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Autore: _fyeahlie    30/05/2014    4 recensioni
Taeyang si chiedeva ancora come fosse malcapitato in quella inutile conversazione che vedeva protagonista la vita sessuale del suo migliore amico e continuava a ripetersi perché Seungri non lo chiedesse direttamente a lui, se gli interessava davvero così tanto. [...] Seungri è convinto che lui non sappia dei suoi sentimenti, ma Jiyong sa benissimo cosa prova per lui e se la ride un sacco. E' uno stronzo, o forse no.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: G-Dragon, Seungri, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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E’ passata una settimana dall’accaduto porno imbarazzante in bagno con Seungri, e Jiyong non fa altro che riderci su. Tutto. Il santo. Giorno. Ogni volta che è costretto a vedere il ragazzo in studio, alle prove, a pranzo, non fa altro che immaginare la sua povera tenera faccia imbarazzata e rossa come un semaforo in preda al panico alla vista del suo pisello custodito nei suoi boxer.  Jiyong si chiedeva come l’amichetto lì sotto di Seungri si fosse sentito in quel momento. Doveva ammetterlo, se lo era chiesto già troppe volte.
In più finalmente era riuscito, per non si sa quale grazia divina, a terminare la registrazione della nuova canzone, precisamente l’ultima dell’album. Diciamo che se i ragazzi non avessero pubblicato qualcosa entro la fine dell’estate, probabilmente le loro fan li avrebbero schiaffeggiati fino all’esaurimento nervoso. E come dargli torto, dopo quasi due anni di assenza i ragazzi erano sicuri che prima o poi le fan avrebbero fatto arrivare l’Apocalisse che nemmeno gesù, oh.
Jiyong è nel suo studio, meglio conosciuto come Sacro Luogo, a cui tutti sanno di non poter entrare per un tempo stimato che va dal “sempre” al “non-osare-entrare-ho-ucciso-per-molto-meno”.
«Jiyong-ah!»
«Oppaaaa!» la porta dello studio si spalanca, Jiyong casca giù dal divano preso dal colpo e due paia di tette schiacciate da due reggiseni - sinceramente troppo push-up - gli si spiaccicano interamente sulla faccia. Forse è un incubo e forse qualcuno non ha davvero osato aprire quella porta.
«Chaerin-ah, Bom noona. Ripetetemi quante volte vi ho detto che qui dentro non dovete entrare. PERCHE’ E’ COSì DIFFICILE DA CAPIRE?» sbraita il ragazzo massaggiandosi la testa e rialzando il culo dal pavimento.
«Alle chiamate non rispondi e su line non visualizzi. Se fosse scoppiato un incendio tu saresti morto qui dentro, lo sai oppa?» lo ammonisce Chaerin, la sua migliore amica. Bom guarda l’altra e dopo una decina di secondi lo addita convinta, tipo a scoppio ritardato.
«E’ scoppiato un incendio?»
«..No.»
«E’ forse morto qualcuno?»
«Beh, non ancora ma..»
Jiyong sembra soddisfatto delle risposte della ragazza «Bene. Allora siamo apposto.» conclude per poi rimettersi nella posizione beata e supina di prima.
La ragazza gli da uno schiaffetto sulla fronte e «Oppa non ho finito.» dice con tono serio incrociando le braccia. Jiyong calmati. Jiyong è una ragazza. Jiyong non puoi picchiarla.
«Dimmi cosa c’è ancora, sperando che dopo spariate dalla mia vista.» ovviamente Chaerin sapeva quanto il suo migliore amico odiasse essere disturbato, ma la cosa la divertiva così tanto che a vederlo sbraitare le veniva da filmarlo e caricare il video su youtube. Sai che soldi poi, aveva pensato più volte la ragazza.
Bom invece era ferma, in piedi, senza dire una parola. Chaerin si chiedeva se ogni tanto prendesse aria per respirare o semplicemente chiudesse tipo le palpebre. A volte le dava un colpetto sulla testa o sulla spalla, per assicurarsi che fosse ancora sulla terra.
«Si adesso andiamo. Sono venuta a dirti che stasera andiamo tutti a cena fuori.»
«Ho paura a chiederti chi siano questi “tutti”.»
«Lo sai, idiota. Noi ragazze e voi cinque. Forse c’è anche Xin e..» sul viso di Jiyong spunta una specie di sorrisetto divertito mentre le guance della ragazze prendono il colore di una ferrari appena uscita dalla fabbrica, una specie di rosso intenso. «Non fare quella faccia. Xin non c’entra niente.»
«Non ho neanche fiatato.» puntualizza Jiyong alzando braccia e mani in segno di difesa. «Non capisco soltanto perché non gli hai ancora chiesto di uscire. Chaerin lo sanno anche i cessi che ti piace.»
Povera Chaerin, se avesse potuto sotterrarsi cento metri sotto terra e non uscire mai più l’avrebbe fatto volentieri.
«Ji, siamo ragazze. E tu non hai ancora capito che non siamo noi a fare il primo passo, ma voi. Cioè è tipo una legge, non so spiegartelo. E’ così da sempre.» entrambi i ragazzi si girano verso Bom sinceramente sconvolti. Ecco, non è che la considerassero come una stupida ma tutte le volte che la ragazza apriva bocca e faceva un discorso che contenesse più di cento parole era un evento così bello che lo segnavano sul calendario. Povera piccola Bommie.
Comunque, il discorso fra i tre va per le lunghe, tanto che Jiyong non si rende conto di aver appena aperto un dibattito a tre sull’importanza delle mutandine e perché, secondo il suo parere, anche gli uomini dovrebbero portare il tanga.
Inutile dire che le due ragazze ne escono visibilmente provate.

Jiyong-pharrellismine: stasera si esce ㅋㅋㅋ
Youngbaebae: è passata Chaerin a dirmelo ㅋㅋ sono stanchissimo
Jiyong-pharrellismine: ah lo sapevi già? E gli altri? ps: anche io TT-TT
Choi Seung Hyun87: ha avvertito anche me ㅋㅋㅋ era con Bom 8D ((((tette))))
Jiyong-pharrellismine: Tette. Tette. Tette. Tette. Tette.
Youngbaebae: bro perché metti anche il cognome come nick? E’ un gruppo chat ㅋㅋ
Seungricutie: ..e ovviamente sono sempre l’ultimo a sapere le cose. GRAZIE FRATELLI.
Jiyong-pharrellismine: Tette. Tette. Tette. Tette. Tette.
Choi Seung Hyun88: HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH JIYONG. Youngbae che c’entra, il cognome ci sta sempre ㅋㅋ.
Seungricutie: ragazzi.
Daesungie Kang: ho trovato tipo una foto nostra vecchissima e c’è youngbae con le treccine sembra un vucumprà RIDO DA UN’ORA ㄴㄴㄴㄴㄴㄴㄴ
Youngbaebae: HEI. Sento la puzza del tuo rosik fin qui, le mie treccine erano bellissime adesso dico a noona di rifarmele ^^
Jiyong-pharrellismine: Tette. Tette. Tette. Tette. Tette.
Choi Seung Hyun87: vado che ho la batteria del cellulare quasi morta e mamma sta chiamando ㅋㅋ ^^ Daesungie sei in macchina con me. xoxo 
[l’utente Choi Seung Hyun87 è offline]
Seungricutie: ragazzi io con chi vado? ^^ ㅋㅋㅋㅋ
Jiyong-pharrellismine: stacco anche io il 3G e vado a casa a prepararmi. A Dopo belli de mamma
[l’utente Jiyong-pharrellismine è offline.]
Daesungie Kang: Va bene hyung ㅋㅋㅋ ^^ ciao ragazzi a dopo
[l’utente Daesungie Kang è offline]
Youngbaebae: l’xbox mi chiama, ci vediamo
[l’utente Youngbaebae è offline]
Seungricutie: …
ragazzi.
ragazzi …
vado a prepararmi allora….. a dopo!!!!! ^^
[l’utente Seungricutie è offline]

Seungri era impegnato a rischiare di perdere la vita per raggiungere l’ascensore mentre giocava a mario kart sul cellulare ma ehi, se qualcuno gli fosse venuto addosso in quel momento avrebbe comunque potuto vantare il suo nuovo record personale di gare vinte. Grazie Mario.
«La mamma non te l’ha insegnato che bisogna guardare la strada quando si cammina?» gli chiede Jiyong con un sospiro.  «Ma quando crescerai?»
Seungri non aveva ancora alzato gli occhi dal micro schermo del suo iphone che poco non va a sbattere contro le due porte dell’ascensore, perché dovevano tutti trattarlo come se avesse dieci anni? Era una cosa che non riusciva a tollerare. Gli veniva da smutandarsi per tutta la YG e gridare “Ehi, sono Seungri, guardatemi! Ho i peli sul pisello e non ho più quindici anni.” Ma forse più di tutti, gli dava fastidio che proprio il suo Jiyong lo considerasse come un poppante di cui prendersi gioco, anche se sapeva quanto bene gli volesse l’altro. Certo, a volte avrebbe voluto che quel bene fosse visto più come un “ti prego scopami come se non ci fosse un domani” ma non poteva chiedere molto. In fondo quel bacio gli era bastato a soddisfarlo per un’intera settimana.
Seungri e la masturbazione nell’ultimo periodo erano diventati un’unica cosa.
Le porte dell’ascensore si aprono, e Seungri si infila per primo. Entra anche Jiyong.
Un momento. Perché Jiyong sta prendendo l’ascensore se oggi non ha preso la macch..
«Nam Gook mi aspetta al parcheggio.» dice il più grande rispondendo istantaneamente ai pensieri dell’altro.
Oh, certo. Inventatene un’altra Ji, questa l’hai già usata l’altro ieri. Seungri fa un cenno e «Capisco» dice soltanto, mordendosi un labbro per rischiare di non finire a ridere come un idiota.
«Sai, stavo pensando a quando la settimana scorsa in bagno…» dio grazie. L’ascensore fa il solito “tin” dell’arrivo ai sotterranei e Seungri è pronto ad uscire, prima di finire nella peggior conversazione di sempre.
Le porte stanno per aprirsi e il maknae è quasi ad un passo dalla libertà quando è trattenuto per il polso da forze maggiori. Le porte si richiudono e la luce del neon si spegne.
«Ops.» Jiyong lurido bastardo, stai giocando sporco. A Seungri basta un secondo per capire che è la mano stretta di Jiyong a tenergli il polso. Lo stesso Jiyong che ha appena fatto fermare l’ascensore.
Mantenere la calma, questo è il segreto. Autocontrollo Seungri, ci vuole autocontrollo e sangue freddo.
«J-Jiyong che stai facendo?» riesce quasi a vedere il sorriso compiaciuto e malizioso del suo leader fra quelle quattro mura strette e soffocanti.
«Credo di aver premuto il pulsante sbagliato.» sì, sì lo credo anche io. Assolutamente. Ma c’è caldo qui dentro o è solo la temperatura corporea di Seungri che è salita come un bollitore?
«Allora andiamo. D-dobbiamo prepararci o si fa tardi.» tenta di dire un balbuziente maknae nel bel mezzo di un deja vu. Questo disagio l’ha già vissuto. 
Jiyong pizzica Seungri per i fianchi avvolgendolo, poggiando il viso fra il suo collo e l’orecchio. «Andare?  Andare dove?» e a quel punto gli morde un lobo. Mayday MAYDAY SEUNGRI STA PERDENDO COSCIENZA. CHIAMATE I RINFORZI.
«H-hyung.» è tutto quello che riesce a pronunciare Seungri. La sua testa dice “allontanati da questo maiale ADESSO.” ma il suo cuore grida “spalancagli quelle gambe qui in questo ascensore ora o mai più”, cosa doveva fare? Erano anni che aspettava questo momento e adesso sembrava che la sua anima lo avesse abbandonato lasciandolo nel più completo ritardo mentale.
Comunque Jiyong se ne rende conto, conosce l’altro come le sue tasche e riesce ad immaginare il flusso dei suoi sporchi pensieri. Tali e quali ai suoi, alla fine. E sì perché mica sta facendo tutto sto giochetto solo per divertirsi. Jiyong ha davvero capito che gli piace Seungri, insomma, a chi non piace quel tipo. Sta solo mettendo le basi per una solida e sana scopata relazione.
«Lo sai che hai un bel culo?» Non l’ha detto veramente. «Cioè è abbastanza scopabile.»
Seungri scoppia a ridere in una sonora risata «Da quando sei diventato gay, hyung?» e si volta verso di lui, liberandosi della presa sui fianchi. Jiyong accenna un «mh» e ci pensa, poi «da quando ho capito che il tuo è esattamente il culo da cui mi farei fottere. Per l’appunto.» dice.
Forse è il buio, forse è il suo cervello, ma qualcosa nella testa di Seungri gli dice di darsi un pizzico prima che possa svegliarsi da questo sogno con il pene decisamente nel bel mezzo di un’erezione.
No, okay. E’ la realtà e Jiyong ha davvero detto di essere gay e ha davvero ammesso di esserlo per lui. Era anche troppo. Forse in un’altra vita era stato un supereroe o come minimo doveva aver salvato un gattino da un albero per meritarsi tutto questo.
«J-Jiyong, comunque era un po' che volevo dirtelo. Io sono inn..» la luce al neon acceca i due che si stropicciano gli occhi istantaneamente. Adesso la scena è più chiara e decisamente più imbarazzante. Le porte dell’ascensore si riaprono e l’aria torna a circolare. Lo sguardo dell’uno è puntato su quello dell’altro che dice tutto.
Jiyong ha una strana luce negli occhi, e non è certo quella del neon - a meno che non sia diventato cieco -
«Cosa stavi dicendo?» dice in tono serio. Ehi, dov’è finito il maniaco di tre secondi fa? Che abbia fatto ripartire lui di proposito l’ascensore?
Seungri non ha il coraggio di pronunciare mezza parola, non gli esce proprio alcun suono dalla bocca. Ah, il solito sfigato.
«Non fare quella faccia da pesce lesso e muoviti che è tardi.» dice Jiyong già quasi fuori dal parcheggio. Poi esce qualcosa dalla tasca e “tin-tin” , la sua Lamborghini bianca si apre come per magia.
Seungri sospira sollevando le spalle «Che bugiardo.»

  
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