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Autore: emmax5    13/05/2014    2 recensioni
Alla fine della quarta serie Phoebe aspetta un bambino che poi le viene sottratto dalla sorgente.
In un universo parallelo però quel bambino, anzi quella bambina è nata e decide di tornare indietro nel tempo per risolvere un problema. Quello che ignora è che è arrivata nel tempo giusto ma nella dimensione sbagliata, in una dimensione dove lei non è mai nata...come reagiranno le sorelle? Dakota riuscirà a trovare quello che cerca?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dakota era fuoco, anche mentre dormiva e respirava piano appoggiata al suo petto , Dakota era fuoco.
Gli bruciava la pelle, il cuore e l’anima.
L’incendio di passione e desiderio che ardeva perennemente e lo faceva rimanere sveglio a guardarla dormire.
Era la donna della sua vita, l’unica che poteva comprendere completamente il suo essere, la sola creatura che aveva un lato oscuro più pericoloso e profondo del suo.
Le spostò i capelli dal viso e la strinse di più a sé.
Lui gli apparteneva in ogni più piccola particella del suo essere, era impensabile anche solo immaginarsi separato da lei, ma Dakota no, lei era diversa, lo amava si, su questo non nutriva dubbi ma era come se ci fosse una parte nascosta che lui non avrebbe mai potuto neanche sfiorare.
Era irraggiungibile.
La stringeva respirando il suo profumo a pieni polmoni, le ventiquattro ore che aveva passato separati erano durati una vita, da quando si erano messi insieme non avevano mai passato una notte separati, non aveva mai dovuto cercarla nel letto, aveva il suo calore e il suo profumo attaccati alla pelle, sotto la pelle perennemente.
Quando la mattina si era svegliato e aveva letto il suo biglietto lo stomaco si era stretto in una morsa.
La sua Dakota stava facendo qualcosa di proibito, pericoloso, ma forse l’unica cosa possibile, ma la stava facendo senza di lui, non poteva permetterlo.
Erano l’uno l’ancora di salvezza dell’altro,i due poli negativi che creavano potere positivo, si domandava cosa sarebbe successo se non fosse arrivato in tempo, ma la fortuna aveva deciso di farlo arrivare nel posto giusto al momento giusto.
Quante volte era riuscito a farla tornare indietro?
Aveva perso il conto, era stato un cammino lungo e difficile pieno di sacrifici e sofferenze che gli aveva permesso di amarsi ancora di più e contare solo l’una sull’altra.
Quante volte sarebbe riuscito a riportarla indietro, a strapparla dalle braccia della sorgente?
Non voleva neanche pensarci, un brivido gli percorse la schiena.
Ci sarebbe stato sempre, sempre nonostante tutto.
Erano così simili eppure così diversi.
Lui era figlio di un demone e un’umana e l’unica cosa che lo aveva salvato dall’essere uno spietato assassino come suo padre, era stato il fatto che gli anziani avevano avuto pietà di lui dopo aver sterminato la sua famiglia. Aveva quattro anni quando era stato adottato dalla scuola di magia e allevato secondo le regole del bene nonostante la sua parte demoniaca. Una sorta di contorto esperimento di rieducazione in cattività.
Proprio alla scuola di magia aveva incontrato Dakota, era l’unica che gli altri allievi della scuola guardavano e trattavano con più diffidenza di  quanto trattassero lui nonostante lei non avesse mai fatto niente di male.
Era la figlia di una strega e della sorgente di tutti i mali e tanto bastava a renderla pericolosa.
Erano entrambi marchiati a fuoco dalla nascita, in stallo tra i due mondi del bene e del male, erano spiriti affini, anime gemelle.
L’aveva amata dal primo momento.
Era semplicemente rimasto folgorato dalla sua bellezza, emanava luce e calore, gli aveva rubato il cuore quando lui aveva dieci anni e lei otto.
Lei era inavvicinabile, troppo abituata alla diffidenza altrui per fidarsi davvero di qualcuno, ci erano voluti anni per conquistarla, una pazienza infinita, ma ne era valsa la pena.
Era riuscito a baciarla il giorno del suo diciottesimo compleanno, a dire il vero era stata lei a baciarlo, era il suo regalo di compleanno per lui.
Lo aveva baciato all’improvviso, gli era saltata al collo e aveva unito le loro labbra in un fuggevole bacio, poi lo aveva guardato con gli occhi luminosi e un sorriso da fine del mondo e lui aveva capito di essere perduto, non avrebbe mai più potuto amare nessun’altra.
Il resto della loro storia era stato naturale come respirare, sempre insieme inseparabili, la convivenza, il fidanzamento e il matrimonio erano state tappe oltrepassate con serenità e sicurezza, ma non avevano capito che nella oro storia non sarebbero mai stati davvero da soli.
Gli anziani non vedevano di buon occhio la loro unione, poteva essere pericoloso unire un tale quantitativo di potere, se insieme fossero passati dalla parte del male sarebbe stata la fine, neanche il grande Wyatt sarebbe riuscito a fermarli.
Erano stati buoni e discreti lavorando e combattendo sempre dalla parte del bene, contro demoni di ogni tipo e pian piano la situazione sembrava essersi calmata, fino a quando non era nata Prue.
La loro bambina aveva appena tre mesi eppure sembrava che niente fosse in grado di terrorizzare il mondo magico più di quel viso paffutello dalla risata facile.
Avevano creato qualcosa di ancora più pericoloso di Dakota.
Secondo gli anziani in lei albergava sopita una parte della sorgente e una dei demoni della stirpe di suo padre, senza contare il potere proveniente dalla famiglia delle più grandi streghe di tutti i tempi.
La loro bambina era una bomba atomica.
Il male tremava pensando al fatto che sarebbe stata cresciuta dalla parte del bene e il bene inorridiva davanti a una tale carica di energia che avrebbe potuto rivoltarsi contro di loro in ogni momento.
Lui non si era da subito reso conto della situazione, era felice in un modo imbarazzante, aveva una famiglia tutta sua, una donna che amava alla follia e una bambina bellissima che testimoniava e rafforzava il loro amore, l’aveva cercata, attesa e voluta, ci aveva messo un po’ a convincere Dakota ma alla fine lei aveva ceduto.
Credeva che sua moglie volesse aspettare perché erano troppo giovani, magari voleva ancora godersi qualche ano di matrimonio senza troppe responsabilità, ma non era quello il motivo.
Dakota era nata per essere madre, sapeva sempre quale fosse la cosa giusta da fare, come prenderla e perché piangeva, lui ci aveva messo un mese per riuscire a cambiare un pannolino perché aveva paura che sua figlia potesse rompersi tra le sue mani tanto era piccola, ma lei no, lei era sicura, veloce, efficiente e amorevole immensamente amorevole.
Dakota sapeva, fin da quando aveva capito che sua figlia era presente ed esisteva in lei come una piccola bollicina che galleggiava nel suo grembo, era cambiata.
Era diventata più attenta ai dettagli come se tutto potesse costituire un pericolo, scrutava i volti delle persone che amava alla ricerca di qualche sintomo di allarme, e anche se non gli e lo aveva mai detto Marcus aveva intuito che il motivo per cui si era staccata dalla sua famiglia era  che sospettava che la loro non accettassero completamente Prue.
All’inizio pensava che le sarebbe passata, ogni mamma è protettiva con i proprio figli, ma poi aveva capito che Dakota aveva ragione.
Erano cominciati gli attacchi, palesi quelli de male e più celati e discreti quelli da parte degli anziani.
Entrambe le fazioni avevano un obiettivo comune, la loro bambina.
Il piano di Dakota era pericoloso e al di fuori di tutte le regole.
Aveva fatto qualcosa di impensabile per il mondo degli anziani, si era schierata contro di loro e contro tutti quelli che minacciavano la sua famiglia con una forza e prepotenza da spaventare persino lui.
L’aveva vista perdere il controllo e ogni volta diventava più difficile riuscire a riportarla indietro, era difficile anche per lui rimanere ancorato dalla parte del bene quando questo faceva di tutto per annientare la sua famiglia.
Dovevano proteggere Prue e lo avrebbero fatto con ogni mezzo e a qualunque prezzo, a costo di spazzare via entrambi i mondi magici.
Dakota ebbe un soprassalto, aprì appena gli occhi, guardò suo marito sorridendo appena e si sdraiò completamente sopra di lui avvinghiandosi al suo petto, poi con un sospiro chiuse gli occhi e tornò a dormire, era al sicuro, lo sarebbe stata ancora per un po’.
Marcus le baciò il collo e nascose il viso nei suoi capelli mentre il fuoco di Dakota si espandeva per tutto il suo corpo chiuse gli occhi e riuscì finalmente ad addormentarsi.
Da giorno successivo avrebbero messo in atto il loro piano.

 
 
  
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