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Autore: _Veronik_    30/05/2014    4 recensioni
Finalmente poteva ricominciare.
Uscì da quell’edificio senza voltarsi indietro.
Dopo tutto quel tempo poteva sentirsi di nuovo libero. Non avrebbe più guardato al passato, non si sarebbe più chiesto cosa sarebbe successo se quel giorno avesse fatto una scelta diversa.
In fondo, non se ne era mai pentito.
Avrebbe riniziato la sua vita da dove l’aveva lasciata sei anni prima e l’avrebbe continuata come se nulla fosse cambiato. Ma sapeva che questo non era possibile.
Perché i giudizi, i dissensi, gli sguardi di disprezzo e la paura degli altri, da quel giorno, lo avrebbero accompagnato in ogni momento della sua quotidianità.
Tutti avrebbero continuato a considerarlo un mostro.
E Ji Yong non riusciva più a sopportarlo.
Ciao!
Questa è la mia seconda ff spero vi piaccia ^.^
Baci :** _Veronik_
Genere: Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~2 Rosa

-comunque io sono Jessica-
-Ji Yong-

Da quel giorno ne era passati altri dieci e i due, per qualche ragione inspiegabile agli occhi del ragazzo, si erano continuati ad incontrare ogni mattina per portare a spasso i cani.
Si erano imbattuti per caso due giorni dopo e Jessica aveva proposto di passeggiare insieme anche nei giorni successivi. Ji Yong aveva accettato. Gli piaceva la sua presenza e gli piaceva ancora di più il comportamento di lei nei suoi confronti. Un comportamento che era ormai raro per lui.
Lei veniva dall’Italia ed era già da tre anni che si era trasferita in Corea del Sud, ma solo il mese prima aveva deciso di traslocare nella capitale. Avevano anche scoperto di abitare abbastanza vicini. Entrambi avevano un appartamento in centro; Ji Yong ci abitava da quando era tornato e, abituato alla solitudine, aveva deciso di vivere da solo e non essere di peso ai suoi. Studiava in casa per gli esami universitari, poiché non aveva avuto la possibilità di frequentarla sei anni prima, mentre lei a soli 24 anni, era laureata in lingue e lavorava come guida turistica.
Quel pomeriggio avevano deciso di andare a prendere un caffè da soli, senza Gaho e Ari. Non si erano mai incontrati al di fuori delle passeggiate mattutine e a Ji Yong quell’uscita era qualcosa di strano e speciale allo stesso tempo.
Era uno strappo alla regola.
Perché ormai le sue giornate erano diventate monotone. Si svegliava e passava la mattinata in centro, tornava a casa per pranzo e studiava tutto il pomeriggio annoiandosi con la tv e infine dopo cena, certe sere, andava a nascondere il suo umore nero dietro bottiglie di alcool in qualche locale. Almeno lì la gente, ubriaca com’era, non si accorgeva di lui; o forse era lui ad essere talmente brillo che non faceva più caso a nulla?
Il fine settimana tornava a casa dai suoi, ma per il resto, la sua vita era di una monotonia totale.
Ma con l’arrivo di Jessica le sue  giornate stavano cambiando. Le mattina non faceva più la stessa strada, camminando velocemente e a testa bassa, ma si fermava su una panchina a chiacchierare con la ragazza, entrava in un bar per fare colazione con lei e cosa più importante: sorrideva.
Aveva imparato a non far più caso agli sguardi della gente, ma quello che lo preoccupava realmente era: possibile che lei non si accorgesse di quegli sguardi?
Era anche arrivato a pensare che li aveva sempre immaginati e che infondo alla gente non era mai importato nulla di lui. Ma Ji Yong continuava a vederli ogni giorno, al fianco di quella ragazza che invece, continuando a sorridergli, non si accorgeva di nulla.
Davvero non sapeva niente? Non sapeva niente di lui?
E se anche fosse stato così, quanto sarebbe passato prima che lo avrebbe scoperto, prima che lo avrebbe lasciato solo e allontanato come tutti gli altri.
Il solo pensiero di lei che lo guardava con disprezzo e paura, lo spaventava a morte.
L’ultima cosa che avrebbe voluto è che lei scoprisse tutto e viveva costantemente con la paura che ciò accadesse; ma infondo, sapeva che una cosa così non sarebbe rimasta nascosta per molto tempo.
Scacciò via quei pensieri che lo tormentavano ogni giorni e tirò su la zip dei pantaloni. Allacciò il bottone e si guardò allo specchio. Indossava una maglia a maniche corte bianca, dei pantaloni neri aderenti e le delle nike rosse. Gliele aveva regalate sua sorella al compleanno l’estate prima, ma lui non le aveva mai indossate; erano troppo appariscenti e non gli servivano un paio di scarpe per attirare l’attenzione, ci riusciva benissimo da solo.
Ma quel giorno era speciale; sarebbe stato un giorno diverso e di conseguenza doveva indossare qualcosa di diverso.
Diede un ultimo sguardo al suo riflesso e uscì di casa.
*      *      *      *      *      *      *      *      *      *
Nel frattempo, a qualche strada di distanza, anche una ragazza si avviava in centro.
Camminava solare e disinvolta come sempre, sorridendo e inchinandosi ogni tanto al passaggio di qualche conoscente. Prese il cellulare dalla tasca e guardò l’orario: 15:47. Lei ed il ragazzo si erano dati appuntamento alle 16:00 davanti il bar che frequentavano quotidianamente da giorni. Attraversò le strade ormai imparate a memoria, sorpassò la panchina del parco in cui sedeva ogni mattina e arrivò davanti al luogo stabilito.
Ji Yong era già lì; camminava avanti e indietro, apparentemente tranquillo, davanti l’ingresso del bar.
Quando vide la ragazza sorrise d’istinto e la raggiunse.
-ehi- la salutò avvicinandosi.
-ehi, è da tanto che aspetti?- chiese lei entrando nel locale.
-no tranquilla, sono appena arrivato- rispose Ji Yong sedendosi al tavolo.
-belle scarpe- commentò Jessica prima di accomodarsi sulla sedia.
-g-grazie-
Il ragazzo sorrise d’istinto, sentendosi uno stupido per non averle mai indossate e per non aver mai realmente ringraziato sua sorella.
Ordinarono un caffè e parlarono del più e del meno, come tutti i giorni.
Passò mezzora o forse più, quando decisero di uscire. Offrì Ji Yong e si avviarono all’esterno; mentre attraversavano l’ingresso un ragazzo dai capelli rosa gli passò accanto.
-guarda quello!- disse Jessica indicandolo senza farsi notare.
Ji Yong non poté trattenersi dal ridere.
-cosa c’è, non ti piace? Una volta li avevo anch’io così eh-
-rosaaa???- si stupì la ragazza.
Ji Yong non le sembrava proprio un tipo a cui piaceva mettersi in mostra così!
-già, li ho avuti di tutti i colori- rispose lui pensieroso.
-e perché ora li tieni di un banale nero?- chiese lei curiosa.
-diciamo.. che erano troppo appariscenti- rispose ridendo.
-direi! Si notava solo quel ragazzo!- disse ridendo anche lei.
Quello che però non sapeva, era che a Ji Yong un tempo piaceva mettersi in mostra, indossare cose appariscenti o tingersi i capelli con colori improponibili, ma quella parte di sé, ormai apparteneva al passato.
Il pomeriggio trascorse tranquillo e verso le 19:00 il ragazzo accompagnò Jessica al suo appartamento.
Si salutarono, sicuri di rincontrarsi la mattina dopo.

 

 

NOTE AUTORE:
Ciauuu!
Ecco il secondo capitolo!
Volevo precisare.. non riesco proprio ad immaginarmi un Ji che studia ahahah non so perché!
E riguardo i colori improponibili dei suoi capelli, tranquille li adoro XD
Comunque sono curiosa di sapere cosa pensate del mistero che circonda questa ff *musica di sottofondo* ahahah no, seriamente, cosa pensate sia successo a Ji?
In realtà non penso sia possibile capirlo da questi due miseri capitoli ahah
Grazie mille a chi ha recensito il primo capitolo e ha aggiunto la storia tra le preferite <3
A venerdì prossimo!
Baci :** _Veronik_
 

 

  
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