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Autore: Kerkira2000    19/06/2014    1 recensioni
Tutti mi guardano, mi osservano, mi studiano come se fossi “ un cucchiaio in mezzo ad un set di forchette” per usare le parole della mia amica Penelope, per tutti Pen. E penso che tutti quegli occhi abbiano ragione ad osservarmi. MI chiamo Zoe, avevo 16 anni, capelli neri lunghi e mossi, occhi neri pece, ed … sono incinta...
non sono mai stata brava con le introduzioni, ma spero di avrvi incuriosito
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP.3
Quando i singhiozzi non mi scuotono più e il respiro torna quello di una sedicenne normale, mi obbligo ad alzarmi dal muro sudaticcio cui mi ero appoggiata e con la mano imperlata dalle lacrime, mi asciugo quelle che di sicuro hanno sbavato il mio trucco. Cammino lentamente e arrivo alla porta verdognola che s’intona con il muro. Ripercorro la strada che avevamo fatto pochi minuti prima insieme Sean ed io e raggiungo l’aula di chimica. Sto per aprire la porta quando dal vetro che lascia intravedere l’interno, mi rendo conto che è in corso una verifica. “meglio di così non poteva andarmi”, mi dico mentre il mio corpo si allontana dalla classe. Quasi le mie gambe si fossero mosse inconsciamente mi trovo davanti ai bagni al secondo piano. “tanto vale aspettare qua dentro la fine della lezione” penso ed entro . non c’è nessuno o almeno mi sembra così. La luce rischiara anche questa zona… disgustosa… della scuola . mi siedo sul lavandino ampio in mattonelle e tiro fuori dalla borsa che porto sempre con me un libro. Non mi separo mai da quella sacca color turchese con mille accessori attaccati sopra, a ricordarmi tutti i momenti felici che ho vissuto: tra gli altri una piuma, ricordo della gita allo zoo, migliaia di braccialetti che indosso secondo l’umore, regalo del mio quattordicesimo compleanno, e piccoli evidenziatori reduci di tanti anni di scuola, alcuni terminati, altri ancora in buono stato.

Scosto una ciocca nera pece dal mio viso e leggo il titolo del libro che ho pescato quella mattina dal comò, per poi mettermelo in borsa. Appena mi accorgo di quale fortuna mi è capitata tra le mai, pensa che non tutti i mali vengono per nuocere. “Un incantevole imprevisto” di Marianne Kavanagh, il mio libro preferito. Adoro la storia tra Tess e George, e non poche volte mi sono ritrovata a pensare che vorrei pure io vivere un amore come il loro. Guardo per un secondo la copertina che ho ormai imparato a memoria, e come ogni volta penso che la ragazza raffigurata sia proprio simile a Pen. Sto leggendo la prima pagina, quando dei rumori all’esterno mi fanno sussultare. Chiudo piano le pagine del mio paradiso e tendo gli orecchi. Voci concitate, a tratte arrabbiate a tratti serene, disturbano la quiete che fino a poco prima regnava sovrana. Scendo lentamente dal lavandino, cercando di fare poco rumore, anche se con tutti gli oggetti che devastano la mia borsa, mi risulta un po’ difficile. Per fortuna vicino a dove ero seduta fino a un attimo prima, c’è un muro che divide l’”entrata ” del bagno dal resto del “locale”. Mi nascondo lì dietro e riduco il bisogno di respirare, perché se mi trovassero lì, durante le lezioni, rischierei una severa punizione, se non una sospensione. Tento di bloccare il rumore di tutti i miei aggeggini e ci riesco appena in tempo, perché entra a passo spedito qualcuno, anzi qualcuna. Apre la porta, ma rimane sulla soglia, perché qualcuno (e che sia un qualcuno sono sicura) le sta tenendo un polso, come, e ripensandoci sorrido amaramente, ha fatto poco prima Sean con me.

Dalla mia postazione non riesco a vedere poi molto, ma le voci le sento. La ragazza dice a bassa voce, ed io per miracolo (o sfortuna?) riesco a sentire, che così non possono continuare. Il ragazzo che riconosco essere il nuovo professore di ginnastica, alto e da mozzare il fiato, risponde che troveranno una soluzione, che tutto si sistemerà. Non posso smettere di guardare, ipnotizzata da quella storia che ha del proibito, perché lei è evidentemente una studentessa. Si scambiano un bacio tenero, che si vede nei film, e lui lascia la presa. La ragazza si volta e non posso crederci. Si sistema i capelli, che già mi era sembrato di riconoscere durante quel bacio rubato, un tocco di lucidalabbra ed esce dal bagno furtivamente. Non riesco ancora a crederci, perché quello che ho visto è impossibile. La ragazza bionda scura dagli occhi verdi è Pen. “La mia migliore amica se la fa con il prof di ginnastica” penso mentre Penn si chiude la porta alle spalle.

ANGOLO AUTRICE Cari lettori, questo capitolo mi è venuto in mente mentre guardavo un programma e ho voluto inserire qualcosa che potesse essere ricondotto alla mia passione per i libri. Spero che vi sia piaciuto e, vi prego, fatemi sapere che ne pensate.
  
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