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Autore: thepassenger_    22/05/2014    0 recensioni
“Non te ne andare. Ti prego.”
“Devo. Ti farei solo del male.”
“No… Non lasciarmi, non così!”
“Non ti lascio. Sarò sempre qui, con te. Aspettami.”
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apro la porta di casa e sento della musica provenire dalla stanza di Morgan, il mio coinquilino.

All’inizio, quando arrivai nel nuovo appartamento e scoprì che avrei dovuto condividerlo con un ragazzo, cominciai a cercarne un altro. Dopo poche settimane, anzi, pochi giorni, Morgan si rivelò essere una bellissima persona.

Appoggio la borsa sulla poltrona e guardo fuori dalla finestra. Essa rimanda il mio riflesso, pallido e smorto.

“Ciao piccola!”

Morgan mi abbraccia e osserva la finestra, aggrottando le sopracciglia. Mi fa girare e mi osserva attentamente.

“Ehi, che è successo? Stai bene?”

“Non proprio, ho avuto un piccolo svenimento da Anne, in libreria.”

“Siediti, ti faccio un thé.”

Siedo sul divano e tolgo le scarpe, incrociando le ginocchia e appoggiandovi sopra il mento. Morgan ritorna e si siede accanto a me.

“Sicura di stare bene?”

“Sì… Cioè… Non proprio, no.”

“Vuoi parlare?”

“Non saprei nemmeno cosa dire.”

“Non importa.”

Lo guardo. I suoi occhi scuri sono attenti e profondi, ma allo stesso tempo dolci. Sospiro.

“Ero con Anne, stavamo chiacchierando del più e del meno. A un certo punto ha nominato il ragazzo che è arrivato da un paio di settimane, te ne ho parlato. Questa mattina, si è seduto sotto il mio albero. Non ho avuto il coraggio di parlargli e mi sono seduta lì, di fianco a lui. Lo sentivo respirare forte, aveva la fronte imperlata di sudore. Si è alzato poco dopo per andare a lezione. Quando mi stavo avvicinando all’albero, il cuore ha cominciato a battere forte, avevo un buco nello stomaco e il vuoto nella testa. E’ successa la stessa cosa prima, quando Anne l’ha menzionato. Le gambe tremavano, il fiato era corto e le mani sudate. Poi nero. Mi sono svegliata con Anne che continuava a chiamarmi.”

Abbasso lo sguardo sulle mie mani, quasi imbarazzata dai pensieri che frullano nella mente di Morgan. Rimaniamo in silenzio. Ad un tratto, avvicina la sua mano alla mia e la accarezza. Alzo lo sguardo e vedo che sorride dolcemente mentre i suoi occhi lanciano bagliori.

“Piccola… Questi sono i sintomi di un colpo di fulmine.”

Lo fisso e scoppio a ridere. “Cosa? Io innamorata? Di lui? Non lo conosco nemmeno, magari è una persona noiosa o cattiva. Io, che odio l’amore, mi sarei innamorata?”

Lui non dice nulla, ma continua a sorridermi. Il ghigno sarcastico dipinto sulle mie labbra lascia posto a un’espressione preoccupata e silenziosa.

Potrebbe essere vero. Potrebbe essere successo davvero. Il colpo di fulmine non esiste, ma chi lo può affermare con certezza? Chi può affermare invece il contrario?  

Guardo di nuovo Morgan e scoppio a piangere. Non mi trattengo più, posso liberarmi. Lui non è sorpreso, conosce il motivo e mi cinge con le braccia, mentre affondo il viso sulla sua spalla.  

La sua mano mi accarezza piano i capelli, mentre cerco di non pensare e di adattare il battito del mio cuore al suo respiro, calmo e lento.

“Non posso farcela. Io…” “Sssh.” Stringe la presa e sussurra piano “Ce la puoi fare. E’ tutto passato. Puoi cominciare di nuovo, lasciarti il passato alle spalle. Lui non può rovinarti di nuovo la vita. Calma, non parlare. Io sono qui.”

  
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