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Autore: Ranyadel    30/03/2014    3 recensioni
Un tour mondiale porta sei cantanti a conoscersi: Avril Lavigne e gli One Direction.
Lei non li sopporta.
Loro non la conoscono.
Lui vuole farle cambiare idea.
E se loro non fossero come appaiono sul palco? Se fossero completamente diversi?
Con Harry insicuro,
Liam strafottente,
Niall pacato,
Zayn infantile,
Louis complessato,
come si comporterebbe una scatenata Avril?
Se Liam e Harry si contendessero il suo cuore?
Se Zayn non riuscisse più a reggere la farsa?
Se Louis diventasse il migliore amico di Avril?
Se Niall si innamorasse della persona sbagliata?
E se Avril avesse il coraggio di infrangere il divieto più importante??
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Brontolo e il chihuahua isterico

“Harry? Harry, dai, è tardi, svegliati.” Fece Louis a bassa voce, scuotendolo dolcemente. Lui mugolò una poco convinta protesta. “Su, Hazza, vieni.” Tentò di nuovo, prima di decidere di lasciarlo per ultimo. Si avvicinò quindi a Zayn. “Zay, in piedi, dai.” Fece, sempre con quel tono morbido. La risposta fu la stessa. “Dai, Zayn, andiamo a conoscere Avril. È molto simpatica, sai?” tentò di nuovo. Niente. Louis cambiò tattica. Si raddrizzò e uscì dalla camera, passandosi distrattamente una mano sul braccio, sul teschio di Avril, e andò in camera sua. “Non dovevi svegliare gli altri?” chiese lei, confusa. “Sì, ma non si alzano. Quindi ho pensato di chiedere aiuto a te.”

“Ok, arrivo.” Rispose lei, liberandosi le gambe dalla marea di fogli e alzandosi. Lui la guidò verso la camera che condivideva coi ragazzi e fece per entrare, ma lei lo bloccò. “Faccio io.” Disse. “Ok, ma prova ad essere delicata, per favore. Non amano svegliarsi male.”  Disse lui preoccupato. “Certo, certo. Ti sembro una che potrebbe svegliare male le persone?” chiese lei con un sorriso perfido. “Amy, mi fai paura.” La avvertì Louis. Lei si avvicinò alla porta, accostandola e lasciando fuori Louis. “Fai bene.” Sussurrò prima di chiudere la porta a chiave. Louis sbiancò. “Ok, sono ufficialmente fottuto.” Si disse.

 

Avril girò a passo lento fra i letti, individuando subito quello sfatto di Louis. Notò che due erano a castello e uno singolo. La sua mente diabolica lavorava già per trovare un modo adatto per svegliare i quattro. Il suo sguardo si illuminò quando vide una chitarra. Non potendo resistere, la prese in mano, poi ci ripensò: sarebbe stato un risveglio troppo dolce sentirla cantare. Così, prese i piatti e violentemente li fece sbattere l’uno contro l’altro. Tutti e quattro trasalirono e si svegliarono di scatto, mentre Avril faceva finta di niente e prendeva la chitarra, iniziando a strimpellare Darlin. “Ma sei completamente cretina?!” chiese uno di loro, quello che doveva essere Liam. Lei lo guardò e non rispose, mentre canticchiava.

 

Darlin

You’re hiding in the closet once again

Start smiling…

I know you’re trying very hard not

To turn your head away

Pretty darlin…

Face tomorrow, tomorrow’s not yesterday.

 

“Io lo sapevo, che quest’idea del tour condiviso era una vera e propria fregatura. Ma voi no, siete tutti dei masochisti.” Disse lui storcendo il naso. “Avril Ramona Lavigne, aprimi!!” urlò Louis, tirando pugni alla porta. “Hai chiuso fuori Louis?” chiese stupito uno di loro. Avril era sicura che fosse Harry. Non rispose nemmeno a lui. Forse una parte di lei voleva farsi odiare e non ne aveva messo a conoscenza l’altra. “Ti piace la mia chitarra, vedo.” Commentò il biondo. Niall, si disse Avril nella mente. Annuì. Un altro – che a quel punto doveva essere Zayn – si mise a gambe incrociate. “Sei brava.” Disse solo. Avril continuò a cantare, decisa a non smettere, mentre Harry la superava e apriva la porta. Louis entrò di scatto, ma si fermò davanti a Zayn, che gli fece cenno di stare in silenzio. Liam sbuffò, mentre si copriva di nuovo, dava loro le spalle e tentava di tornare a dormire. Avril tirò un calcio ai piatti, facendolo alzare di nuovo. “Ma il tuo è un vizio, oh!” fece lui, arrogante. Avril fece spallucce, mentre le sue dita liberavano abili dalle corde le ultime note. Porse la chitarra a Niall. “Grazie, avevo voglia di cantare.” Disse solo. Non sapeva perché si stava comportando così: solo quella mattina era decisa a non avere contatti con loro, e adesso desiderava addirittura conoscerli. Di sicuro c’entrava Louis, che poi il suo fosse un merito o una colpa, non lo sapeva.

“Sai, vero, che questo risveglio non gioca certo a tuo favore?” chiese Liam, scontroso. “Wow, sei simpatico come un manico di scopa ricoperto di filo spinato infilato in quel posto, complimenti, non credevo potesse esistere qualcuno più scorbutico di me al mattino.” Commentò lei ammirata. Tutti ridacchiarono, tranne Liam, che grugnì un insulto. “Siete la finezza, ragazzi.” Fece Niall flemmatico. Harry indicò il braccio di Louis. “Vi siete già incontrati, vedo.” Disse con tono insicuro. Lui annuì. Avril si guardò intorno. Louis aveva avuto ragione, a consigliarle di cestinare tutte le informazioni su di loro: si sarebbe aspettata un Harry scontroso, un Liam pacato, uno Zayn ombroso e un Niall allegro, e invece si trovava con loro, che ai suoi occhi erano persone completamente nuove. “Non so come ti sopporterò per tutto il tour.” Fece Liam. “Oh, tranquillo, siamo in due a sentirci così.” Rispose Avril, facendo spallucce. “A me invece piace molto come canti. Potresti rifarlo?” chiese Zayn. Avril sorrise, mentre Niall le porgeva di nuovo la chitarra. “Meglio di no, potrei dar fastidio a quella sottospecie di chihuahua isterico che avete in camera.” Rispose Avril. “Disse la nana da giardino.” Commentò Liam. “Nana da giardino a chi, scusa? Non sono bassa, sono diversamente alta.”

“Sì, certo, e io sono la regina Elisabetta.”

“Sa una cosa, maestà? La facevo meno esasperante, invece mi ha già frantumato le ovaie.”

“Era il mio obiettivo, Brontolo.” Rispose lui, tornando a dormire. Avril fece spallucce e prese di nuovo i piatti. “No, ferma, tu.” Disse Louis, placcandola da dietro e impedendole di suonare di nuovo. “Se le cerca, la regina!” si difese lei. “Anche tu, quindi adesso a cuccia entrambi.” Fece Louis, prendendole i piatti. Avril si sedette sulla sedia che aveva occupato prima, sbuffando. “Sappiamo cosa pensi di Liam. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di noialtri.” Disse Niall, poco dopo. “Ho un’idea.” Fece Zayn, prendendo dei post-it e delle penne. Diede cinque foglietti a Avril e uno a tutti gli altri, distribuendo le penne. “Scrivete un verso di una vostra canzone che esprima quello che pensate dell’altro.” Spiegò. Liam sbuffò. “Sei così infantile, Zayn.” Disse poi. Louis, Avril e Niall gli lanciarono un’occhiataccia, Zayn e Harry abbassarono lo sguardo. “Io lo faccio.” Disse Avril, iniziando a scrivere. Louis la imitò. Avril si alzò e consegnò un biglietto a Niall, Harry, Louis e Zayn. Poi prese quello di Liam e glielo appiccicò sulla fronte. Tutti li lessero.

Per Liam:

 

I didn’t give a damn what you say to me

I don’t really care what you think of me

Cause either way you’re

Gonna think what you believe

There’s nothing you could say that would hurt me.

 

Per Louis:

 

You make me wanna drop

You’re so ridiculous

I can barely stop

I can hardly breathe

You make me wanna scream

You’re so fabulous

You’re so good to me

 

Per Zayn:

 

I think I like you seem sincere

I think I’d like to get to know you a little bit more

 

Per Harry:

 

Cause I’m alright, I’m fine

Just freak out, let it go

I’m gonna live my life

I can’t ever run and hide

(try to do the same J)

 

 Per Niall:

 

All my life I’ve been good, but now

I’m thinking what the hell

All II want is to mess around

And I don’t really care

 

(Smile!! Life is beautiful!!)

 

“Davvero faccio ridere così tanto? Ho davanti una carriera da comico, signore e signori!” esclamò Louis ridendo. Tutti sorrisero, tranne Liam, che, corrucciato, accartocciò il biglietto. “Tieni, Brontolo.” Disse porgendogli il biglietto.

 

Baby I’ll take you there, take you there,

Baby I’ll take you there, yeah

(I’ll take you to the hell.)

 

“Aspetta un attimo, ci ho ripensato. Una scopa col filo spinato in quel posto è molto più simpatica di te, chihuahua isterico.” Commentò Avril, acida. “Senti, tappa schizofrenica, hai finito di rompere?” chiese lui, esasperato. Avril, in tutta risposta, alzò il dito medio. Liam bofonchiò qualcosa, mentre anche gli altri le porgevano i biglietti. Da Louis:

 

The script was written and I could not change a thing

I want to rip it all to shreds and start again

(Thank you Amy)

 

Da Niall:

 

Girl I see it in you’re eyes

You’re disappointed

(I know the truth, I’m disappointed too)

 

Da Zayn:

 

Can we do it all over again?

(please, I’d like to know you too)

 

Avril sorrise. “Siete così carini, ragazzi. Al contrario di un pulciosissimo essere, vero, Liam?” fece poi. Harry le porse il suo. “Potresti non aprirlo adesso, per favore?” chiese poi, con tono indeciso. Avril annuì, infilandoselo in tasca. Zayn le porse la chitarra. “Ti prego.” Disse solo, con una faccia da cucciolo. Avril cedette e prese la chitarra, mentre Liam scendeva dal letto. “Non ci tengo a sentirti di nuovo. Vado a mangiare qualcosa.” Disse solo. “Che possa andarti tutto di traverso, pulciosissimo essere!” gli urlò dietro Avril. “Sai, vero, che ti odierà, dopo questa mattina?” chiese Niall. “È il mio obiettivo. Mi piace far innervosire i rincoglioniti.” Spiegò Avril ridacchiando. “Ci canti qualcosa?” chiese Zayn impaziente. Avril rise e si schiarì la voce.

 

Why

Do you always do this to me?

Why

Couldn’t you just see trough me?

How come

You act like this

Like you just don’t care at all

 

Li vide sorridere e questo la caricò ancora di più, le sue dita che volavano sulle corde, strappando loro le dolci note di why.

 

It’s not supposed to feel this way

I need you, I need you

More and more each day

Vide Zayn chiudere gli occhi, muovendo inconsapevolmente la testa a tempo. Amò ancora di più quella canzone.

 

Tell me why.

 

“E Liam che voleva il tour con qualcun altro.” Commentò Louis. “E io che non volevo il tour con voi.” Ribatté Avril. “Perché?” chiese Harry. “Non so. Forse eravate troppo famosi. Forse ero solo gelosa.” Rispose lei. “E adesso?” chiese Zayn. “Adesso sono felice di essere qui.” Rispose sorridendo Avril.

 

 

Liam sospirò, seduto contro la parete. nonostante avesse detto di non sopportarla, era rimasto a sentirla, dietro la porta chiusa. Non voleva farsi vedere, ma non voleva nemmeno perdersi Avril che cantava.

 

It’s not supposed to feel this way

I need you, I need you

More and more each day.

 

Quando sentì quelle parole, chiuse gli occhi e immaginò Avril, mentre le dedicava proprio a lui. Un dolce brivido gli partì lungo tutta la schiena. “Quando il tuo corpo ti tradisce, allora capisci di essere messo male.” Commentò a bassa voce, alzandosi e allontanandosi da quella porta.

 

 

Avril tornò in camera sua. Prese la lametta e la nascose sul fondo del portagioie, decisa a non usarla per un po’ di tempo. Poi si sedette e estrasse dalla tasca il biglietto di Harry. Rimase basita.

 

Let me kiss you.

 

*Angolo autrice*

Niente, volevo solo dire due cose:
- Avril, nella storia, ha 21 anni, ma ha già pubblicato Avril Lavigne. Insomma, è tutto come prima, a parte l'età.
- grazie a tutti quelli che hanno recensito!! *-*

ciao a tuttiii
Ranya

  
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