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Autore: Uptrand    01/04/2014    18 recensioni
Questo racconto trae ispirazione da Mass Effect la lega degli eletti da me precedentemente pubblicato. Post Mass Effect 3 con Shepard che ha salvato il consiglio, distrutto la base dei collettori, curato la genofagia, fermato la guerra tra geth e quarian e distrutto i razziatori.
Contiene descrizioni prese dal codex del gioco.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashley Williams, Comandante Shepard Uomo, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mass Effect Legacy'
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Olivia aveva passato la prima mezz'ora, da quando aveva appreso la notizia, a cercare di parlare con qualcuno che potesse darle informazioni: ufficiali del C-sec, l'ambasciatore umano, il consigliere Osoba e neanche l' Agenzia N7 furono in grado di aiutarla. Quest'ultima, per l'arresto dei suoi ufficiali al comando, era temporaneamente sotto inchiesta.
Senza mai perdere di vista le notizie al telegiornale. Abbondavano le interviste all'opinione pubblica e nella sorpresa generale si trovò che un enorme fetta riteneva Shepard e gli altri della Normandy come politici corrotti. Gli insulti al riguardo non mancavano  “ladri”, “traditori”, “vergogna siete solo dei buffoni”, “porci come tutti quelli che stanno in alto” e chiedendo opinioni sui singoli individui “Miranda Lawson? L'hanno presa solo per il suo culo, ” “Williams è solo la bambola gonfiabile del Comandante” “Shepard si è rilevato essere solo un coglione in armatura” e chi cercava di difenderli veniva aggredito alla stessa maniera.
Ma c'era chi non si arrendeva, come un signore in tv che doveva aver passato la cinquantina e ed era a capo di una frangia pro Shepard sulla Terra
«Mi chiamo Conrad Verner è ho fiducia nell'innocenza del comandate Shepard. e..»
Il poverino continuava fra i fischi e gli insulti di quelli dietro di Lui
Ma anche altre persone, alcune delle quali conosceva solo per nome mentre altre di persona, non avevano esitato a parlare, Jenna  moglie di Verner, la consorte Sha'ira, la dott.ssa Michel, Irvin Bathia figlio di Samesh Bathia che raccontava l'aiuto dell'allora comandante nel riavere il corpo della madre, Gianna Parasini, Steve Cortez capo istruttore di una scuola di caccia, Zaeed e  Chakwas sempre insieme, l'intera Colonia di Terra Nova e di Zhu's Hope erano
totalmente della parte del comandante, così come alcune giornaliste televisione che a dispetto dell'imparzialità si erano pubblicamente dichiarate a favore del comandate come Diana Allers e Khalisah Al-Jilani.
Alla fine visibilmente stanca, si sedette davanti al camino.
«Ehi, hai la faccia di una che ha bisogno di una birra. Tieni.» Disse il suo ragazzo
«Grazie Arturus. E' dura, come se la galassia fosse impazzita rivoltandosi contro i nostri genitori e con la morte di Eren e Lydia, la scomparsa di Steve e Ilary ho difficoltà a capire quale sia la cosa giusta da fare. Quando ho detto di Omega e della SR3, hanno detto che prima dovranno verificarne l'attendibilità. Mi pare tutto confuso.»
«Questo mi ricorda una discussione che ebbero i nostri padri subito dopo aver curato la genofagia
e la morte del prof. Mordin.»
«Già i nostri padri, uno s.p.e.t.t.r.o. disobbediente e un agente del C-sec che interpretava le regole a proprio modo.» Sorrise a quella definizione dei loro genitori data proprio da loro stessi.
«Si e ti dico vai a riposare, dall'attacco dei divoratori saranno passate quasi venti ore e sei l'unica a non esserti riposata sul viaggio fin qua e le ferite alle tue mani hanno bisogno di tempo per guarire, non sarà qualche ora di sonno a far finire l'universo.»
Qualcuno suonò alla porta.
I nuovi arrivati risultarono essere due agenti del C-sec venuti per portare, su ordine del loro capitano, tutti i presenti al QG per essere ascoltati come persone informate dei fatti. Non erano in arresto ma “invitati” a venire subito con loro.
Fu così che tutti e cinque si trovarono in attesa, seduti nella sala d'attesa del QG del C-sec dalla quale era visibile un panorama inaspettato, la Normandy SR2 si trovava li, ancorata dopo essere stata sequestrata e spostata per sicurezza.
Olivia alle estremità della fila, non aveva smesso di fissare la nave dal loro arrivo, s'inclino verso gli altri in modo che tutti potessero sentirla mentre parlava piano
«Voglio andare su Omega e ci serve la Normady.»
Gli altri erano vivamente sorpresi
«Nessun problema a andar su Omega, ma la Normandy è fuori discussione, potresti rivolgerti a N7»
«No, Arturus. Ci serve la nave più veloce.» Mormorò lei
«Vuoi rubare una nave nel QG del C-sec. Pensi in grande Olivia. Mi piace» Disse divertito il krogan.
«Grazie Mordin, potremmo definirlo un “rito di passaggio” per tutti noi.»
«Solo l'unica a ritenerlo una pazzia e impossibile? » Chiese Mila.
«Benvenuta nel club.»Gli rispose Asiria che le sedeva accanto.
Si fece avanti un agente ad annunciare che il capitano voleva parlare a tutti loro e gli scortò fino all'ufficio.
Quando entrarono trovarono ad accoglierli una donna umana, ancora avvenente, dall'aspetto allegro, di chiare origini asiatiche che a parere di Olivia doveva essere più giovane di sua madre di qualche anno e che rispondeva al nome di Misu Tokago.
Olivia, osservandola mentre interrogava lei e si suoi amici, ebbe una sensazione di deja vu. Per
confermare la propria intuizione, mentre la guardava di profilo si schermò gli occhi con la mano, nascondendo alla vista il viso del capitano dal naso in sù.
«...Kasumi?»
L'ufficiale si giro mostrando un genuino sorriso e dicendo «Come stai Oli?»
Olivia si diede della stupida per non esserci arrivata subito MI SU TO KA GO era l'anagramma di KA SU MI GO TO
Conoscevano Kasumi Goto, ma per via della sua “attività” l'avevano vista solo poche volte e sempre con il volto celato.
«Kasumi, non sai che piacere è vedere un volto amico. Ma cosa fai qui? Hai qualche notizia dei nostri genitori?»
Prima di rispondere Kasumi guardò Mila, Olivia comprese il problema
«Mila ti presento una cara amica dei nostri genitori e per tutti noi, Kasumi Goto. Ti chiedo di tenere tutto per te, odia i riflettori e immagino che in qualche modo siano coinvolti i miei genitori, in veste di S.P.E.T.T.R.I.» Le spiegò, marcando bene sull’ultima parola.
Le ultime parole fecero effetto su di lei «D'accordo, non so di cosa si tratti ma io non l'ho mai incontrata.»
Il capitano del C- sec annuì soddisfatto «Bene e adesso per rispondere alle tue domande Olivia, io qui ci lavoro. Il tempo passa per tutti e fare la ladra diventava difficile così ho pensato di cambiare barricata. Riuscendoci anche grazie anche ai tuoi genitori, quando due s.p.e.t.t.r.i. garantiscono per te nessuno fa troppe domande per le voci vuote sul tuo fascicolo. Sai come si dice “Serve un ladro per prenderne uno” e così grazie alle mia “abilità” non è stato difficile risolvere un buon numero di casi, farsi notare dai superiori e ricevere qualche promozione. Dedicandomi ogni tanto al mio vecchio “hobby” durante le ferie.»
L'asari si fece avanti commentando «Intendi come quel totem elcor rubato dagli archivi del Consiglio, luogo ritenuto inviolabile, dal valore di oltre due milioni di crediti. Immagino che sia stato facile trovare merce rubata che sapevi dove avevi nascosto.»
«Asiria, riconosco la fine intelligenza di Liara. Mi sorprende però che ti faccia accedere a certe informazioni mai divulgate alla stampa.»
«Lunga storia, non abbiamo tempo per questo.» Taglio corto l'asari.
«Vero. Dopo che era arrivata una segnalazione della SR3 su Omega ho indagato, una volta saputo che era stata Olivia a farla ho chiesto qualche favore in modo che potessi essere io a interrogarvi e assicurami che stesse bene. Speravo di scoprire qualcosa per aiutare Shepard e gli altri ma finora non ho trovato niente, al riguardo posso dirvi che le informazioni arrivate ai media sono manipolate. I vostri genitori non sono accusati, non ancora almeno, ma solo trattenuti fino a quando non verrà provato la loro estraneità e quella di Steve e Ilary ai fatti. L'altra cosa strana è che doveva essere tutto segreto, invece c'è stata una soffiata e decisamente troppo immediata.»
«Vuoi dire che è stata  architettata?» Domandò Olivia
«Si. Oli e non ti preoccupare per Ilary sta di sicuro bene essendo in compagnia di Steve, lui quando fa sul serio ricorda vostra madre.»
«Grazia kasumi.»
«Bene, penso sia ora di farvi scortare a casa.»
«No.»
«No a cosa, Oli?»
«Ho un piano, rubare la Normady SR2 e arrivare su Omega.» Ebbe il piacere di stupire la ladra.
«Vuoi rubare una nave sorvegliata dal QG del C-sec. Il luogo, dopo il presidium, più sorvegliato.»
« Si, perché potrò contare su un'artista del furto per farlo.» Disse ammiccante verso la ladra.
«Decisamente in famiglia non conoscete mezze misure. Ma non hai considerato che vi manca un pilota, come pensate di fare?»
Si guardarono a vicenda ma nessuno aveva una risposta. Alla fine una mano si fece avanti
«Mila?» Disse Olivia.
«Prima di entrare nella fanteria dell'Alleanza, ho fatto il corso per piloti, ma ho scoperto che preferivo un lavoro dove potevo sfruttare i miei poteri biotici, così ho fatto richiesta di trasferimento. Posso pilotarla, ma non chiedetemi niente di più di un viaggio in linea retta fino ad Omega, se fossimo coinvolti in una battaglia spaziale non saprei che fare.»
«Tranquilla, non è mia intenzione.» Rispose Olivia
«Olivia hai idea delle conseguenze. Il tuo posto nell'Alleanza, i gradi appena acquisiti, perderai tutto, lascia fare alle autorità.» Propose Mila.
«Ha ragione, ascoltala Olivia.» Suggerì Kasumi
«Mila, lo so che hai ragione. Ma non posso, non per i nostri amici e compagni morti, per i nostri genitori, non possiamo aspettare che la legge si muova, non quando quello che cerchiamo è ad Omega. C'è qualcuno dietro a tutto questo è ancora non sappiamo chi o cosa vogliono, dobbiamo recuperare il tempo perso. Ma non sei obbligata a partecipare.»
«Va bene, ci sarò. Non voglio avere rimpianti.»
«Grazie.» Rspose Olivia sinceramente commossa per l’aiuto che l’amica le stava offrendo.
Accanto a lei, Asiria abbracciò Mila per farle coraggio
«Problema del pilota risorto e sulla Normandy c'è tutto il necessario per prepararci. Andrà bene, consideriamolo una tradizione di famiglia, per tutte le nostre.»Disse Olivia rivolgendosi al gruppo che si dimostrò d'accordo.
«Vedo che avete deciso. Ad una festa, durante la guerra dei Razziatori dissi che rubare la Normandy era una grande idea, ma non pensavo che l'avrei fatto veramente. Non abbiamo molto tempo, quindi faremo una cosa semplice sperando che vada bene. Entrerò nelle comunicazioni e farò spostare le guardie e dai terminali centrali dovrei riuscire a sbloccare le morse d'aggancio. Voi incamminatevi verso la nave quando vedete le guardie andarsene, non dovreste aver problemi fino a quando non raggiungete la banchina che è zona vietata, una volta li correte ed entrate nella Normady.»
«Così semplice, dovremo solo camminare verso la nave?» Chiese Arturus.
«Si, nessuno penserà che qualcuno ruberebbe qualcosa qui. Dirigetevi alla nave come se aveste tutto il diritto di essere qua, come se foste s.pe.t.t.r.i.»
«E tu Kasumi? Non temi che ti scoprano?» Domandò Olivia
«Grazie per la preoccupazione, ma nessuno è così in gamba qui.» e aggiunse a bassa voce «Tu invece hai preso da tuo padre» Olivia fu grata dei queste parole.
Come le guardie si allontanarono, camminarono tutti e cinque al centro del corridoio, cercando di assumere la postura più sicura di cui erano capaci. Non potevano essere più visibili neanche volendo.
Nessuno fece caso a loro fino a quando superato l'ultimo bivio, prima dell'ingresso delle banchine qualcuno chiese «Dove andate?»
Allora corsero con quanto fiato avevano in corpo, mentre la maggior parte degli agenti cercava ancora di capire dove fosse il problema.
Riuscirono ad arrivare alla nave, grazie a Mordin, che ultimo in coda si era prontamente rigirato e all'urlo «Potenza Krogan» aveva sbattuto a terra due inseguitori più svegli di altri, per poi riprendere la corsa.
Tutti quanti raggiunsero la nave.
Mila si mise in cabina con affianco Asiria, Arturus raggiunse la sala macchine, sua madre Tali gli aveva insegnato molto sui motori e in particolare sui sistemi della Normandy anche se non aveva seguito una vocazione da ingegnere, Mordin raggiunse l'armeria, mentre Olivia si mise alla  mappa tattica, le dava una strana sensazione essere li, aveva sempre visto uno dei suoi genitori in quella postazione e provava un misto di agitazione e ansia a occuparla.
La nave si staccò dalla banchina, allontanandosi lentamente e ondeggiando si diresse verso lo spazio aperto.
Si udì la voce di Mordin all'interfono «Noi krogan tendiamo a stare male di stomaco sulle navi che si muovo troppo e vi ricordo che ne abbiamo più di uno.»
La nave finalmente incominciò a prendere velocità e ad assestarsi, passando in mezzo a quelle a protezione della Cittadella. Solo alcune di esse cominciarono a reagire e a inseguire l'intruso che non adottava nessuna manovra evasiva e non era al massimo della velocità
Olivia si diresse alla cabina«Mila come andiamo?»
«Non mi parlare» Il soldato era un filo in tensione, probabilmente non si era neanche resa conto a chi si era rivolta. Olivia rimase sorpresa e guardò l'asari che ricambiava il suo sguardo perplesso
Fu Arturus a farsi sentire«Occultamento attivato. Scusate ci è voluto più del previsto»
«Non mi parlare »fece nuovamente Mila. A quel punto Olivia decise che era meglio tornare al suo posto.
Alla fine riuscirono a oltrepassare il portale e portarsi al sicuro.
Ad eccezione di Mila che pilotava e di Asiria che preferiva rimanerle vicina, solo Lei e Arturus si trovarono in armeria su richiesta di Mordin.
«Guardate cosa ho trovato, i nostri vecchi sanno come ottenere roba di qualità.»
Aprì la porta blindata del locale.
Arturus si sentiva come un bambino in un negozio di giocattoli, mentre Olivia stentava a crederci. Li ordinate sulle rastrelliere era presente ogni arma, potenziamenti e corazze che fossero mai stati creati, di ogni marca e razza.
 
Omega
Steve e Ilary stavano correndo a perdifiato, avevano dovuto lasciare il MAKO dietro di loro per via dei corridoi interni di Omega troppo stretti. Purtroppo il mezzo era privo di munizioni, sarebbe stato oltremodo facile danneggiare i motori della SR3, facendo fallire così il loro piano qualunque fosse. Il vero problema al momento era orientarsi all'interno di quel labirinto, come non era consigliabile chiedere al primo che capitava.
«Fermatevi umani, se volete passare dovete pagare il pedaggio» A parlare era stato un batarian con indosso l'armatura dei mercenari del Sole Blu, poteva riconoscere turian e altri umani a giudicare dal tipo d'armatura, per un totale di quattro elementi. Potevano essere la loro fortuna o sfortuna, dipendeva da che parte stavano
«Siamo entrambi proprietà di Aria T'Loak, se ci porterete da lei potreste essere ricompensati.» Steve aveva parlato dicendo la prima cosa che gli veniva in mente. Quando avevano appreso che sarebbero andati ad Omega, avevano deciso che se riuscivano a scappare dalla nave avrebbero dovuto incontrare Aria all'Afterlive, se fossero riusciti ad ottenere l'aiuto della regina pirata forse avrebbero capovolte le cose a loro vantaggio.
Il batarian si fermò un attimo sorpreso da quelle parole, da parte sua Steve non sapeva quale dei due paio d'occhi guardare.
«Perché dovrei crederti? E' chiaro che siete entrambi arrivati su Omega da poco. Siete troppo....puliti e non avete idea di dove siete», mentre parlava il batarian si era avvicinato a Ilary
«Magari, se questa prosperosa umana fosse gentile» e di sorpresa gli leccò la guancia per ridere subito dopo.....
….e subito dopo si trovo per terra dolorante. Ilary di norma è una persona calma, abbastanza sicura di se, amante di sagaci battute di spirito e non disdegnava quelle con i doppi sensi e quando voleva sapeva mettere in imbarazzo i soldati più grezzi, ma deteneva anche il titolo di campione di autodifesa del suo corso piloti «Ad Omega tutti i Soli Blu sono dei manici per caso?» Gridò
I compagni dello sventurato batarian scoppiarono in una sonora risata e Steve reagì prendendo la pistola che quest'ultimo portava alla cintura e puntandola contro di loro.
Smisero di ridere, puntando a loro volta le proprie armi.
«Ripeto, siamo entrambi proprietà di Aria T'Loak, se ci porterete da lei potreste essere ricompensati, se la contattate ve lo confermerà.»
I Sole Blu si guardarono e fecero un cenno di assenso, uno di loro si allontanò mentre gli altri tenevano le armi puntate. Nel frattempo il loro compagno si era rimesso in piedi affiancandoli.
Il mercenario che si era allontanato passò a Steve un trasmettitore
«Sono Aria T'Loak e non ricordo una coppia di umani tra le mie “proprietà” che corrisponda alla vostra descrizione. Ma hai acceso la mia curiosità. Chi sei?»
«Sarò lieto di dirti il mio nome completo di persona oppure una volta che sarò preso in consegna da uomini sotto il tuo diretto comando, questi mercenari potrebbero farsi venire strane idee. Per adesso puoi chiamare me Steve e la mia amica Ilary.»
«Tutti ad Omega sono sotto il mio comando, non farmi perdere tempo Steve. Chi sei?»
« Conosco la prima e unica legge di Omega “Non fregare Aria”, mio padre me l'ha raccontata più volte e posso assicurarti un buon guadagno solo per ascoltarmi, di persona o no non ha importanza, mi basta che sia qualcuno di cui tu ti fidi.»
«Tuo padre ti ha insegnato bene, restituisci  il trasmettitore.»
Il mercenario lo riprese, rimanendo qualche istante a parlare mentre gli altri in attesa  si scrutavano guardinghi. Alla fine disse «Dobbiamo portarli da Aria all'Afterline»
In meno di un quarto d'ora raggiunsero il locale, uomini di Aria li passarono allo scanner e raccolsero campioni di DNA e dopo aver preso la pistola che Steve si era tenuto, confermarono che erano “puliti”. Furono portati di fronte ad Aria seduta sul suo divano-trono.
Aria T’Loak è un asari e una leggenda vivente, conosciuta come la “Regina dei pirati” è leader “ de facto” di Omega, la capitale nominale dei Sistemi Terminus. È ferocemente possessiva nei confronti di quella che ritiene la sua stazione spaziale, dimostrando in passato di essere pronta a tutto per proteggerla e mantenere la posizione dominante.
Possedeva un addestramento da comando ed era una potente biotica, perfino per essere un asari. Aveva una carnagione viola.
«Adesso Steve dimmi chi siete o vi farò semplicemente uccidere.» Dichiarò Aria.
«Steve Williams Shepard  e Ilary Moreau.» Rispose lui, scadendo bene i nomi.
I presenti ebbero il piacere di vedere Aria sorpresa, mentre il nome Moreau non le diceva niente.
«Un nome pericoloso da usare ad Omega, molti delinquenti sarebbero felici di potersi vendicare dei problemi creati della N7 a cominciare dai mercenari. Vedo che i primi due s.p.e.t.t.r.i. umano non hanno cresciuto uno stupido.»
«Semplice buonsenso.»
«Ora dimmi. Cosa fai qua? Stai cercando rifugio dal Consiglio o altro?»
«Di cosa parli? Abbiamo passato quasi un giorno nascosti da dei tizi che volevano ucciderci.»
Aria gli aggiornò sugli ultimi eventi, Steve e Ilary erano allibiti: i loro genitori in prigione, loro accusati del furto e i loro amici avevano rubato la SR2.
Fu poi il turno di Steve di spiegare tutta la vicenda.
«Ora ha tutto più senso. E' chiaro che qualcuno sta cercando di scaricare tutta la colpa su Shepard, vi vogliono fuori dai piedi, la vera domanda è perché? Cosa pensavi di fare una volta incontratami, io e tuo padre non siamo amici, ci siamo aiutati un paio di volte tutto qui.» Volle sapere la “regina dei pirati”
«Conosci mio padre, non è bene sottovalutarlo come non è bene farlo con nessuno della mia famiglia. Se ci aiuti a risolvere questa faccenda noi tutti ti dovremmo un favore, potresti anche tenerti la SR3 a me non importa, basta che non c'è l'abbiano quei tizi. Avresti tra le mani la nave più moderna della galassia, il gioiello del Consiglio, potresti rivendergliela dietro un buon compenso. Per ora però ti chiedo solo di permettermi di inviare un messaggio.»
Aria ci pensò un attimo « Va bene, ma con questo mi devi già un favore. Ti consiglio di pensare bene a chi mandarlo, è chiaro che chiunque stia agendo è ben inserito.»
Vennero portati in una sala comunicazione, situata al piano superiore
Il loro piano consisteva nel bloccare il nemico ad Omega con il codice di Ilary, contattare Aria per essere al sicuro e avere una mano e inviare un messaggio per chiedere aiuto. Il vero problema era inviarlo a chi? Aria aveva ragione, dovevano mandarlo a qualcuno di cui fossero sicuri. La scelta migliore sarebbe stato contattate la SR2 ma da quando era una nave dell'Alleanza tutte le comunicazioni passavano dai server di quest'ultima, troppa gente avrebbe potuto accedervi. Dopo mezz'ora di discussione trovarono una soluzione, inviarono quindi un messaggio allegando i dati di quella apparecchiatura che Steve aveva analizzato. Sperava solo che i destinatari ne facessero buon uso.
 
Accademia Grissom
Struttura voluta dall'Alleanza per allenare i ragazzi più promettenti dell'umanità o dotati di poteri biotici era gestita da civili, lasciando ai militari solo la sicurezza.
In questa struttura si trovavano Williams e Henry Coats, figli del maggiore Lawson e colonnello Coats avevano preso dai loro genitori, intelligenza, intraprendenza e un sfacciataggine a volte esasperante.
Venuti a sapere del programma inerente l'equipaggio della SR3, dopo aver manomesso informazioni riservate e della loro esclusione per motivi di età, reinserirono i propri dati modificando la data di nascita nella speranza che in un progetto così vasto un qualche sconosciuto operatore li avrebbe reclutati. Sfortuna volle che la persona ad occuparsene fosse la loro madre. Non potendo correre fino alla Grissom per punirli, cosa che venne fatta verbalmente, Miranda fu lieta di affidare il compito a Jack, o zia Jacki come la chiamavano i suoi figli, essendo la direttrice dell'accademia era anche affar suo che i gemelli avessero usato i computer della Grissom per quello scopo. Jack amava i vecchi sistemi e attualmente  aveva messo i giovani geni a pulire pavimenti  con secchio e ramazza per le prossime due settimane, privi del permesso di usare un qualsiasi terminale.
Quando vennero a sapere, come lei dalle notizie dei media, dello stato di reclusione della loro madre e degli altri, del furto della SR2 e di chi l'aveva compiuto, per la prima volta da quando erano alla Grissom li vide vacillare a quelle notizie ma non aveva sospeso la punizione, sperando che un lavoro abituale potesse aiutarli.
Jack cercava di mantenere il solito atteggiamento sia per loro che per Taiga, figlia sua e di James,  non si erano mai sposati ma la loro relazione andava avanti tra alti e bassi.
Taiga era coraggiosa e biotica, più volte si era fatta coinvolgere dai gemelli che ben sapevano come stuzzicarla, ma ancora non conosceva le reali condizioni del padre, ricoverato gravemente alla Cittadella.
Jack si prometteva di informarla e di portala in visita appena avesse avuto notizie di un miglioramento.
Nessuno, tranne i loro amici, però sapeva che i gemelli tempo addietro, per situazioni simili, si erano creati un canale extranet sicuro e privo dei filtri che impedivano la visione di materiale non educativo.
Fu su questo canale che ricevettero un messaggio inaspettato.
Jack era nel suo ufficio a lavorare, con lei la figlia intenta a fare i compiti, quando ancora prima di vederli li senti arrivare. Irruppero in ufficio al grido «Zia Jackie!»
«Un Corno! Preside o direttrice Jack, mostrate più rispetto!» Gli urlò lei contro.
«E' importante zia...Direttrice Jack, abbiamo ricevuto un messaggio da Steve ed è importante» Fece Williams
«Fate vedere! Come l'avete ricevuto?» I gemelli furono costretti a dire del loro canale extranet privato.
-- È ora questa pattata bollente tocca a me, Steve dice che probabilmente la minaccia viene da qualcuno all'interno e per questo l'ha mandato al “terribile duo”. Ma io che me ne faccio? Shepard e il resto della squadra sono in custodia da qualche parte, Liara è libera ma non è sicuro usare extranet , se Steve ha ragione controlleranno le sue comunicazioni e non so come contattarla in altro modo e Olivia è con gli altri sulla SR2. – pensò
Ritornò a rivolgersi ai ragazzi.
«Avete modo di contattare qualcun altro? Olivia, Asiria?»
«Si direttrice, ma non attraverso un canale sicuro. Trovandosi su una nave dell'Alleanza ogni messaggio passa prima dai serve di quest'ultima, è come qua alla Grissom» Rispose Williams
«Infatti, per rendere il nostro canale sicuro abbiamo fatto un “buco” nei server e da li abbiamo ricevuto questo messaggio su una linea sicura, bisognerebbe fare lo stesso con i server della Normandy ma bisognerebbe essere a bordo. Possiamo provare a camuffare il messaggio ma ci andrebbero non meno di cinque ore per prepararlo.» Spiegò Henry
«No, decisamente troppo tempo» Jack ebbe una folgorazione – Serve qualcuno di più basso profilo e ho la persona perfetta--
Taiga fino a quel momento in silenzio si avvicinò alla madre, conosceva quell'espressione soddisfatta « Mamma stai per fare il culo a qualcuno?»
«Penso di si tesoro e non usare certe espressioni.»
Si mise al terminale inviando il messaggio a due destinatari differenti.
 
Centro Comunicazioni Quantiche
Traynor stava cercando inutilmente di lavorare ma da quando aveva saputo di Shepard, degli altri e poi del furto della Normandy compiuto dai ragazzi ora ricercati non riusciva a concentrarsi.
La cosa positiva di essere al comando è il non dover dare spiegazioni.—pensò tra se
Fu in quel momento che ricevette un messaggio da Jack, evento di per se raro, erano in buoni rapporti ma non era mai stata sicura se poteva definirla un'amica. Ancora più sorprendere era cosa gli chiedeva di fare.
Di sicuro è una bella prova di fiducia....Va bene, specialista in comunicazioni Samantha Traynor è ora di ritornare al tuo vecchio lavoro. Le comunicazioni della Normandy--
 
Nave Normandy SR2
«Olivia ho ricevuto una comunicazione.» Dichiarò la figlia di Liara
« Asiria pensavo avessi disattivato il comunicatore per non farci rilevare. Come abbiamo fatto a riceverla?»
«Infatti è disattivo, la comunicazione è arrivata da altri canali. È da parte di Traynor»
«Cosa ? Passala sul mio terminale privato. La leggo subito» – Felice che Traynor sia dalla nostra parte-- pensò
Dopo averla letta, si rivolse a tutti tramite interfono
«Ascoltate tutti, Steve e Ilary stanno bene e al momento sono all'Afterlive su Omega e li si trova anche la SR3. C'è dell'altro ma questo è quello importante» – Forse la sorte sta cambiando.—
 
Tuchanka
Wrex entro nel suo studio privato sbattendo la porta. Tornava da una riunione con i capi clan e riteneva che la stupidità doveva averli colpiti. L'incontro era stata chiesto da una minoranza di capi che volevano chiarimenti sull'incidente della SR3, la richiesta era di per se insolita, i vari capi clan si interessavano ai problemi del proprio clan e al massimo a quelli vicini, che una nave del Consiglio venisse rubata non avrebbe dovuto aver nessuna importanza.
Aveva accettato la riunione e di rispondere alle loro domande, ma si era subito rilevato nient'altro che una serie di accuse contro di lui e Grunt, sostenevano inoltre che si doveva subito consegnare il “falso” krogan al Consiglio o ancora meglio ucciderlo. Quando poi uno aveva avanzata la proposta «Dovremmo prendere l'umano Shepard e dopo avergli legato gli arti a due Tomkah farlo squarciare!»
Quel commento aveva superato la misura e Wrex con al maggioranza dei capi che lo sostenevano avevano conclusola riunione in una colossale rissa. Quella che lo faceva infuriare è che non capiva da dove arrivasse questa frangia anti-Shepard, era letteralmente sbucata fuori dal nulla, come quella sugli altri pianeti
Era sicuro che prima dell'inizio di questa vicenda ogni Krogan ritenesse Shepard un eroe e fossero orgogliosi di avere Grunt come s.p.e.t.t.r.o., più ci pensava meno aveva senso.
Attivò il comunicatore per avere notizie
«Grunt. Come andiamo?»
«Bene per il momento. Ho raggiunto mia figlia Okasa nel suo ritiro di meditazione con il nostro “ospite” turian. Gli sciamani non erano molto contenti di un estraneo in uno dei luoghi sacri, ma spiegata la situazione hanno accettato di darmi una mano. Il turian non ha detto più una parola, ma Okasa diceva che avvertiva una strana forza, ora gli sciamani stanno cercando di farlo parlare usando la loro “magia”»
«Bene Grunt, tienimi aggiornato.»
Fu allora che notò la notifica di un nuovo messaggio spedito da Jack, arrivato su un canale diplomatico. Gli piaceva Jack, era l'unico umano che conoscesse che sembrava dotato della “furia sanguinante” di un krogan. Lesse il messaggio.
Mmhh....capisco...sapeva che su un canale diplomatico sarebbe stato più difficile da rintracciare. Se so come contattare Liara? Può darsi....un tempo uccidevo i nemici e ora gioco alla spia, sono vecchio—pensò tristemente.
Solo dopo ebbe l'occasione, tramite i notiziari, di sapere che la SR2 era stata rubata e da chi.
«Non mi sembrava una cosa così stupida quando a farla eravamo noi.» Disse rivolgendosi a se stesso.
 
Omega, attracco della SR3
Dasha  Weaver non sapeva niente di se. Guardandosi allo specchio avrebbe visto una donna umana che forse non aveva superato ancora la trentina, con folti e corti capelli corvini che giungevano fino alle sue piccole guance sfiorandole appena, sopracciglia ben delineate, dal tratto sottile e lungo, occhi di un nero intenso e grandi, dalla forma allungata, labbra molto sottili, appena visibili, un viso ovale, con mento e collo prominente. Per lei, quasi il viso di un estranea.
I suoi primi ricordi risalivano al 2200, ed erano limitati al suo addestramento da Nemesis, da quello che sapeva era stata venduta da alcuni mercenari a un gruppo pro umano noto come Cerberus o per meglio dire era ciò che ne rimaneva.
Lei e altre persone rimasero in loro possesso per circa due anni prima che qualcuno le liberasse, in quel lasso di tempo erano però riusciti a sostituire i loro ricordi con un addestramento di tipo militare.
Sapeva solo di essere una Nemesis e di rispondere al nome di Dasha Weaver, non era neanche certa fosse quello vero e in quel periodo doveva aver avuto tra i 16 e 20 anni. Portata in un luogo sicuro dai suoi salvatori era scappata senza avere una ragione, in quell'occasione una ragazza che non conosceva si era unita a lei nella fuga.
Era una bellezza bionda che aveva intravisto alcune volte nella sua prigionia e liberata insieme a lei. Quando provò a scacciarla tirandole un sasso, si ritrovò per terra con quello che doveva essere un coltello da cucina che le premeva sulla gola e allora la ragazza bionda disse «Isabella, Phantom, uccidere» e rimasero così qualche istante a fissarsi «Va bene. Isabella mi aiuterai ad uccidere» e così era stato.
Isabella, come già si preannunciava, in età adulta divenne una vera bellezza. Aveva lunghi capelli dorati raccolti in una coda di cavallo, questa giungeva fino alle scapole toccandole appena, occhi di un azzurro incredibile e grandi, dalla forma rotonda, labbra carnose ben evidenziate, un viso dalla forma regolare e dai lineamenti delicati, così perfetti da rassomigliare un diamante, un mento appena accennato e collo esile.
Iniziando con poco erano diventate due dei sicari più quotati.
Insieme operavano bene, cosa forse non sorprendente considerando le loro indottrinazzioni. Nememsis e phantom erano unità complementari ideate per operare assieme
Formarono una squadra, Dasha non ebbe problemi a farsi riconoscere come capo a patto che permettesse a Isabella di uccidere quando voleva.
A volte si chiedeva se faceva la stessa cosa ancor prima di perdere i ricordi, avrebbe spiegato molte cose.
Un giorno vennero contattate da delle persone che pagavano bene e garantivano tutto il supporto necessario. Il loro contato, un asari, all'incontro tirò fuori una sfera e mentre la guardavano entrambe avvertirono qualcosa di familiare, seppero soltanto che dovevano accettare e portare a termine l'incarico senza farsi troppe domande. Le spiegarono come funzionava una sfera e gliene dettero una, avrebbe dovuta essere pronta all’azione entro una settimana. Con quella non ebbe problemi a reclutare in breve tempo un buon numero di elementi ex-indottrinati con un passato militare tra varie bande di criminali, in particolare molti si rivelarono essere ex-cerberus , totalmente fedeli, un paio dei quali in possesso di informazioni molto interessanti.
Cerberus era distrutta, ma alcune delle sua basi abbandonate rimanevano ancora ignote alle autorità, fu in una di queste che trovò Atlantic  Codex, nave gemella della Elbrus, insieme a un numero tale di armi e armature per armare un esercito e un buon numero di prototipi tra cui tute nemesis e phantom. Di questo però non riferì niente, gli avevano detta di essere pronta, non avevano chiesto altro.
Alla fine giunse il momento di entrare in azione, mentre chi l'aveva assoldata garantiva un buon diversivo, lei e il suo gruppo dovevano rubare la Normandy SR3.
Così mentre i divoratori attaccavano il campo, la cosa l'aveva abbastanza sorpresa, loro erano avanzati verso la nave, incrociandone la strada con gli ufficiali, Isabella aveva avuto la meglio su quello che sapeva essere il capitano a giudicare alla divisa, lei aveva colpito l'altro alla spalla che era stato finito dal colpo fasico del phantom.
Non persero tempo a finirli, il capitano sembrava andato e l'altro non sembrava star meglio, poi gli avevano chiesto di ridurre il più possibile il numero di vittime. Da li non ebbero problemi, salirono a bordo e viaggiarono fino ad Omega.
I problemi iniziarono una volta arrivati, l'allarme sugli intrusi a bordo era arrivato tardi, quando l'allarme interno della nave suonò e i panelli incominciarono a sigillarsi. Solo per fortuna era vicino all'uscita conquistando l'esterno solo all'ultimo, in tempo per vedere un Mako allontanarsi dalla nave. Non aveva idea di chi fossero al momento, ma di sicuro sapevano come aprire la nave senza danneggiarla. I suoi committenti l'avevano informata sull'identità di quegli intrusi e Isabella le aveva riferito che si trovavano in compagnia di Aria T'Loak all'Afterlive.
Per questo era all'attracco, se doveva vedersela con la regina di Omega aveva bisogno di più potenza di fuoco. Poteva solo sperare che l'Atlantic Codex arrivasse il prima possibile.
 
Cittadella
Woods era preoccupato, il piano non stava andando come doveva. Weaver aveva descritto il problema presentato dal fatto che la nave era sigillata, ma doveva risolvere la cosa da sola.
Quando l'avevano scelta, con la sfera avevano rivelato che il suo indottrinamento era “diverso”, ma decisero lo stesso di correre il rischio perché era considerata la migliore.
Dopo aver usato la sfera su lei e socia, facendo in modo che accettasse la missione credendo a ogni loro parola e senza farsi domande, gliene dettero una, ma omettendo che aveva meno della metà della potenza e molte meno funzioni.
Semplicemente le dissero che poteva controllare chi in passato era stato indottrinato e che usando lei la sfera ne sarebbe stata immune, l'avrebbero contatta sempre e solo loro tramite essa. La verità è che mentre Lei controllava i suoi uomini, loro potevano controllarla tramite la sua sfera. Più grave era il fatto che non riuscissero più a contattare il loro uomo su Tuchanka, l'ultima volta che l'avevano sentito era stato per un'emergenza.
Lo s.p.e.t.t.r.o. Krogan, anche se ricercato, lo stava inseguendo e appresa la notizia tutti assieme, presi dal panico, usarono le sfere per distruggere la volontà e mente del loro compagno e imporgli di non parlare. Durate il processo il collegamento si era interrotto, non sapevano il perché ma non era un buon segno ma il vero problema era che non sapevano dire fino a che punto avevano distrutto la sua volontà,  c'era quindi la possibilità che parlasse.
Come se non bastasse, la Normady SR2 era stata rubata dalla figlia di Shepard con l'aiuto degli amici, era anche sicuro che avessero avuto una mano dall'interno ma non aveva tempo per investigare.
Aveva ordinato di arrestarli, ma non ci credeva che ci sarebbero riusciti e anche senza prove era sicuro che fossero diretti ad Omega. Aveva però avuto il piacere d'informare i suoi “illustri” prigionieri dei loro figli e del fatto che fossero ricercati, sperava di ottenere qualche informazione ma niente. In compenso aveva avuto il piacere di vederli preoccupati e aveva ordinato al capitano Tokago di continuare a interrogarli.
Come topi che abbandonano la nave, molti di coloro che avevano collaborato a questo progetto stavano pensando di mollare, altri avevano smesso di farsi sentire.  Il Consiglio per adesso era ancora fermo, ma stava diventando impaziente, così come i governi dei vari pianeti, se erano stati travolti dall'improvvida ondata di malcontento anti-Shepard ora stavano riprendendo lentamente il controllo, solo sul pianeta dei batarian le cose andavano bene da quel lato.
Se Weaver riusciva nel suo intento potevano ancora farcela. Per questo si stava dirigendo alle banchine.
Omega, Afterlive
Steve e Ilary erano da due ore in quella stanza nel retro del locale di Aria, in attesa di una decisione della regina pirata. Finalmente una guardia entrò «Aria vi vuole parlare.»
«Ecco i nostri ospiti. Ho ricevuto una chiamata interessante, ripetimi quello che mi hai detto»
Dal viva voce del omni-tool di uno degli uomini di Aria:
«Posso offrire un buon compenso per il codice di sblocco della nave Normandy SR3, pagamento immediato, ti puoi tenere i tuoi ospiti.»
«Voi cosa proponete?»
«Niente che tu non sappia già. Pensa solo se vuoi avere uno Shepard come nemico.» disse Steve
«AH! Parole coraggiose, forse troppo per qualcuno di così giovane.» Aria rimase ferma qualche istante a fissare il locale dalla sua postazione «In questo affare c'è qualcosa che non torna e non mi piace. Rifiuto.»
La comunicazione s'interruppe senza che ci fosse una risposta.
Le porte dell'Afterlive saltarono violentemente in aria, mentre altri due colpi colpivano la pista del locale causando una strage tra gli avventori.
5 minuti prima....
Dasha si stava avviando a passo veloce verso il locale, la Atlantis Codex era arrivata e con essa tutta la potenza di fuoco di cui aveva bisogno. Con una trentina di suoi uomini pesantemente armati e Isabella da qualche parte che la seguiva si avviò al locale. Quando fu a pochi minuti volle parlare con Aria per proporre una soluzione per perdere il minor tempo possibile e offrì un buon compenso per il codice di sblocco, in fondo di quei due scesi con il Mako non gli importava e Aria era prima di tutto una donna d'affari..
Era appena arrivata di fronte al locale quando ricevette la risposta negativa e chiuse la comunicazione. Prese il fucile da cecchino e elimino le guardie esterne dell'Afterlive, senza che ci fosse una reazione, arrivando davanti alla prima porta che si aprì. Ripose il fucile, estraendo M-920 Cain, due uomini affianco fecero lo stesso, e sparò, seguita a pochi secondi dagli altri due. Il primo colpo divelse le porte, gli altri due si abbatterono all'interno del locale.
«Dopo questo ho bisogno di fare sesso.»
I suoi uomini la guardarono
«Di sicuro non con voi....Muoversi!»
L'attacco all'Afterlive aveva inizio
L'esplosione era stata qualcosa di colossale, l'onda d'urto aveva sbalzato tutti a terra e solo chi stava al piano sopraelevato era sopravvissuto, al piano inferiore c'erano solo cadaveri.
Aria si alzò, la furia sul volto. Nessuno poteva attaccare la regina di Omega a casa sua e vivere per raccontarlo.
I primi nemici oltrepassarono quello che era stato l'ingresso del locale.
Aria, avvolta in una fiamma blu acceso dei suoi poteri biotici sembrava andare a fuoco «Uccideteli tutti!» Urlò ai suoi uomini che stavano arrivando dagli altri ingressi secondari, mentre si lanciava giù dal suo palco nel mezzo dei soldati nemici che vennero scagliati a distanza.
Steve e Ilary erano rimasti inizialmente a terra per l'esplosione e su suggerimento di lui lo rimasero quando incominciarono a sparare. Chiunque fossero i nemici erano ben armati e mentre Ilary era decisamente spaventata dall'intensità di fuoco, Steve avrebbe voluto aver qualcosa per unirsi a quella carneficina,  come ad esaudire la sua richiesta un uomo di Aria accanto a loro cade morto a terra, ne presa l'arma e si unì alla festa.
Non poteva rischiare più di tanto senza armatura e lo sapeva ma non appena aveva una possibilità sparava, anche a nemici a terra e in difficoltà, senza problemi.
Forse era questa la differenza maggiore con la sorella, Lui a uccidere quelli che cercavano di fare lo stesso con lui provava un sottile piacere, come se riuscendoci provasse chi era il migliore.
Dasha stava guardando la situazione dal mirino del fucile di precisione, eliminando ogni singolo uomo di Aria che cadesse nella sua visuale, alla fine vide chi cercava. Guardando meglio intuì che la ragazza doveva essere il pilota, l'altro doveva essere il figlio di Shepard, non gli serviva. Posò il fucile per provare delle nuove munizioni su ci aveva messo le mani, adatte per questa situazione, piranha worms.
«Devi essere tu a comandare, quindi sarai tu a morire» Aria aveva trovato chi cercava.
La fiamma blu si lanciò in un attacco diretto, volevo sentir il piacere delle ossa che si rompevano e della carne lacerata a mani nude, a metà strada, con una violenta torsione del busto saltò deviando il suo percorso e riuscendo a evitare appena in tempo una lama arrivata dal nulla.
«Credevo che voi foste tutti morti con Cerberus, rimedierò subito.» Scagliò la più violenta onda d'urto di cui era capace contro Isabella e dietro di lei Dasha
La lama del Phantom brillò non meno dello stesso blu di Aria, riuscendo una volta a contatto con il fronte dell'onda d'urto a tagliarlo, provocandone la separazione in due rami che deviarono colpendo il nulla, nel contempo tagliato il fronte principale parti un fendente biotico che Aria fu costretto a evitare. L'asari era sorpresa, mai aveva visto qualcosa di simile.
«Pensi di farcela intrattenere la padrona di casa Isabella?» Il Phantom non disse niente, limitandosi ad un “sì” con la testa. Dasha aveva l'impressione che si stesse divertendo e forse che stesse sorridendo sotto il casco.
La Weaver prese la mira, poteva intuire la posizione del soldato dietro la sua protezione, aspettava solo il momento giusto. Fece Fuoco.
Steve sentì un dolore acuto al braccio destro, sotto la spalla, capì subito di essere stato colpito, non era la prima volta e non sembrava una ferita grave, Dio gli aveva dato due mani.
Dopo qualche secondo si buttò a terra gridando « STA SCAVANDO, SCAVA, SCAVA...» mentre si stringeva il braccio nel punto dove era stato colpito. Ilary fino a quel momento a terra fu al suo fianco, non sapendo cosa fare mentre Steve continuava a urlare dal dolore, poi lentamente si calmò « Ha smesso.» disse
La faccia di Ilary fu inondata dal sangue, poté sentirne l'odore nel naso e il sapore nella bocca, davanti ai suoi occhi il braccio era esploso dove era stato colpito e l'arto giaceva a terra, lasciando appena sotto la spalla un moncherino di qualche centimetro
Steve per terra stava urlando come un ossesso e alla fine perse i sensi per il dolore, questo parve destare in qualche modo Ilary, rimasta immobile dal terrore.
Si guardò intorno ma non vide nessuna casetta di medigel, non potendo perdere tempo si tolse la cintura della divisa e l'uso per rallentare l'emorragia dal moncherino.
Presa la faccia di Steve dal mento stringendogli entrambe le guance e urlandogli «STEVE! RIMANI SVEGLIO, NON FARMI SCHERZI!!» non dava reazioni «NON TI PERMETTO DI MORIRE, HAI PROMESSO CHE AVREMMO PARLATO UNA VOLTA A CASA, TI AMO!! STEVE!!»
Lui aprì lievemente gli occhi e con un filo di voce riuscì a dire all'amica «La fortuna ha voluto essere pagata.» perse di nuovo i sensi.
Una persona si era avvicinata a loro.
Ilary alzando il viso ancora sporco di sangue vide una donna con un armatura da nemesis.
Nota dell'autore: Questo capitolo mi ha dato molte difficoltà, spero vi piaccia. Se avete delle critiche fatele pure, metà del divertimento è scrivere, l'altra è commentare
   
 
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