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Autore: irishpuppysmile    02/06/2014    0 recensioni
Lilian è una giovane ragazza americana che vive con sua nonna e sua sorella minore a casa della nonna.
La madre si presenta un giorno, con il pretesto di portare Lilian a Hogwarts.
Lilian è una grande maga che ha studiato da sua nonna, ha sconfitto una persona oscura. Ma non Lord Voldemort.
Ha sconfitto una persona oscura che tormentava l'america, o almeno, crede di averla sconfitta.
Riuscirà a passare gli anni ad Hogwarts in pace o sarà costretta a combattere di nuovo contro la sua paura più grande?
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Insieme.
 
Si sarebbe dovuta assumere le sue responsabilità. Era lei che cercava, era lei che voleva così ardentemente tanto da mettere di mezzo persone innocenti. Lei aveva combattuto per questi anni, e solo lei avrebbe potuto sconfiggerla un’altra volta, l’ultima. L’ultima volta che si erano viste lei aveva detto una frase “sensazioni d’amore”. Se erano ciò che desiderava gliele avrebbe date, se solo avesse saputo come. Vi erano troppi pezzi di un puzzle mancanti, e per risolvere una volta per tutte questo incubo avrebbe avuto bisogno di quei pezzi mancanti.
Cercava di far combaciare ciò che aveva a disposizione ma forse era proprio questo quella che la induceva a fare: cercare una soluzione e avventurarsi sempre più nel buio, nelle tenebre. Ma sarebbe mai riemersa una volta dentro?
Per prima cosa avrebbe dovuto parlarle, anche se sarebbe stato difficile avere una conversazione normale con un essere oscuro e potente. Fortunatamente era già stata in quel posto e sapeva come attirare i guardiani fuori dalla porta in lontananza. Si alzò lentamente facendo muovere alcuni sassolini e nella cella accanto, Draco, cercò di capire che cosa avesse in mente di fare.
Lilian si appoggiò alle sbarre sorreggendosi. Inspirò ed espirò più volte prima di mettersi ad urlare, sbattendo i palmi contro le fredde sbarre sporche. Draco pensò che fosse impazzita, ma non sapeva che cosa le sarebbe successo se avesse attirato l’attenzione di chiunque vi era fuori di lì. Il ragazzo si bloccò di colpo; si stava preoccupando? Per quella grifa?
La ragazza continuò ad urlare fino a che un uomo vestito completamente di nero non entrò nella stanza, ma Lilian non si fermò e l’uomo fece un ghigno sinistro. Draco si sporse leggermente senza farsi notare.
L’uomo aprì la cella di Lilian e quest’ultima smise di urlare. Sapeva che cosa le aspettava in quel momento. Il guardiano le prese il braccio e lo piegò facendo voltare Lilian, poi fece pressione sulla caviglia sinistra e la ragazza cadde. Subito dopo un dolore allucinante alla schiena la fece sussultare e urlare. Le ferite vecchie si riaprirono sotto le frustate di quel momento. Poi prese la sua bacchetta, la fece lievitare fuori dalla cella, dal suo corpo fiotti di sangue cadevano sul pavimento sotto lo sguardo sgranato del biondo serpeverde. L’uomo l’appoggiò su un tavolo e Lilian chiuse gli occhi. La bacchetta lucida era ancora puntata contro di lei.
-Crucio- mormorò l’uomo e Lilian riprese ad urlare fino a, Draco ne era sicuro, riempire tutta la struttura anche al di fuori delle celle. Quando l’uomo ritirò la bacchetta toccò il polso di Lilian smaterializzandosi e lasciando in quel luogo solo Malfoy.
Una sensazione di paura mista a preoccupazione lo riempì completamente.

Lilian aprì faticosamente gli occhi e si ritrovò stesa sul pavimento di pietra di una grande sala spoglia e umida, triste, malinconica. Voltò il volto senza le forze per alzarsi e incrociò lo sguardo divertito di Erza. La stessa donna che aveva messo sotto shock Neville.
-I tuoi punti vitali sono deboli Lilly- calcò il soprannome che le aveva dato. Voleva dirle di non chiamarla in quel modo ma non ne ebbe le forze.
-Non me ne faccio di niente del tuo dolore se poi ti uccide l’assenza di quest’ultimo, Lilly cara- si alzò dal suo strano ed inquietante trono per camminarle intorno con un sorriso divertito e finto di preoccupazione.
-Dovrai rimetterti a nuovo, ma non troppo. Poi dobbiamo coltivare il tuo bellissimo punto vitale d’amore. Capisci Lilly? Sarò invincibile- rise portandosi la mano sulla pancia. Lilian le scoccò un’occhiataccia ma stette zitta. Quindi le sue sensazioni d’amore erano ancora acerbe.
-Bello amare vero?- domandò Erza risedendosi e con tono scherzoso – preoccupazioni, gelosia, inferiorità … sarò sazia di questi punti vitali- continuò riprendendo a ridere.
-Non .. esserne.. certa- disse biascicando Lilian, cercando di alzarsi.
-Credimi Lilly cara, tu dai più amore di quanto pensi- disse seria la donna schioccando le dita. Poco più in là dal trono apparvero tre pali di legno, ad ognuno di esso vi era; Melody, sua nonna e Draco. Melody aveva le lacrime agli occhi e acqua salata le rigava le guance. Sua nonna era ricoperta di sangue ma era ancora viva e Draco aveva molti graffi, alcuni di essi sanguinavano. Ormai aveva capito: Erza aveva utilizzato la visione e aveva visto che si sarebbe innamorata di lui. Allungò le dita delle mani, come se con esse potesse sfiorare sua sorella.
-Vedi? Grazie a loro tre tu mi fai vivere- interruppe quel silenzio Erza. Non la considerò più di tanto ma osservò attentamente il volto di sua nonna, poteva percepire la sua energia vitale diminuire, ma allo stesso tempo sentiva il suo corpo meno dolorante. Le osservò le dita che erano circondate da un alone verde. Sgranò gli occhi pieni di panico. Le stava donando la sua vitalità, ma così si sarebbe uccisa.
“Una vita per una vita”
Le lacrime iniziarono a scendere, Rita le sorrise debolmente. Melody singhiozzo e provò a fare dei gesti e a ricordarsi le formule per aiutare la sorella.
Lilian scosse la testa ma in quel momento Erza ghignò e iniziò a ridere. Un alone azzurro circondò Lilian, stava aspirando i suoi punti vitali. Come fermarla?
Chiuse gli occhi e pensò al nulla, cercò di eliminare ogni sensazione, di annullarsi completamente, e ci riuscì dato che Erza sbuffò.
-C’è tempo- ghignò però. In pochi secondi lei si ritrovò nella sua cella. Sospirò cercando di calmare il suo cuore.
-Lilian?-
Sussultò al sentire quella voce
-Dimmi- rispose fievolmente
Ma in risposta solo il silenzio. Lilian sorrise per poi cadere in un sonno profondo e senza sogni. Forse un giorno loro due sarebbero stati insieme? 
   
 
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