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Autore: KoKameXMaruDa    18/04/2014    0 recensioni
La coppia KoKame e la coppia MaruDa alle prese con le loro vacanze estive...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kazuya, Koki, Tatsuya, Yuichi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I raggi del sole sfioravano la sua pelle, delicata e morbida, che sapeva ancora del loro amore. Koki osservava Kamenashi che dormiva avvolto nelle lenzuola mentre era alla finestra a gustarsi una sigaretta. Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, adorava guardarlo mentre dormiva, lo faceva sentire in pace con se stesso. Kamenashi si girò nel letto: «Mmmh... Ko... Koki dove...?» si alzò di scatto come se fosse andato in panico. «Sono qui! Mi fumavo una sigaretta mentre il signorino dormiva profondamente!» gli sorrise Koki, e Kame diventò rosso in volto, si alzò trascinandosi il lenzuolo mentre gli si avvicinava, poi lo baciò: «Ti amo Koki...». Osservò fuori dalla finestra, il sole era alto e riscaldava il suo viso, era magnifico anche appena sveglio: «Vuoi andare in spiaggia sì o no?!» domandò Koki mentre stringeva a sé Kamenashi guardandolo teneramente come solo lui sapeva fare: «Io sono già pronto, manchi tu! Dormiglione che non sei altro! Sei peggio di un ghiro!» borbottò ridendo Koki mentre si dirigeva in cucina in cerca di qualcosa di fresco. Dopo alcuni minuti Kame uscì dal bagno indossando una camicia che lasciava immaginare davvero ben poco, e i pantaloni del costume fortunatamente larghi: Koki rimase a fissarlo quasi a bocca aperta.

«Beh? Andiamo?!... Kokii ci sei?!... Mica mi farai andare da solo?».

«N-No... eccomi! Ma sei pazzo! Io lasciare solo un bocconcino come te in spiaggia? Non se ne parla!». Koki prese il borsone per la spiaggia e la mano di Kame, che sorrideva felice della sua risposta dal tono geloso, aprì la porta e uscirono. La spiaggia era tranquilla, ormai quasi deserta visto che si stava facendo tardi. I due si sistemarono l'uno a fianco a prendere il sole, Koki sprofondò quasi immediatamente in un dolce sonno mentre la salsedine gli accarezzava il corpo. «Chi sarebbe il ghiro adesso?!» sbuffò sottovoce Kazuya mentre si abbassava gli occhiali da sole per scrutarlo meglio: Koki era lì al suo fianco, sì, ormai poteva definirlo il suo ragazzo a tutti gli effetti. Kame non era abituato a tutto questo: i sentimenti, le sensazioni, sì, Tanaka gli aveva cambiato la vita, non era più solo, ora aveva lui, il suo amore, da cui non si sarebbe più separato. Kamenashi, perso in questi pensieri, non si accorse di essersi avvicinato a pochi centimetri da Koki... poteva sentire il suo respiro infrangersi sulle labbra. Preso dall'impeto di averlo così vicino, appoggiò le sue labbra a quelle carnose di Koki, che aprì i suoi occhi scuri. «E questo a cosa era dovuto?» Kame si tolse gli occhiali guardandolo con aria maliziosa: «Perché?? Non posso baciare il mio ragazzo quando voglio? È un mio diritto, sai!». Kame si alzò: «Vado a farmi un tuffo, ok!?» e si incamminò verso la riva. Koki lo inseguiva con lo sguardo e involontariamente l'occhio cadde sulla sua schiena perfetta, voleva baciarla, scese ancora finendo per contemplare il suo fondoschiena, quando si accorse di avere il costume che stringeva nel basso ventre: balzò in piedi e schizzò in acqua superando Kamenashi che ancora non raggiungeva la riva, e si tuffò così da poter raffreddare i suoi bollenti spiriti. «Kame-chan!! Dai muoviti, l'acqua è meravigliosa!» «Hai hai, arrivo!».

Kame avanzava in acqua mentre guardava Koki che saltellava come un bambino al suo primo bagno al mare. Iniziarono a schizzarsi e a giocare come due giovani innamorati, poi, stremato, Koki abbracciò Kame da dietro, poteva sentire il suo profumo, fu così che tornarono i pensieri di prima e il costume di Koki tornò a stringere, ma Kame era troppo vicino, percepì il rigonfiamento di Koki, si girò verso di lui guardandolo, accennò un sorriso al quanto malizioso: «Ops...» Kamenashi infilò la mano nel costume di Koki, che sussultò dal piacere, eccitato dal pericolo di essere visti, ma erano immersi fino al collo. «Kame...Nahh... Così io... torniamo a casa, ti prego!». Kame era al quanto divertito dalla situazione e continuava a toccarlo lì, il costume si fece stretto anche per lui, sembrava quasi non contenerlo più, Koki lo prese tra le sue mani e iniziò a muoverle sapientemente, per far impazzire Kame. «Penso sia meglio continuare il nostro discorso a casa... Nah... andiamo Koki» Kamenashi tolse la sua mano e quella di Koki, si affrettarono a uscire dall'acqua, quando, ad un certo punto «Ahi!!!» esclamò Kame.

«Kame! Cosa c'è?!» Koki corse subito da lui.

«Il piede... brucia... penso di essermi tagliato!».

Uscirono dall'acqua e videro il piede sanguinare. «Maledizione, è un bel taglio! Ma come...?» il sempai era sempre premuroso nei riguardi di Kame, sin da quando erano piccoli, ma da quando stavano insieme lo era diventato ancora di più e a vederlo così gli si gelò il sangue: «Fermo! Non muoverti! Non poggiare il piede sulla sabbia, potrebbe infettarsi! Avanti, sali, ti porto a casa» e si abbassò per far salire Kame sulle sue spalle. «Non ce n'era bisogno...» bisbigliò Kame, arrossito mentre si muovevano verso casa. «Grazie Koki» disse teneramente mentre lo abbracciava e sprofondò il suo viso contento e imbarazzato nell'incavo del collo di Koki. Tornarono a casa, Koki posò con molta delicatezza Kamenashi sul letto e si precipitò a prendere la cassetta delle emergenze, iniziò a medicare la ferita con cura. «Ti stai preoccupando troppo amore mio» esclamò Kazuya «Non vedi? Ha già smesso di sanguinare, sto bene!».

«No, non stai bene, ti sei tagliato! Ora silenzio e lasciami finire!» rispose Koki mentre fasciava il piede delicatamente, stando attento a non stringere troppo. Tanaka era proprio adorabile.

«Finito! Com'è? Va meglio?». Kazuya lo prese per la maglietta e lo tirò a sé, lo baciò, un bacio infinito, caldo, la lingua di Kame alla ricerca di quella di Koki. Kazuya lo spinse sotto di sé, conduceva lui ora, gli tolse la maglia e iniziò a baciarlo, baci avidi di lui, lo desiderava, voleva farlo suo questa volta, quando Kazuya era così diventava sesso puro, poteva farlo morire con un solo tocco. Ai baci di Kazuya si aggiunsero dei piccoli morsi, Koki impazziva quando si comportava così: «Ahh... Ka... Kame-chan...» ansimava Koki, perso nel godimento che gli recava Kazuya, il quale gli tolse il costume, la sua lingua sfiorò il suo collo «Mmmh...» i suoi pettorali «Nahh!» gli addominali «Ngh...» il basso ventre, fino al suo membro decisamente eccitato, lo accolse tra le labbra, il suo calore, il suo sapore... «Kazu... non resisto più...» al suono di quelle parole Kame non poté che sorridere, molto compiaciuto, si tolse i vestiti in fretta e furia, lo prese tra le braccia e appena fu pronto ad accoglierlo entrò in lui, emettendo un gemito soffocato. Koki portò le braccia attorno al collo di Kame, stringendolo a sé, mentre Kame continuava a muovere i fianchi, godendo del suo amore. «Non resisto più...» disse Kame e diede un'ultima spinta che fece sobbalzare Koki. Tanaka avvertì il calore di Kazuya entrare in lui e i forti sospiri di Kame che veniva dentro di lui. Poi Kame si distese e Koki si avvicinò a lui: «Non sai quanto ti amo Kazuya!» e lo baciò stendendosi tra le sue braccia e poggiando il suo viso sul petto di Kamenashi, che sorrise passando la mano tra i capelli corvini di Koki.

 

Kamenashi sapeva cavarsela discretamente in cucina e decise di preparare un'ottima cenetta romantica per lui e Koki: il problema era trovare un pretesto per fare uscire Koki e preparare la sorpresa. Così si avvicinò al frigo e lo aprì: «Ah! Koki, è finita la birra! Potresti uscire a prenderla, onegai?» «Agli ordini!» disse Koki ridendo, prese le chiavi e uscì.

“Bene, a lavoro!” si disse Kame... Koki come al solito se la sarebbe presa con tutta calma: infatti comprò la birra, le sigarette e si fermò davanti ad una vetrina. Vide un paio di anelli per coppie e iniziò a fantasticare su lui e Kame, la loro era una storia seria... Si decise, entrò e comprò gli anelli. Poi si avviò verso casa. Intanto Kame era alle prese con i fornelli, si era levato la maglietta e aveva indossato un grembiule da cucina per non sporcarsi. Adorava cucinare, i preparativi erano quasi ultimati. Koki aprì la porta e trovò la tavola apparecchiata per loro due e Kame ai fornelli, la sua schiena nuda. Kame si girò dicendo: «Ah! Sei già tornato! Bhe... SORPRESA!» gli sorrise la tartaruga e Koki arrossì, ma non poteva distogliere lo sguardo, aveva Kamenashi davanti a sé, con quel grembiule da cui si intravedevano quei pettorali dannatamente sexy. «Koki!! Dai, siediti che è pronto!» lo prese e lo baciò e si sedettero a tavola e iniziò la cena romantica.

 

Nel frattempo, in Giappone...                         

  
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