-Jakie?- domandò Chad entrando in casa –Ti dispiacerebbe rispondere tu a Thomas Marker? Digli che guardare dentro un vulcano è come guardare in un canyon, la lava non si vede.-
-Si! Faccio io!- esclamò Jakie, emozionatissima.
-Ma solo se hai già rimesso a posto le tue cose: tra dieci minuti arriva la nave a caricarti.- raccomandò Chad uscendo per andare a preparare la barchetta a motore che avrebbe usato per andare a studiare la nuova corrente e, soprattutto, i microrganismi da essa trasportati.
Jakie alzò gli occhi al cielo: a forza di stare lì da solo, suo fratello stava diventando noioso.
Si sedette davanti al computer e lo accese. Aprì la pagina delle e-mail, ciccò su quella di T.M. e poi su “rispondi”.
Trovatosi davanti la pagina bianca, un’idea improvvisa la colpì.
Lei adorava Thomas Marker perché era un grande avventuriero, ma anche perché era un ottimo scrittore, e lei adorava leggere, ma anche scrivere.
Le sue mani si mossero rapide sulla tastiera e scrissero i primi paragrafi del libro che da tempo aveva iniziato a scrivere.
Un libro in cui immaginava di vivere lì, con suo fratello, come a volte avrebbe davvero desiderato fare.
“Isola Nera. Coordinate: 200 gradi ovest, 60 gradi nord.
Sono Jakie Danforth. Ho tredici anni.
Sono sola da due giorni. La ferita alla gamba si sta infettando, la situazione è sempre più difficile.
Mio fratello è partito due giorni fa: sarebbe dovuto tornare ieri, ma ha perso il contatto radio.
Ho paura, non so cosa…,,
-Jakie! Sbrigati!- la voce di Chad la fece sobbalzare. Jakie schiacciò qualche tasto, a caso, per spegnere il computer, poi uscì di corsa afferrando il suo borsone –Arrivo!-
Poco dopo, lo schermo diventato nero si riaccese e su di esso comparve la scritta “e-mail inviata”.
*-*
-Cosa fai?-
Taylor, seduta alla scrivania, davanti al computer, sobbalzò al suono della voce di Thomas.
-Controllo la mia posta.- rispose poi, ancora infastidita dalla conversazione avuta con l’avventuriero il giorno precedente –Posso? O devi controllarmi anche su questo?-
-No no, fai pure. Speriamo che quel Danforth ti abbia risposto, così magari riesci finalmente a risolvere la mia situazione… non so se te ne ricordi, ma sto per morire, e tu sei qui a guardarmi tranquillamente andare incontro a un triste destino.-
-Non tentarmi.- sbottò Taylor –Oh, il signor Danforth mi ha risposto!- esclamò, speranzosa di poter ricevere dal quell’e-mail un valido aiuto per sbloccarsi da quella situazione.
-Oh, finalmente! Qualcuno che fa sul serio il suo lavoro!- sbottò Thomas avvicinandosi a Taylor –Dai, amore, apri quest’e-mail e facciamola finita.-
-Non chiamarmi amore!- lo rimproverò Taylor arrossendo.
-Incredibile.- scosse la testa Thomas, ridendo –Tesoro, io non esisto, ricordi? Non puoi seriamente imbarazzarti per la mia vicinanza.- aggiunse, poggiandole una mano sulla spalla e accarezzandole il collo, facendola rabbrividire.
-Smettila. Smettila o giuro che ti faccio sciogliere nella lava bollente del vulcano.- lo minacciò, rossa in volto: un po’ per quel contatto, un po’ per la consapevolezza che quel contatto, obiettivamente, non era mai avvenuto, poiché Thomas non esisteva.
Per distrarsi, aprì l’e-mail.
Isola Nera. Coordinate: 200 gradi ovest, 60 gradi nord.
Sono Jakie Danforth. Ho tredici anni.
Sono sola da due giorni. La ferita alla gamba si sta infettando, la situazione è sempre più difficile.
Mio fratello è partito due giorni fa: sarebbe dovuto tornare ieri, ma ha perso il contatto radio.
Ho paura, non so cosa…
-Oh mio Dio…- mormorò Taylor –Una bambina da sola su un’isola deserta!-
-Bisogna fare qualcosa!- esclamò Thomas preoccupato.
-Ovvio! Chiamo la polizia!- affermò Taylor alzandosi e correndo al telefono. Compose in fretta il numero, mentre Thomas alzava gli occhi al cielo prevedendo l’inevitabile.
E infatti…
-Cosa? Cosa significa che non è nel vostro raggio di competenza?- sbraitò Taylor –Una bambina è bloccata su un’isola! Da sola! Ed è ferita! Come lo so? Mi ha mandato un e-mail… Pazza? Io? Non sono pazza, e non attacchi… no… no!- infuriata, Taylor sbattè la cornetta sul telefono –Brutto idiota incompetente!-
-Taylor?- la chiamò Thomas per attirare la sua attenzione –C’è solo una soluzione.-
Taylor si voltò verso di lui, ancora rossa per la rabbia –Cioè?-
-Partire. Andare sull’Isola Nera. Salvare Jakie Danforth.-
___________Nota di Herm90
E dopo mezzo secolo... ta-daaaaaaaan, ecco qui un nuovo capitolo!
Grazie: armony (povero chaddino eh? ma le sue sventure non sono finite!), jud_91 (Nn si è capito vero che Thomas dovrebbe essere moooolto simile a Chad? Gli altri personaggi, alcuni compariranno, ma non con parti molto importanti...), Tay_ (grazie! spero che tu legga ancora anche se ci metto tanto ad aggiornare!), scricciolo91 (Taylor è volutamente folle XD) e Titty90 (ma come solo scalato un vulcano?^^ no dai nessuna occhiataccia... però vedi che ho aggiornato? la prima parte della promessa l'ho rispettata^^ ora cercherò di rispettare anche la seconda^^)
VVTTTTB a tutte!!!!!!!!