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Autore: pandanto    24/05/2014    5 recensioni
Ogni amore ha i propri ritmi. A volte aspettare, esitare, rende i rapporti più concreti.
SPOILER 7a STAGIONE
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Farrah Fowler, Sheldon Cooper
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Mentre scendevano le scale in tutta fretta, Amy chiese con la voce affannata: «Ma dove stiamo andando di preciso?».
Leonard si fermò per risponderle e le chiese sarcasticamente: «Sul serio? Dove vuoi che sia andato un uomo che a malapena sa andare in giro da solo e che sta cercando conforto?». Le tre donne lo guardarono accigliate. Lui alzò gli occhi al cielo.
«Sveglia! È andato in Texas, da sua madre!». Un coro di “oh” seguì la sua rivelazione. Era più che ovvio ora che ci pensavano su. Ogni qual volta che Sheldon aveva avuto un problema era sempre scappato per andare a casa per parlare con sua madre e, nonostante l’immensa difficoltà nel conciliare le loro posizioni, si sentiva sempre a suo agio con lei.

Si misero in macchina, Bernadette dietro di loro per seguirli, e cominciarono quel lungo viaggio. Si fermarono solo una volta per sgranchirsi le gambe ma poi continuarono imperterriti.


«Sheldon?». Mary esitò prima di aprire la porta. Un mugolio acconsenziente la invitò ad entrare. Il figlio era nella sua solita posizione, disteso su un fianco con la mano sotto la testa e dando le spalle alla porta.

«Che c’è?».

La donna sospirò profondamente. «Tesoro, capisco perfettamente quanto sia difficile per te affrontare i problemi, ma ciò non significa che tu ti debba arrendere. È un brutto periodo ma non puoi abbatterti così! Sei un bambino prodigio per me e so che, qualunque cosa accada, tu riuscirai a tirarti fuori da questo tunnel e ritroverai la luce…». Non finì la frase che lui le si era già buttato addosso per abbracciarla.
Sorrise e se lo strinse fra le braccia.

«Va tutto bene».


«Oh no». Leonard accostò lentamente. «Cosa c’è che non va?», chiese Emily. «È successo qualcosa al motore?».

«No, no…guardate dietro». Quando si voltarono per guardare non c’era nulla. Non c’era nulla! Avevano perso Bernadette e gli altri per strada.

«Oh merda!», esclamò Penny. «3 chiamate perse! Ora li chiamo… Dio, ma come abbiamo fatto a non accorgercene?!». Si passò le mani fra i capelli, scese dalla vettura e cominciò a camminare avanti e indietro finché Howard non rispose al telefono.

«Oh mio dio, Penny! Siamo fermi da mezz’ora, la macchina ha qualcosa che non va ma non siamo in grado di aggiustarla!». L’uomo spiegò dove si trovassero e Penny terminò la chiamata con un breve “Arriviamo subito”. Montò in macchina e tornarono indietro di cinque kilometri.

La donna fece per andarsene, quando luì esordì con un
«Mamma?».

Lei si voltò. «Dimmi».

«Ti ricordi di Amy?».

Sorrise. Non le aveva chiesto qualcosa di strambo come al suo solito, ma era una frase semplicissima. “Quella ragazza lo ha cambiato”, pensò. «Certo che me ne ricordo».

«Pensi che io la meriti una persona così? In questo periodo mi sono reso conto del male che le ho fatto e di quanto abbia fatto lei per me e per sopportarmi. Le voglio bene, ma non quanto ne voglia agli altri… è diverso. Quando me ne sono andato, sono stato male al pensiero di averla lasciata sola, così l’ho chiamata. Sono così confuso… Da una parte voglio capire cosa voglio e stare lontano da tutti, ma da un’altra lei mi manca terribilmente. Cosa devo fare?».

Lo guardò con dolcezza. Aveva gli occhi umidi.

«Non devo essere io a dirtelo». Mary gli sorrise ancora una volta e chiuse la porta.


«Cosa facciamo adesso? Sono già le 10, non arriveremo mai in tempo!», esclamò Raj. Tutti presero a lamentarsi e a cercare una soluzione.

«Fermi tutti!». Amy prese il cellulare. «Sheldon mi sta chiamando».

Gli amici sgranarono gli occhi. «Metti il vivavoce, non parleremo», sussurrò Leonard.

«Pronto?».

«Ciao, Amy. Disturbo?».

«Oh, no, tranquillo. Dimmi pure».

«Stavo pensando che… io sia stato troppo avventato nel decidere di abbandonare tutto. Stamattina ho letto un articolo che riportava degli aspetti della teoria delle stringhe che non erano mai stati considerati e che mi hanno ispirato molto. E poi…». Nell’aria si percepiva una grande tensione.

«Non riesco a stare senza di te. Voglio tornare a casa».

Gli altri scoppiarono in un urlo da stadio.

Sheldon sgranò gli occhi e fissò il telefono interrogativo.

«Tu resta lì, stiamo venendo a prenderti, bello!», strillò Leonard.

 
________________________________________________«♥» nda
Ammetto di essermi divertita molto a scrivere questo capitolo, non solo per gli imprevisti e la confessione di Sheldon, ma anche perché non essendo ancora iniziata l'ottava stagione ho molta più libertà e posso dare più sfogo alla mia fantasia. Vi è piaciuto? E' una reazione verosimile quella dei ragazzi?

Spero di aggiornare il più presto possibile!
   
 
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