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Autore: Justice Gundam    07/06/2014    4 recensioni
Quali pericolose avventure attendono i Digimon Tamers nella loro corsa contro il tempo per svelare i misteri di DigiWorld? Cosa sono i Deva, e chi è il 'Digimon Sovrano' di cui parlano? E perchè i loro piani coinvolgono il piccolo Calumon? Questa volta, molte cose potrebbero andare diversamente da come sappiamo... la mia prima storia di Tamers, che si ricollega (vedrete come...) a quelle di Adventure che sto scrivendo e a quella di Frontier-Savers che scriverò!
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Tamers Reload-020

Digimon Tamers Reload

Una fanfiction di Digimon Tamers scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 20 - Verso DigiWorld

"Heheheheee... alla fine, il mio piano ha avuto il risultato che volevo!" sghignazzó Makuramon, in piedi con espressione trionfante sulla groppa di Majiramon, con il piccolo Calumon stretto in una mano che cercava inutilmente di liberarsi. I Digimon dei Tamers erano tutti tornati ai loro livelli Rookie, e non avevano abbastanza energia per evolvere ancora e combattere contro un altro Deva... Makuramon aveva davvero pianificato bene il suo attacco! "La Shining Evolution é nelle mie mani... e ora non devo fare altro che tornare a DigiWorld e riconsegnarla al grande Zhuqiaomon-sama!"

"Lasciami! Lasciami, cosa ti ho fatto di male?" esclamó il piccolo Calumon con la sua vocetta acuta. "Perché ce l´hai con me?"

"Calumon!" esclamó Jenrya. "Che cosa vuoi da lui? Lascialo andare!"

Mentre guardava con espressione arrogante i Tamers che, malgrado l´evidente svantaggio, si preparavano ad affrontare lui e Majiramon, Makuramon sghignazzó perfidamente, sicuro che ormai non ci fosse piú niente che potessero fare per fermarlo. "Oh, ma davvero? Spiacente, ma questo piccoletto é esattamente ció che noi Digimon stiamo cercando, e non sarebbe certo nel nostro interesse lasciarlo a degli esseri umani che non saprebbero come fare uso del suo potere nella maniera corretta! Non fareste altro che tenerlo come animale da compagnia! Uno spreco terribile, per un Pokemon prezioso come lui!"

"Quindi, é tutto qui quello che lui é per te?" esclamó indignata Ruki, vedendo un bel po´ di quello che lei era una volta . "Lui non é altro che un modo per ottenere piú potere per voi?"

"Hehehee... le cose vanno cosí a DigiWorld, non lo sai ancora? Comunque... non sono interessato a giocare con voi Tamers, se é questo che ti interessa sapere! Godetevi pure gli ultimi giorni che vi restano, umani, perché tra non molto..." cominció a dire Makuramon, prima di essere interrotto da un Guilmon estremamente determinato a salvare il suo piccolo amico!

"Molla immediatamente Calumon!" ringhió il dinosauro rosso. "Pyro Sphere!"

Una palla di fuoco grande come il pugno di un uomo partí dalle fauci spalancate di Guilmon e sfrecció verso Makuramon, che sgranó leggermente gli occhi senza apparire realmente allarmato. Con estrema calma, il Digimon scimmia alzó la mano libera e creó una sorta di scudo energetico attorno a sé, sul quale l´attacco di Guilmon si infranse senza fare nulla.

"Che indelicatezza. Non vi hanno mai insegnato che non si interrompe la gente mentre questa parla?" disse il Deva Scimmia con tono borioso. "Comunque, come ho detto, io e Majiramon non siamo interessati ad attaccarvi adesso. Sarebbe una perdita di tempo, e comunque lasceremo che sia il nostro signore Zhuqiaomon-sama ad occuparsi di voi ridicoli umani una volta che torneremo per voi!"

"Come sarebbe a dire, scimmione? Di cosa stai parlando?" esclamó Hirokazu, cercando di correre dietro ai due Deva mentre questi si dirigevano verso un passaggio dimensionale che si era aperto in quel momento, spalancando una sorta di finestra luminosa nel cielo che stava soltanto in quel momento tornando normale.

"Hahahahahaaaa! Tanto spiacente! Se rivolete il vostro amichetto, dovrete prima raggiungermi nel Mondo Digitale... dove ogni Digimon degno di questo nome prenderá un numero e fará la fila per distruggere i vostri ridicoli animaletti addomesticati!" rise Makuramon. "Vi aspettiamo, se avete il coraggio! Hahahahahaaa!"

Con un cenno della mano libera, inseguito inutilmente dai Tamers e del signor Wong, Makuramon diresse Majiramon verso il Digi-Gate, e il Deva Drago ubbidí senza dire una parola, infilando il proprio corpo sinuoso nel passaggio... ma prima che Makuramon potesse scomparire del tutto, un altro dei Digimon dei Tamers prese l´iniziativa e lo attaccó!

"Diamond Storm!" esclamó Renamon. Con un ampio gesto delle braccia, la volpe ninja creó delle foglie affilate come rasoi e dure come diamanti tutt´attorno a sé, e le scaglió contro Makuramon, cercando di fargli mollare Calumon! Colto completamente di sorpresa, il vile Deva Scimmia si spostó di colpo, con un´esclamazione di disappunto, e anche Majiramon fece uno scarto improvviso. La stragrande maggioranza degli attacchi di Renamon di infranse sul fianco corazzato del Deva Drago... ma una delle foglie, volando dritta verso Makuramon, lo colpí al braccio nel momento stesso in cui il Digimon scimmia entrava nel Digital Gate! Il lungo e sinuoso corpo di Majiramon finí di infilarsi nel passaggio dimensionale... e un attimo dopo, il cancello si chiuse, e il Deva Scimmia, con un acuto stridio di dolore, molló la presa sul piccolo Calumon, che riuscí a divincolarsi, e sgusció via dalla presa di Makuramon come una saponetta! Con orrore, il Deva Scimmia vide la sua preda, e il suo biglietto per una sostanziosa ricompensa da parte del grande Zhuqiaomon, scappare via e spiegare le orecchie mentre volava nell´etere luminoso del passaggio tra i due mondi!

"Ah!" gracchió Makuramon. "No! Maledetti Tamer! La Shining Evolution! Il mio premio! Zhuqiaomon-sama mi sbranerá vivo se scopre che me la sono lasciata scappare! Inseguila, Majiramon! Non restare lí impalato! Deve essere nostra a tutti i costi!"

Il Deva Drago ruggí per la frustrazione e voló rapidamente verso la Shining Evolution che si stava allontanando come una rondine impaurita, volando verso il cancello dimensionale che si era aperto dall´altra parte! "Lasciatemi! Lasciatemi andare, per favore! Che cosa vi ho fatto di male?" esclamó Calumon, avvicinandosi all´uscita dal passaggio alla massima velocitá che gli era possibile. Sentendo giá il respiro roco e le stridenti imprecazioni dei due Deva che si avvicinavano, Calumon acceleró e raggiunse l´uscita, raggiungendo il Mondo Digitale e dileguandosi nei cieli prima che Makuramon e Majiramon potessero raggiungerlo...

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"Tsk..." affermó Renamon, gli occhi che si stringevano leggermente nel momento in cui il Digital Gate si chiudeva, impedendo loro di raggiungere Makuramon e Majiramon. "Mi dispiace, Ruki. Mi é sfuggito."

"Non te la prendere per questo, Renamon. Non c´era molto che potessimo fare in ogni caso." disse Ruki, anche lei alquanto amareggiata - come del resto lo erano tutti i suoi compagni Tamers - per il fatto che i Deva fossero riusciti a sottrarre loro il loro amico. "Ma adesso... siamo nei guai, vero?"

"Temo di sí... a parte il fatto che adesso che hanno il vostro amico, Calumon é la Shining Evolution che stavano cercando, quindi... adesso, i Digimon potranno usarlo per digievolvere, e diventare piú potenti che mai! Se decideranno di attaccare il Mondo Reale una volta che avranno tolto di mezzo il D-Reaper... allora temo che non ci sará molto che potremo fare per fermarli!" affermó Ryou, la cui espressione calma e controllata era in quel momento evidentemente segnata dalla preoccupazione.

Al sentire la menzione del D-Reaper, di qualunque cosa si trattasse, il signor Lee corrugó la fronte. Dove aveva giá sentito quel nome dal tono inquietante? C´era ancora di piú di quanto lui immaginasse, dietro le apparizioni dei Digimon nel Mondo Reale... ma in quel momento non c´era molto tempo per pensarci, visto che la situazione attuale richiedeva che lui desse delle spiegazioni... in particolare, ai... tre, quattro, cinque... sei Tamers che gli stavano davanti, e che nonostante il programma Juggernaut avesse messo in pericolo i loro Digimon erano tuttavia riusciti a reagire e a distruggere il Deva Maiale.

Jenrya, in particolare, non sembrava molto contento di quello che aveva appena intuito - che suo padre faceva parte di un´organizzazione governativa che teneva i Digimon sotto controllo. Mentre si voltava verso il genitore, la sua espressione era quella di uno che voleva delle risposte, e anche delle risposte precise. Terriermon, anche lui tornato al suo livello iniziale, era a fianco del suo partner umano, e anche se il suo carattere allegro e tranquillo non gli faceva serbare rancore nei confronti del signor Lee, era comunque intenzionato ad andare anche lui in fondo alla faccenda, e capire esattamente cosa stesse succedendo.

"Papá..." disse il giovane Tamer cinese. "Che cosa sta succedendo, esattamente? Che cosa sapete, tu e tutti quelli che hanno lavorato al progetto... er... Juggernaut, hai detto che si chiamava? Che cosa sapete voi dei Digimon?"

"C´entra anche quel Yamaki che si é messo in testa di fare quegli assurdi esperimenti su di noi, vero?" chiese Takato.

"Hey, hey... un momento, ragazzi, il mio cervello non riesce ad assorbire tutte queste informazioni!" esclamó Hirokazu. "Qualcuno mi puó fare un riassunto, temo di essermi perso qualche puntata!"

"Hirokazu-kun ha ragione, non possiamo pretendere che lui e Juri-san sappiano esattamente cosa é successo." affermó Takato. "Quindi... credo che sia meglio se troviamo un luogo dove parlare con calma e spiegare cosa sta succedendo con esattezza?"

Jenrya sospiró, sentendo che la situazione era talmente complessa che non sarebbe bastata una chiacchierata di pochi minuti per spiegare tutto. Tuttavia, iniziaree a spiegare come stavano davvero le cose era sempre meglio che niente, e poi anche Hirokazu e Juri dovevano essere messi al corrente di quello che li aspettava. "E va bene... papá, forse é meglio se li portiamo a casa nostra. Lí almeno dovremmo essere in grado di discutere senza orecchie indiscrete, sempre che Shuichon non decida di fare un´altra... ehm... festa di bambole con Terriermon!"

"Questa é tuttora l´unica cosa che mi faccia davvero paura..." mormoró Terriermon con un comico brivido di paura. "Preferirei affrontare tutti i Deva assieme che le feste di bambole di Shuichon, senza offesa!"

"E qui, credo che non voglio chiedere altro..." commentó Hirokazu, immaginando che di qualunque cosa si trattasse, doveva essere un bel po´ terrificante per terrorizzare il Digimon dalle lunghe orecchie fino a questo punto!

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Un po´ di tempo dopo, il gruppetto di amici, accompagnati dal signor Lee, si era riunito in camera di Jenrya, dopo che Janyuu aveva gentilmente spiegato alla piccola e fin troppo curiosa Shuichon che si trattava di un problema di cui doveva parlare assieme ai ragazzi piú grandi. La piccola ci rimase un po´ male, ma alla fine aveva deciso di seguire i consigli del suo papá, e se n´era andata per lasciare che lui paarlasse con i ragazzi piú grandi. Non sapeva esattamente perché avessero voluto tenere con sé la sua "principessa" (Leggi: Terriermon), ma avevano promesso che dopo avrebbe potuto giocare con lui quanto voleva...

"Hey!" aveva esclamato il povero Terriermon nel momento in cui era stato sicuro che non ci fosse piú nessuno a sentirlo. "Adesso com´é che sono diventato il nuovo ostaggio per tenere buona Shuichon-chan? Sigh... le cose che dobbiamo fare noi eroi..."

"Non mi risultava che tu avessi fatto qualcosa di eroico, ultimamente." disse sarcastica Renamon, in piedi sul ramo di un albero appena fuori dalla casa, a braccia conserte e in posa da autentica ninja!

Terriermon fece finta di essere offeso. "Questo mi ferisce dritto al cuore, lo sai?" disse il cagnolino dalle lunghe orecchie con un sorriso arguto. "Vuoi dire che non basta il fatto che mi sono eroicamente evoluto in Rapidmon e vi ho salvato le chiappe da un tigrotto troppo cresciuto?"

Janyuu, malgrado la situazione non fosse sattamente delle piú idilliache, non riuscí ad impedirsi di sorridere sotto i baffi. "Beh... devo dire che i vostri Digimon sono davvero... individui originali! Sinceramente, quando io e i miei compagni abbiamo intrapreso quel progetto, tanti anni fa, non credevamo che avrebbe dato vita a delle forme di vita cosí particolari ed affascinanti!"

"Grazie, papá di Jenrya! Non sapevo di essere particolare!" disse l´ingenuo Guilmon, sgranocchiando con gioia un dolcetto cinese.

Takato ridacchió a sua volta, e anche Juri, che in quel momento era seduta accanto al suo amico e teneva Elecmon sulle ginocchia, si mise una mano davanti alla bocca e ridacchió gentilmente. "Beh... é una delle tue tante qualitá, Guilmon! In fondo siamo tutti particolari, a modo nostro!" affermó il giovanissimo Tamer.

Ruki, che non era esattamente conosciuta per essere una ragazza con un senso dell´umorismo troppo sviluppato, si sfregó la fronte irritata. "Prima che... faccia sera, e qualche tizio tipo quel Yamaki venga a bussarci alla porta... non é che potremmo spiegare esattamente come stanno le cose e cosa c´entra Janyuu-san con questa storia dei Digimon?"

"Beh, in effetti é il caso che vi spieghi tutto dall´inizio." disse Janyuu, schiarendosi la voce. "In fondo, penso che qui non ci sia nessuno in grado di sentirci e diffondere notizie che... a noi non farebbero piacere, quindi... cominciamo dall´inizio, a quando io e un gruppo di miei amici dell´universitá di Palo Alto abbiamo dato vita ad un progetto per creare delle forme di vita artificiali. Piú esattamente, lo scopo del progetto era di creare dei programmi che si comportassero esattamente come creature vere e proprie."

"L´universitá di Palo Alto? Wow, signor Lee, ha detto niente!" esclamó impressionato Hirokazu, tenendo con sé Hagurumon. Ora che la sua Digievoluzione era cessata, il Digimon meccanico era tornato silenzioso e apparentemente timido come quando era apparso per la prima volta nel Mondo Reale.

Janyuu si schiarí la voce, un pó imbarazzato. "Grazie, Hirokazu-kun. Diciamo... che ho sempre cercato di mettere a frutto la mia passione per la programmazione." affermó. "Tornando alla storia, io e alcuni miei compagni di corso, provenienti da varie parti del mondo, abbiamo formato un gruppo, chiamato Monster Makers, e abbiamo tutti assunto un nome in codice, nel mio caso Tao, per identificarci tra noi."

"Ricordo che giá una volta... anzi, piú di una volta... mi avevi accennato al fatto che avevi partecipato ad un importante progetto di realtá virtuale, papá." affermó Jenrya. "Quindi... tu e questo gruppo di amici avete cercato di creare dei programmi che si comportassero un po´ come delle forme di vita vere e proprie. Una sorta di videogioco, ma piú complicato, per dirlo in termini semplici da capire."

Ryou corrugó leggermente la fronte e annuí, mentre Janyuu proseguiva il suo racconto. "Esatto, Jen. L´esperimento fu un successo inaspettato, devo dire, e siamo riusciti effettivamente a creare delle complesse intelligenze artificiali che si comportavano come forme di vita vere e proprie, e potevano interagire tra loro. Sfortunatamente, dopo un inizio sotto il segno dell´entusiasmo, il progetto non incontró i favori dei tester, e tutto l´appoggio finanziario venne ritirato, condannando il nostro progetto ad una fine prematura. I Monster Makers non ricevettero alcun riconoscimento per la creazione di intelligenze artificiali, e piú tardi, i risultati della nostra ricerca vennero usati da altri per creare i videogiochi e il gioco di carte dei Digimon. Tuttavia, a quel punto, pensavo che il progetto Monster Makers facesse parte del passato, e non me ne sono curato. Adesso, dopotutto, avevo altre responsabilitá, in particolare la mia famiglia... e non sono mai stato il tipo di persona che si preoccupa di quello che avrebbe potuto essere e non é stato."

"Ma... poi, quando i Digimon sono tornati e hanno cominciato ad invadere il nostro mondo... immagino che per lei debba essere stato un vero shock, ho ragione, Lee-san?" chiese Juri, sperando di non mettere il dito su un punto dolente.

Janyuu non poté fare altro che dirsi d´accordo con Juri. "E´cosí, Juri-chan. A quanto pare, ad insaputa di noi Monster Makers, le nostre creature digitali sono riuscite in qualche modo ad entrare a DigiWorld, una dimensione parallela creata dalle reti elettroniche e computerizzate della Terra, dove hanno continuato a crescere e ad evolversi finché non sono diventate le creature che adesso noi conosciamo... i Digimon."

Ryou non poté che sospirare tra sé sentendo il racconto. Era ovvio che a loro mancavano molti pezzi del puzzle, e che non era ancora il momento che ne venissero a conoscenza. Gli dispiaceva dover nascondere loro certi elementi, ma in quel momento non erano importanti. Se si fosse verificata l´ipotesi peggiore - e a questo pensiero, il viaggiatore dimensionale ebbe un lieve brivido e accarezzó distrattamente Monodramon che gli stava in braccio - allora avrebbe rivelato piú elementi, come fosse stato necessario. Ma in quel momento, non era il caso di aggiungere troppe informazioni che avrebbero soltanto finito per creare confusione.

"Accidenti... ora sí che si spiegano molte cose!" esclamó Terriermon, le grandi orecchie che si attorcigliavano tra loro per esprimere la sua confusione. "Wow, e cosí anch´io in pratica sarei stato creato dai programmi del papá di Jen e dei suoi colleghi! Questa non é fonte di gioia per te, Jen? Il tuo papá é un vero genio!"

"Pensavo che saresti stato un po´ piú sconvolto di sapere che sei nato in questo mdo, Terriermon!" commentó il Tamer mezzo-cinese, ammettendo tra sé che ancora non riusciva a prevedere come il suo Digimon reagisse a certe rivelazioni!

Il cagnolino dalle lunghe orecchie rispose nella sua maniera tipica. "Momentai, Jen! Non é quello che dico sempre? Momentai!"

Ci fu una breve risata di gruppo - tranne Ruki, che scosse la testa borbottando qualcosa di sarcastico tra sé, e Renamon, che rimase in dignitoso silenzio. Poi, la volpe ninja prese la parola, riportando l´attenzione su un elemento che secondo lei non ne aveva ricevuta abbastanza. "Signor Janyuu, certamente la sua storia é molto interessante, e spiega molte cose riguardo la nostra situazione attuale e il comportamento dei Digimon." disse. "Tuttavia, c´é un´altra domanda che vorrei fare, se possibile."

"Prego, Renamon. Se posso rispondere." Janyuu le fece cenno di andare avanti, e Renamon si voltó verso di lui guardandolo dritto negli occhi.

"Diversi Deva - i Digimon piú potenti al servizio del cosiddetto Sovrano - hanno accennato a qualcosa chiamato D-Reaper, identificandolo come un fenomeno o un´entitá contro cui i Digimon starebbero combattendo in questo momento." disse Renamon. "Lei sa per caso di cosa si tratta?"

Janyuu si sfregó il mento per un attimo, cercando di richiamare alla mente i ricordi di quando era all´universitá. "Hmm... D-Reaper, eh? In effetti... certo, certo, adesso che i ricordi sono un attimo piú freschi, mi ritornano in mente molti elementi... in realtá, non siamo stati noi Monster Makers a creare quel programma. Il D-Reaper, in effetti, é proprio questo. Un programma, creato verso la fine degli anni Settanta, dal Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti d´America, allo scopo di avere un mezzo per controllare la quantitá di dati presente in una rete. Per evitare dei sovraccarichi di memoria che avrebbero rallentato le operazioni, numerosi tecnici del governo americano crearono questo semplice programma, il cui scopo era di cancellare tutti i dati e riportare un sistema allo stato iniziale nel momento in cui la mole di dati eccedesse un certo limite. Una sorta di... controllo delle nascite digitale, se vogliamo. Il suo scopo era appunto quello di fare in modo che la velocitá operativa dei sistemi, un elemento critico per il buon funzionamento delle loro apparecchiature, non scendesse al di sotto di un certo livello di guardia per colpa dei troppi dati."

"Capisco... ma questo non spiega come mai quel Makuramon volesse Calumon a tutti i costi!" disse Elecmon. "A meno che, ovviamente..."

"Hmm... pensate anche voi quello che penso io? Che il D-Reaper, qualunque cosa esso sia, stia attaccando il Mondo Digitale considerandolo come qualcosa che ha superato di molto il limite di dati?" si chiese Ruki. "Avrebbe senso, se ci pensate. C´é la possibilitá che il D-Reaper sia ancora attivo al giorno d´oggi, Lee-san?"

"Non saprei proprio che dire in proposito, Ruki." affermó Janyuu. "Il D-Reaper, dopotutto, é un programma utilizzato per reti la cui funzione é un segreto di stato. Posso capire che non siano state divulgate molte informazioni a riguardo, e se anche il D-Reaper avesse creato dei problemi in altre reti... il governo americano avrebbe rapidamente soppresso qualsiasi accenno alla sua esistenza. Ma se alcuni Digimon hanno fatto parola della sua esistenza, allora c´é da immaginare che effettivamente, il D-Reaper ha in qualche modo individuato il Mondo Digitale e lo sta attaccando come qualcosa che ha superato il limite impostogli dalle istruzioni ricevute. Peró... non riesco neanche ad immaginare come il D-Reaper possa essersi modificato a contatto con il Mondo Digitale. Possiamo escludere che sia diventato un Digimon, altrimenti questi... Deva, giusto? Altrimenti loro lo avrebbero giá identificato con un nome proprio. Sfortunatamente, temo proprio di non potervi aiutare in questo senso."

"Non importa, papá... immagino che neanche tu fossi al corrente di tutto." affermó Jenrya.

Ryou, tuttavia, voleva sapere ancora qualcosa di piú su quanto era successo. "Le siamo molto riconoscenti per il suo aiuto, signor Lee... ma ancora dovremmo sapere diverse cose sul gruppo di cui lei ha fatto parte fino a poche ore fa, e che cercava di attivare quel programma Juggernaut di cui lei ci ha parlato." disse il piú esperto dei Tamers lí riuniti. "Sto parlando, ovviamente, del gruppo Hypnos, sotto la guida di quel Mitsuo Yamaki di cui Takato-kun mi ha parlato."

"Beh... diciamo che anche quella é una parte del mio passato che, non importa quanto io ci provi, non riesco proprio a lasciarmi alle spalle." spiegó Janyuu. "Allora... sapete giá che c´é un´organizzazione finanziata dal governo, Hypnos, che si occupa di tenere d´occhio gli eventi riguardanti il Mondo Digitale e le forme di vita che dimorano in esso, controllando che non causino problemi. Si tratta di un´organizzazione segreta che é stata in attivitá prima ancora che i vostri Digimon emergessero nel Mondo Reale, e che non hanno certo perso tempo ad individuarvi e a porvi sotto controllo non appena hanno avuto ragione di credere che ci fosse qualcosa da temere dai vostri Digimon."

"Che sciocchezze. Non hanno nulla da temere da me." disse Guilmon.

Janyuu sorrise bonariamente. "Oh, certo, sono sicuro che tu non faresti del male ad una mosca, Guilmon... ma come abbiamo potuto vedere, ci sono molti Digimon che non sono altrettanto simpatici, e non sono cosí bene intenzionati nei confronti di noi uomini." affermó. "E´ per tenere sotto controllo loro che esiste Hypnos... ma temo che Yamaki-san, alla fine, abbia deciso che non c´é differenza tra un Digimon e l´altro e che vanno tutti eliminati. Ovviamente, non é cosí, ma vallo a spiegare a Yamaki-san. E´ sempre stato un uomo ossessionato dall´ordine e dalla disciplina, e non gli piace certo che qualche creatura che sfugge ad ogni classificazione venga a seminare confusione nel Mondo Reale. E poi, beh... con tutti i problemi che possono provocare i Digimon senza controllo nel Mondo Reale, non posso certo dargli tutti i torti."

"Certo. Posso capire." affermó Ryou, sorridendo un po´ amaramente tra sé e perdendosi per un attimo nei suoi ricordi. Sí, decisamente non poteva dare del tutto torto a chi la pensava come Yamaki. Il capo di Hypnos aveva la sua parte di ragione, e poi, in fondo, era sinceramente intenzionato a difendere il resto dell´umanitá.

"Per farla breve, Yamaki-san é riuscito ad avere i contatti di tutti coloro che hanno partecipato al progetto Monster Makers... tranne del leader del progetto, il mio amico Goro Mizuno, che si é reso introvabile giá da molto tempo." proseguí Janyuu. "Quando il progetto Monster Makers é stato abbandonato, lui ha comunque deciso di portarlo avanti per conto suo, con i mezzi che aveva a disposizione... e anche se sono riuscito a tenermi in contatto con lui per un po´ di tempo, alla fine ho perso ogni contatto con lui. E´ sempre stato il meno... socievole di noi, con mio grande rammarico. Comunque, restando sull´argomento, Yamaki-san ha contattato noi vecchi compagni di universitá, spiegandoci che le stesse creature virtuali che noi avevamo creato stavano diventando un pericolo per tutti, e che avendo noi migliori conoscenze a riguardo, eravamo senza dubbio i piú indicati per predisporre delle contromisure. Cosí, abbiamo iniziato a lavorare per creare un programma che avesse l´effetto di cancellare i Digimon giá presenti sulla Terra, e impedire a qualunque altro Digimon di arrivare qui. E... se devo essere sincero, Jenrya, il semplice fatto di aver scoperto che avevi un Digimon con te... beh, mi ha allarmato, e mi ha convinto che avrei dovuto fare piú in fretta possibile per trovare una soluzione a questo problema."

Jenrya non sapeva esattamente che dire. Da un lato, doveva ammettere che non gli era piaciuto per niente il fatto che suo padre gli avesse nascosto il fatto che lavorava per un´organizzazione governativa il cui scopo era eliminare i Digimon. Non poteva neanche immaginare cosa avrebbe provato se Terriermon fosse scomparso, e sicuramente poteva immaginare come si sarebbero sentiti Takato, Ruki, Hirokazu e Ryou se i loro Digimon fossero scomparsi. Tuttavia, come dargli torto? Dall´altro lato, non poteva biasimarlo per il fatto che era sinceramente convinto che i Digimon fossero una minaccia, e per il fatto che voleva sinceramente proteggere la sua famiglia. Effettivamente, anche Takato non ricordava che i Digiprescelti, nell´anime, si fossero mai trovati di fronte ad una situazione con tali sfumature di grigio. E Ruki, che pure solo poche settimane prime si sarebbe fatta prendere la mano dall´ira e avrebbe aspramente biasimato Janyuu per la sua condotta, capí che invece era il caso di essere calmi e razionali, e non saltare cosí alle conclusioni.

"Papá... io posso capire che tu fossi preoccupato. Ed effettivamente, il problema dei Digimon che sconfinano nel Mondo Reale é un problema attuale. Un problema che stiamo affrontando assieme a Ryou-san e ad Hirokazu-kun... e anche Juri-san, da solo qualche ora!" affermó il giovane Tamer, indicando la bambina castana che sedeva all´altro lato della stanza, con Elecmon in piedi accanto a lei. Juri ridacchió e mostró il suo D-Power con orgoglio, come per dire che era fiera di essere appena diventata una Tamer a sua volta!

"Giá... io e il mio amico Elecmon ci siamo appena uniti alla compagnia!" affermó Juri, mostrando il suo nuovo D-Power. "E vogliamo fare del nostro meglio per aiutarli!"

"Sempre che tu non ti metta ad abbracciarmi come se fossi un peluche... o a fare gli occhioni da cerbiatta ogni volta che digievolvo in Leomon!" affermó con un certo sarcasmo il grazioso Digimon Mammifero.

Janyuu tiró un piccolo sospiro e cercó di pensare. Per quanto potesse sembrare incredibile, suo figlio e i suoi compagni, nessuno dei quali aveva superato i tredici anni, si erano rivelati piú abili a gestire la situazione del gruppo di governativi... anche se, realisticamente parlando, non era probabile che un gruppo di ragazzini riuscisse a tenere a bada un´intera invasione di Digimon. Peró, a pensarci bene, se anche Hypnos e i Tamers non erano riusciti da soli a risolvere il problema... perché non avrebbero potuto farcela unendo le forze? Forse era proprio questa la soluzione migliore per questo complesso problema... Dove uno solo aveva fallito, potevano farcela in due! Chissá, forse c´era ancora la possibilitá di recuperare qualcosa del programma Juggernaut, e poi... Ma in quel momento era meglio concentrarsi su cosa fare nell´immediato.

"Ragazzi, comprendo il vostro desiderio di darci una mano, e vi sono molto iconoscente. Effettivamente... senza di voi, temo che i Digimon ci avrebbero giá sopraffatto, e quel Vikaralamon che é emerso oggi a Shinjuku, beh... se non fosse stato per voi, avrebbe sicuramente inflitto molti piú danni." affermó Janyuu. "Ma... temo che in questo momento la situazione si sia fatta molto piú difficile. Ora che Calumon, quel Digimon che controlla l´evoluzione, é stato rapito, é solo questione di tempo prima che ci troviamo ad affrontare un attacco in massa da parte del Mondo Digitale. Una volta che avranno risolto il problema per il quale avevano bisogno di lui, i Digimon caleranno sul Mondo Reale, molto piú forti di prima. La nostra unica possibilitá di salvezza... é cercare di recuperare quel Digimon prima che questo avvenga. E... purtroppo, questo vuol dire che dovró chiedervi di fare qualcosa che avrei preferito evitare... coinvolgervi nuovamente in questa difficile situazione, e chiedervi di andare nel Mondo Digitale..."

La proposta non cadde nel silenzio scioccato che Janyuu si aspettava. Takato e Guilmon si alzarono di scatto, offrendosi per primi di partire per il Mondo Digitale. "Se é questo che dobbiamo fare, allora io sono pronto! Dobbiamo tentare tutto il possibile per salvare Calumon e proteggere i nostri cari... e magari cercare di capire esattamente cosa sta succedendo a DigiWorld e come c´entra questo D-Reaper a cui i Deva hanno accennato!"

"Io e Takatomon assieme siamo imbattibili! E se verranno anche gli altri, sono sicuro che potremo affrontare qualsiasi ostacolo!" affermó Guilmon. "Certo... a patto che ci portiamo dietro abbastanza pane... insomma, credo che mi verrá fame, con un viaggio cosí lungo..."

"Hehehee... tranquillo, amico mio, non appena saremo a casa, avrai tutto il pane che vorrai!" disse Takato, sentendosi piú ottimista sulle loro possibilitá. "Peró... sí, credo che sia l´unica possibilitá che abbiamo sia quella di andare dritti a DigiWorld e salvare Calumon prima che i Deva lo possano usare per il loro scopo. E se riusciamo a scoprire cosa sta succedendo esattamente con il D-Reaper, tanto meglio. Cosí riusciamo a risolvere i problemi di tutti quanti."

"Credo che a questo punto, non ci sia molta altra scelta." affermó Ruki. "Anche se sono io stessa la prima a sorprendermi, mi sono affezionata a quel piccoletto, e non vorrei che gli succedesse qualcosa. Quindi, contate pure su di me."

"Io daró una mano a Ruki e la aiuteró anche a costo della mia vita." continuó Renamon, ergendosi fieramente in piedi sul ramo sul quale si era messa.

"Hey, e io cosa sono, carne macinata?" esclamó Terriermon. "Io e Jen faremo senz´altro una visitina ai signori Deva! Che non pensino di poter dare una festa senza invitare anche noi, perché i sottoscritti non la prenderanno molto bene, nossignore!"

"Credo... che questo gruppo di giovani entusiasti potrebbe avere bisogno di una mano!" disse con ironia Ryou, approvando mentalmente la forza d´animo dimostrata dai suoi compagni. "Beh, ragazzi, io non ho certo intenzione di fermarvi, lungi da me. Anzi, sono d´accordo che é necessario recuperare Calumon il prima possibile, prima che i Deva usino il suo potere per attaccare gli uomini. Ma... immagino che a questo punto lo sappiate bene... il Mondo Digitale non é affatto quello che potreste aver visto negli anime alla televisione. E´ piuttosto un luogo pericoloso ed infido, dove non é possibile fidarsi di nulla, e dove i Digimon sono prede o predatori. Saró felice di accompagnarvi, e spero che potró darvi anche qualche utile consiglio per sopravvivere... ma sappiate che dovrete contare su voi stessi quanto sui vostri compagni per sopravvivere a DigiWorld."

"Certamente, Akiyama-san! Io ed Hagurumon non ti deluderemo!" esclamó Hirokazu, il cui entusiasmo era stato soltanto un po´ smorzato dalla scarsa prestazione dell´evoluzione di Hagurumon a livello Ultimate. Il Digimon meccanico, un po´ preoccupato, fece scattare i suoi ingranaggi muovendoli l´uno sull´altro, ed emettendo un acuto clangore metallico che ricordava quasi il tintinnio di un campanello...

"Ora non darti tante arie soltanto perché sei giá stato a DigiWorld, signor so-tutto-io!" esclamó Ruki, mettendo subito le mani avanti. "Questo non significa che puoi comandarci a bacchetta, intesi?"

Ryou alzó le mani. "Non mi ha mai sfiorato l´idea, Ruki."

"Allora... andremo tutti a DigiWorld?" disse Juri con cauto ottimismo, per poi rivolgere ad Elecmon un radioso sorriso. "Non sei contento, Elecmon-chan? Magari potremo andare a vedere il posto da cui vieni, o conoscere qualche altro Digimon simpatico come te! Insomma, non voglio credere che tutti i Digimon lí siano dei tipacci che pensano solo a combattere, vero? Tu, Guilmon-chan e gli altri siete la prova che non é cosí!"

"Beh... il tuo ottimismo é sicuramente bene accetto, Juri!" affermó un po´ imbarazzato Elecmon. Si trattava di una risposta innocente, e che certo non voleva dire nulla di particolare, ma Elecmon vide subito che l´espressione allegra di Juri si rabbuió leggermente, come se il piccolo Digimon elettrico avesse detto qualcosa che l´aveva toccata nel profondo.

"No, non é proprio ottimismo... voglio solo sperare..." disse Juri, guardando da un´altra parte come se qualcosa la stesse tormentando. Takato deglutí, sapendo che i suoi compagni non sapevano niente del passato di Juri e di quello che probabilmente stava provando in quel momento. E probabilmente non era il momento di rivelare la cosa in quel momento, davanti a tutte quelle persone che pure sembravano aver capito che c´era qualcosa che non andava nella giovane Tamer. Per fortuna, Juri sfoderó di nuovo il suo sorriso, facendo in modo che l´attenzione di tutti non restasse su di sé. "Comunque, come stavo dicendo... sono emozionata all´idea di vedere DigiWorld! Verró anch´io, e sono sicura che vi potró dare una mano!"

"Ovviamente, questo significa che dovrete darne notizia ai vostri genitori..." affermó Janyuu con un sospiro. Quella doveva essere senza dubbio la parte piú difficile. "E... come ho detto, non sono ancora troppo convinto che sia una buona cosa lasciarvi andare cosí. Certo... cercheró di procurarvi l´appoggio di noi Monster Makers, e di tutti gli ex-membri di Hypnos che possiamo. Ma... vi aspetta comunque un viaggio molto pericoloso. Andremmo noi adulti al vostro posto, se fosse possibile... ma temo che non dureremmo molto da quelle parti."

"Di questo non si preoccupi, signor Lee." disse Ryou. "Come abbiamo giá detto... suo figlio, Takato-kun e i loro compagni potranno sempre contare sui loro Digimon, e anche sul mio appoggio. Conosco abbastanza del Mondo Digitale da poter fare da guida."

"Grazie, Ryou-san..." affermó Takato con un sorriso di gratitudine. "Faremo tutto quello che é in nostro potere per salvare Calumon, e far finire una volta per tutte questa guerra tra il Mondo Reale e DigiWorld!"

Ruki corrugó la fronte, immaginando giá che sarebbe stato piú difficile di quanto il suo compagno l´aveva fatto sembrare. Stando alla sua esperienza con i Digimon, non accadeva mai che un piano andasse liscio al primo tentativo. Qualche complicazione avveniva sempre...

"Va bene. Se... questa é la vostra decisione, ragazzi, io non voglio certo ostacolarvi." affermó Janyuu. "Allora, sará meglio che cominciate a prepararvi, visto che vi attende un viaggio molto pericoloso. Per quanto riguarda me... devo mettermi in contatto con una persona che molto probabilmente potrebbe facilitarci le cose. Spero solo che siano disposti a collaborare..."

"Grazie, signor Lee. Questo... vuol dire molto per noi." affermó Takato.

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Qualche ora dopo...

"Siamo spiacenti di comunicarle, Yamaki-san, che i suoi tentativi di controllare il problema Digimon si sono rivelati completamente insoddisfacenti. I Digimon hanno continuato ad attaccare il Mondo Reale, al punto che ormai é impossibile, anche con tutte le nostre risorse, tenere segreta la loro esistenza, e il quartiere di Shinjuku é rimasto gravemente danneggiato dall´attacco di quel Digimon gigantesco. Ci vorranno almeno due mesi prima che la situazione torni ad una parvenza di normalitá, da quelle parti." disse il telefono dell´appartamento in cui Mitsuo Yamaki si era ritirato dopo il bruciante fallimento del progetto Juggernaut, evitando quanto piú poteva giornalisti e curiosi. Ancora vestito con i suoi abiti da lavoro, tranne la giacca che aveva appeso all´attaccapanni vicino, il capo di Hypnos ascolava con espressione neutra, ma dalla quale trasparivano bene la sua rabbia e la sua frustrazione, il vivavoce da cui proveniva la voce dei suoi superiori. Non c´era da stupirsi dal loro disappunto - il progetto Juggernaut, nel quale era stato speso cosí tanto tempo e denaro, si era concluso con un fallimento su tutti i fronti. Non che a Yamaki importasse molto di quello che pensavano quel branco di burocrati... ma gli bruciava il fatto che tutti i suoi tentativi di proteggere la cittá dai Digimon si fossero risolti cosí miseramente.

"Non vediamo ulteriore motivo per continuare a finanziare un´operazione che fin dal´inizio non ha dato che risultati scarsi o inesistenti." continuó la voce, con il tono di uno che voleva essere da tutt´altra parte in quel momento. "Le comunichiamo quindi, con nostro grande rammarico, che tutti i fondi destinati a Juggernaut e alle attivitá di Hypnos saranno reindirizzati ad altri scopi, sicuramente piú utili. Per quanto riguarda lei, sará convocato quanto prima per rendere ragione di questi fallimenti. Spero per lei che abbia una buona spiegazione. Le auguriamo buon proseguimento... o almeno, quanto migliore possibile, date le circostanze."

Si sentí un breve bip nel momento in cui il messaggio finí, e Yamaki scosse la testa, mentre con un gesto del braccio disinseriva il vivavoce. Non c´era certo bisogno che qualche scribacchino che passava tutto il giorno dietro una scrivania gli ricordasse com´era andata. In quel momento, il capo di Hypnos si stava chiedendo cosa avesse sbagliato, e come avrebbe potuto fare altrimenti. Forse, se fosse stato un po´ piú aperto nei confronti di quei ragazzi, e non avesse invece cercato di antagonizzarli... in effetti, loro avevano sempre avuto piú successo di Hypnos nel contrastare i Digimon invasori...

Cosí assorto era Yamaki nei suoi pensieri, che quasi non sentí il suono del campanello che suonava. Alzando la testa, un po´ sorpreso - dopotutto, chi é che avrebbe potuto venire a fargli visita in quel momento? - Yamaki si alzó dalla sua poltrona e dopo essersi dato una controllata per essere sicuro di essere almeno presentabile, raggiunse il video-citofono e lo accese, non nascondendo la sua sorpresa nel vedere che si trattava di Reika Ootori, una delle sue operatrici migliori. La donna era vestita in maniera semplice ma elegante, quello che ci si sarebbe potuti aspettare da una visita di cortesia... e anche se manteneva l´espressione seria e professionale che Yamaki era abituato ad associare a lei sul luogo di lavoro, adesso gli sembrava che ci fosse qualcosa in piú. Forse si trattava di solidarietá professionale... o di qualcosa d´altro? Yamaki non era tipo da soffermarsi sulle domande e sulle ipotesi non supportate da prove concrete, quindi si schiarí la voce e rispose al citofono.

"Buongiorno, Ootori." disse con il suo tono distaccato. "Non mi aspettavo una sua visita in questo momento. A cosa devo il suo interessamento?"

Yamaki fu sicuro di vedere un piccolo sorriso affiorare sulle labbra di Reika. "Spero di non disturbarla, Yamaki-san." rispose. "In realtá non c´é un motivo particolare per cui mi trovo qui in questo momento. Volevo semplicemente sincerarmi che lei stesse bene. Lo consideri interessamento professionale da parte mia."

Yamaki sorrise, un pó amaramente. "Il progetto Juggernaut non esiste piú, e línfluenza di Hypnos é ridotta al lumicino." affermó. "Trovo un po´ inusuale che le possa interessare ancora di una persona con la quale probabilmente non lavorerá mai piú. Detto questo, non posso dire che il suo interessamento non sia apprezzato. Se volesse salire, potremmo discutere della situazione davanti ad un caffé."

Quello che Reika disse un attimo dopo lasció Yamaki alquanto sorpreso, una volta di piú. Bisognava dire che in quegli ultimi tempi, aveva incontrato diverse situazioni capaci di lasciarlo spiazzato...

"Gliene sarei molto riconoscente, Yamaki-san. In effetti, un altro motivo per cui mi trovo qui é perché vorrei esporla una proposta del signor Janyuu Lee, dei Monster Makers..."

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CONTINUA...

Note dell´autore: Sí, lo so che é un capitolo piuttosto breve, ma dopo la scarica di adrenalina che é stato lo scontro con Vikaralamon, era giusto che ci fosse un capitolo di stanca. E anche se non é successo molto, questo sicuramente getterá le basi per gli eventi di DigiWorld! Ci sará da divertirsi, una volta che i ragazzi saranno arrivati lí! Quindi, non perdetevi il prossimo aggiornamento, e a presto!

  
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