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Autore: tempestadentroquietefuori    28/03/2014    1 recensioni
Siamo nel secolo in cui i sogni dei giovani vengono bruciati in modo spietato e poi ci chiamano " gioventù bruciata ".
Siamo nel secolo dei jeans strappati, dei cappelli multicolor.
Siamo nel secolo in cui gli adolescenti invece di combattere per un voto migliore a scuola, combattono contro loro stessi, perché le rivoluzioni le hanno in testa.
Siamo nel secolo in cui non ci si crede più ai politici, alla Chiesa, ai genitori, ma ci si crede alla musica.
Siamo nel secolo in cui i corpi sono dei veri e propri campi di battaglia.
Siamo nel XXI secolo e ancora la gente muore per i tumori.
Siamo nel secolo in cui i " like" sono sinonimo di bellezza, popolarità, un modello da seguire.
Siamo nel secolo in cui la nostra vita gira intorno ai social network : vuoi parlare con qualcuno? Magari qualcuno che non vedi da tanto, che è lontano da te? C'è Facebook.
Vuoi criticare, offendere qualcuno? Semplice, c'è Ask.
Vuoi sfogarti per tutto quello che ti capita? Per la tua vita incasinata, magari perché non é come vuoi tu ? C'è Tumblr. E il cielo guarda. Guarda questo secolo che si consuma e brucia come una sigaretta!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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- Perché? Ma mi hai vista? No, chi mi noterebbe! Non sono per niente carina,sono bassa, le mie forme, se vogliamo chiamarle così, non vogliono per niente collaborare con il mio corpo, non trovo niente di positivo in me, perché dovresti interessarti quando poi puoi avere tutte le ragazze più belle ai tuoi piedi? - domando io. 

Okay, oramai la conversazione è iniziata e sarebbe da codardi darci un taglio, deviando l'argomento. 

- ma ti senti? Cosa non hai che le altre hanno?
Ti reputi per niente carina? Beh, ti sbagli! Sei più che carina, con la tua semplicità e il tuo modo di sorridere per ogni cosa faresti andare in tilt il più stronzo di tutti! 
Ti reputi bassa? Beh anche se lo sei qual é il problema? Ha i suoi pregi, ad esempio a me piacciono le ragazze basse, sono così piccole e indifese, fatte a posta per essere protette. 
Le tue forme? Che hanno che non va? Sono accentuate si, forse no troppo però che cambia? Con il tuo fisico creano armonia. Di sicuro meglio di quelle ragazze rifatte che tutto hanno di loro tranne le tette e il culo! É vero,noi ragazzi in primis guardiamo quello, ma non quando vogliamo una ragazza seria al nostro fianco, non quando c'è in ballo il sorriso, perché è quello che ti fa innamorare. - risponde deciso guardandomi negli occhi. 

Stranamente non abbasso lo sguardo,anzi,lo reggo e i miei occhi sono perfettamente impuntati nei suoi, sono ipnotizzanti. 

- perché mi dici tutte queste cose? - domando innocente io. 

- perché le penso davvero e perché mi fa rabbia che una persona come te possa almeno pensare ciò che mi hai detto! - esclama lui. 

Pov. Francesco. 

Davvero in un corpicino così grazioso c'è così tanta insicurezza? 
Davvero? 
Non riesco a non pensare alle sue parole, al tono in cui l'ha detto, un tono così....frustrato. 

- beh, è la verità e non immagini quanta rabbia abbia io per affrontare tutte le mie insicurezze. - risponde lei con un tono neutro e cupo, senza alcuna espressione in volto. 

- sarei troppo smielato se ti dicessi : che ne dici di affrontare tutto ciò e spazzarlo via a suon di sorrisi? - domando io. 

Non so come mi sia venuta questa frase, ma quando la vedo tutto ciò mi esce spontaneo. Mi fa uno strano effetto, è diversa, diversa da tutte le altre. 

Vedo un sorriso farsi strada sulle sue labbra, uno di quelli da farti mozzare il fiato, uno di quelli da farti.... Innamorare. 
D'impulso mi avvicino a lei molto lentamente, così da farle capire le mie intenzioni e dargli la libertà di scegliere se rifiutarmi o meno. 

Sempre più vicino, non accenna a spostarsi. 
Sempre più vicino, il cuore batte a mille, sembra voler uscire dalla gabbia toracica. Non mi era mai successo fino ad ora, perché? 
Sempre più vicino, sento il suo respiro sulle mie labbra socchiuse. 
Sempre più vicino, più vicino, più vicino, sento il tocco con le sue labbra. 
Un tocco piacevole, proprio come me lo immaginavo. 
Le sue labbra morbide e delicate, proprio come me lo immaginavo. 
Un sapore dolce, uno di quelli piacevoli, non so descriverlo, non so paragonarlo a qualcosa, un sapore unico, uno di quelli di cui non puoi farne a meno una volta statoci a contatto. 

Le nostre lingue si incontrano. All'inizio un contatto timido, sarà il suo primo bacio,o almeno non ne ha baciati tanti. Fortuna per me. 
Il bacio inizia ad intensificarsi, le nostre lingue hanno fatto " conoscenza " ed ora si incontrano e si rincorrono. 

Poi stop. Ci distacchiamo lentamente per prendere fiato e per la curiosità cerco il suo volto. 
Ha un'espressione sconvolta, piacevolmente sconvolta. Le labbra sono rosse e gonfie per via del nostro intenso bacio e a riguardarle, mi viene voglia di catturarle di nuovo. 

- e questo cos'era? - domanda riprendendo fiato. 

- un bacio? - domando io ovvio. 

Mi tira un leggero schiaffetto sulla spalla sinistra, poi riparla.

- lo so cretino! Dico, cos'era? Perché mi hai baciato? - domanda lei. 

- perché ? Non ti è piaciuto? - domando io. 

- non si risponde ad una domanda con un'altra! - esclama lei da maestrina. 

- perché mi andava, anzi meglio ancora, perché lo volevo. Volevo baciarti e sai perché? Per confermare le mie idee. - rispondo io. 

- le tue idee? - mi domanda confusa. - e quali sarebbero? - aggiunge poi. 


- beh, era da tempo che ti osservavo, era da un bel po' che tu mi eri sempre a mente. Poi ho pensato che non volevo più una relazione da un giorno, una settimana massimo, no. 
Ho fatto due più due, quattro e sono arrivato ad una conclusione.. - dico io soffermandomi. 

- e? - mi incita a continuare lei. 

- e... Che ne dici, vuoi essere il motivo del mio cambiamento? Vuoi farmi diventare pazzo d'amore? Vuoi essere la mia ragazza? - domando io  con un tono.. Dolce(?)

Ad ogni mia domanda la vedo con il fiato sospeso e gli occhi che mi incitano a continuare, ma quando arrivo all'ultima frase, spalanca gli occhi. 

- i-io  non so cosa d-dire - balbetta lei facendomi sorridere come un cretino. 

- dì di si, no? - domando io spavaldo. 

- si! - esclama per poi buttare le sue braccia al mio collo. 



  
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