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Autore: Harrypotter77    22/04/2014    7 recensioni
la storia comincia nell'estate del 1976, Lily si ritrova senza il suo migliore amico, la guerra incombe e lei sta diventando grande, James grande , invece, lo non vuole diventare, è ancora il ragazzino arrogante e immaturo, ma l'uomo coraggioso e buono che diventerà è dietro l'angolo...
dal testo: "e quel bacio, quel bacio si prese tutto, c’era dentro tanta rabbia, tanto astio accumulato negli anni passati, c’erano i Lily e James di prima, c’erano tutti gli inviti declinati, i capelli tirati, le urla, i dispetti e le litigate, quello era il bacio che si sarebbero dovuti dare quel primo settembre sul treno, sei anni prima"
dal testo:
“non è questo che sto dicendo” disse contraddittoria Lily
“e cosa stai dicendo?” chiese, calmo, James.
Lei si ostinava a guardare da un'altra parte “Lily spiegami” le prese il volto tra le mani
“nelle lettere sembrava che tu volessi di più” spiegò lei
“Lily sembrava? Sembrava dici? Sono cinque anni che ti imploro di darmi di più,di darmi un opportunità” le lasciò il volto, e il tono calmo andò a farsi benedire
“appunto per questo…”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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James aveva percorso almeno venti volte l’intero perimetro del dormitorio, zigzagando per i letti e fermandosi solo per imprecare, Peter e Remus lo guardavano atterriti
“James vuoi darti una calmata?” lo pregò Remus
Ma James sembrava una furia “ io darmi una calmata? è lei che deve darsi una calmata, ho cercato in tutti i modi di dimostrarle che stavo cambiando,e per cosa? Lei non si vuole far vedere con me per non ferire i sentimenti di Piton, capito? i sentimenti di un mangiamorte sono più importanti dei miei” disse sbraitando, Remus non fece in tempo a controbattere, molto probabilmente non l’avrebbe ascoltato comunque, che James prese la sua scopa e uscì dal dormitorio
Remus si alzò e si diresse verso la finestra, cercava di scorgere tracce di James, o di Sirius “dove diamine si è cacciato Sirius, non è entro i confini della mappa, solo lui può calmarlo” disse sconsolato infine
“come può calmarlo? Ha ragione questa volta, Lily non proverà mai quello che prova lui, lo odiava…” disse Peter, non riusciva a capire come Remus non arrivasse ad un conclusione così semplice
“non dire idiozie Peter, lei non lo odiava e lui la ama ancora, le cose si devono aggiustare, ora è solo arrabbiato, ma ho paura di quello che può fare” ma Peter gli mise un tarlo, e se Lily non fosse presa da James? Se si fosse sbagliato? Non ci voleva neanche pensare, James non lo meritava. 
 
 
Le sue amiche la cercarono per tutto il castello dopo che Remus aveva raccontato loro quello che era successo, la trovarono, dopo vari giri, in guferia, era seduta a terra con le braccia conserte sulle ginocchia e la testa poggiata sopra.
“Lily” disse piano Mary, aveva quasi paura di quello che avrebbe potuto trovare sotto quella massa di capelli rossi, quando Lily alzò il viso aveva gli occhi rossi di chi aveva pianto, ancora delle lacrime fresche le rigavano il viso, Alice avrebbe voluto abbracciarla ma si trattenne, perché Lily, con voce un po’ incerta aveva preso a parlare
“Dovevate vedere come mi ha guardato, era nauseato, ha travisato tutto, è stato orrendo” disse addolorata
“Stai parlando di Severus?” chiese Mary, la ripugnava dover chiedere di Piton, ma se era quello che preoccupava l’amica i suoi pregiudizi verso di lui avrebbero fatto per un po’ un passo indietro
“No di James” disse Lily, altre lacrime le riempirono gli occhi
“Lily non capisco, ha detto Remus che sei scappata in malo modo quando hai visto Severus che ti guardava con James…” Alice non capiva allora perché l’amica stesse piangendo per James
“Si, sono stata una stupida, non so cosa diamine mi sia preso, un minuto prima ridevo con James, poi ho visto Sev che mi guardava in maniera glaciale, mi sono sentita raggelare, tutto quello che Severus mi diceva di lui mi è tornato in mente, poi le parole di Diana “ è solo la prossima” tutto insieme mi ha mandato in tilt, stare con lui alla luce del sole, davanti a tutti quelli che sanno quanto l’ho detestato, ho visto nell’espressione di Severus il mio peggior incubo: la gente che mi prende per stupida perché ci sono cascata, ho fatto prevalere l’orgoglio e la paura, e ho mandato tutto in pezzi” non le bastava il coraggio per guardare le amiche in faccia
“ti importa se stare con Potter lo ferisce?” chiedeva incalzante Alice
Lily ci pensò, soppesò piano le parole, e poi, sicura come forse non lo era mai stata disse “non mi importa se quello che lega me a James lui non lo approva”
“e allora perché?”
“ve l’ho detto, tutte quelle emozioni insieme, non l’ho saputo controllare e sono scattata, quando si tratta di James ancora l’opinione degli altri mi mette in soggezione, lui potrebbe avere qualsiasi ragazza, perché si accanisce con me? e questa la cosa che più mi spaventa, il fatto che io sia una sfida, il suo comportarsi in quel modo in pubblico per un attimo mi ha fatto pensare solo a quello e lo sguardo di Severus non ha fatto altro che confermarlo”
“noi non abbiamo mai pensato che tu per lui sia una sfida, parla con lui, chiarisciti” tentò di convincerla Mary
“Voi non avete visto come mi guardava, nei suoi occhi si leggeva delusione, rabbia…” disse Lily mortificata, come se sentisse ancora lo sguardo di James su di se
“ James saprà perdonarti” disse dolcemente Alice
“non posso chiedergli di perdonarmi, di fare finta che non sia successo niente se io stessa sono certa che potrebbe crollare tutto di nuovo, non posso chiedergli di stare dietro le mie insicurezze”
Le amiche la guardarono con estrema dolcezza, mentre lei si ricomponeva e uscivano insieme dalla guferia
 
 
Sirius era particolarmente felice quel giorno, spalancò la porta del dormitorio, sperando che per contagio anche gli altri lo fossero, ma davanti a se c’era una scena tutt’altro che entusiasmante, Peter era poggiato alla finestra che guardava il giorno morire e Remus andava avanti e indietro per la stanza
“dove diavolo sei sparito” lo aggredì quasi Remus
“avevo un appuntamento” disse Sirius sulla difensiva
“hai portato una ragazza fuori Hogwarts? Sei pazzo?” continuò Peter, entrambi i ragazzi si erano seduti sui rispettivi letti, mentre Sirius rimase sulla porta
“i segreti dei malandrini resteranno segreti… non mi guardare così, dopo Piton e quello stupido scherzo ho imparato la lezione, avevo appuntamento con un babbano?” disse rivolto a Remus
“cosa avevi da fare con un babbano?” chiese lui scettico
“ho preso una motocicletta” disse con un largo sorriso
“una motocicletta, per morgana Sirius qualcosa di normale ogni tanto?” Remus si passò una mano tra i capelli
“oh ragazzi devete vederla. È nera, tutta cromata, con” Sirius non stava nella pelle, voleva raccontare a tutti quanto figa fosse la sua moto ma era stato interrotto da Remus
“Sirius è successa una cosa a James” Sirius si rabbuiò, la sua espressione da distesa e spensierata si fece dura e attenta
“cos’è successo?” scattò in avanti, verso i malandrini seduti
“James e Lily hanno litigato” tagliò corto Peter
“fottiti Remus, mi ha fatto spaventare” disse, gesticolando e sedendosi sul letto di James
“James è fuori di sé” cercò di giustificarsi Remus
 Sirius si alzò nuovamente“dov’è?” chiese
“con Annette di Tassorosso” disse allusivo Peter
“perché non l’avete fermato?”
“ho provato, lui ascolta solo te, è tutta la giornata che ti cerco, se tu mi avessi detto dov’eri…” disse spazientito Remus
“scusa Rem, ma pensavo che se ti avessi detto che passavo tutta la giornata fuori con un babbano tu non me l’avresti permesso” disse lui a mo di scuse
“come se io sia mai riuscito ad impedirti niente” gli rispose sarcastico Remus
“comunque, ora che abbiamo assodato che sta bene, almeno fisicamente, dimmi cos’è successo”
“James e Lily stamattina scherzavano come al solito”
“con scherzavano intendi finivano appiccicati come con il muffin, o durante la partita?” lo interruppe Sirius ghignando
“esattamente, solo che ad un certo unto Lily ha visto che Piton la guardava, ha spinto via James ed è letteralmente scappata, lui l’ha raggiunta e le ha gridato contro che lui era stanco di doverle dimostrare qualcosa se lei continuava a farsi influenzare dal giudizio di Piton” riassunse a grandi linee
Mocciosus” ringhiò Sirius
“io e Lily avevamo già parlato di Severus, e sembrava che per lei fosse un argomento chiuso, non so cosa le sia preso ieri” i dubbi continuavano ad attanagliare Remus
“si sarà fatta prendere dal panico, non si fida di James, non pienamente, e non si fida dei suoi sentimenti” disse sbrigativo Sirius, Peter era stranamente silenzioso, assisteva semplicemente alla discussione fra i due
“va bene che capisci a James ma anche a Lily… Sirius tu mi sorprendi” lo canzonò Remus
“Remus quando ti metterai in testa che io sono fantastico sotto ogni punto di vista?” rise Sirius “vado a cercare James, prima che metta al mondo qualche figlio illegittimo”
“io vado ho la ronda con Lily”
“parlaci” lo intimò Sirius “anche tu” rispose l’amico.
Peter si sdraiò sul letto e decise di schiacciare un pisolino
 
 
Sirius era sceso fin nei sotterranei, in una vecchia aula che non si usava più per fare lezione
“dove sei stato?” chiese James quando l’amico entrò e si chiuse la porta alle sue spalle
“dovrei chiederlo io a te, te l’avevo detto, andavo per la motocicletta” disse Sirius abbozzando un sorriso
“ah già, è vero” disse James, accompagnando l’assenso con un cenno della testa
“sei sbronzo” constatò Sirius
“no, non tanto”
“la puzza di alcol si sentiva dal corridoio” Sirius si sedette a finaco a lui, gli stacco la bottiglia di mano e cominciò a bere
“mi sembrava strano tu non fossi subito corso a cercarmi” disse James, cercando gli occhi dell’amico
“non ero al castello, non sapevo niente” rispose Sirius in tono grave
“si, si…te l’ho detto non mi ricordavo della moto, ero preso da altro…” lo rassicurò James
“ne vuoi parlare?”
“no…”
“raccontami tutto”
“cosa dovrei dire? Che mi viene da sbattermi la testa nel muro perché lei non mi amerà mai? Perché tiene più a quel mangia morte di quanto terrà mai a me, Che sono un idiota, che ha letto segnali dove non c’erano? che mi eccitava più sfiorarle il viso che scopare con quelle tre?” disse di getto, nascondendo ora il viso tra le mani
“quale tre?!” chiese Sirius, a momenti si strozzava per la sorpresa
“Annette, Vittoria e Monique”
“quando?”
“oggi”
“insieme?” chiese incredulo Sirius
“no idiota”
“tu mi spieghi perché appena qualcosa va storto con con Lily tu te ne vai con altre ragazze?” chiese con tono stanco Sirius
“cerco di creare l’illusione che lei non sia speciale, che posso avere altre ragazze, quante ne voglio, che non voglio solo lei, ma so che non è così, io voglio solo lei, passare da un letto all’altro non fa altro che sputarmi in faccia la realtà, loro non sono Lily, nessuno è Lily,e più capisco che lei è essenziale come l’aria, più cerco di togliermela dalla testa e più lei mi entra dentro, è un circolo vizioso, e sapere che lei non ne farà mai veramente parte, mi uccide”
“james” tentò Sirius, un po’ spiazzato
“non mi dire ci sono altre ragazze, non mi dire mi passerà”
“non stavo per dire questo, ti stavo per dire che non credo che lei tenga a Severus come credi tu, e non credo neanche che tu ti sia fatto castelli in aria sul il vostro rapporto, lei prova qualcosa, l’altra sera quando parlavamo di te ha detto che non era pronta, non ha mai detto che non lo voleva, a Remus ha detto quanto la spaventi che tu sia diventato tanto importante per lei”
“Sirius, anche se queste cose che dici sono vere, lei non sarà mai pronta per me, io voglio di più, un di più che lei non vorrà mai”
“questo lo credi tu”
“tu non l’hai vista piangere per lui, sapere di amare una persona che pensa ad un altra diametralmente opposta a te, se tiene a Severus non potrò mai piacergli io, lo so io e lo sai tu”
“ma infatti io non credo che gli piaccia Severus”
Sirius piangeva” cercava di chiarire il concetto a Sirius che sembrava non capire
“ma forse..”
“con i forse, non si costruisce niente, sono ubriaco, sono stanco, portami a vedere quella dannata moto, portami lontano da qui, lontano da lui e lontano da lei”
 
 
Lily per la prima volta in vita sua temeva l’incontro con Remus e appena si incrociarono fuori dalla sala comune seppe che i suoi timori erano fondati
“Lily, ti avevo chiesto una cosa, una soltanto, di essere onesta con lui, se provi qualcosa per lui, come avevo erroneamente creduto, ti avevo detto di dirglielo, sennò di essere chiara” il tono di Remus era calmo, come sempre, ma Lily avrebbe preferito che urlasse
“remus…” cercava di costringersi a guardarlo, ma più di due secondi non ce la faceva
“no, no, tu sei andata nel panico quando Severus vi ha visti, hai dato la colpa a James, ma James non si sarebbe mai avvicinato a te in quel modo se tu non lo avessi fatto con lui, mi hanno detto Sirius e Peter come vi hanno trovato quella sera che eravate in infermeria, ti ho visto arrossire quando eri seduta in braccio a lui, lui ti fa lo stesso effetto che tu fai a lui, mi spieghi allora perché le carezze, le vostre vicinanze non sono replicabili davanti agli altri?”
“non lo so perché, credi che non mi senta in colpa per questo? Quando sono vicino a lui, quando ci sfioriamo sento cose che non ho mai sentito con nessun altro, ma poi mi si para davanti l’immagine di lui con altre ragazze, e con questa l’impressione che lui sia bravo a suscitarle quelle emozioni e ho paura che tutto sia irreale, che esista solo nella mia mente e mi sono sentita smascherata davanti allo sguardo di Severus, lui mi conosce, ho sempre nascosto dietro l’odio tutto quello che ci sarebbe potuto essere con James, e in quel momento che le maschere sono cadute ho avuto paura che lui legga tutto, che lui capisca che io di James Potter mi sto innamorando, e che invece per James sono solo la prossima della lista” rispose Lily amareggiata
“perché ti fa tanto paura che gli altri lo capiscano?”
“perché se mi dovesse lasciare non sopporterei di leggere il “te l’avevo detto” sulle loro facce”
“credo che mai il cappello parlante abbia fatto scelta migliore nel metterti in Grifondoro, l’orgoglio ti sta precludendo molte possibilità”
“lo so che sono io che sto sbagliando, ma come faccio a dirgli che non piangevo per Severus, ma per lui,  per lui che sta diventando troppo importante per me?”
“sai che se glielo dicessi sistemeresti tutto”
“se glielo dicessi, non potrei più tornare indietro”
Poi a Remus tornò in mente un dettagli importante di quello che Lily aveva appena detto “che lui capisca che io di James Potter mi sto innamorando”
“Lily ti stai davvero innamorando di James?”
“si Remus…. Vorrei essere io a dirglielo… se mai lo farò” disse titubante, ma sorridente
“lo farai, grifondoro è pure la casa dei coraggiosi di cuore…” Remus ricambiò il suo sorriso
“tutto sto facendo meno che la coraggiosa”
“Lily io capisco le tue perplessità James fin’ora non è stato uno stinco di santo, ma tu devi fare una scelta, o dai peso a queste cose e ti precludi un futuro con lui o le metti da parte e fai valere i tuoi sentimenti” disse Remus tornando serio
“non è una scelta facile, in entrambi i casi si rischia di soffrire”
“le parole stanno a zero, si potrebbe parlare tutta la notte, ma tu sei l’unica che può delineare la direzione di questa storia”
“dici che dovrei darmi una mossa?”
“direi di si” disse sicuro Remus
 
 
Mary cercava di lisciare le pieghe della sua gonna, Alice si faceva una treccia e Lily guardava apatica fuori dalla finestra, le due amiche si lanciarono un occhiata complice e poi Alice si rivolse a Lily
“quant’è che non vi parlate?” aveva finito di farsi la treccia e cercava un elastico
 Una bel pò, più che altro non ci siamo propsio visti, credo mi eviti” disse Lily continuando a guardare fuori
“ti manca?” chiese Mary, mentre Alice imprecava e lasciava andare la treccia, non era riuscita a trovare niente per poterla fermare.
“si capisce così tanto?” chiese Lily voltandosi
“Lily hai praticamente smesso di sorridere da quella mattina” le disse dolcemente Alice
“ma la cosa davvero assurda è che non lo stai negando” aggiunse Mary
“a cosa serve? a quanto pare tutti capiscono i miei sentimenti meglio di me…tutti tranne lui, se andassi a cercarlo?”
“cosa?” chiese esterrefatta Mary
“fammi andare prima che ci ripenso” disse Lily alzandosi e percorrendo a grandi passi il dormitorio.
“dici che è la volta buona?” chiese Mary ad Alice
“dico di no… litigheranno di nuovo, di nuovo ancora… e dopo forse si sposeranno, sicuramente finiranno insieme” disse sorridendo
“io ero ancora qui” disse Lily rientrando
“ci hai ripensato?” chiese Mary
“no non so dove trovarlo…Alice?” disse Lily, per chiederle delucidazioni su quel commento
“oh Lily sai come la penso, voi due finirete insieme! Tutta questa tensione tra di voi c’è solo perché non riuscite a farla diventare ciò che è: amore” disse seria Alice
“oh ti prego”
“c’è anche la tensione sessuale… e anche li ne avete un bel po’…” la prese in giro Mary
“vado a vedere se lo trovo” disse Lily rossa in viso, e uscì nuovamente dal dormitorio, le sue amiche scoppiarono a ridere
 
 
“Potter?” disse Lily, l’aveva trovato, era seduto vicino al lago nero
“Evans” disse lui glaciale, sollevando gli occhi e ricacciando in tasca il boccino
“possiamo parlare?” chiese Lily titubante
“è un circolo vizioso non credi?” aveva abbandonato il tono freddo, e ora sembrava solo stanco
“scusa” disse Lily in un sussurro
“mi stai chiedendo scusa?” era piacevolmente sorpreso
“si, sono stata una stupida” avrebbe voluto chiedergli il boccino per distrarsi
“ti prego continua” disse lui con fare interessato
“non mi fare pentire di essere venuta” pensò Lily che riusciva a farle saltare i nervi pure con tre semplici parole
“scherzavo… non lo facevo da un po’, mi ero dimenticato quante fosse piacevole” disse lui sincero
Lily appuntò che neanche lui avesse passato un bel periodo
“mi dispiace essere scattata in quel modo, non avrei dovuto, non è vero che mi stai appiccicato, solo che preferisco che tu non lo faccia in pubblico”
“sto cercando di non far risuonare orribile quello che mi stai dicendo ma non ci riesco” disse lui arrogante
“lo so,non faccio altro che sbagliare, sbaglio ad esprimermi, sbaglio tutto, ma credimi non piangevo per Severus, non nel senso che pensi tu, io non provo niente per lui, ne mai l’ho provato, scherzare davanti a tutti mi mette a disagio perché sento di avere gli occhi di tutti addosso, ma mi è mancato non averti come amico in questi giorni” aveva provato più volte a guardarlo in faccia, ma aveva fallito miseramente ogni volta
“lo sai che sono le peggiori scuse della storia?” disse lui sorridendo, rincuorato, dopo tanti giorni
“me ne rendo conto, non ti ho convinto vero?” chiese lei speranzosa
“con te non sono mai sicuro di niente, decido di credere che non ci siano quel tipo di sentimenti a legare te e Severus, e mi scuso anche io” disse lui, quelle parole gli costavano un sacco
“anche tu?” chiese lei profondamente sorpresa
“per come ho reagito, sono stato irruento, ero geloso, ero convinto che noi due stessimo andando in una direzione,nella stessa direzione e il tuo dare tanta importanza a Severus mi ha come fatto sentire tradito, ho bisogno di guardare con maggiore obbiettività il nostro rapporto, ricordarmi che stiamo provando ad essere amici, che tu mi vedi come un amico e che io devo mettere da parte certe emozioni” disse lui sconfitto
Lily avrebbe voluto che lui non dicesse tutte quelle cose, avrebbe voluto dirgli che non aveva travisato tutto, che c’erano stati dei momenti in cui non erano stati solo amici, momenti in cui il sottile filo che teneva legati i suoi sentimenti si era sciolto, momenti in cui entrambi viaggiavano alla stessa velocità e nella stessa direzione ma Remus l’aveva avvertita, doveva prendere una decisione, i tempi non erano maturi, i suoi sentimenti non erano ben definiti, lei non era abbastanza sicura per barcamenarsi in quella direzione, perciò a malincuore, maledicendo se stessa e quello stupido di Potter, decise di mettere da parte i sentimenti per tentare di essere amici
“che dici ci riproviamo? Magari saremo fortunati”
“e che possa essere la fortuna sempre a nostro favore”
Scoppiarono a ridere a entrambi era mancato il suono della risata dell’altro.
 
 
“cosa ci fai qui?” le chiese James, era notte fonda, e lei non riusciva a dormire, altri attacchi a famiglie babbane da parte di Voldemort, e lei aveva paura che potesse succedere qualcosa ai suoi cari, questo pensiero le aveva tolto il sonno, la faceva stare in un perenne stato di agitazione, il giorno i pensieri che sembravano urlare nella sua testa riuscivano ad essere contrastati dai rumori di Hogwarts, ma la notte, quando tutto taceva, lei non riusciva a reprimerli, e ormai erano un bel po’ di sere che trovava conforto nel sedersi davanti al camino, lasciandosi distrarre dai giochi del fuoco e delle braci, ma quella notte tutto era stato interrotto da James, Sirius e Peter, che rientravano in sala comune.
Sicuramente Remus era su a dormire, non aveva un bell’aspetto in quei giorni, pensò Lily
“cosa ci fai alzata a quest’ora” chiese di nuovo James, avvicinandosi di più a lei
“scusa non ti avevo sentito” disse lei sobbalzando
“notte Lily” dissero gli altri due malandrini salendo in dormitorio
“notte ragazzi” rispose lei, poi guardò James che nel frattempo le si era seduto vicino
“non riuscivo a dormire” disse lei in un alzata di stanza
“è da un po’ che non riesci a dormire” asserì lui
“come fai a saperlo?”
“la mattina non sei allegra come sempre, scommetto che hai smesso di dormire bene da quando il Profeta ha smesso di nascondere i delitti di Voldemort”
“si…” si sorprese di come lui avesse capito tutte quelle cose
“sono le stesse cose che tengono sveglio me” disse con una sincerità disarmante
“è per questo che eravate in giro?”
James sorrise, “no, cose da Malandrini”
“non me lo puoi proprio dire?” tentò lei
“no, mi dispiace” disse lui bonariamente
Lily mise su il broncio, ma quella era prerogativa di James, che specchiò la sua faccia e la fece scoppiare a ridere, era catartico ridere, si sentì subito meglio, e anche a James fece bene vederla ridere, la guardava ammaliato, fu interrotto da lei che si alzò e gli disse che andava a dormire
“notte Evans”
“notte Potter”
 
 
Erano seduti entrambi per terra,nel bagno di Mirtilla malcontenta, che per loro fortuna era andata a infestare il bagno dei prefetti, con un calderone davanti, Lily cercava di spiegare per la terza volta a James come fare la pozione rallegrante, e tutte e tre le volte James aveva fallito miseramente , se solo avesse saputo che continuava a sbagliare solo per continuare a stare con lei…
Mentre aspettavano che finisse di sobbollire Lily chiese all’improvviso
“Cosa vuoi per il compleanno?”
“che questa dannata pozione riesca” disse lui portando le braccia dietro la testa e poggiandosi ad una trave della porta
“il colore è quello giusto, stavolta ce l’hai fatta… ma non cambiare discorso, cosa vuoi?”
“niente” disse mentre sorrideva
“non mi dire niente”disse sconsolata Lily, “hai già tutto, e io mi sto scervellando”
“ma non voglio nessun regalo”
“certo che vuoi un regalo, tutti vogliono un regalo per il proprio compleanno, e poi tu mi hai fatto due regali bellissimi… perciò ti prego aiutami…”
James ci pensò su
“c’è una cosa che vorrei…”
”ti prego dimmelo…”  disse Lily implorante
“dormi con me…” disse guardandola di sottecchi
“Potter…come ti salta in mente di chiedermi una cosa del genere?”disse stizzita e diventando rossa come i suoi capelli
“non è quello che pensi tu, credi davvero te lo chiederei come regalo? Cioè si te lo chiederei se sapessi che mi rispondessi si… ma no neanche in quel caso te lo chiederei… intendo solo dormire” disse sulla difensiva
“solo dormire…” considerò Lily
“solo dormire” fece eco James
“ma la situazione può diventare ambigua o imbarazzante”
“non lo diventerà,abbiamo già dormito insieme” cercò di convincerla lui
“Potter è la cosa più stupida che mi potessi chiedere” disse lei acida
“lo so, non credi sia già abbastanza umiliante avertelo chiesto?non infierire” disse lui depresso
“no mi dispiace…non posso” disse lei, tutt’altro che sicura
“non ti preoccupare, allora c’è un set per la manutenzione della scopa che vorrei tanto” disse lui cercando di cambiare discorso
“ok…visto la pozione è andata bene? ora scusa devo andare” disse prendendo la palla al balzo per andarsene
la prese per la mano “Evans mi devo preoccupare?è tutto apposto?” chiese
“si…” disse lei titubante
“devo aver paura che adesso cambia tutto di nuovo?” chiese sfrontato
lei gli sorrise, “no, non ti preoccupare” era sincera
 
 
La notte tra il 26 e il 27 marzo Lily non riusciva a dormire,e stavolta non per Voldemort, si alzò e senza pensarci andò su nel dormitorio maschile, ringraziò la sua buona stella perché gli altri ragazzi sembrava stessero dormendo, diede un rapida occhiata per cercare James, e quando lo vide nel letto accanto alla finestra, tra i letti di Sirius e Peter ci si diresse con passo spedito, lo scosse piano e lui aprì gli occhi, prese poi gli occhiali per metterla a fuoco.
“Evans?”chiese James tra il sorpreso e l’assonnato
“posso?” disse lei indicando il letto
“certo” disse lui, con una strana espressione dipinta sul volto, le fece posto e dopo tirò le tende del letto a baldacchino, un silenzio carico di imbarazzo si insinuò tra loro
“dicevi che non sarebbe stato ambiguo o imbarazzante?” disse sarcastica Lily, James scoppiò a ridere
“non pensavo che saresti venuta” disse sinceramente lui
“e perché me l’hai chiesto?”
“la speranza è l’ultima a morire” disse lui sorridendo di sbieco
“ti dispiace toglierti quel sorrisino compiaciuto dalla faccia” disse lei spazientita
“non è compiacimento, sono felice” anche se lo sguardo malandrino non lo abbandonava
“ammettilo sei compiaciuto”
“ma no…giusto un pochino… riceverò lo stesso il set di manutenzione per la scopa?” Lily gli tolse il cuscino da sotto la testa e gli tirò una cuscinata, James scoppiò a ridere mentre Lily faceva l’offesa, James forse rise un po’ troppo forte visto che dopo sentirono Peter chiedere
“ma James ha portato qualcuno?”
“non porterebbe nessuno qui” disse Sirius
“vabbè c’è sempre una prima volta” disse Peter
“no, lui non ha mai dormito con nessuna, ne vuole, in genere scappa in piena notte, qui non avrebbe via d’uscita” disse Remus e Sirius annuì in senso di assenso
“Sei uno stronzo” gli sussurrò Lily
“ma quei deficienti sono convinti che noi non li sentiamo? “chiese James retorico ma soprattutto esasperato
“se l’ha portata è importante” disse allora Peter
“l’unica importante per lui è Lily” disse secco Sirius
“e se fosse?” disse Remus
“credi che Lily verrebbe a dormire qui?” chiese Peter
“su andiamo a fare un giro” disse Sirius categorico
“ma è notte” constatò Remus
“e quindi? Andiamo lasciamoli soli” disse Sirius
Lily era rimasta sconvolta “l’unica importante per lui è Lily, lui odia dormire con le ragazze con cui sta ed è quello che le aveva chiesto”, ma non poteva dire quello che gli passava per la testa,ne fermarsi ad analizzare tutto perché James si ostinava a guardarla dritta negli occhi, come ad assicurarsi che lei fosse ancora lì, che non fosse scappata,
“sono scioccata, quelli là si butterebbero in mare pur di aiutarti” disse infine Lily, decisa a mantenersi in zona neutrale
“e io lo fare per loro” disse lui sollevato dal fatto che non chiedeva spiegazioni per quello che aveva sentito
”siete assurdi”
“no siamo amici” disse lui semplicemente
“Evans”
“mm” disse lei girandosi a guardarlo,facendo finta di non notare che erano vicinissimi
“perché sei venuta?”
“non lo so”
“dai”
“dobbiamo parlane per forza?”
“per forza no… ma se me lo dicessi sarei più contento…”
“non sei contento di avermi qui?” si tirò su a guardarla, ora i loro nasi quasi si sfioravano “evans me lo stai davvero chiedendo?” lei sorrise
“perché mi andava…”
“questo l’avevo capito, lo so che ti avevo detto che le cose non sarebbero cambiate, ma tu sai i miei sentimenti, e credo di sapere i tuoi, ma questo mi confonde” Lily avrebbe voluto dirgli che non sapeva che sentimenti provava James per lei e che quello che l’aveva spinta lì non era certo l’amicizia
“perché quella sera sono stata bene, e mi andava di stare bene di nuovo”disse lei, non era la risposta che desiderava ma gli andò bene ugualmente, Lily ora era li con lui
“ok, pensi che potrei cominciare a chiamarti per nome? Sai mi fa strano chiamare per cognome una ragazza con qui sono stato due volte a letto” gli arrivò un pugno “ok ok questo me lo sono meritato” rise lui, toccandosi la spalla indolenzita, Lily ringraziò di essere così piccola, perché lui alto com’era occupava tutto il letto e a lei era rimasto ben poco spazio
“sto per cadere dal letto” disse, quando cominciò a temere una rovinosa caduta se lui si fosse spostato
lui aprì le braccia e lei un po’ titubante si sdraiò sul suo petto stettero un po’ così, imbarazzati dalla situazione, poi lei poggiò le mani sul suo petto
“ti batte fortissimo il cuore” disse teneramente
“ehm, speravo non lo notassi” disse lui fintamente spavaldo
“oh dannazione” sbottò Lily all’improvviso
“che c’è?” chiese lui allarmato
“come faccio ad uscire senza farmi vedere?”
“vuoi andare ora?” sperò con tutto il cuore che lei non le dicesse di si, Lily evitò il suo sguardo e gli rispose “no”
“quelli li torneranno domattina, basterà aspettare che si addormentino” disse contento
“ok, ma è tardissimo”disse guardando l’orologio, ogni volta che parlavano il tempo volava “conviene che dormiamo”
“Evans?”
“si?” “grazie… è il più bel regalo che mi potessi fare“ e le diede un bacio sulla testa
“figurati James”
“mi hai chia…”
“non rovinare tutto” “notte Lily”
James pensò che avrebbe dato ciò che di più caro aveva per poterla tenere ogni notte fra le sue braccia, la guardò ancora a lungo, desiderando che quella notte non passasse mai.
Si svegliarono nella stessa posizione, solo un po’ più stretti l’uno a l’altro
“buongiorno Lily” disse lui con un largo sorriso
“buongiorno James, ah, buoncompleanno” si issò sul suo petto e lo baciò sulla guancia
Lily vedeva che stava sorridendo, ma i suoi occhi avevano un velo di tristezza
“a cosa pensi?”
“a niente” disse lui scostando la testa per poterla guardare, Lily capì“ti mancano?”
“come l’hai capito? Beh, si, tanto, mi sento quasi in colpa, perché stamattina mi sono svegliato felice, non capitava da quando sono morti, e il pensiero che questo sia uno dei miei più bei compleanni nonostante loro non ci siano mi fa sentire come se stessi mancando loro di rispetto”
“oh no James, non è così, loro sarebbero contenti di saperti felice” lui fece un sorriso tirato
“hai ragione” sperava che fosse davvero così
“mi sembra che stiano dormendo, conviene che vado” disse dopo essersi accertata che quello che vedeva sul volto di James fosse un vero sorriso
“si vai, la tenda è chiusa dalla tua parte controlla prima di uscire” disse a malincuore
ma Lily invece di scostare la tenda la aprì completamente, proprio mentre i malandrini stavano entrando, ormai il danno era fatto, pensò, si maledì per non aver indossato la vestaglia, li salutò noncurante e uscì, per poi diventare rossa e correre fino al suo dormitorio.
I tre Malandrini fissavano James a bocca aperta.
“James quella era Lily” disse Sirius, scioccato, incredulo
“si” disse James, tirandosi su e poggiando la schiena sulla testata del letto
“era Lily Evans?” chiese poi Peter
“si”
“quella Lily Evans?” continuò Remus
“state cominciando ad essere ripetitivi ed ovvi” disse lui, ma non riusciva a nascondere un sorriso
“ma?” chiese allusivo Sirius
“no…secondo te l’avrei fatta uscire?” disse sorridendo malandrino
“per questo ieri sera non hai voluto festeggiare come al solito?” disse Peter
“si”
“sapevi sarebbe venuta?” chiese Sirius
“no,ma ci speravo”
“e perché?” chiese Remus
“Glielo avevo chiesto, come regalo di compleanno”
“glielo avevi chiesto?” chiese canzonandolo Sirius
“si, ma non avrei mai pensato che venisse”
“quindi non è proprio successo niente?” ripetè Sirius
“si che è successo, è venuta a dormire con me, era quello che volevo
“forse i pianeti si stanno allineando perché voi finiate insieme” disse Remus sorridendo sornione
“magari”
“le hai detto di quelle ragazze con cui sei stato?”
“Remus ogni tanto puoi non comportarti da coscienza e godere delle belle cose che ci succedono?” disse James esasperato
“io ti apro gli occhi, pensa se sapesse, dopo che ha dormito con te che sei stato con tre ragazze dopo avergli promesso che saresti cambiato” provò a farlo ragionare Remus
James sapeva che il suo amico aveva ragione, ma cercava di giustificare quella omissione
“noi non stiamo insieme, è una cosa che abbiamo chiarito…” disse amaramente
“perché non glielo dici allora?” chiese Peter
“perché non mi sono mai sentito come stanotte, ho potuto vedere come sarebbe se lei mi amasse davvero… non voglio rovinare tutto di nuovo…” la sua sincerità era tanto disarmante che i suoi amici non ce la fecero a ribattere.
 
 
Dall’altra parte, nel dormitorio femminile, era in atto un altro interrogatorio
“Lily dove sei stata?” chiese Alice, un po’ preoccupata
“da James” disse Lily, fingendo che fosse una cosa naturale
“cosa vuol dire da James?” la incalzò l’amica
“vuol dire quello che ho detto” prese a sistemare la divisa che avrebbe indossato quel giorno per non guardarla
“ma avete?” chiese Mary, lasciando intendere altro
“certo che no…era il mio regalo di compleanno” disse paonazza Lily
“il tuo regalo di compleanno?” Alice non capiva
“me l’ha chiesto lui… e a me ha fatto piacere andarci” disse, precedendo la prossima domanda
“quindi avete di nuovo dormito insieme” sintetizzò Mary
“si”
“Lily, ti stai innamorando di lui?” chiese Alice
“è speciale, nessuno mi fa sentire come lui, sembra che non desideri altro nella vita che avermi vicino, ed è quello che sto cominciando a provare anche io”
“Lily è davvero qualcosa di profondo quello che c’è tra voi”
“ancora non c’è niente… solo abbozzi…”
“tutto fa presagire…”
“non voglio fasciarmi la testa prima di rompermela…” ma disse tutto questo con il sorriso
 
 
“vi siete superati” disse James
Sirius alzò il bicchiere “per te fratello, è il minimo”
I malandrini avevano organizzato una mega festa per i 17 anni di James in sala comune. James e Sirius furono l’anima della festa, cantarono persino travestiti da sorelle Stravagarie, e Lily pensò di non aver mai riso tanto, poi ad un certo punto i ragazzi sparirono, Lily sapeva che erano andati a fare qualcosa da Malandrini, era un qualcosa di solo loro, quel qualcosa che li rendeva speciali.
Quella sera aspettò che le sue amiche si addormentassero poi inviò un biglietto a James, sperando fosse tornato dalle sue scorribande con i malandrini
“ehi che fai?”scrisse su un aeroplanino e lo indirizzò al dormitorio maschile dopo pochi minuti gli arrivò la risposta“ti aspetto” Lily non ci pensò due volte, si fiondò nella sua camera, salutò i malandrini che la guardavano attoniti e si richiuse le tende dietro le spalle
“come facevi a sapere che volevo venire?” chiese
“volevi venire?”chiese lui sorpreso
“si…” non si dissero nientr’altro, Lily si accoccolò tra le sue braccia ed entrambi finirono tra le braccia di Morfeo.
 
 
Senza Lily che le svegliasse Alice e Mary si svegliarono in ritardo e Alice dovette fare una capatina in bagno prima della lezione di Incantesimi per controllare in che condizioni fosse
“è stato con Annette e con Vittoria” pianse Monique
“lo sapevi a cosa andavi incontro quando sei andata a letto con James” la rimbeccò una sua amica
“sei andata a letto con James Potter?” chiese Alice
“si, perché dovrei raccontarlo a te?” disse acida la diretta interessata
“stai praticamente gridando e ti preoccupi se sento?” disse lapidaria Alice
“si, solo che ha scoperto che in quei giorni è stato con altre due ragazze” continuò l’amica della ragazza che piangeva, come se morisse dalla voglia di far sapere al mondo quanto stupida fosse stata la sua amica, ad Alice la disgustò
“ah…” riuscì solo a rispondere
“lui te l’ha detto però che sarebbe stato qualcosa senza nessun significato” rincarò la dose
“si ma pensavo che avrebbe cambiato idea”
“lui è stato onesto con te, tu gli hai detto che ti andava bene”
“hai idea da quanto tempo mi piace James? Siamo usciti insieme un paio di volte questi anni, ma non è mai successo niente… pensavo ci avesse ripensato”
Alice uscì dal bagno, non doveva sentire altro, richiamò i malandrini che la seguirono in uno stanzino vuoto
“cosa cavolo ti passa per la testa?” disse spingendo James quando le fu davanti
“Alice vacci piano” disse Sirius
“è lui che deve andarci piano… andare con altre ragazze”
A James fu tutto chiaro
“ha ragione, sono stato uno stupido, ma non ha significato niente” disse afflitto
“dillo tu a Lily, perché sennò lo farò io, non posso tenere il segreto”
“non posso…” disse lui duro
“James” cercò di farlo ragionare Remus
James scosse la testa, ora, sconfitto, “mi aveva chiesto di dimostrarle che sono cambiato”
“e perché non l’hai fatto” lo sgridò Alice
“anche lei quel giorno mi ha deluso… io pensavo non ci fosse più niente per cui combattere…” tentò di far valere le sue ragioni, ma Alice non voleva farsi convincere
“James non ti posso promettere niente , non le mentirò” e uscì dalla stanza, lasciando i malandrini a guardarsi negli occhi.

Un mega grazie a chi mi segue, a chi mi recensisce, a chi mi ha messo tra i preferiti... insomma a chiunque legga la mia storia... scusate il ritardo, spero il capitolo vi piaccia. un bacio Te 
  
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