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Autore: shanna_b    08/08/2008    3 recensioni
E Tomo? Una rock star come lui dite che sia esente da dubbi lavorativi e problemi di cuore? E se, improvvisamente, un giorno, il suo sound non funzionasse più, la sua ragazza l'avesse mollato, i Leto lo volessero sopprimere e lui dovesse addirittura andare a scuola di chitarra? Guai seri, mie care, guai seri!
E poi nessuno che dedichi una ff al timido, amabile, delicato chitarrista dei 30 Seconds to Mars? Meno male che ci pensa la Shanna_b!!
Dedicata quindi a tutte le fans di Tomo e a Tomo stesso, sapendo che, al solito, io non lo conosco, non ho idea di come sia, non prendo soldi, non mi appartiene etcetc... Leggete e commentate!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tomo Miličević
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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DEL PERCHE’ I FRATELLI LETO NON HANNO DORMITO LA NOTTE TRA IL 12 E IL 13 FEBBRAIO (E S. VALENTINO NON C’ENTRA MANCO QUI…)

 

Jared si sedette pesantemente sul divanetto della sua camera, rivolgendosi a suo fratello, in piedi a braccia conserte davanti a lui: “Dobbiamo mandarlo a scuola, Shan.”

Shannon soffocò una risatina: “A scuola? Non è un po’ grandicello?”

“Hai capito benissimo cosa voglio dire. Appena torniamo negli Stati Uniti troviamo qualcuno che faccia ripetizioni di chitarra a Tomo.”

Shannon sogghignò: “Eh sì, come no. Chi?”

“Non so. Conosci qualcuno?”

“Non credo.”

Jared si alzò e cominciò a passeggiare per la stanza, pensieroso: “Però ci vuole un chitarrista con le palle, uno famoso, bravo, un metallaro, per esempio.”

Metallaro? Shannon guardò suo fratello ad occhi spalancati. E che diavolo doveva farci, lui? “Posso fare una lista, se vuoi. La prendo da Wikipedia.”

Jared annuì, convinto: “Sì, sì, buona idea. Mettici tutti quelli che ti vengono fuori e poi decidiamo.”

“Va bene, te la preparo per domani. Buonanotte.” Shannon si avviò alla porta, contento di essere finalmente libero: aveva giusto sottomano una lista di locali notturni milanesi da visitare, un tiro a due di zoccole e...

“No. Per adesso. Decidiamo stanotte.”

“Stanotte?” Gli occhi di Shannon raggiunsero delle dimensioni notevoli, mentre si spalancavano in faccia al fratello.

“Sì, stanotte.”

“Avrei da fare, Jay…”

La rabbia a Jared non era ancora passata, gli mancava solo di litigare con il fratello: “NON ME NE FREGA NIENTE, SHAN. Ne va del buon nome dei 30 Seconds To Mars. Un critico in sala stasera all’Alcatraz e vai con un altro articolo di merda… Dobbiamo risolvere tutto il prima possibile.”

“Cazzo.”

“Ecco. Quello per stanotte lo lasci a riposo! Fammi la lista. Muoviti.”

Shannon uscì sbuffando e sbattendo la porta e, dopo dieci minuti, di malavoglia, tornò con una lista stampata con la stampante portatile di Emma (la santa donna previdente e pronta a tutto…) e si mise a leggere compìto i nomi davanti a Jared, seduto sul letto in attesa:

“Allora: Kirk Hammett – Metallica?”

Jared strabuzzò gli occhi: “Cosa? Se lo mangia vivo, Tomo, con contorno di patatine. Direi di no.”

“Claudio Sanchez o Travis Stever – Coheed and Cambria.”

“Sono in tournee fino a fine anno. Troppo tempo.”

“Joey Eppard dei Three?”

“Sta a New York. Tomo voglio che resti a Los Angeles, voglio tenerlo sott’occhio, sennò quello va a fare il turista.”

“Mark Knopfler – ex Dire Straits ?”

“Senti: qualcuno di un po’ più giovane, no? E poi è inglese, lascia perdere.”

“Tremonti, quello degli Alter Bridge?”

“Ma non faceva il ministro delle finanze di un qualche governo di un paese sottosviluppato?”

Shannon fece una smorfia di disapprovazione: “Lascia perdere. Jimmy Page – Led Zeppelin.”

“Ma è ancora vivo?”

“Keith Richards – Rolling Stones.”

“Idem come sopra. Adesso non mi tirare fuori i Beatles o mi incazzo.”

“No. George Harrison è morto. Eric Clapton?”

“Se Tomo suonasse metà di quello che suona ‘slow hand’ non saremmo qui. Passa avanti… costerebbe troppo.”

“Solon Bixler – Great Northern … ooops…”

“Se c’è anche lui, allora Wikipedia non è una cosa seria. Avanti.”

“No. Wikipedia non sbaglia mai. Tom DeLonge – Angels and Airwaves? Orca…”

“Non è il caso che me lo nomini…”

“Robert Smith – Cure... aaah simpatico, questo.”

“Non mi nominare nemmeno questo…”

“Jeff Beck?”

“Troppo jazz…”

“Jared Leto – 30 Seco… O cielo!!”

Jared balzò dal letto tutto contento: “CI SONO ANCH’IO??????”

Shannon tossicchiò: “Par di sì… ma può essere che in Wikipedia ci siano errori. Passiamo avanti: Matthew Bellamy – Muse.”

“Ma se è più statico di Tomo… sembra di cera, quello… chissà chi è la sua estetista… devo chiederglielo…”

“Alex Britti?”

“E chi cazzo è?”

“E che ne so. E’ nella lista. The Edge – U2?”

“Ma ti rendi conto quanti soldi potrebbe volere questo? Quattro mutui dobbiamo fare, Shan!!”

“Allora no. Ace Frehley – Kiss.”

“Lo chiamano ‘Ace’ perché è bravo con le donne, mica a suonare… Avanti…”

“John Frusciante – Red Hot Chili Peppers.”

“Da quando ha fatto quel video in cui l’hanno fatto cadere dalla macchina non è più lui… lasciamo perdere…”

“Noel Gallagher – Oasis?”

“Come no? Gli spezza le braccine a Tomo, questo. Dopo averle spezzate a me e a te.”

“Soprassediamo. Kelly Jones – Stereophonics?”

“ODIO I GALLESI!! AVANTIIIIIIIII!!!!!”

“Daron Malakian – System Of A Down?”

“Mmmmmmhhhhh… questo potrebbe andare… e poi è amico del mio amico Serj.”

“No, Jay…”

“Perché?”

“Ha l’alito pesante…”

“E tu come lo sai?”

“Me lo ha detto una con cui sono uscito l’altra sera, la sua dentista.”

“Beh, con Tomo mica deve baciarsi… deve insegnargli.”

“Tomo potrebbe traumatizzarsi, è troppo sensibile, credimi…”

“Dici?”

“Sì. E’ traumatizzata anche la dentista, ho dovuto applicare tutte le mie più efficaci tecniche psicologiche per farla riprendere e…”

“Sì, sì, non le voglio sapere, le tue efficaci tecniche psicologiche. Va bene, va bene, niente, allora. Avanti il prossimo…”

“Billie Joe Armstrong – Green Day.”

“No. Il punk lasciamolo fuori, per favore.”

Yngwie J. Malmsteen?”

“Mmmmmmhhhhh… no no, troppo vichingo…”

“Brain May – Queen?”

“Ma non è in pensione?”

“John Norun – Europe.”

“Ho detto vichinghi noooo!!”

“Mike Oldfield?”

“Troppo smielato.”

“Richie Sambora – Bon Jovi?”

“Sound vecchio!”

“Carlos Santana?”

“Sound TROOOOPPO vecchio!!”

“Eddie Van Halen.”

“Noooo… TROOOOPPO avanti!!”

“Omar Rodriguez Lopez – The Mars Volta?”

“Noooo… TROOOOPPISSIMO avanti!! E poi questi ci hanno mezzo copiato il nome. Poi chiamo l’avvocato e facciamo loro causa.”

“Angus Young – AC/DC?”

“E se poi Tomo mi si presenta in pantaloni corti al concerto? Mi tocca ammazzarlo… Avanti…”

“Frank Zappa?”

“Sicuro che non sia morto?”

“Boh. Slash – Velvet Revolver.”

“No.”

“Perché?”

“Perché no. Mi sta antipatico. E non gli si vede manco la faccia a quello…”

Shannon sbuffò, toccandosi la barba sfatta: “Senti Jay, sono le cinque del mattino e ce ne sono almeno altri duecento nella lista e tutti stra-famosi e tu non vuoi nessuno, a quanto pare. Come vuoi che ne usciamo?”

Jared si grattò la testa, perplesso: “Non lo so…”

“Beh… potresti insegnargli tu, no?”

“IO?? Non vorrai che perda il mio tempo in quel modo, no? Con tutto quello che ho da fare. Non esiste.” Jared si alzò e si mise a camminare per la stanza, nuovamente incazzato: ma vedi che adesso LUI doveva perdere tutto il SUO tempo prezioso con Tomo? Ma no, davvero.

Shannon lo seguiva con la lista in mano, sventolandola come una bandiera: “Eddai, tanto sono due accordi, non è che facciamo il progressive rock, via… Abbiamo partiture di una pagina, mica come i Coheed and Cambria che hanno canzoni con settanta pagine di accordi su sei chitarre diverse, cazzo…”

“Ma hanno sei chitarristi?”, disse Jared, perplesso da tutta quella varietà strumentale.

“Ma noooo… che dici?” Shannon era esausto, non ne poteva più. “Senti, io ne ho le palle piene. Sono stanco, esaurito, e adesso vado a dormire. Tu pensaci, intanto. Buonanotte.”

Jared si arrese, sospirando, e si appoggiò alla parete vicino alla porta. Non poteva pretendere di più da suo fratello e, in fondo in fondo, era stanco anche lui: “OK. ‘Notte, Shan.”

“’Notte.” Shannon mollò la lista sul tavolino ed uscì di corsa prima che Jay cambiasse idea: tutti i suoi propositi di folleggiare per Milano con un paio di spogliarelliste erano andati in fumo e aveva perso un sacco di tempo per niente con suo fratello. Arrivò in camera sua, deciso a farsi una doccia rinfrancante e ad assaltare il frigo bar, ma gli venne uno scrupolo di coscienza: dopo tutto i 30 Seconds to Mars erano una creatura anche sua e non poteva lasciare perdere così, sottovalutando il problema degli errori di Tomo. Non poteva non aiutare suo fratello a trovare una soluzione.

Forse qualcosa poteva fare. O almeno poteva provare. Prese il telefonino e passò in rassegna i numeri della rubrica. Consultò l’orologio: in California era giorno, poteva chiamare tranquillamente.

“Ciao, Zummo”

“Ehi, Shan, come butta?”

“Male. Tomo che sbaglia gli accordi e Jay in panico.”

Frank Zummo, uno dei batteristi degli Street Drum Corps, amici di Shannon, si mise a ridere a cuore aperto, dall’altra parte del mondo: “Spiacente, sono un batterista.”

“Pure io. ‘Scolta non conosci un chitarrista metal o giù di lì, per insegnare qualcosa al bel TOMO di TOMO, prima che Jared lo aTOMOzzi?”

“Ahahahahhah. Boh, può essere. Chiedo in giro.”

“Sì, dai, fai un favore…”

“Per quando ti serve?”

“Lunedì prossimo.”

“Urka. Prestino, mi pare.”

“Insomma il prima possibile, dai... Anche martedì va bene.”

“Faccio il possibile. Ma…”

“Cosa?”

“Metallo pesante?”

“Qualcuno che sappia suonare, via… e che costi poco. E che scuota un po’ Tomo… pare sempre morto, sul palco, e la volta che salta si rompe il piede…”

Zummo si mise a ridere di nuovo, anche se Shannon non credeva di dire cose tanto divertenti visto che, a quell’ora, il suo senso dell’umorismo era addormentato da un pezzo: “OK. Ti faccio sapere.”

“Grazie. Ciao.”

“Ciao.”

Shannon spense il telefonino, lo buttò sul tavolo e si avviò verso il frigobar. Che palle, però… ce n’era sempre una, accidenti… E perché doveva risolvere sempre tutto lui? Prima o poi lo avrebbero fatto santo, addirittura martire. Santo Shannon da Bossier City, Martire dei 30 Seconds To Mars. Sì, suonava pure bene. Facendoci una risatina sopra, Shannon bevve d’un fiato una bottiglietta di liquore e si avviò in bagno.

   
 
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