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Autore: Schully    30/05/2014    2 recensioni
è una piccola one shot con tre finali alternativi... scegliete quello che vi piace di più... mi sono ispirata un pò a the walking dead un pò a warm bodies e un pò a in the flesh, da loro ho preso l'idea che gli zombie potessero pensare... per il resto è tutto farina del mio sacco spero vi piaccia... E VI RACCOMANDO COMMENTATE NUMEROSI... see you
Genere: Horror, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Finale numero uno

 

Sono spaventati, lo sono anch’io. Li vedo ritirarsi in fretta e furia, l’uomo trascina il ragazzo che sembra opporre resistenza mentre urla qualcosa. “Non sento, cazzo”.

Mi avvicino ma i miei movimenti sono lenti: “ sei uno zombie, remember?” il mio cervello è più sveglio, cazzo penso pure in inglese…. Devo raggiungerli.

Finalmente arrivo al cancello ma di coloro che hanno ridestato il mio essere non c’è traccia. Sono sola, i corpi carbonizzati e trafitti di quelli come me giacciono ai miei piedi, finalmente morti. Non so perché ma mi sento sollevata.

Invece io mi sento più viva che mai, mi avvento sulla cancellata, la scuoto con tutta la forza che ho, ma non cede nemmeno di mezzo centimetro. Mi sento frustrata, vorrei entrare, voglio entrare.

Ma stranamente non è la fame che mi guida, è qualcos’altro di egualmente forte a cui non so dare un nome ma che non lascia scampo.

Che devo fare?

Mi sento tagliata a metà, da un lato sono consapevole che la mia sola esistenza rappresenta un pericolo per tuti coloro a cui voglio bene. Ma d'altronde chi sono coloro a cui voglio bene?.... io non lo so!

Voglio scoprirlo. Incurante di quella voce che si è risvegliata nel mio io che continua a ripetermi: vattene, vattene, è troppo pericoloso, continuo inesorabile a cercare di aprirmi un varco.  Se c’è una cosa che ho capito del mio essere è questa, sono egoista, devo.

Voglio…. Voglio capire chi sono.

Aggrappata  a questa inferriata la mia mente viaggia…. E ricorda… -”Già… CAZZO LE CHIAVI. dimmi che le hai prese tu?... Non possiamo svegliare… …per farci aprire, siamo pure alticci, cazzo di esempio… saremmo dei pessimi genitori “ -

 -“tranquillo amore ho sbagliato a prendere il mazzo, non ho preso quello con le chiavi del cancello, però vedi qui….? Ti farò dormire nel tuo letto stanotte,,,, sempre che tu voglia davvero dormire…”- lo guardo ridendo mentre scaltra infilo il dito indice in una fessura della serratura ed  esclamo sogghignando:-“non guardavi occhi di gatto da piccolo? Che infanzia difficile….”- Lui ride allo scatto della serratura, il cancello si apre.

Eccolo il mio Passepartout, il cancello cigola leggermente mentre si apre di fronte a me, rimango per un attimo immobile, sospesa….. che devo fare? La mia indole egoista si fa prepotente mi spinge a mettere un piede davanti all’altro, a muovermi verso la verità.

Sono entrata. Mi muovo lentamente, cercando di orientarmi, cercando di ricordare chi sono. Il cancello dietro di me sbatte e si riapre, però io non me ne accorgo e entro in questa casa che so di conoscere, sono sempre più lucida, percepisco un odore dolciastro… “umm? P..peperoni e cipolle?” e in lontananza mi giungono ovattate come facessero parte di un sogno delle voci che parlano in inglese.

Salgo i gradini, uno dopo l’altro di questa scala che mi sembra infinita… sono io o il tempo è entrato in circolo?

Mi sembra di non muovermi eppure so che lo sto facendo.. “strano” finalmente sono arrivata di fronte ad una porta, vedo ombre confuse alle mie spalle: “cazzo, cazzo, cazzo, hanno sentito l’odore, e io ho lasciato un varco… merda!” forse una possibilità esiste…

 

Entro. L’ingresso è buio, solo una luce violetta si intravede, sembra lo sfavillio di un monitor per il resto la stanza è in penombra. Nell’altra stanza una figura si avvicina, non riesco a mettere immediatamente a fuoco, si muove tremolando come se fosse la luce di una candela.

Finalmente lo vedo è il ragazzo che mi ha attirato fin qui; mi guarda con occhi colmi d’orrore stringendo convulsamente un machete tra le mani vedo che è paralizzato dal terrore ma stranamente è lo stesso sentimento che provo io, mi parla, sento la sua voce lontana farsi più forte fino a che capisco un’ unica parola: -“mamma!”-.

“Cazzo, ho capito!! Cristopher, mio figlio il mio bellissimo bambino.” I ricordi sono giunti impetuosi tutti insieme, lasciandomi spossata e anche affamata; è quello che temevo la mia natura mostruosa sta prendendo il sopravvento.

Ma non posso, non devo, non voglio cedere, quello che ho di fronte non è un pezzo di carne qualsiasi: è carne della mia carne, sangue del mio sangue come posso nutrirmene? Arranco verso di lui una parte di me lo vuole abbracciare stringere dirgli che tutto andrà bene, mentre l’altra bè, l’altra cerca solo di fargli abbassare la guardia per ucciderlo meglio. Allungo una mano verso di lui, vorrei almeno sfiorarlo, vedo che dai suoi occhi esce acqua “lacrime, sta piangendo per colpa mia”. Ora so cosa devo fare:

 -“u..uc..ucci..di..mi.. ti.. pr..pre..go”- Cristopher  fa segno di no con la testa, il mio tesoro non vuole uccidermi, deve però non vuole. Tocca me aiutarlo, comincio a grugnire facendo affiorare la mia parte mostruosa, digrigno i denti, scuoto la testa da una parte all’altra per impressionarlo e mi avvicino artigliando l’aria che ci separa “e dai reagisci… Cri … ti prego.. il mio autocontrollo non è infinito” penso sempre più vicino alla sua gola. Finalmente qualcosa scatta in lui vedo il suo braccio armato di machete che si alza: “sono pronta”. Ma non sento il freddo della lama, a dire il vero non sento nulla, tutto è diventato buio che sia questa la morte? Ciò che succede quando la nostra vita a fine?

Solo il buio e nient’altro? L’odore forte e pungente di peperoni che avevo percepito appena varcata la soglia si fa più prepotente, sento una mano che mi scuote, sempre più insistentemente.. ”ma che diavolo?...”

_”mamma, mamma… ohi … ti sei addormentata un’altra volta guardando the walking dead!!”-. Apro gli occhi confusa e mi guardo intorno, mi tasto constatando che è tutto a posto, non sono morta. Non sono uno zombie.. menomale, stupido sogno e maledetti peperoni.

 

Fine… (per ora^^)

 

 

 

   
 
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