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Autore: Anaslover    03/04/2014    5 recensioni
Due ragazze, Sierra e Isabelle, e quattro ragazzi, Michael, Ashton, Calum e Luke, si trovano ad affrontare l'esperienza più incredibile della loro vita. E tra litigi, amori, pianti e sentimenti travolgenti dovranno far fronte ai problemi che li metteranno alla prova.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Promettimi che starai attenta e chiamami appena puoi."
"Te lo prometto mamma. - cercai di rassicurarla - Sono solo 3 mesi!" dissi con naturalezza. In realtà 3 mesi erano tanti, sarebbero sembrati il triplo lontana da lei.
"La mia bambina va in America!" mi strinse in un abbraccio da togliermi il respiro. Dopo aver ricambiato per quella che mi sembrò un'infinità di tempo, sentii il clacson di una macchina.
"Mamma, devo proprio andare, mi dispiace."
La strinsi più forte e mi allontanai.
Mia madre spostò i miei lunghi capelli scuri dietro le orecchie e posizionò le mani sulle mie guance. 
"Ti voglio tanto bene Sierra. Saranno i mesi più duri della mia vita."
"Ti voglio bene anche io mamma." risposi prendendole le mani.
Nonostante fossi profondamente eccitata per il viaggio, mi si spezzava il cuore a doverla lasciare sola. Non avevo fratelli o sorelle che le avrebbero tenuto compagnia. Di mio padre... notizie non se ne avevano più da tanti anni ormai. Forse era proprio per questo, per la sua mancanza, che io e mia madre vivevamo in simbiosi, lei era entrambi i miei genitori e io ero tutto quello che lei aveva.
"Le medicine sono nel sacchetto viola, hai tutto quello che ti serve. Tira fuori i vestiti altrimenti si sgualciscono. Non tornare con tatuaggi o piercing altrimenti ti chiudo dentro casa per sempre..."
Ecco, la solita. Risi, stampandole un bacio sulla guancia e uscendo dalla porta. Calum caricò la mia valigia in macchina, mentre io salutavo mia madre, ferma sulla soglia, con un gesto della mano. Salii in macchina e feci appena in tempo a mandarle un bacio dal finestrino prima di vederla sparire dietro l'angolo.
Isabelle, la mia migliore amica, mi abbracciò.
"So che ti mancherà, ma sarà l'esperienza più bella della nostra vita."
Mi asciugai una lacrima che minacciava di scendere sulla mia guancia con il palmo della mano. Avevo già voglia di chiamarla, di sentire la sua voce.
Quando la macchina si fermò mi ridestai dai miei pensieri, allungando il collo per cercare di capire di chi fosse quella casa. Non capivo, c'eravamo tutti: io, Isabelle, Ashton, Michael e Calum. Eravamo tutti lì.
Poi vidi la figura di un ragazzo, alto e slanciato, uscire dalla porta. Aveva i capelli biondi. Lo riconobbi quando fu vicino alla macchina.
"Isabelle, perché Luke Hemmings è qui?" domandai confusa.
"Non ti avevo detto che veniva anche lui?" si finse tanto sbalordita quanto lo ero io, ma, nonostante fosse una brava attrice, io non ci cascavo.
"Perché cavolo non me l'hai detto Isabelle? Sei impazzita?"
"Rilassati Sierra."
Come potevo rilassarmi? Ma soprattutto, perché mi aveva tenuto nascosto che sarebbe venuto anche Luke? Isabelle sapeva che non ero in buoni rapporti con lui, anzi non lo sopportavo proprio. Eravamo amici da piccoli, avevo anche avuto una cotta per lui, ma ero solo una bambina di 7 anni. Abitava vicino casa mia e i nostri padri erano migliori amici. Anche tra di noi andava bene, anche se eravamo piccoli, finché un giorno quei due signori che chiamavamo 'papà' erano partiti, a detta loro, per un viaggio di affari e non erano più tornati. Chissà dove erano? Chissà se avevano preso in giro altre donne come avevano fatto con mia madre e con la madre di Luke, se si erano costruiti un'altra famiglia? La domanda che sorgeva spontanea era 'perché noi non gli andavamo bene?'. Ma con il tempo questa domanda si era accantonata nella mia mente. Non c'era bisogno di dare una risposta, il vero problema non eravamo noi, ma loro.
Luke si era arrabbiato con me, aveva detto che era colpa di mio padre, che si era portato via il suo. In realtà si era arrabbiato con l'ingenuità che solo un bambino di 8 anni poteva avere. E mi aveva chiesto scusa tante di quelle volte, sempre invano. Non che me la fossi presa, almeno non così tanto da trascinarmelo dietro per quasi 10 anni. Semplicemente non mi ero più sentita di essere sua amica. E quando lui e la mamma si trasferirono fu tutto più facile, lo vedevo poco e niente. Ecco perché l'idea di dover passare 3 mesi con lui mi aveva lasciato attonita.
Fui talmente sopraffatta dai miei pensieri che non mi resi conto che eravamo già arrivati all'aeroporto di Sydney.
Una volta fatto il check-in, ci rimaneva ancora poco meno di un'ora all'imbarco. Dopo aver preso  un caffè al bar con gli altri, mi allontanai per andare al bagno. Mi sciacquai il viso, posando le braccia sul lavandino e guardandomi allo specchio. Quella giornata non era partita nel migliore dei modi, ma non volevo far andare tutta la vacanza storta, così mi ripromisi di cercare di essere tollerante, di non arrabbiarmi con gli altri per non avermi preannunciato la presenza di Luke e soprattutto di non arrabbiarmi con Luke stesso non appena proferiva parola. Uscii dal bagno e mi diressi dove avevo lasciato gli altri.
Dietro di me qualcuno richiamò la mia attenzione. Mi voltai per trovare Luke a pochi passi di distanza da me. Aspettai che mi raggiunse e riprendemmo a camminare tra i negozi dell'aeroporto.
"Tu non sapevi che ci sarei stato anche io vero?" domandò.
Mi limitai a scuotere la testa. 
"Beh, che ne dici di provare a convivere senza cercare di ucciderci?" mi sembrava sincero in quella richiesta, forse anche lui voleva passare una bella estate con i suoi amici... e con me.
"Ci posso provare." acconsentii senza dare troppo peso alle mie parole. E quella era la conversazione più lunga che avevamo avuto nell'arco di tanto tempo.

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ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! Ok, non so granché che dire, mi dispiace che abbiate dovuto leggere questa schifezza ma mi è venuta l'ispirazione e ho dovuto iniziare a scrivere questa storia. Da questo primo capitolo non è tutto molto chiaro, ma posso solamente dirvi un paio di cose:
- la mamma di Sierra, anche se non è fisicamente presente, ci sarà sempre, quindi non vi dimenticate di lei;
- questo non è un semplice viaggio, Sierra non ha detto tutto alla mamma, è più un'avventura, ma capirete più in là!
Un'ultima cosa, Isabelle, la migliore amica di Sierra, è Isabelle Fuhrman, la mia attrice preferita nonché una delle ragazze più belle del mondo, è l'attrice che interpreta Clove, chi ha letto o visto Hunger Games sa di cosa parlo!
Vi chiederei di lasciarmi una recensione piccola piccola pleaseeeee, giusto per dirmi se vi ho solo incuriosito un pochino.
Un bacio,
Anaslover
  
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