Mi chiamo Elsa, ho 18 anni o meglio.. quasi 18, Ed ho una sorella più piccola di me, e si chiama Anna.
I nostri genitori viaggiano molto, perchè sono dei avvocati molto richiesti all'estero.
All'inizio andavamo con loro, ma dopo ho pensato che per Anna sia meglio rimanere qui. Fino a 3 anni fa non abitavamo sole, c'era nostra nonna con noi.. ma dopo un incidente stradale.. Morì. Ancora penso a lei, gli volevo un gran bene, ed era una persona fantastica. Ma la morte trova tutti..
Ma ora non siamo qui per parlare dei miei problemi.. siamo qui per parlare della mia storia e di altre persone, che conoscete bene.
Sento un rumore. Molto fastidioso, visto che fino a due secondi fa dormivo beata. Sento il rumore aumentare e quinti mi alzo dal mio letto a baldacchino.. 
Individuo il rumore, è la sveglia, la spengo. Mi alzo e vado a fare una piccola doccia. Metto la divisa e vado a prendere l'ascensore per salire a svegliare Anna.
- Anna, Se non ti svegli subito non ti preparo la colazione.-
Busso alla porta continuamente facendo un gran chiasso. Nessuno mi risponde, probabilmente Anna dorme ancora. Provo ad aprire la porta, ma come al solito è chiusa. Busso ancora più forte.
- Anna! Se non ti svegli tra cinque secondi non ti faccio portare MAI più Kristoff a casa nostra.-
Sento la chiave girare in fretta nella serratura. Un Anna con i capelli in disordine appare davanti a me.
- Volevo dormire un altro po!-
Risponde lei sbuffando.
- Ti riposerai dopo, non ti preoccupare. Ora vai a lavarti e sistemarti, la colazione sarà pronta tra 10 minuti.-
Mi giro e me ne vado a prendere l'ascensore per andare nel piano di sotto. di cucina. Solita Routine per me. 
Vado nella grande cucina, prendo due padelle e le metto nei fornelli. 
Prendo due quattro uova le butto nella prima pentola, prendo due pezzi di bacon e lo metto nell'altra pentola.
Come previsto in 10, anche meno, minuti la colazione è pronta e la servo. Due uova ad Anna e un Bacon. Due uova a me e un Bacon.
- Anna hai fatto?-
Le urlo. Spero mi abbia sentito. La nostra villa ha 5 piani, so che è esagerato, come se ci vivesse una famiglia di 7 persone. Invece ci abitiamo io e Anna.
Questa villa è tramandata da generazione in generazione dalla famiglia Arandelle.
Ha un grande giardino, una serra, una scuderia, una piscina grande e una casa in giardino di due piani in cui viveva mia nonna.
Quella casa è una vecchissima casa tradizionale Giapponese. Con molti oggetti preziosi. Solo quella casa e quello che c'è dentro potrebbe sfamare 100 famiglie per almeno 40 anni. E fidatevi, non scherzo.
Ci sono molte stanze, almeno 10 in ogni piano.
1 bagno in ogni camera. 11 Camere. 1 cucina gigantesca. 1 bagno per piano. 1 Salone che è situato nel primo piano e lo occupa tutto. 1 Stanza in cui nessuno tranne i nostri genitori possono entrare. diverse stanza per le collezioni di mio padre. e altre stanze a caso.
Credo che sia solo uno spreco 1 casa così per due persone ma i miei genitori non mi vogliono neanche sentire.
La mia camera è situata nel terzo piano e invece quella di anna nel quarto.
Presto verrà nostra cugina, Rapunzel, ad abitare qui insieme al suo fidanzato. Spero ci sentiremo meno sole, o meglio, MI sentirò meno sola.
Anna scende dalle scale. Si strofina il palmo della sua mano nell'occhio.
- Umh.. Eccomi.-
Fa un grosso sbadiglio e poi si mette seduta a mangiare. Mi siedo anche io e inizio a mangiare.
- Elsa.. Sai.. Mi è venuta in mente una cosa...-
Ci risiamo, quando fà così non è mai una buona idea.
- Perchè non invitiamo i nostri amici a stare qui?-
Chiede sperando di un mio si.
Ecco, come ho detto prima. 
- Anna, Lo sai che non si può.-
Rispondo pacata spostando un ciuffo della mia treccia che mi era venuto davanti gli occhi.
- Ma.. Perchè?-
- Loro hanno una casa, una famiglia.-
Rispondo con lo stesso tono di prima, ma con una leggera goccia di tristezza alla fine.
- Ma.. Possiamo comunque chiedere...-
- Ma pensi che lascerebbero la loro famiglia per stare con noi due?-
Alzai la voce.
- Prima di dire così possiamo chiedere!- 
Mi urla lei.
- Bene, Se tu pensi che diranno di si allora sei proprio ingenua.-
Mi alzo, prendo lo zaino prendo le chiavi del cancello e me ne vado. 
Davanti al cancello lo apro con la chiave, lil cancello di divide in due e mi lascia passare, devo sbrigarmi perchè si richiude dopo 8 secondi.
Visto che tutto dentro la nostra terra è costoso c'è un sistema di guardia impossibile da distruggere. Se tu tocchi una parte che non sia il cancello, una copula invisibile ti spinge via.
per entrare devi avere la chiave e si può aprire da dentro ma si richiude comunque in 8 secondi.
Mi incammino a scuola. Davanti al cancello incontro Rapunzel e il suo fidanzato.
Loro due sono i miei migliori amici, e poi vengono in classe con me.
- Buon giorno Elsa! Ma Anna?-
Dice Rapunzel.
- Abbiamo litigato. Probabilmente è rimasta in dietro.-
Le dico.
- Mi dispiace..-
Dice lei.
-Ragazze, Dobbiamo sbrigarci! Siamo in ritardo!-
Esclama Eugene che fino ad ora è stato muto.
Corriamo dentro e ci precipitiamo in classe.
Per fortuna non è arrivata ancora la professoressa di Storia.
Ci mettiamo nei nostri posti che sono abbastanza vicini. Rapunzel è dietro di me e Eugene è alla mia sinistra. La professoressa lo rimprovera spesso perchè si gira in sua direzione.
- Buon giorno mia amata Elsa, i tuoi bellissimi occhi rispecchiano la tua anima angelica.-
Mi saluta il ragazzo più odioso e popolare della scuola. Jack Frost.
- Fottiti Frost.-
Ormai anche questa era Routine. Lui mi diceva delle frasi da quattro soldi e io lo mandavo a quel paese.
- Ma come siamo gentili.-
La professoressa entra prima che potessi rispondergli.
La mattinata passa e, come ogni compito, ho preso 10 di Inglese.
Esco fuori dalla scuola e vedo, in lontananza, mia sorella parlare con Rapunzel, per poi scappare di corsa. Vado da lei e faccio finta di nulla. 
- Ehy, Punzie! Andiamo a prenderci un gelato?-
Lei sussultò, non deve avermi sentita arrivare. Si gira e mi sorride.
- Non ti avevo sentita arrivare. Comunque, Certo! Andiamo!- 
Mi prende sotto braccio e mi trascina all'entrata.
Qui c'è sotto qualcosa. 
- Aspetta! Non è arrivato Eugene!-
Lei si ferma di botto e si agita improvvisamente. Probabilmente sta pensano ad una scusa.
- N-Non può venire! Deve uscire con dei sui amici!-
Non è proprio brava per queste cose.
Sospiro. Lei si agita ancor di più.
- Va bene, sarà per domani.- 
Esclamo infastidita.
- Si!-
Sorride lei per poi prendermi a braccietto e dirigerci alla gelateria.
Tra Vestiti, Gelati e dolci passarono 6 ore buone.
- è così tardi?-
Esclamo guardando l'orologio che indicava le 6 e mezza.
- Già...-
Esclama Punzie con un sorrisetto.
- Devo andare a casa, grazie per la divertente giornata!- 
- Ti accompagno tanto ora non c'è Eugene!-
Esclama lei subito.
- V-va bene..-
Rispondi dubbiosa... Cosa sta architettando Anna?
Arriviamo nella mia villa.
- Grazie per la compagnia! Vuoi entrare o vai?-
Chiedo guardando l'orologio. Le 6 e 50.
Apro il cancello ed io e Punzie corriamo dentro.
Apro la porta e quello che vedo è sorprendente.
Hiccup, Merida, Eugene, Frost e Kristoff fanno avanti e indietro con i scatoloni su l'ascensore.
-Oh, Ciao sorellina! Visto? Io l'ho chiesto.. E loro hanno accettato!-
Lei mi sorride. Il mio occhio aveva un ticchettio. Spero che scherzasse quando ha detto di volerli in casa in vece.. 
-Oh, Amore mio! Appena tua sorella mi ha invitato qui ho subito accettato. E la cosa migliore è che la mia camera è davanti la tua!- 
Sorride lui.
Oggi. 2 Maggio 2014 La mia vita è finita.