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Autore: Marco Mazza    25/06/2014    2 recensioni
Ti ho mai raccontato la storia di come ti ho trovato? No, mai? Davvero? Be scusa. Te la dico adesso. Era sera, o forse notte. In quei tempi ero in un gruppo, bello grosso. Non so cosa sia successo di preciso, ma poco prima eravamo in un capannone, credevamo di essere al sicuro, lontani da loro. Poi, hanno cominciato a urlare: " Scappate, via da qui!" E noi lo abbiamo fatto. E mentre uscivo, ti ho notato, li per terra. E ti ho raccolto...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ellie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giorno 3, foglio 2

Sono tre giorni che non mangio. Tre giorni che non dormo. Tre giorni in cui osservo il sole salire e tramontare dalla finestra. Mi sono…Ho trovato una casa. In un quartiere carino, appena fuori la città…Non so neanche dove sono. Avevo una cartina ma credo di averla persa. Dove non lo so. 
 Caro foglio, sono tre giorni che non ti scrivo. Ma se vuoi sapere la verità ci ho provato. Veramente. Ho provato a riempire le tue pagine bianche, ma…Quando appoggiavo la penna non riuscivo a muovere il braccio. Così ho lasciato perdere, e ho cercato di non pensarci. La solitudine mi ha tenuto compagnia fino ad ora. Il silenzio è stato un bel compagno. Forse uno dei migliori. Non dice niente e ti da sempre ragione. Una cosa bella non trovi? 
 Comunque la casa è carina, ha due piani, un giardino recintato e una piscina. Per ora, credo sia un posto sicuro.
 Ho deciso di non dormire nella camera principale. Mi…Mi sembrava una cosa sbagliata. Ma non ti preoccupare. A quanto pare avevano una figlia, perciò ho preso la sua camera…In prestito. Dovresti vedere la casa, e così ordinata, pulita. Una cosa che non si vede molti di questi tempi. Credi che sapessero che la fine stesse arrivando? Io penso di si. 
 Avrei tanto voluto saperlo anche io…
 Ci sono delle foto, tante tantissime foto. Di loro tre, felici e spensierati al luna park, al mare, in montagna e a una cena di famiglia. Sono…Bellissime. Vuoi sapere una cosa? Ho pianto. Come una cretina. Perché? È una cosa stupida da pensare soprattutto ora, ma io non avrò mai una famiglia. Non sposerò mai il mio “Principe Azzurro”, non avrò bambini, non avrò il mio e vissero felici e contenti. Non amerò mai, nessuno. 
 Non si può amare in un mondo dove la morte domina su tutto quanto. 
 Chi ci riesce? È un campione. Ma il solo pensiero di ricominciare…Di affezionarmi ancora a qualcuno…No. Non lascerò avvicinare più nessuno. Perché quando penso di aver trovato un posto sicuro…Loro arrivano. Rovinano tutto. E io rimango sola. Ancora una volta. E come una giostra infinita. Perché? Perché non possono lasciarmi in pace? Solo perché io…Lasciamo stare. 
 Amare penso sia una delle cose più belle, ti conquista, di getta in una felicità che difficilmente riesci a trovare restando da sola. Ma certe persone ci riescono. Non hanno nessuno eppure riescono ad essere felici. Come fanno? 
 Ho osservato quelle foto per ore, le ho studiate. Loro si amavano. Il marito amava la moglie, e lei amava lui. E insieme amavano la loro figlia. Eternamente felici. Un cerchio che si ripeteva all’infinito. Perciò la domanda mi è sorta spontanea: Se io non ho nessuno potrò essere felice? Potrò essere forte come quelle persone che non hanno mia avuto nessuno?
  
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