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Autore: Viviane Danglars    14/07/2008    5 recensioni
Una raccolta di brevi one-shot basata sulle scintille che talvolta si sprigionano da spunti casuali...
[ Poi Yamamoto solleva il bastone e c’è un istante. ]
25 - Epiphany
24. Μελαγχολία [Jyuushiro] 23. Gnossienne [ByakuyaHisana] 22. Famiglia [NanaoShunsuiYachiru] 21. Andrà tutto bene [RukiaIchigoRenjiByakuya] 20. Watashi no mono [MomoSosukeRangikuGin] 19. Le disgrazie non vengono mai da sole [IkkakuYumichikaKenpachiYachiru] 18. Bya-kun è innamorato della libertà [JyuushiroYoruichi] 17. Sphynx [SenbonzakuraSodenoShirayuki] 16. Sketch [ByakuyaKenpachiGinYachiru] 15. Dust in the wind [UlquiorraOrihime] 14. Office obligations [YamamotoSasakibe] 13. Vanitas II [RukiaRenjiByakuyaHisana] 12. Vanitas [ByakuyaHisanaRukia] 11. Gravity of love [GinRangiku] 10. Hier kommt die Sonne [NanaoShunsuiSoifon] 9. Reverie [SosukeMomo] 8. To you your father should be as a god [NemuMayuri] 7. Ars Amoris [YoruichiKisuke] 6. Everyone looks energetic [RenjiIkkakuYumichika] 5. Verde/foglia [Espadas] 4. Candyman [YachiruKenpachi] 3. Goldeneye [YoruichiByakuya] 2. What’s in a name? [ShunsuiNanao] 1. Fangosangueterrasudore [RenjiRukiaByakuya]
Genere: Generale, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Torno dal week-end, nuovo aggiornamento. u_u' Ssssalveh cari. xD


18.
Bya-kun è innamorato della libertà [JyuushiroYoruichi]




- Hai intenzione di curarlo? … Yoruichi… -
- Ukitake… -


Yoruichi e Jyuushiro avevano sempre saputo di avere qualcosa in comune.
Anche se, certo, a prima vista sembravano tutto l’opposto.
Persino nei colori: quel giorno, specchiati nell’acqua del laghetto sotto al ponte rosso, sembravano due fiammelle verticali di opposto colore. Jyuushiro pensò per un istante che si sarebbe supposto dovessero scontrarsi e combattersi; ma, tra le dolci increspature dell’acqua popolata di ninfee, non c’era bisogno di combattimento, e i loro colori semplicemente si mischiarono come acquerelli molto annacquati.
- Ukitake-taichou – disse Yoruichi, e chinò la testa di capelli scuri intrecciati in un’acconciatura complicata, chinò il collo sottile che spuntava dal ricco orlo decorato del kimono. L’oro e il rosso del suo copricapo si infransero in una cascatella di riflessi di luce e tintinnii impercettibili, le sue labbra sempre socchiuse sul balenare beffardo dei denti candidi; appena quel poco di troppo per non essere irriverenti, troppo poco per risultare inappropriate. Yoruichi era un capolavoro dell’equilibrio – l’equilibrio su un filo sottilissimo.
- Shihouin-sama – disse Ukitake con il suo solito timbro caldo e la voce misurata, e chinò il nobile capo di capelli bianchi, chiudendo di poco gli occhi – con le sue palpebre sottili, la sua pelle del viso pulita e stanca. Aveva le labbra chiare distese in un sorriso e le prime, piccole rughe d’espressione ai lati della bocca, che disegnavano una piccola parentesi dal sapore dolce e leggero. I suoi capelli catturarono la luce e una ciocca gli scivolò sulla spalla coperta dall’haori di capitano.
Si inclinarono leggermente l’uno verso l’altra, senza toccarsi, come giunchi aggraziati e resistenti.
Lui era accompagnato dal suo giovanissimo luogotenente, Kaien Shiba, e da numerosi, rumorosi e felici membri della tredicesima, che sembravano ruotare attorno a lui come pianeti attorno al sole; lei era scortata da alcuni membri delle unità mobili segrete, sottili e scuri come silenziose lame d’ombra, e da alcuni del suo casato – una donna anziana sussurrava ininterrottamente al suo orecchio - che le si affollavano attorno come foglie crepitanti in un falò.
E mentre i due cortei si superavano, senza che altre parole fossero scambiate tra i due fulcri di quelle piccole galassie rotanti, lei lanciò un’occhiata dietro di sé e vide che l’ombra di Ukitake non era la sua, ma quella di un altro uomo, quella di un capitano e un amico e un maestro, ma non la sua; e Jyuushiro, passandole accanto, sentì che quei sussurri non avevano la sua voce, ma le voci di mille doveri, di mille onori, e di mille incrollabili certezze, le certezze di tutti quelli che le erano attorno.
Yoruichi riportò lo sguardo davanti a sé, con un mezzo sorriso. Non aveva paura: lei era più veloce delle ombre.
Jyuushiro sorrise a Kaien e non disse nulla, per non aggiungere alle altre anche la sua voce. A lui non pesava il silenzio.
Esistono libertà diverse, ma bisogna saperle cercare - riconoscerle, capirle, e andare fino in fondo. Oppure non è libertà.

- Non te lo permetto. Non puoi fuggire da qui. -
- Hai iniziato a parlare a sproposito, piccolo Byakuya… -




Di questa one-shot non si capisce niente. °_°’’
Che tristezza, se sapessi scrivere meglio si capirebbe. XD
Be’, a grandi linee: secondo me Yoruichi e Ukitake sono simili, sì, perché hanno entrambi la capacità centripeta di un piccolo sole. Come dice Yamamoto, riguardo a Ukitake, e come dice Byakuya in Goldeneye riguardo Yoruichi. xD Il punto è che io li vedo anche simili a Byakuya: tutti e tre sono membri della nobiltà; solo che loro si sono fatti carico di un peso che potevano portare con consapevolezza (e, come Yoruichi, abbandonare in caso ci fosse qualcosa di più importante) mentre solo Byakuya l’ha trasformato nella propria gabbia. Questo perché il suo desiderio di libertà era forte, ma aveva preso la via sbagliata – un po’ come Neji Hyuuga. Oh cielo.
Fine del mio sproloquio, e della mia personale visione su questi tre. XD

Ino_Chan: Grazie... sì, infatti io trovo molto affascinanti le spade, perciò se l'ho reso nella ficcina sono molto contenta *_*

Keute: *___* Ooow, quanto codesta risposta trabocca di saggezza giapponese. (il "codesto" è un onore a Byaku). Gnam gnam gnam. Be', ti dirò, per le spade ho pensato ad un aspetto "alternativo" dello shinigami; immaginando che, come dire, la zanpakutou in quanto entità, stile di combattimento eccetera possegga molte somiglianze con il padrone ma anche qualche cosa di diverso, che lo completa. Da qui la maestosità di Sode no Shirayuki - Rukia sembra piuttosto figa quando la usa, no? xD - e invece Senbonzakura, che, parliamone, crudele è crudele. Per dirla in termini spicci, fa un male cane. XD Byakuya ogni tanto si stupisce pure che l'avversario abbia conservato un "aspetto umano". xD Perciò sono andata ad ispirazione. ù.ù
Nessuno che abbia visto Byaku combattere contro l'Espada può sostenere che non sia sadico. XD
Mentre per il sakura... ecco, se è come dici tu dovremmo andare a cercarci come si scrive Senbonzakura (cosa non scontata, con Kubo, come sappiamo ò.ò), anche se io non so niente di niente. ò.ò Anzi, se ti va di metterti in cattedra e ampliare la tua risposta, te ne sarei fortemente grata. *__*

Alessandra: Grazie... la visione doppia della spada alla fine è un capriccio estetico. XD Be' non me lo merito perchè decisamente non ho studiato molto. xDD Ma non mi lamento. xDDD

Helen Lance: Anche io pensavo che i petali di ciliegio fossero femminili (non mi ero mai posta il problema in verità) finché non mi hanno fatto notare che è più complesso di così... ma ti rimando alla risposta di Keute che mi pare davvero esperta. *__*'' Insomma, ammetto che con questi due sono andata ad ispirazione... xD Non so, forse non ho resistito all'idea di accostare a Byaku almeno una spada che non fosse totalmente imperturbabile. xDD Ghgh.

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<
   
 
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