Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: roro    06/07/2008    10 recensioni
«Kagome-chan? Ehi, Kagome? Guarda che è ora di andare».
«Mh?».
«Svegliati, dai. C’è InuYasha fuori dalla finestra!».
Spalancò gli occhi, si mise a sedere e per poco non cacciò un urlo – ah, sì, non che si aspettasse davvero di vedere InuYasha, eh. Era solo – niente di importante. Scosse il capo e guardò Sango. «Perché mi hai aspettata? Potevi andare. Non c’era bisogno di restare qui».
«Oh, invece sì. Era l'unica soluzione», sospirò l’altra, «non voglio che tu cada in un tombino perché impegnata a leggere quelle sciocche leggende. Sì, so che le ami visceralmente, ma riconoscerai anche tu che sono leggermente stupide. E una sacerdotessa non dovrebbe prendere tanto in considerazione certe storielle».

[Storia in revisione]
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
New Fan Fiction 5 Because of you
Capitolo  4 - Presentazione





Il viaggio era durato relativamente poco, e le due avevano tirato un sospiro di sollievo quando la stanca e annoiata voce del capitano aveva avvisato i passeggeri che la nave si sarebbe fermata a breve.

Silenziosamente, avevano afferrato le borse e si erano catapultate fuori.

Davanti a loro si stagliava un piccolo borgo. Le case - dalle mura gialle e i tetti di paglia, proprio come si facevano anni fa - erano addossate l'un l'altra, e i pochi abitanti della cittadina di Shiota erano tutti riuniti nella piazza, dove si stava svolgendo il mercato.

"Kagome, dobbiamo andare." biascicò Sango, strattonando Kagome.

"Ma... Sango, è un'occasione unica!" ribattè la ragazza "Ti rendi conto? E' un mercato di Goshinboku! Quelli" e indicò due vecchi seduti in un angolo, che osservavano la piazza con sguardo critico "sono i due capovillaggio - due, così che si possano controllare a vicenda. Il loro compito principale, nel regno di Goshinboku - più precisamente nei piccoli villaggi fuori dalla giuristizione del governo precario che si è qui istallato in attesa del ritorno dei Taisho -, è controllare le attività del popolo e sopprimere le "rivolte". In cittadine portuali come queste, il loro lavoro è leggero, quindi adatto anche a persone più avanti con gli anni. Poi, poi, poi... Vedi quelle?" Sango annuì, mentre Kagome le mostrava due ragazze dagli abiti rossi e bianchi "Sono due sacerdotesse. Però... mmm... non mi sembrano un granchè, a dire il vero."

Sango mosse il capo in cenno d'assenso. "Se hai finito, vorrei sbrigarmi." le rivolse un'occhiataccia e iniziò ad allontanarsi.

"Uffa! Sango, un'occasione come questa... cioè, incontrare abitanti del regno di Goshinboku nei loro abiti tradizionali... per una persona come me, è meraviglioso." rispose pacata, raggiungendola. "Comunque, avrò altre occasioni, la nostra missione viene prima di tutto."

Sango la osservò sorpresa, strabuzzando un po' gli occhi "Prego? Kaggy, sei proprio tu?"

"Chi altri credi possa essere?" esclamò piccata. Poi, come se nulla fosse, iniziò a ridacchiare divertita, seguita a ruota dall'amica.

Stavano ancora ridendo, quando si lasciarono il villaggio alle spalle.

"Ora dove dobbiamo andare?" chiese a un tratto Sango, pensierosa: erano innanzi a un bivio, e non vi era alcun tipo di indicazione.

"Mmm... mi pare a destra. Aspetta, prendo la cartina." 

Il voluminoso foglio plastificato che Takemi aveva dato loro fu presto aperto davanti a loro, e il tratto di strada che dovevano compiere era evidenziato con un pennarello rosso. Kagome seguì la linea con il dito, per poi fermarsi al bivio e seguire la strada di destra, fino al villaggio vicino, quello di Tanata.

"Ricordavi bene." osservò meravigliata Sango, mentre Kagome riponeva veloce la carta nello zainetto.

"Si, anche perchè la morfologia di questi luoghi è interessantissima! Ho molti libri a casa che ne parlano, e il villaggio di Tanata è molto famoso, nel territorio - ha dato i natali ad Izayoi, la seconda moglie di Inu no Taisho." 

Sango annuì "Te lo dico subito, l'argomento non mi interessa un granchè, quindi, fossi in te, eviterei di farmi un monologo su quanto siano belle questo storie."

"Come vuoi." la mora alzò le spalle, mentre sul viso le si dipingeva un'espressione assolutamente indifferente.

Il viaggio riprese tranquillo, pochi commenti e tanti chilometri macinati. 

Poi, qualcosa attirò la loro attenzione.

Una ragazza.

Poteva avere si e no 16 anni... i capelli erano lunghi, color pece, tenuti legati in un codino laterale.

Aveva gli occhi chiusi, ed era distesa sul sentiero, il fiato corto e uno zainetto stretto tra le mani.

Le si avvicinarono, preoccupate, e Kagome si lasciò cadere al suo fianco. "Stai bene?" chiese, preoccupata.

La giovane aprì gli occhi, che si rivelarono castani, e la osservò per un attimo, prima di annuire. "Credo... credo di si."

"Credi?" domandò Sango, confusa.

"Si... è che... mi gira terribilmente la testa, e non ricordo nulla. Nulla, capite?"

"Non ricordi neppure come ti chiami?" Kagome le scostò i capelli dal volto pallido, sorridendole.

"Mmm... mi pare di chiamarmi Rin. Almeno, così mi sembra." rispose la ragazza, abbozzando un sorriso.

"Bene, Rin, che ne diresti di venire con noi? Stiamo andando al villaggio qui vicino, può darsi che qualcuno ti riconosca!" 

"Non vorrei disturbarvi. Non credo sia piacevole la compagnia di una ragazza senza memoria!" mormorò arrossendo.

"Nessuno disturbo, anzi! Ci farebbe piacere, vero, Sango?"

Sango guardò prima Kagome e poi Rin - entrambe la fissavano con gli occhi luccicanti. "Non vedo perchè no! Può darsi che lì ci sia anche la sua famiglia."

"Mmm... Rin, ricordi se sei venuta qui in vacanza con qualcuno?" azzardò Kagome.

"Perchè dovrei essere venuta qui in vacanza?" domandò la moretta confusa.

"I tuo abiti prima di tutto. Non sono i vestiti di questo regno, bensì del nostro." 

Sango osservò la gonna di jeans nera e la maglia celeste di Rin "In effetti, non credo che qui portino vestiti come questi, e non credo che abbiano i nostri stilisti."

"Poi, beh, hai uno zaino con te - mi domando se tu non stessi facendo un escursione, e hai battuto la testa contro qualcosa." continuò Kagome.

"E' vero, il ragionamento fila." concordò Rin, alzandosi "Puoi aver ragione! Waah!!! Ho incontrato davvero delle persone fantastiche! Ma ditemi, siete qui in vacanza? O alla ricerca di qualcosa? In ogni caso, se non trovo i miei amici o la mia famiglia posso continuare il viaggio con voi??? Vi pregoooo!!!"

"R-Rin, ti senti bene?" balbettò Kagome, sorpresa dal repentino cambiamento della ragazza.

"Si, scusate." rispose Rin, portandosi una mano dietro la nuca e ridacchiando imbarazzata. "A volte inizio a parlare a ripetizione, perdonatemi!"

"No, non preoccuparti. Ci ha solo scioccate il cambiamento da "timida fino all'eccesso" a questo. Comunque, ti preferisco così."

Rin annuì, ridendo.

Poi, senza ulteriori giri di parole, Kagome la agguantò sottobraccio e la trascinò con sè, mentre Sango starnazzava che non conoscevano la strada, e che avrebbero dovuto procedere più cautamente.

Le luminose luci della città di Tanata le abbagliarono: avevano immaginato un piccolo borgo dal sapore medievale, ma quella che si stagliava innanzi a loro era una piccola metropoli.

"Kagome, mi spieghi..." esordì Sango, mentre una vena sul capo le pulsava pericolosamente "... che ci fa una metropoli come questa qui???"

"Ehm... Sai che la regina Izayoi era molto amata dal suo popolo, vero? Molte persone provenienti dai nostri regni vengono in vacanza qui, nella sua città... così è stato deciso di aprire delle attrazioni tipicamente di Yoshi..." mormorò Kagome imbarazzata, indicando i vari casinò.

"Beh, forse è meglio così. In un posto più civilizzato daremo meno nell'occhio."

Rin annuì, per poi sbadigliare rumorosamente.

"Hai sonno?" chiesero contemporaneamente Kagome e Sango, voltandosi verso la mora, che fece un debole cenno di si.

"Allora, che ne dite se prendiamo una camera in un hotel?" domandò con tono conciliatorio Sango. Kagome si lasciò sfuggire un sospirò. "Hai qualche problema con la mia proposta?" domandò Sango, la vena sul capo sempre più evidente.

Kagome non rispose e, silente, camminò aggraziata verso il primo edificio che riportava la scritta "albergo - 5 stelle".

"Addirittura un cinque stelle?" mormorò Rin, guardando stupita Kagome, mentre quest'ultima cacciava un piccolo fascio di banconote e le porgeva all'addetta alla reception.

"Si, Kagome è dell'idea che, se si deve fare una cosa, va fatta per il meglio. E' un'irresponsabile cronica, non potevo lasciare che partisse da sola."

La moretta annuì, spostando lo sguardo sull'espressione trionfante di Kagome, che agitava un mazzo di chiavi.

"La nostra stanza è la 107." spiegò, mentre entravano nel piccolo ascensore. "Al primo piano. Domattina, l'orario di uscita è le 7.30... abbiamo la colazione pagata, comunque."

La stanza aveva tre letti, ed era molto grande, con un divano e un televisore al plasma... Le pareti erano rosa chiaro, coordinate con le coperte dei letti. C'era un bagno piuttosto ampio, con una bella vasca da bagno. 

"Bella." fu il secco commento di Sango.

Kagome si lasciò scivolare sul divano e accese la televisione, lamentandosi perchè davano solo film del suo regno - il commento di Sango fu "Qui non ci sono mezzi per fare film, no?".

Rin, con un sospiro di felicità, si getto sul letto, addormentandosi subito.

Fu allora che Sango prese posto accanto a Kagome.

"Dobbiamo parlare." fu il suo esordio. Kagome si voltò verso di lei. "Non possiamo portarla con noi, rischia! E poi, nessuno deve sapere nulla della nostra missione. Kagome, no!" esclamò infine, notando il suo sguardo implorante.

"Ma... Sango! E' sola, non ha ricordi... falla venire con noi, ti prego!"

"No. E' pericoloso."

"Ti prego!"

"HO DETTO NO!" Sango corrugò le sopracciglia, mentre una ruga le si formava sulla fronte.

"S-Sango... Rin è sola, e non me la sento di abbandonarla. Non ricorda nulla, non sappiamo neppure se ha famiglia. Portiamola con noi. Se ci darà problemi, la lasceremo al prossimo villaggio. Ma, ti prego, non lasciamola sola."

"Cosa dovrei risponderti?" mormorò tristemente Sango, cambiando canale. "Va bene, portiamola con noi."

"Grazie!" Kagome le si lanciò addosso, felice. "Sei la migliore, la migliore!"

"Questo lo sapevo già..." ridacchiò Sango, compiaciuta. "Kagome, domani dovremo rimetterci in viaggio alla buonora. Trovare Sesshomaru sarà un'impresa, a quanto ha detto Takemi."

Kagome annuì, per poi sbadigliare. "Ora andiamo a dormire, poi domani ne riparliamo, ok?"

"Si, certo. Buonanotte!"

"'notte..."

Salve! Scusate se non ho scritto nulla all'inizio, ma avrei dovuto aggiornare domani (oggi non avevo voglia, vi dico la verità XD).
Quindi, non scrivo i ringraziamenti (Vi chiedo perdono, ma ho mal di testa e non ho la forza di scrivere più di questo)... Ci tengo però a precisare che il capitolo è tutto tutto dedicato ad Aryuna-chan!!! *_*
Spero che l'incontro con Rin vi sia piaciuto!!! Nel prossimo, due nuovi personaggi intreranno nel cast... provate ad indovinare!
Allora, ringrazio:
Vale
Isy_264
Emiko
Gin
Giulia
Michiyochan
Bchan
ryanforever
Aryuna-chan
Ary
Marty
Grazie mille a tutte per i commenti! ^^ Spero che continuerete a commentarmi anche in futuro. Davvero grazie! Aggiornerò presto, ve lo giuro!!! Bacioni!
P.S. x Lilysol... Hai la memoria di un carciofo, ricordatelo. Non ho potuto aspettare più di così! XD Ciao!!!
   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: roro