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Autore: Fonissa    08/06/2014    1 recensioni
*dal testo*
Ognuna di noi è sporca di sangue e piena di ferite. Avremmo mai una vita normale? Molto probabilmente no. Ci guardiano l'un l'altra e ci abbracciamo. In quel momento non mi importa di niente. "Staremo insieme, per sempre."
Genere: Horror, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Ib è molto simpatica e sveglia. Penso che se ci aiuteremo a vicenda riusciremo ad uscire di qui. Comunque, procediamo per il corridoio e ci imbattiamo in una porta blu. Chiusa.
Aspetta, ho qui una chiave”, Così infila la chiave nella serratura e la porta si apre. Entriamo in una stanza piena di dipinti di insetti. Per poco non calpestiamo una formica. E non me ne importaterebbe più di tanto, se non fosse che questa formica parla: “Io sono una formica e mi piacciono i quadri. Il mio quadro è molto speciale.”
Non ho idea di quel che significhi ma continuiamo a camminare. Stiamo attraversando tranquillamente il corridoio, quando all’improvviso spuntano delle braccia dalle pareti che staccano i petali della rosa fino a che non ne rimane uno solo. “Aya, non mi sento molto bene...” mi dice Ib. E a quel punto capisco. In qualche modo la vita di Ib è collegata alla rosa. Se la rosa perde tutti i petali, Ib muore.
Non ti preoccupare, ti aiuto io” detto questo le metto una mano sulla spalla e la aiuto a camminare. Trovo una porta verde, ma è chiusa. Di fronte a noi c’è il quadro di una formica. Ripensando alle parole dell’insetto, stacco il quadro dal muro e lo tengo con l’altra mano. Poi riattraversiamo il corridoio facendo attenzione alle mani e ci dirigiamo su una strada a sinistra. Per colpa di un grosso buco per terra per poco non cadevo giù. “Come attraversiamo ora?
I-io ho un'idea. M-metti il quadro della formica sul buco, come un ponte
Ib, sei un genio!” e detto questo faccio come mi ha detto Ib. Così attraversiamo il buco, ma quando mi giro noto con orrore che la formica sul quadro è ormai spiaccicata e che da essa esce della tempera rossa. No. Non è tempera, è sangue. Spaventata attraverso la porta verde che sta di fronte a me. Mi spavento di più quando vedo uno dei manichini senza testa, ma non ci insegue. Se ne sta li, fermo. Dopo un po’ mi accorgo di una chiave verde a terra, così la raccolgo. Ma subito dopo sento Ib gridare. Mi giro verso di lei e per poco non urlo pure io. Il manichino l’aveva afferrata. Estraggo la motosega, gli taglio il braccio e cominciamo a correre, ma quello ci segue. Ri-attraversiamo la porta verde e il quadro-ponte e con mio gran sollievo il quadro si rompe sotto il peso del manichino, facendolo cadere giù. Ci ritroviamo nella stanza con i quadri degli insetti e arriviamo fino alla porta verde chiusa e inserisco la chiave. Entriamo in una stanza che assomiglia tanto a un gatto. Ci sono due strade, una a destra e una a sinistra. Imbuchiamo quella a sinistra  e troviamo una stanza con vari quadri nascosti da alcuni teli. Su una parete c’è un omino nero. “Giochiamo a nascondino?” ci chiede e subito dopo appaiono dei pulsanti sotto i quadri.
C-che dobbiamo fare?
secondo me lo dobbiamo trovare tra i vari quadri
E s-se sbagliamo?
Non lo so, ma dobbiamo provare lo stesso
Mi dirigo verso uno dei quadri e con grande paura premo il pulsante. Il telo si alza, scoprendo un quadro con sopra disegnata una luna. All’improvviso tutto diventa più scuro.
‘Oh perfetto’ penso e vado verso un altro quadro. Stessa procedura di prima, solo che questa volta sul quadro c’è l’omino nero. “Brave, avrete un premio” dice e noto a terra un oggetto. Lo raccolgo e noto che è una testa di pesce di legno.
Ma che ci dobbiamo fare?
N-non lo so. Ma prendila, potrebbe tornarci utile
Così la metto in tasca e esco da quella stanza. Sbuco nella stanza di prima e questa volta prendo la via di destra. Mi ritrovo in una stanza piena di manichini e di teste di marmo. Una di queste ha gli occhi rossi, e proprio questa inizia a seguirci. Ma dopo un paio di minuti cade e si rompe. All’interno ci trovo una coda di pesce di legno.
D-dammi la coda e la testa”. Gliele porgo e lei le unisce, formando un pesce di legno. Ritorniamo nella sala precedente e noto una cosa che non avevo notato prima: una fessura a forma di pesce.
Ib! Guarda li!
Uhm...f-forse...” così inserisce il pesce di legno nella fessura e gli occhi del gatto diventano rossi. Subito dopo si apre un’altra via proprio davanti a noi.
*ANGOLO AUTRICE*
Ecco il nuovo capitolo! Scusate l’enorme ritardo, ma ho fatto dei lavori a casa. Comunque spero che questo capitolo vi piaccia. Lasciate tante recensioni eh!
  
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