressa Angolo della scrittrice
Mi sento a pezzi.
E non mi sento così per aver appena fatto fuori uno dei miei personaggi, no. La morte di esso è il risulatato di aver appena finito di leggere una fanfiction che uccideva il mio Xerxes.
Molto probabilmente lui morirà davvero. Anzi morirà. (Spero di no, perchè se no mi deprimerò per il resto della mia misera vita)
Volete sapere chi è il primo morto della mia FF?
Leggete il prossimo capitolo.

(Scusate il mio malumore) zeze3000