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Autore: Justice Gundam    07/06/2014    2 recensioni
Storia parallela a Best Wishes Reload. Mentre Ash e i suoi compagni proseguono la loro avventura ad Unima, una crisi inaspettata colpisce l'arcipelago di Oblivia. Per risolvere la crisi, viene mandato da Sinnoh un gruppo di giovani ma esperti allenatori per indagare sugli attacchi della nuova organizzazione criminale, i Bricconieri, e scoprire quali siano i loro piani. Riusciranno a risolvere questo caso? [Personaggi: Marisio, Demetra, Chicco, Matilde, Risetta]
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Islands of Light-003

Pokemon: Islands of Light

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 3 - Sulla strada per le rovine

"Devo ammettere che non era esattamente cosí che mi aspettavo Oblivia. Non so, per qualche motivo immaginavo che sarebbe stato un posto un po´ piú... come posso dire?" dise Chicco, guardandosi attorno mentre lui e i suoi amici seguivano Martino e Marina verso il quartier generale locale dei Pokemon Ranger, con lo Staraptor di Martino che faceva buona guardia, all´erta contro ogni possibile insidia. Per quanto, in quel momento, si trovassero in una delle zone piú sicure di Oblivia, i Pokemon Ranger non erano gente da sottovalutare le trappole dei Bricconieri, avendo giá avuto diverse brutte sorprese in passato. "Non so, un po´ piú retro. Senza offesa, si intende!"

Martino ridacchió brevemente, dimostrando che per fortuna, i due giovani Pokemon Ranger non avevano pensato che Chicco volesse mancare di rispetto al loro paese in alcun modo. "Hehehee, non sei l´unico a dirci questo. Molte persone, per qualche motivo, si aspettano che Oblivia sia chissá quae posticino sperduto in mezzo all´oceano, e rimangono un po´ sorpresi quando vedono che gode di molte piú comoditá moderne di quante non si aspettassero!" affermó. "In effetti, non si puó esattamente dire che ci siamo tenuti in pari con il progresso tecnologico, ma non siamo neanche cosí... isolati, scusate il gioco di parole, da non poterci vantare anche noi delle nostre modernitá!"

"E avrete modo di vedere che la tecnologia di noi Pokemon Ranger comprende dei gadget che non credo si vedano lí a Sinnoh... ma per quello, immagino che potrete vedere un bel po´ di cose interessanti ora che arriveremo al quartier generale dei Pokemon Ranger di Solfonia!" spiegó Marina. "Piuttosto, vorrei sentire anche le opinioni degli altri... che ve ne pare del nostro continente, finora?"

"Un ambiente molto simpatico. Devo ammettere che mi aspettavo una certa solaritá, ma non credevo che sarebbe stato cosí tanto di mio gradimento." affermó Marisio, continuando a guardare in giro e a fissarsi in mente tutti gli spettacolini che il Residence Acqua offriva. Dava veramente l´impressione di un luogo dove si viveva tranquillamente... e questo rafforzó nel giovane Guardiano dell´Aura la convinzione che chiunque minacciasse di infrangere la pace in un posto come quello andasse fermato il prima possibile. "E mi sembra che... anche Demetra, Risetta e Matilde siano della mia stessa opinione."

La vulcanica Matilde non si era infatti fatta attendere: stando attenta a non separarsi mai troppo dal gruppo, la bambina dai capelli rosa schizzava da un lato all´altro della strada principale, gli occhi sgranati mentre osservavano ogni minimo particolare di quel nuovo mondo. Risetta, invece, restava calma e tranquilla dietro al gruppo, proteggendosi con un grazioso parasole nero, e facendosi ariacon un ventaglietto che teneva nell´altra mano. "Beh... credo che la reazione della mia piccola amica Matilde sia una prova alquanto concreta del suo apprezzamento!" affermó Demetra, ridacchiando quando vide la bambina dai capelli rosa correre a sautare un gruppo di bambini della sua etá che giocavano sulla strada! "E Risetta... beh, lei non é tipo da dire molto, ma sono sicura che anche lei apprezzi il vostro paese!"

"A parte il sole." volle aggiungere la gothic lolita.

Marina annuí con soddisfazione, e continuó a guidare i giovani agenti della Lega Pokemon di Sinnoh verso un grande edificio al piano terra che sorgeva vicino al centro cittá, a fianco di un grazioso canalino di acqua dissalata che gli abitanti del Residence Acqua usavano per bagnare il verde pubblico. "Mi fa piacere... comunque, eccoci arrivati al nostro quartier generale. Qui potrete rilassarvi un po´ dopo quel lungo viaggio... e poi, i nostri superiori vi daranno qualche indicazione per cominciare le indagini. I Bricconieri hanno portato avanti un po´ di attivitá sospette anche qui vicino... in particolare nei pressi della Cascate Argento e del Monte Sorbetto."

Matilde, smettendo di scattare qua e lá come un grillo che aveva bevuto troppo caffé, guardó in direzione della grande montagna che dominava tutta l´isola di Solfonia. Era una montagna dall´aspetto relativamente giovane, composta principalmente di un materiale roccioso grigio, e quasi interamente ricoperto di neve e ghiaccio. Non c´era da stupirsi del fatto che avesse il nome che si ritrovava... "E´ quello il Monte Sorbetto, vero? In effetti, un po´ ci assomiglia, almeno come forma..." disse Matilde, notando anche il grande fiume che, partendo dalla vetta della montagna innevata, scendeva placidamente e maestosamente lungo i suoi fianchi, e arrivava cosí fino al mare.

"Esatto. E´ la vetta piú alta di Oblivia, e si dice che sia ricoperta dalla neve, malgrado il clima del nostro arcipelago, perché é stato il rifugio del Pokemon Leggendario Articuno, in tempi remoti." disse Martino. "Ma... avremo tempo piú avanti per spiegarvi come sono andate le cose. Per adesso... vi diamo il benvenuto al quartier generale dei Pokemon Ranger di Solfonia! Prego signori... accomodatevi!"

"Grazie mille..." disse Marisio a nome di tutto il quintetto, entrando in una sala che dava l´impressone della sala d´aspetto di una centrale di polizia, nella quale stavano giá lavorando, aiutati in questo da un filo di aria condizionata che rendeva la temperatura piú sopportabile, diverse persone vestite dellastessa uniforme dei due giovani Pokemon Ranger. Assieme a loro, si trovavano Pokemon di vario tipo e di varie dimensioni, che assistevano i Pokemon Ranger nelle loro mansioni quotidiane. Mentre il gruppetto degli Stat Trainers si fermava appena dentro, e Risetta chiudeva il suo ombrello con nonchalance, Martino e Marina fecero loro cenno di attendere.

"Aspettate qui, adesso vado a chiamare il nostro capo... credo che sará contento di vedere gli inviati della Lega di Sinnoh!" disse il ragazzo. "Staraptor, puoi restare qui con loro?"

"Starrr!" esclamó il Pokemon Normale / Volante con voce morbida, facendo una specie di saluto militare con la sua ala destra! Mentre Martino e Marina si dirigevano verso l´ufficio del loro superiore per annunciare l´arrivo degli agenti di Sinnoh, Staraptor fece cenno ai cinque amici di accomodarsi e prendere una sedia, dimostrando un savoir-fare da vero professionista! "Star star, raptor!" gracchió, mostrando le sedie vuote poste accanto all´ingresso con un elegante cenno delle sue grandi ali. Chicco e Matilde si lasciarono scappare una goccia di sudore stilizzata dala testa per l´imbarazzo e la sorpresa. Certo che quel Pokemon era davvero ben addestrato... sembrava quasi un essere umano!

"Grazie, Staraptor. Apprezziamo molto la cortesia." disse Marisio senza scomporsi. Il giovane Guardiano dell´Aura accarezzó il Pokemon rapace sulla schiena con una mano, poi si mise seduto e tiró il fiato, osservando i soi compagni di viaggio che ne approfittavano per rilassarsi un attimo.

Non ebbero da attendere troppo a lungo. Nel giro di pochi minuti, ecco infatti tornare Marina e Martino, accompagnati da un uomo sulla prima quarantina vestito con l´uniforme maschile dei Pokemon Ranger, capelli blu scuri tirati indietro, e una corta barba che si univa ai capelli tramite le basette. Portava un paio di guanti neri senza dita che coprivano anche l´avambraccio, e sul braccio destro era montato un oggetto che appariva altamente tecnologico, anche se sul momento Mariso e i suoi compagni non erano molto sicuri di cosa fosse. Era un uomo alto ed evidentemente ben alenato, e non stupiva minimamente che fosse un importante membro dei Pokemon Ranger. Immediatamente, i cinque Stat Trainer si alzarono in piedi per accoglierlo, e l´uomo si fermó davanti a loro, guardandoli con attenzione.

"Aaah, molto bene... E cosi' voi siete i famosi allenatori di cui la signorina Camilla ci ha parlato cosi' bene... Devo ammettere, che non e' male come prima impressione." Disse l'uomo, dopo aver dato un'occhiata attenta ai cinque amici. "Immagino che le presentazioni siano d'obbligo anche da parte mia. Il mio nome e' Raimondo, e sono il comandante dei Pokémon Ranger di Oblivia. Piacere di conoscervi. Marisio, Demetra, Chicco, Matilde e Risetta, giusto? Almeno, questi sono i nomi Che ho letto dai file che ho ricevuto."

"Il piacere e' tutto nostro, comandante Raimondo." Disse Marisio, stringendo cordialmente la mano che il Ranger veterano gli porgeva. "E' nostra speranza e convinzione che questa collaborazione servira' a stroncare sul nascere una grave minaccia alla sicurezza di questo posto. Ognuno di noi mettera' a disposizione tutte le sue capacita' per risolvere questo caso."

"Gia' ora potremmo aprire le indagini dal Monte Sorbetto, di cui i suoi allievi ci hanno parlato." Prosegui' educatamente Demetra. "I cadetti Martino e Marina ci hanno informato che i Bricconieri stanno portando avanti delle attivitá sospette proprio in quei luoghi."

"Effettivamente, quelle canaglie si sono fatte particolarmente attive anche qui." ammise Raimondo. "Hanno attaccato diverse spedizioni che erano state mandate per fare delle ricerche sui siti archeologici vicini - noi li chiamiamo Rovine del Canale, e Rovine di Oblivia."

"Il secondo sembra un sito piuttosto importante." commentó Chicco. "Potrebbe descriverceli un po´piú nei dettagli?"

Il veterano non ebbe problemi ad esaudire quella richiesta. "Certamente. Dopotutto, piú ne sapete, piú sará facile l´indagine. Allora... le Rovine del Canale, situate vicino alle Cascate Argento, sono quanto resta di un tempio dedicato a Suicune, una delle tre Bestie Leggendarie di Johto. E´ un luogo misterioso, popolato da numerosi Pokemon di vario tipo, e nel quale le precipitazioni sono praticamente quotidiane. Né la cosa dovrebbe stupire, immagino. Considerando il Pokemon Leggendario a cui sono dedicate quelle costruzioni..."

"Certo." affermó Risetta, ripensando al maestoso ed elegante Pokemon Leggendario di Johto, che assieme ai suoi "fratelli" Entei e Raikou aveva svolto un ruolo molto importante nel mettere un freno ai piani del Team Vicious, due mesi prima. "E le Rovine di Oblivia?"

Raimondo attese un attimo prima di rispondere, come se dovesse raccogliere un po´ di idee. "Le Rovine di Oblivia, eh?" disse infine, guardando con intensitá sia i due Ranger cadetti che i cinque Stat Trainers. "Ecco... le Rovine di Oblivia sono un luogo che ha sempre affascinato e confuso gli abitanti di questo continente, e dell´isola di Solfonia in particolare. Si trovano non molto lontano dalle Cascate Argento, e sono suddivise, se cosí possiamo dire, in diverse aree, tutte con delle notevoli differenze. Ma la cosa che lascia tutti perplessi é la grande iscrizione che si trova nella sala piú interna delle rovine, che si pensa sia stata lasciata dall´antica popolazione che abitava l´arcipelago di Oblivia in tempi remoti. Credo che sia il caso che voi veniate a vederla, signori. Potrebbe fare un po´ piú di luce sullo scpo ultimo dei Bricconieri, o meglio di chi li manovra."

"Ho giá sentito parlare, una volta, di una leggenda legata alla regione di Oblivia." affermó Marisio, tornando con il pensiero agli anni della sua formazione come Guardiano dell´Aura. "Il mio maestro mi aveva parlato di prticolari artefatti della regione di Oblivia che avrebbero dovuto conferire la vita eterna e il potere assoluto a chiunque ne entrasse in possesso. Secondo il mio maestro, erano stati costruiti da un antico popolo che cercava l´immortalitá, e voleva controllare i Pokemon Leggendari... e aveva detto che c´erano anche riusciti! Ma... all´epoca non ci ho fatto piú di tanto caso. Ero convinto, a torto, che una simile diceria non avrebbe mai avuto niente a che fare con me. Adesso... rimpiango di non aver prestato piú attenzione."

"Non importa, Marisio, ce la caveremo lo stesso..." disse Matilde, con un´espressione pensierosa che non era molto facile vedere sul viso dell´iperattiva Stat Trainer. "Piuttosto... c´é una cosa che mi lascia molto perplessa..."

"Che cosa, piccola Matilde?" chiese Demetra, guardando verso la sua piccola amica.

Matilde storse il naso in maniera buffa e si strofinó una guancia con l´indice. "Niente... é solo che é molto strano che un popolo che ha scoperto il segreto dell´immortalitá non sia sopravvissuto fino ad oggi." affermó la bambina dai capelli rosa. "Verrebbe da pensare che qualcuno di loro sia sopravvissuto fino ad oggi. Non sembra anche a voi?"

Il ragionamento della bambina non faceva una piega, e i due Pokemon Ranger annuirono in segno di accordo. "In effetti, molti si sono posti la stessa domanda... e il professor Frenesio, il capo della Federazione Ranger e fratello maggiore del comandante Raimondo, sta appunto conducendo delle ricerche in tal senso per scoprire cosa sia successo a questo antico popolo." affermó Marina. "Tuttavia.. beh, gli indizi sono pochi, e fino a questo momento non abbiamo potuto fare altro che trarre congetture, anche se la signorina Camilla, la campionessa della Lega Pokemon di Sinnoh, ci ha dato un importante aiuto in questo senso."

"Chissá, magari scoprire qualcosa di piú su questi posti ci permetterá di aggiungere qualche pezzo al puzzle." azzardó Marino. "Ma facciamo le cose una alla volta. Intanto, credo che sia il caso che voi vi riposiate un po´, dopo il viaggio che avete fatto."

"Giusto. Quindi, sentitevi liberi di usufruire del nostro quartier generale, almeno per adesso." affermó Raimondo, dando un´occhiata al suo orologio. "Adesso sono le quattordici e zero-zero. Partiremo alle sedici e zero-zero per le Rovine del Canale, e vedremo se riusciremo a trovare degli indizi in quella zona. Avrei bisogno fi chiedervi di sincronizzare gli orologi."

"Certo che l´organizzazione qui non manca, eh?" affermó Chicco, mentre Marina e Martino guidavano i giovani Stat Trainer verso le sale piú interne, dove avrebbero potuto riposarsi un po´ e mangiare qualcosa. "Del resto, i Pokemon Ranger non si sono fatti la loro fama per niente..."

"Apprezziamo molto la vostra collaborazione, comandante Raimondo." disse Marisio, inclinando il suo cappello in avanti e facendo un breve inchino. "Sono convinto che le nostre capacitá messe assieme si riveleranno molto fruttuose."

"Altrettanto. Ci vediamo tra due ore." rispose il veterano, preparandosi mentalmente a quello che si preannunciava come un giro di ispezione molto diverso - e piú pericoloso - di tutti gli altri che aveva fatto nella sua carriera. Mentre i cinque agenti della Lega di Sinnoh venivano condotti nela loro sala d´aspetto, Raimondo guardó fuori da una finestra, in direzione del Monte Sorbetto, da cui fluiva maestosamente il fiume che raggiungeva il mare proprio lí, accanto al Residence Acqua. Forse quella poteva essere l´occasione per mettere fine per sempre alle malefatte dei Bricconieri...

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Due ore erano passate abbastanza in fretta, e ben presto, i cinque Stat Trainer, ora un po´ piú riposati e attenti, erano schierati assieme a Martino e Marina davanti alla sede centrale dei Pokemon Ranger di Oblivia. Assieme a loro, tenuti fuori dalle loro Pokeball, c´erano il Lucario di Marisio, che aveva pensato che il suo potere di percepire l´Aura avrebbe potuto essere molto utile nel corso di quella particolare indagine... e lo Staraptor di Martino, che non vedeva l´ora di entrare in azione! Raimondo era davanti a loro, e stava passando in rassegna i sette volontari per verificare se fosse tutto a posto. Dopo qualche secondo, in cui gli Stat Trainers e i Pokemon Ranger rimasero fermi e sull´attenti in attesa degli ordini di Raimondo, il comandante si schiarí la voce e cominció a dare istruzioni.

"Molto bene... da qui, usciremo dala cittá e ci dirigeremo verso il Sentiero Solfonia, che ci condurrá verso la nostra meta, le Cascate Argento. Le Rovine del Canale si trovano lí, nei dintorni... comunque, non preoccupatevi, penseró io a darvi tutte le indicazioni necessarie quando saremo arrivati vicini alla destinazione." disse Raimondo, indicando un sentiero che, partendo dala periferia del Residence Acqua, si inoltrava nella natura selvaggia, raggiungendo le pendici del Monte Sorbetto. "Mi auguro che i vostri Pokemon siano tutti bene allenati e pronti a qualsiasi evenienza, perché non escludo che i Bricconieri possano tentare un´imboscata mentre stiamo saendo, o anche quando saremo arrivati alle rovine. Sappiate che molto probabilmente pioverá nelle Rovine del Canale, quindi sappiate usare bene i vostri Pokemon in queste condizioni."

"La mia Wailord non potrá che trarne vantaggio." affermó pacatamente Demetra. "E credo che anche lo Electrode dela mia amica Risetta troverá utili queste condizioni... dopotutto, l´attacco Tuono diventa estremamente preciso mentre piove, giusto?"

Raimondo annuí, approvando il fatto che i cinque agenti della Lega Pokemon di Sinnoh avessero fatto bene i loro calcoli e sapessero abbastanza da usare al meglio le mosse dei loro amici Pokemon. "Bene. Non credo di dover aggiungere altro. Se siamo tutti pronti, possiamo avvirci. Per la notte, ci fermeremo in un campo base dei Ranger, situato vicino alle Cascate Argento..."

Il Lucario di Marisio, improvvisamente, si voltó verso l´ingresso del quartier generale, percependo una piccola ma comunque tangibile Aura provenire da esso... e prima che Marisio potesse chiedere cosa stesse accadendo, un grazioso Pokemon simile ad un Pikachu in miniatura sgattaioló fuori dalla sede centrale e zampettó allegramente verso il gruppetto, che lo guardó un po´ stupito - si trattava di un Pokemon di piccole dimensioni, non piú di trenta centimetri in altezza, e ricoperto da una corta pelliccia color gialo chiaro, con una specie di collare nero alla base del collo, grandi orecchie gialle e triangolari dalle punte nere, e una codina nera di forma ziigzagante, come un fulmine stilizzato. Sulle guance aveva due piccoli segni rosa circolari, che ricordavano quelli rossi di un Pikachu, e il suo naso era molto piccolo, quasi come un puntino. La cosa piú inusuale, tuttavia, era che il piccolo Pokemon - sicuramente un Pichu, la forma pre-evoluta di Pikachu - portava con sé un ukulele, uno strumento musicale simile ad una minuscola chitarra di colore azzurro cielo. Sembrava molto entusiasta e desideroso di unirsi al gruppo nella loro missione...

"Pi, pi! Pichu!" squittí con una vocetta acuta e penetrante, piú forte di quanto le sue ridotte dimensioni facessero ipotizzare.

"E... questo chi é?" chiese Risetta, con apparente indifferenza.

Matilde, ormai la conosciamo, non fu altrettanto controllata e andó subito acoccolare il grazioso Pokemon! "Awwww, che carinooooo! Questo é un Pichu! Che carino, ho sempre desiderato vederne uno!" esclamó la bambina dai capelli rosa, facendo scendere una gocciolona di sudore dalle teste dei suoi compagni e dei Ranger mentre prendeva in braccio il Pichu con l´ukulele e ci giocava per un attimo. "Di chi é questo Pichu? E´... di qualcuno di voi, per caso?" chiese la bambina, nella segreta speranza che fosse un Pokemon senza padrone e potesse chiedere di tenerlo con sé...

Marina e Raimondo sbatterono gli occhi, un po´ sorpresi, e guardarono verso Martino, che fece un sorrisetto imbarazzato e si sfregó la nuca con una mano mentre il suo Staraptor scuoteva la testa e si piazzava la punta di un´ala sulla fronte! "Ehm... hehehee... in effetti... quello sarebbe il Pichu con cui ho fatto amicizia qualche mese fa! L´ho... incontrato sull´isola di Dolcegoccia, mentre inseguivo alcuni Bricconieri, e per qualche motivo aveva con sé un ukulele... quello che lo vedete portare con sé... Per farla breve, era molto spaventato, perché i Bricconieri avevano catturato molti Pokemon della sua isola, ma sono riuscito a calmarlo, e da quel momento in poi... diciamo che si é messo a seguirmi! Quindi... no, piccola Matilde, temo che non sia un Pokemon selvatico."

"Awww... che peccato, stavo giá pensando che potevo chiedergli di venire con me..." mormoró Matilde, un po´ delusa.

Il Pichu con l´ukulele sospiró e strimpelló per qualche secondo la sua chitarra, poi riprese a squittire come aveva fatto prima. "Pichu pi! Pichu pichu?"

"Hmm..." il Lucario di Marisio corrugó la fronte, ascoltando con attenzione quello che il piccolo Pokemon Elettro aveva da dire, e percependo le variazioni della sua Aura. "Sembra che questo piccolo Pokemon voglia venire con noi. Dice che potrebbe esserci d´aiuto nel corso della nostra ricerca. Marisio, tu cosa ne pensi?"

"Non ne sono troppo convinto, se devo essere sincero. Potrebbe essere un viaggio troppo pericoloso per un Pokemon cosí piccolo." rispose. "E comunque, non credo tocchi a me decidere. Dal momento che questi Pokemon Ranger, alla fine, sono coloro che hanno dato una nuova casa a questo Pichu, credo che la decisione finale spetti a loro."

Interrotto il contatto psichico con il suo Pokemon, Marisio si rivolse a Raimondo, Martino e Marina. "Questo Pichu vorrebbe venire con noi, anche se la missione nella quale ci stiamo imbarcando potrebbe essere molto pericolosa. Volevo sentire la vostra opinione, visto che non credo stia a me decidere."

"Beh..." affermó Martino, sfregandosi la fronte imbarazzato. Gli dispiaceva dire di no al suo piccolo amico, ma al tempo stesso pensava che fosse troppo pericoloso portarlo con loro... chissá cosa li avrebbe aspettati... "Non lo so, a dire la veritá... non credo che sia una missione nella quale porterei un Pokemon come lui... peró..."

"Piiii?" cinguettó Pichu, strimpellando ancora un po´ sul suo ukulele e facendo gli occhioni teneri in modo da convincere il suo giovane amico! Davanti a quello spettacolo, Martino non riuscí proprio a mantenere la severitá, e dopo aver deglutito nervosamente, sospiró e scose la testa, sentendosi d´un tratto come una mammina che cedeva ai capricci di un bambino piccolo.

"Sigh... e va bene, Pichu... puoi venire, purché non ti metti nei guai!" disse infine il giovane Ranger, imbarazzato. Pichu lanció un acuto grido di gioia e cominció a saltellare tra le braccia della sorpresa Matilde, mentre Marina alzava le spalle, e Raimondo alzava gli occhi al cielo.

"Lo sai, Martino... forse dovresti spiegare al tuo Pichu che c´é pur sempre una certa disciplina tra noi Pokemon Ranger. D´accordo che non siamo militari, ma una parvenza d´ordine andrebbe pur sempre mantenuta..." disse il Ranger comandante.

"Si vede che lei non conosce la tattica degli occhioni." commentó Risetta con un sorrisetto obliquo. "Funziona ogni volta."

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Per fortuna, mentre si incamminavano lungo il Sentiero Solfonia e cominciavano la loro ascesa al Monte Sorbetto, i ragazzi e le loro guide non incontrarono nulla di pericoloso. Lo Staraptor di Martino era andato avanti, facendo da osservatore e ricognitore, e fino a quel momento non aveva notato nulla di sospetto. Detto questo, la strada in salita cominciava a farsi fatica, in particolare per le meno allenate Matilde e Risetta.

La ragazza vestita di nero, in particolare, dovette fermarsi una volta che il gruppo aveva quasi raggiunto le rovine, in modo da riprendere fiato. "Aspettate... un momento..." disse ansimante, passandosi una mano sulla fronte in modo da tergersi il sudore. "Accidenti... dovevo immaginare che non avrei dovuto vestirmi di nero per venire in un posto come questo. Adesso faccio fatica a respirare..."

"Non ti sforzare troppo, Risetta." disse Marisio, raggiungendola non appena il resto del gruppo si fu fermato per non distanziarla. "In effetti, qui fa abbastanza caldo, e i raggi del sole arrivano piú direttamente... ma non appena arriveremo alle Rovine del Canale, la temperatura dovrebbe scendere e dovrebbe anche cominciare a piovere. Questo dovrebbe rendere le cose un po´ piú sopportabili, giusto?"

Risetta annuí. "Sí... grazie, Marisio, ho solo bisogno di riposarmi un pó..." affermó, sedendosi su una roccia e tirando il fiato per poi guardarsi attorno. Si erano lasciati alle spalle da un po´ la lussureggiante vegetazione della foresta tropicale, e adesso si stavano dirigendo lungo una stradina tortuosa che si inerpicava lungo i fianchi della montagna, tenendosi peró ben lontana dal punto in cui iniziavano le nevi perenni. Anche se la temperatura era un po´ piú bassa rispetto al livello del mare, il sole picchiava ancora piú forte.

"Non dovrebbe mancare molto, in ogni caso." disse Marina, dando un´occhiata alla sua mappa. "Le Rovine del Canale sono a circa un quarto d´ora di cammino, e tra non molto dovrebbe arrivare Staraptor per informarci di cosa ha scoperto... anzi, mi sembra giá di vederlo, eccolo lí!"

Tutti alzarono lo sguardo quando lo Staraptor di Martino volteggió sopra di loro, sbattendo ruimorosamente le sue grandi ali come in un segno di avvertimento... e un attimo dopo, il pokemon Normale / Volante scese giú e si appoggió sulla strada, ripiegando le ali contro il corpo al momento dell´atterraggio. Il giovane Ranger andó a controllare che il suo Pokemon preferito stesse bene, e una volta accertatosi che in effetti era cosí, si congratuló con lui con una carezza sulla schiena. "Grazie, Staraptor, hai fatto un gran bel lavoro!" disse. "Dimmi, hai visto qualcosa che merita attenzione?"

Martino e Raimondo assunsero un´espressione vagamente allarmata quando il possente rapace annuí una volta, indicando con l´ala un punto in lontananza, sopra il quale si vedevano delle nubi che fluttuavano sopra quelle che sembravano delle antiche rovine. Erano poste sulla riva di un fiume, in mezzo ad una grande macchia di rigoglioso verde. Da quella distanza, sembrava che stesse piovendo... e, cosa alquanto strana, la precipitazione sembrava insistere soltanto sulle rovine e sulla zona appena circostante, come se per magia le nuvole fossero costrette a restare lá sopra. Ad ogni modo, questa era la prova che si trattava proprio del luogo che stavano cercando, le cosiddette Rovine del Canale.

"Star! Raptor! Star!" esclamó il Pokemon NOrmale / Volante. Martino annuí lentamente, e il Pichu con l´ukulele che li accompagnava assunse un´espressione chiaramente ansiosa. Quello che Martino disse qualche secondo dopo confermó le supposizioni che Marisio e i suoi compagni avevano fatto.

"Sí, capisco... i Bricconieri sono giá lí, e stanno cercando di razziare le rovine per trovare qualcosa di valore." disse Martino. "Beh, ora che lo sappiamo, possiamo coglierli di sorpresa e prenderli con le dita nella marmellata! Comandante Raimondo... chiedo il permesso di andare avanti e catturare i sospetti!"

"Un momento, ragazzo! Un momento!" esclamó Raimondo, cercando di fermare i bollenti spiriti del giovanotto. "Posso capire che sei entusiasta, ma da solo non riuscirai a fermare quei malfattori! Marina, vai con lui! Il tuo Pidgeot dovrebbe essere in grado di portarti, giusto?"

Marina fece una sorta di saluto militare e sorrise educatamente. "Certamente, comandante Raimondo! Contate pure su di me!"

"Aspettate. Vorremmo fare la nostra parte anche noi." disse Marisio. "Io e Lucario potremmo esservi d´aiuto nell´affrontare quei fuorilegge, e poi... se ci fosse abbastanza posto su uno dei vostri Pokemon, un altro di noi potrebbe venire a darvi una mano."

"Viene Matilde! Lei é la piú leggera!" esclamó la bambina dai capelli rosa, tenendo giá pronta una Pokeball. Demetra, Chicco e Risetta sembravano essere tutti pronti a farsi avanti, ma la bambina era stata piú rapida di loro e li aveva colti di sorpresa! "Marina, Matilde puó venire con te, vero? Sono pronta a dare una lezione a quei manigoldi!"

"Ehm... beh, certo non mi dispiace che tu mi dia una mano, piccola Matilde!" affermó Marina, ridacchiando nervosamente al momento di chiamare il suo Pidgeot, un magnifico esemplare dalle piume marroncine, bianche, gialle e rosse che apparve davanti alla giovane Ranger, spiegando le ali per poi abbassarsi e far salire le due. "Voi tre, restate con il comandante Raimondo! Continuate per questa strada e raggiungeteci alle Rovine!"

"Va bene." rispose Demetra, mentre Chicco dava una mano a Risetta a rialzarsi. "Mi raccomando, state attenti."

Marisio si caló lievemente il cappello sugli occhi, poi salí sul dorso dello Staraptor di Martino assieme al giovane Ranger... e al piccolo Pichu con l´ukulele che era praticamente un membro aggiuntivo della compagnia! Matilde salí assieme a Marina sul dorso del Pidgeot della ragazza piú grande, e dopo aver salutato brevemente gli altri membri del gruppo, Pidgeot e Staraptor presero il volo, dirigendosi a tutta la velocitá loro possibile verso le Rovine del Canale, mentre gli allenatori che trasportavano si reggevano piú forte possibile!

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Le Rovine del Canale erano un luogo che, oltre al grande interesse che rivestivano dal punto di vista puramente archeologico, suscitava curiositá soprattutto per il fatto che il tempo atmosferico, in quella zona, era per gran parte del tempo piovoso - una zona climatica completamente separata dal resto dell´isola di Solfonia, nella quale la pioggia cadeva quotidianamente, per diverse ore al giorno, e che di conseguenza aveva finito per diventare una macchia di foresta particolarmente umida e rigogliosa. Le piante e i fiori che crescevano in mezzo alle antiche rovine davano al luogo un´aria misteriosa ed affascinante... e forse, anche le persone che in quel momento stavano frugando le rovine da cima a fondo, accompagnati da diversi Pokemon, la pensavano allo stesso modo. La differenza era che queste persone, un gruppetto di individui, sia uomini che donne, vestiti di uniformi di colori neutri che li facevano sembrare un gruppo di esploratori: indossavano infatti delle leggere tute intere di colore grigio-verde, con sopra dei corpetti verdi che diventavano piú chiari sulle spalle, e stivaletti grigi da trekking, oltre che dei berretti verdi con il frontino e un paio di guanti di cuoio nero. Sul braccio destro, ognuno dei misteriosi individui portava un congegno tecnologico dall´aspetto abbastanza futuristico, che contrastava con il resto dell´uniforme, che era relativamente conservativo. Assieme ad un gruppo di Pokemon loro alleati, protetti dalla pioggia grazie a delle mantelle grigie, gli individui in questione stavano raccogliendo indizi dal terreno fangoso e ricoperto di erba verde, in cerca di qualcosa che potesse interessare ai loro scopi...

"Allora, ragazzi, avete trovato qualcosa?" chiese uno degli individui a due suoi compagni, che stavano cercando vicino ad un muro.

Uno dei due scosse la testa, con aria delusa. "Ancora niente, amico. Mi sa che qui non troviamo un bel niente che riguardi Suicune." affermó. "Dovremmo dire ai nostri capi che bisogna cercare da un´altra parte."

"Eppure deve essere qui, ne sono sicura!" insistette una ragazza, avvicinandosi in quel momento ai tre, e portando con sé una piccola lastra di pioetra sul quale era inciso qualcosa, in quelli che parevano essere antichi geroglifici. "Dopotutto, si dice che sia proprio in quest´isola che Articuno e Suicune hanno trovato rifugio dopo essere sfuggiti alla devastante guerra che ha sconvolto il continente di Kalos! Non é possibile che non abbiano lasciato nulla della loro permanenza!"

"Stiamo cercando dappertutto, ma anche all´interno di ció che resta del tempio, non abbiamo avuto una gran fortuna..." disse uno dei tizi che avevano parlato prima. "Faremo una ricerca un po´ piú accurata, ma credo proprio che piú di cosí non si possa fare!"

Improvvisamente, un potente battito d´ali spezzó la quiete della natura circostante... e con un grido di battaglia, lo Staraptor di Martino e il Pidgeot di Marina, recando con sé i loro allenatori e i due Stat-Trainers che si erano offerti di accompagnarli, scesero in picchiata, attraversando le fronde degli alberi e atterrando in mezzo alle rovine! Colti di sorpresa, i Bricconieri - perché di questo si trattava - si dispersero, e i Pokemon che avevano con sé si misero rapidamente in guardia!

"Infatti credo proprio che vi dovrete fermare qui!" esclamó Marina, scendendo con un balzo giú dalla groppa di Pidgeot! Il piccione gigante fece un sorrisetto e si voltó rapidamente, verso i Bricconieri alla propria destra, mentre lo Staraptor di Martino e i due che portava in groppa - per non parlare di Pichu! - affrontavano il resto del gruppo di malfattori!

"Vi consigliamo di tagliare la corda, o dovremo arrestarvi per cattiveria insita nella persona!" esclamó Matilde, dandosi scherzosamente un tono da poliziotta! Con un gesto, la bambina dai capelli rosa fece uscire uno dei suoi Pokemon... il suo Porygon-Z, che apparve in un lampo di luce bianca al suo fianco, lasciando sbalorditi sia i Bricconieri che i due Ranger!

"PORYGOOOOON!" esclamó il Pokemon artificiale con una rimbombante voce elettronica.

"Cosa? E... e quello che diamine é?" esclamó uno dei Bricconieri. "Sembra un Porygon, ma... non credevo ne avessero mai creato uno cosí!"

"E´ sicuramente una versione evoluta..." mormoró un altro. "Anche se non credevo potesse evolvere... da quando in qua...?"

"Solo di recente, in realtá. Ecco perché non ne avete mai sentito parlare." disse Marisio con tutta calma, affiancato dal Pokemon che aveva appena fatto uscire - un possente Rampardos, che si era messo in guardia e stava abbassando la test per caricare il nemico con un micidiale attacco Zuccata! "Ma... credo che avrete modo di vedere da voi quanto il Porygon-Z della mia piccola amica sa essere pericoloso. Martino, Marina... credo che avrete anche voi l´onore di vederlo in azione!"

"Beh... sono un po´ sorpreso di vedere un Pokemon come questo, ma se é forte, non vedo perché..." inizió a dire Martino, bloccandosi d´un tratto quando il Pokemon di uno dei Bricconieri - un Kecleon, un Pokemon simile ad un camaleonte conosciuto per la sua abilitá di cambiare tipo a seconda degli attacchi che subiva - attaccó con uno Psicoraggio, scagliando un fascio di anelli concentrici di pura energia mentale contro il suo Staraptor, che chiuse le ali davanti a sé per bloccarlo! L´impeto dell´attacco scaglió indietro Staraptor, che peró riuscí a tenersi in piedi senza tanti problemi, e rispose con un Attacco Rapido, scattando verso il nemico e colpendolo con una potente sventola sferrata con le ali! Immediatamente, uno Scyther dei Bricconieri scattó verso il Porygon-Z di Matilde, mettendo a segno un Attacco d´Ala... ma il Pokemon artificiale, dopo aver barcollato per un attimo, riprese l´iniziativa, e Matilde diede l´ordine che lui si aspettava...

"Adesso sta piovendo, quindi... Porygon-Z, attacca con Tuono!" esclamó la piccola Stat-Trainer.

"Rampardos, attacca con Zuccata!" ordinó Marisio. "Lucario, lanciati in un attacco Pugnoscarica!"

"Pidgeot, usa Turbine!" ordinó Marina.

"Staraptor, continua cosí! Attacca con Baldeali!" fu l´ordine di Martino. In un attimo, una raffica di poderosi attacchi si abbatté sui Bricconieri e sui Pokemon loro alleati... Una tremenda scarica elettrica si abbatté con un rombo di tuono sullo Scyther dei Bricconieri, facendolo irrigidire con un´esclamazione di dolore, e rivelando per un attimo la forma del suo scheletro come se fosse passato ai raggi X! Il Lucario di Marisio scattó rapidamente verso un avversario, un Nidorino dall´aspetto feroce, e lo colpí con un rapidissimo pugno sferrato con la mano destra! Il Pokemon Veleno contrattaccó immediatamente con Doppiocalcio, e Lucario non riuscí ad evitare il secondo colpo, che lo raggiunse al fianco... ma Rampardos intervenne e colpí l´avversario con una tremenda testata che lo sollevó letteralmente da terra e lo fece volare contro uno dei muri delle rovine, per poi farlo scivolare al suolo con espressione stordita!

I Pokemon Volanti di Martino e Marina stavano a loro volta facendo un buon lavoro - agitando furiosamente le ali, Pidgeot aveva scatenato una tempesta di vento che stava costringendo la maggior parte dei nemici a ritirarsi sotto l´impeto! Mentre Staraptor, dopo aver preso quota, scese giú in picchiata, colpendo Kecleon e altri due Pokemon nemici con il bordo delle sue ali durante l´atterraggio! Un attacco Fangobomba da parte di un Weezing nemico colpí Pidgeot al torace, inzaccherandogli le piume e facendogli perdere quota per un istante, ma il Pokemon piccione recuperó un attimo dopo e rispose con un potente attacco Eterelama, tracciando un fendente in aria con la sua ala sinistra e scagliandolo contro l´avversario, che venne colpito in pieno e tentennó! Un istante dopo, Marina ordinó un Attacco d´Ala, e il piccione gigante mandó a segno anche questo attacco, costringendo il nemico ad indietreggiare ancora!

"Ugh... accidenti, ci stanno spazzando via!" esclamó una dei Bricconieri. "E´ meglio se tagliamo la corda! Qui non c´é piú molto che possiamo fare!"

"Maledizione! La signorina Occhioblu non sará per niente contenta di tutto questo!" esclamó un altro Bricconiere, richiamando il suo Kecleon. Gli altri membri dell´organizzazione richiamarono a loro volta i loro Pokemon e cercarono di scappare... ma il Lucario di Marisio aveva qualche altra idea in proposito. Mentre i malfattori cercavano di dileguarsi, il Pokemon Lotta / Acciaio scattó in avanti e bloccó ad uno di loro la via di fuga, piazzandosi davanti a lui un attimo prima che quest´ultimo potesse seguire i suoi colleghi lungo la stradina fangosa che portava verso la salvezza. Il Bricconiere emise un verso di disappunto e cercó di sgattaiolare via, ma Lucario sferró un pugno tremendo che colpí il criminale alla bocca dello stomaco, togliendogli il fiato e facendolo piegare in due. Il Bricconiere cadde in ginocchio e infine si afflosció al suolo privo di sensi.

"Maledizione! Hanno preso Larry!" esclamó una delle ragazze, mentre il resto del gruppo si allontanava. "Aspettate un attimo! Hanno preso il nostro compagno! Dobbiamo andare a liberarlo!"

"Pensa a salvarti tu!" le rispose un´altra ragazza. "Uno di noi si puó anche lasciar perdere!"

Con riluttanza, la ragazza raggiunse il resto dei suoi compagni, chiedendosi come potevano definirsi un´organizzazione degna di questo nome se abbandonavano uno dei loro compagni al suo destino... nel frattempo, Marisio raggiungeva il suo Pokemon migliore e lo accarezzava sulla testa, ringraziandolo per aver permesso loro di catturare un membro dell´organizzazione.

"Grazie, Lucario... e grazie anche a te, piccola Matilde! Sei stata davvero in gamba, sia tu che il tuo Porygon-Z!" disse Marisio alla sua piccola amica. "Tuttavia, devo fare i complimenti anche ai nostri compagni Ranger! I vostri Pokemon sono davvero ben allenati!"

"Grazie mille, signor Marisio!" rispose Martino con un sorrisetto acuto, mentre Marina controllava che Pidgeot e Pichu stessero bene, e Matilde faceva il segno di vittoria con una mano e accarezzava Porygon-Z con l´altra. "E grazie anche al suo Lucario per aver fermato quella canaglia. Ora potremo interrogarla e sapere qualcosa di piú."

"Beh, quanto meno, per essere l´inizio della missione, é partita abbastanza bene!" affermó Martino. "Ora non ci resta che aspettare il comandante Raimondo e gli altri, e poi possiamo andare avanti a cercare qui attorno."

"Pichu!" esclamó il Pichu con l´ukulele, strimpellando una melodia.

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Non ci volle molto prima che Raimondo, Demetra, Chicco e Risetta raggiungessero il resto del gruppo, e dopo essersi scambiati le doverose congratulazioni per il modo in cui avevano gestito la pericolosa situazione, il gruppo aveva cominciato a cercare nel misterioso sito archeologico qualcosa che potesse aiutarli a capire quali fossero i piani dei Bricconieri, o comunque qualche oggetto che si ricollegasse alle loro attivitá. Non era proprio il massimo della comoditá cercare sotto la pioggia, in quell´ambiente caldo ed umido, ma non sarebbero stati certo scelti per una missione cosí importante sefossero stati gente che si faceva problemi di comoditá. SEnza farsi rallentare dalla pioggia fine e costante che martellava lerovine mezze ricoperte di muschio, i Pokemon Ranger e gli Stat-Trainer iniziarono acercare nei punti in cui i Bricconieri erano stati visti da Marisio nel momento in cui erano intervenuti. Sfortunatamente, dopo un´ora buona di ricerche, il gruppo non aveva trovato molto, se non qualche indizio di poco conto che i malfattori avevano lasciato dietro di sé.

"Accidenti, sembra che siano stati molto abili nel coprire le loro tracce..." disse con una certa acredine Chicco, cercando di ripararsi dalla pioggia sotto un terrazzo che sporgeva da una torre. "A parte qualche cartaccia, e questo simpaticone qui, non abbiamo trovato nulla."

Si riferiva ovviamente al Bricconiere che il Lucario di Marisio aveva catturato, e che in quel momento era inginocchiato a terra vicino a Chicco, con le mani e le caviglie ben legate in modo che non potesse scappare. Sfortunatamente, il prigioniero non sembrava essere troppo convinto a collaborare... e infatti, non appena Chicco disse quelle parole, il malfattore alzó le spalle e fece una secca risatina a mezza bocca, convinto com´era che i tentativi del gruppo di capire qualcosa di piú sarebbero stati inutili.

"C´é qualcosa che trovi divertente, in tutto questo?" chiese con voce atona Risetta, facendo una breve pausa nelle ricerche.

"Sí... il fatto che voi vi stiate dando tanto da fare, e non abbiate la piú pallida idea di cosa stiamo veramente cercando!" rispose il malfattore con una secca risata. "E per quando l´avrete capito, sará giá troppo tardi! Potete interrogarmi quanto volete, tanto da me non saprete mai nulla!"

Raimondo non si scompose, e gettó alla canaglia uno sguardo cupo. "Io invece penso che ti convenga collaborare. Sai com´é, almeno cosí la pena sará minore!" affermó. "Sappi che siamo giá sulla buona strada per scoprire cosa avete in mente di fare, e potremmo arrivarci prima di quanto tu pensi. Comunque... ti lascio il tempo di pensarci. Nel caso decidessi che non vale la pena di farsi qualche annetto in piú di carcere per un´informazione che non resterá segreta tanto a lungo, faccelo sapere, e noi saremo lieti di ascoltare le tue confessioni!"

"Hah! Fatica sprecata! Non riuscirete mai a fermarci!" esclamó il Bricconiere, voltando la testa dall´altra parte e stando bene attento ad ogni parola. L´ultima cosa che voleva era farsi scappare qualcosa nel momento di euforia.

Matilde alzó gli occhi al cielo, riparandosi poi sotto un´arcata demolita per metá assieme a Demetra. "Non sai cosa darei per far stare un pó zitto questo pagliaccio... mi sa tanto che parlare con lui é fatica sprecata, questo non collaborerá mai." affermó la bambina con una certa acredine.

Demetra sorrise gentilmente e accarezzó i capelli bagnati della sua piccola amica. Meno male che avevano portato un po´ di ricambi, perché quella pioggia costante era davvero antipatica... "Non ti preoccupare per questo, piccola Matilde, troveremo comunque un modo per scoprire cosa stiano cercando questi criminali." affermó. "In effetti, credo di avere un´idea di dove potremmo andare a cercare adesso. Non ci ho pensato prima, ma credo di immaginare dove potrebbe trovarsi qualcosa di interessante!"

"Davvero?" chiese incuriosita Marina, che in quel momento si trovava piú vicina alle due allenatrici di Sinnoh. Pichu era con lei e si stava guardando attorno, sbirciando anche verso l´interno del piccolo tempio in cui le ragazze avevano trovato temporaneo rifugio dalla pioggia. E in quel momento, come se fosse stato incuriosito da qualcosa cheaveva visto, il cucciolo di Pokemon sgattaioló all´interno della stanzetta vuota che costituiva il tempietto nella sua interezza. O almeno cosí sembrava, visto cheDemetra, daesperta cacciatrice di tesori che era, stava notando che c´era qualcosa che non andava in quella stanzina.

"Pichu pichu!" esclamó Pichu, richiamando l´attenzione del gruppo su qualcosa di apparentemente invisibile che si trovava all´interno del piccolo edificio.

Martino e il suo Staraptor, assieme a Marisio e al suo Lucario, furono subito accanto alle ragazze e al piccolo Pokemon... e Lucario, percettivo come sempre all´Aura di chi gli stava attorno, capí al volo quello che il piccolo Pokemon Elettro voleva dire. "Marisio, io sono convinto che Pichu abbiatrovato qualcosa di importante lá dentro. In effetti, percepisco anch´io una lievissima Aura... prova a concentrarti un po´, e credo che lo riuscirai a sentire anche tu." affermó il Pokemon Lotta / Acciaio tramite i suoi poteri mentali. Marisio, pur non eccessivamente convinto, fece un cenno con la testa... e Demetra, dopo essersi guardata attorno con attenzione e aver confermato che non ci fosserotrappole all´interno della stanza deserta, si avvicinó ad un muro e guardó con attenzione. Poi, vedendo che le sue supposizioni avevano trovato conferma, appoggió la mano su una mattonella e premette leggermente. Con un cupo rumore di roccia che scivolava sulla roccia, un pannello sul muro si spostó di lato, facendo cosí vedere un passaggio segreto che portava ad una piccola rampa di scale che si addentrava nel sottosuolo! Diversi membri del gruppo spalancarono gli occhi stupefatti... mentre Demetra annuí, soddisfatta che tanti anni passati a cercare tesori le permettessero di avere adesso l´esperienza necessaria a risolvere rapidamente quel problema!

"Accidenti... niente male, signorina Demetra!" esclamó Raimondo. "Mi puó spiegare come ha fatto a capire che c´era quel passaggio segreto?"

"Quando ho dato un´occhiata all´interno della sala, mi era sembrato che i mattoni del muro non fossero molto ben allineati in un certo punto... e so, per esperienza personale, che di solito questo indica un pannello che puó scivolare di lato, o comunque che c´é un punto che si puó premere per ottenere qualche effetto. Un po´ strano, se posso dire la mia, che i Bricconieri non lo abbiano scoperto subito!"

Come se percepisse qualcosa che lo richiamava dal passaggio che si addentrava nel terreno, Pichu raggiunse la sommitá delle scale e cominció ad indicare il corridoio oscurato con un braccio, mentre Marisio gli si avvicinava, tendendo il piú possibile i suoi sensi soprannaturali. Dopo aver confermato che, in effetti, c´era una piccola emissione di Aura da quel luogo, il giovane Guardiano dell´Aura fece cenno a Chicco e a Risetta di seguirlo, e Raimondo si mise davanti a loro con una torcia elettrica in mano. "In ogni caso, Lucario ha ragione. C´é sicuramente qualcosa qui sotto, ed é il caso di andare a controllare."

"Pichu..." mormoró il piccolo Pokemon con l´ukulele, sentendo sempre di piú una strana sensazione, come se qualcuno lo chiamasse dalle profonditá...

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"Maledizione, questo non era davvero previsto... chi diavolo sono quegli allenatori di Sinnoh, e da dove saltano fuori? Io... non ho mai sentito parlare di loro!" esclamó una Bricconiera, senza preoccuparsi di nascondere la sua rabbia e la sua frustrazione.

Uno dei suoi compagni, dopo essersi scrollato un po´ d´acqua di dosso, sospiró e la guardó con aria di rimprovero. "Se tu avessi fatto attenzione al dossier della missione, Hannah, ricorderesti che quei cinque che la Lega Pokemon di Sinnoh ci ha sguinzagliato contro sono degli allenatori senza titolo ufficiale. Non fanno parte della Lega di Sinnoh, sono degli... agenti indipendenti, per cosí dire, che la Lega utilizza per missioni in cui Camilla e i Superquattro non possono permettersi di esporsi di persona." affermó. "E... lo scopo era proprio quello di farci trovare di fronte degli avversari che noi non conoscessimo e contro i quali non avremmo potuto prendere nessuna precauzione."

La ragazza grugní e scosse la testa con rabbia. "Tsk... d´accordo, d´accordo... ma questo non toglie che la nostra missione sia andata a farsi friggere per colpa di quei cinque e di quei Ranger intriganti! La situazione era giá abbastanza complessa di per sé..." disse. "E adesso... chi é che la sente, la signorina Occhioblu?"

"Beh, quella la sente Samuel, in questo momento!" disse un altra ragazza dei Bricconieri. Con fastidio, si voltó verso un albero vicino, accanto al quale un quarto Bricconiere stava parlando alla loro comandante tramite un comunicatore ad alta tecnologia montato sui congegni posti sulle braccia. A giudicare dall´espressione frustrata sul viso del criminale, non era per niente contento di essere lui quello a cui toccava fare rapporto del fallimento ad Occhioblu.

"Signorina... purtroppo, sono spiacente di comunicarle che... siamo stati attaccati di sorpresa dai Pokemon Ranger e dagli allenatori mandati dalla Lega di Sinnoh!" disse l´uomo, deglutendo mentre attendeva la risposta che tardava ad arrivare. "Non... non siamo riusciti a fare nulla contro i loro Pokemon, e abbiamo dovuto ritirarci!"

Con sua grande sorpresa, la giovane comandante non sembró eccessivamente preoccupata delle notizie che aveva ricevuto. Anzi, sembrava quasi aspettarsi che sarebbe andata cosí. "Non c´é bisogno di allarmarsi cosí, uomini. In fondo, le Rovine del Canale non erano una parte fondamentale dei nostri piani. Piú che altro, lo scopo era di farci un´idea delle capacitá di questi allenatori... immagino che abbiate preso dei dati su di loro, giusto?"

"Sí, quello non é stato un problema." affermó Samuel, aggiustandosi il berretto e sentendosi un po´ piú sollevato. "A questo proposito... credo che le interesserá sapere qualcosa sulla piú giovane degli agenti della Lega di Sinnoh. Matilde... quella ragazzina ha un Pokemon che non é mai stato visto prima! Credo... credo che sia stato riconosciuto ufficialmente soltanto qualche settimana fa... Porygon-Z, ha detto che si chiamava."

"Questo potrebbe essere giá di per sé qualcosa di importante." affermó Occhioblu. "Cercate di seminare i Pokemon Ranger, e trovate un luogo sicuro da cui inviare i dati che avete raccolto. Per adesso, ci terremo a distanza e osserveremo le loro mosse. Se riusciamo a far fare a loro il lavoro al nostro posto, tanto di guadagnato per noi. Siamo d´accordo?"

"Certo... certamente, signorina. Non dubiti, le invieremo i dati quanto prima." affermó il suo sottoposto, contento di essersela cavata con poco. "Stia pur certa... che il nostro progetto riuscirá, malgrado questi imprevisti."

"Bene." affermó Occhioblu, facendosi pensierosa per un attimo. "Non possiamo permetterci di fallire adesso. E´ un piano a cui i nostri superiori tengono piú di ogni altra cosa... qualcosa che permetterá di superare i limiti degli esseri umani, e dare inizio ad una nuova era..."

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CONTINUA...

Note dell´autore: Beh, la prima battaglia con i Bricconieri non é andata male... ma ho come l´impressione che sará solo la prima volta, e non andrá sempre bene a Marisio e compagni... anche perché i Bricconieri e chi gli sta dietro sembrano aver pianificato bene il tutto! Comunque, spero che come capitolo vada bene, e spero di pubblicare il prossimo quanto prima! :)

A presto!

  
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