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Autore: ciaohello    30/06/2014    8 recensioni
Il sole stava per sorgere ed era giunto, per qualcuno, il momento di svegliarsi. Infatti una ragazza di 15 anni, con i capelli castani che le arrivavano fino a metà schiena e gli occhi rosso fuoco doveva andare nei campi. Esatto, lei lavorava nei campi e non in dei campi qualunque bensì in quello di Tokugawa Ieyasu uno dei più potenti Shogun di tutto il Giappone nell’epoca Sengoku.
Il suo nome era Jiyu, e non era una schiava normale perché, anche se di giorno lavorava come tutti, di notte rubava al proprio padrone un po’ per divertimento e un po’ per aiutare i poveri che c’erano al villaggio perché tutto quello che rubava lo rivendeva e i soldi guadagnati li usava per comprare cibo.
Ormai era da due anni che lavorava presso Tokugawa e credeva che avrebbe continuato così per molto tempo ma per sua sfortuna il destino non era d’accordo con lei perché le fece incontrare quei due ragazzi che fecero iniziare la sua avventura.
Allora? Volete sentire la sua storia?
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Nathaniel, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Vecchi ricordi e nuovi incontri
 


«NOOOOO» grido spalancando gli occhi.
Lentamente mi tiro su a sedere respirando a fatica,ho tutta la fronte sudata e molto probabilmente sto anche piangendo ma poco mi importa.
«Jiyu è or...JIYU!»  grida Iris appena entrata in stanza.
Di sicuro l’ho spaventata, anch’io lo sarei se vedessi una mia amica piegata sul futon con il fiatone a piangere.
«Che cosa è successo?» mi chiede asciugandomi il sudore con la manica del suo kimono.
«Sto bene, ho solo avuto un incubo» le dico asciugandomi le lacrime e alzandomi per vestirmi.
Apro l’armadio e prendo il mio kimono da lavoro, ormai è questa la mia routine da sei mesi a oggi: vestirsi, lavorare, mangiare e dormire (anche se questo lo faccio poco). Lancio una veloce occhiata al tatami dov’è nascosto il mio abito da “lavoro notturno” se non fosse per quello sarei già diventata un automa capace di fare solo quello che mi viene ordinato.
«Sicura di stare bene?» mi chiede Iris risvegliandomi dai miei pensieri.
«Non preoccuparti e ora è meglio andare a mangiare, sto morendo di fame» le rispondo uscendo dalla mia camera.
«Che sogno hai fatto?» mi chiede mentre ci dirigiamo in cucina per fare colazione.
«Niente di particolare»
«Non mentire, mi vuoi far credere che tu ti sia messa a piangere per niente? Non ti facevo tanto emotiva» mi dice per prendermi in giro. Ho sempre odiato le persone che piangono per qualsiasi cosa e adesso mi fingo una di loro...ma scherziamo?
«Va bene...ho sognato Akatsuki»
Iris si ferma di scatto e si porta una mano sulla bocca, ha gli occhi lucidi e di sicuro tra poco scoppierà a piangere se non faccio qualcosa.
«Jiyu...»
«Dai Iris, non fare così. E’ acqua passata non c’è bisogno di piangere quindi sorridi» le dico scompigliandole un po’ i capelli che oggi tiene sciolti.
Fortunatamente dopo quel momento non parlammo più di Akatsuki e la colazione passa tranquilla così dopo un’ora sono nei campi a lavorare.
Anche se continuo a fare il mio lavoro non riesco a smettere di pensare al sogno che ho fatto questa notte...
 
 
Correvo...correvo a perdifiato per poter scappare dai miei inseguitori.
«Fermati subito ladra, se lo farai ti risparmieremo la vita» mi gridarono gli uomini dietro di me ma non ero certo stupida, sapevo benissimo che non mi avrebbero mai risparmiata.
Perché risparmiare una ladra?
Continuavo a correre allontanandomi sempre di più dal villaggio, non volevo che andassero di mezzo degli innocenti.
Ormai mi ero addentrata nel bosco ma non mi ero fermata e continuavo a correre finché non sentii la terra mancarmi sotto i piedi.
Stavo precipitando ma non mi importava, chiusi gli occhi per lasciarmi andare ma fui costretta a riaprirli quando mi scontrai contro una roccia. Mi faceva male la spalla e avrei voluto chiudere gli occhi e lasciarmi avvolgere dal buio ma non potevo permetterlo, dovevo tornare indietro, dovevo tornare da Iris.
Mi rialzai facendo leva sul braccio destro visto che il sinistro era fuori uso per la caduta e tornai a correre senza meta mentre gli uomini erano scesi dal pendio dove ero caduta ed erano tornati a inseguirmi.
Senza accorgermene ero tornata al villaggio.
«Merda...non dovevo tornare qui» sussurrai per non farmi sentire dai miei inseguitori che si avvicinavano sempre di più.
Mi arrampicai su un albero per cercare di nascondermi...tentativo inutile. Mi avevano vista quasi subito così iniziai a saltare da un albero all’altro per cercare di scappare.
Riuscii a seminarli per un po’ ma sapevo che se non fossi nascosta mi avrebbero trovato, saltai su una capanna per poi usarla come trampolino per arrivare a un albero ma sfortunatamente il tetto cedette e mi ritrovai a schiena per terra per la seconda volta nella stessa notte.
«Due volte in poche ore, se continuo così posso iniziare a far parte del pavimento» sbraitai per cercare di concentrarmi sulla rabbia e non sulla spalla che sembrava pulsare.
«Ciao Jiyu»
Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo di vent’anni più o meno con i capelli corti e castani, non riuscivo a vederli gli occhi o i vestiti ma non ne avevo bisogno. Capelli castani, occhi verdi come le foglie in estate, vestiti sempre marroni e la gentilezza che lo caratterizzava sempre.
Non avevo bisogno di vederlo per riconoscerlo perché lui era Akatsuki.
Mi alzai e il dolore alla spalla era sparito così come tutto il resto. La capanna, le voci dei miei inseguitori, la ferita alla schiena...tutto sparito.
Mi guardai in giro non capendo dove fossi o cosa fosse successo.
«Akatsuki ma cosa succ...» non riuscii a fine la frase che quando mi girai verso di lui lo vidi circondato dal fuoco che si allontanava.
«AKATSUKI!!» gridai correndogli incontro ma più mi avvicinavo e più lui si allontanava, non riuscivo ad avvicinarmi e iniziai a piangere.
 
 
Inizio a gridare sentendo il ferro della mia zappa sul piede. Mi distraggo un secondo a pensare e guarda che succede, per di più sentendomi gridare alcuni contadini si sono girati verso di me.
«Tutto bene piccola?» mi chiede una signora che sta lavorando pochi metri più in là di me.
«Tutto bene, sono solo inciampata» mento,  se dicessi la verità mi prenderebbero per una stupida.
«Tornate al lavoro!» ci grida Tachi-san.
Stupido vecchio rimbambito, non lo sopporto proprio, si crede superiore solo perché ci controlla. Mi piacerebbe tanto tirargliela in testa la zappa.
Fortunatamente non mi sono ferita al piede, anche se si è un po’ gonfiato, così torno al lavoro.

Quando finisco di lavorare torno verso la residenza e vedo Iris che mi aspetta, se mi è venuta a prendere vuol dire che è successo qualcosa di bello.
«Cos’è successo di bello?»
All’inizio mi guarda stupita ma poi scuote leggermente la testa e si avvicina, dopotutto la conosco da anni e non è mai riuscita a nascondermi niente.
«Non c’è divertimento se mi anticipi sempre, comunque oggi ho conosciuto l’amico di uno dei figli di Tokugawa-sama»
«L’amico di chi?» chiedo incamminandomi verso la cucina per mangiare visto che è il tramonto.
«Di uno dei figli di Tokugawa-sama, oggi sono arrivati i suoi figli: Nathaniel-sama e Castiel-sama, con loro è arrivato anche il migliore amico di Castiel-sama: Lysandre-sama e io ho avuto il compito di portargli il cibo» dice con gli occhi che brillano.
«Bello, ed è simpatico?»
«Simpaticissimo ed è anche molto gentile, all’inizio ero terrorizzata ma mi ha tranquillizzato subito e poi...»
Iris continua a raccontarmi della sua giornata ma non la ascolto più, non che sia noiosa ma non mi piace sentir parlare di stupidi nobili. Mi guardo un po’ in giro finché non vedo tre persone, o meglio tre teste, che colpiscono la mia attenzione.
Riconosco quei colori, sono i ragazzi che ho visto questa notte. Il ragazzo con i capelli argentei ha gli occhi di due colori diversi: uno d’orato mentre l’altro verde e indossa un vestito verde scuro, quello con i capelli rossi invece ha gli occhi grigi e indossa un vestito nero mentre quello con i capelli biondi ha gli occhi gialli e un vestito marroncino.
«Sono loro. Quello biondo è Nathaniel-sama, il rosso è Castiel-sama e quello con i capelli argentei è Lysandre-sama»
«COSA?!?» riesco solo a dire prima di inciampare e finire in un  cespuglio e fare per la seconda volta una figuraccia.
«JIYU!» mi chiama Iris tentando di vedermi all’interno del cespuglio visto che sembra mi abbia inghiottito.
«Stai bene?» mi chiede appena vede spuntare la mia testa dalle foglie.
«Ferita un po’ nell’orgoglio per la pessima figura ma niente di rotto»
Iris mi tende le mani per aiutarmi ad uscire, appena tutta questa storia sarà finita ci faremo quattro risate ma finché rimango nel cespuglio con gli occhi di tutti puntati addosso c’è spazio solo per l’imbarazzo.
«Stai bene?»
Mi giro e vedo i tre ragazzi, che da quel che ho capito sono nobili, poco più in là.
«Sta benissimo» risponde la mia amica per me lasciandomi andare le mani facendomi ritornare nel cespuglio.
Va bene...una figuraccia è imbarazzante ma due mi fanno venir voglia di sprofondare.
«Scusa Jiyu, stai bene?» mi chiede la mia amica
Sono tentata di riempirla di parolacce oppure di rimanere in questo cavolo di cespuglio ma alla fine decido di non farlo.
«Tutto bene» rispondo decidendo di uscire dal cespuglio sorridendo visto che ci sono anche quei...tizi, visto che mi sono già dimenticata i loro nomi ma meglio non darlo a vedere così mi inchino.
«Sono spiaciuta di avervi mostrato la mia pessima figura»
«Non preoccuparti, l’importante è che tu non ti sia fatta niente» mi dice il biondino sorridendomi, devo ammettere che è molto gentile.
«Io mi sono fatto quattro risate» sghignazza il rosso.
«Castiel!» lo riprende il suo amico dagl’occhi multicolore, che devo ammettere mi hanno colpito parecchio.
«Sono felice di avervi rallegrato almeno un po’ la giornata ma ora dovete scusarmi ma devo andare» dico per tagliare corto il discorso, odio quando qualcuno mi prende in giro ma non posso controbattere visto che è il figlio di Tokugawa-sama.
«Ti si è strappato il kimono, ti consiglio di sistemarlo se non vuoi fare un altro ruzzolone come quello di adesso»
«Castiel smettila! Fai attenzione a non inciampare» questa volta lo riprende il biondino che se non ricordo male è suo fratello.
Mi inchino di nuovo e me ne vado a passo spedito mentre Iris sembra intenzionata a parlare ancora un po’ con il ragazzo multicolore.
Appena entro in camera chiudo la porta scorrevole e prendo il mio vestito da ladra, tra poco sarà buio e oggi voglio fare un sopraluogo per vedere se hanno aumentato le guardie dall’arrivo di quei tizi.
Mentre aspetto che arrivi la notte mi metto a cucire il kimono oppure domani farò altre figuracce cadendo e lavorare con un vestito rotto non è proprio il massimo.
Quando vedo la luna nel cielo decido di andare, sono piuttosto sorpresa che Iris non sia venuta a chiedermi di smettere di fare la ladra ma, avrà da fare col suo lavoro soprattutto ora che le hanno affidato il compito di portare da mangiare a uno di quei tizi, spero solo che non si affatichi troppo.
Scuoto la testa e scaccio via quei pensieri, non è il momento di pensare a certe cose, adesso devo soltanto concentrarmi.
Apro leggermente la porta per controllare che non ci sia nessuno e con mia grande sorpresa vedo 3 guardie nel giardino così richiudo la porta.
Non mi aspettavo mettessero delle guardie davanti alle stanze degli schiavi, sarò costretta a uscire dalla finestra. Non mi piace usare la finestra perché è piuttosto piccola ma non ci sono alternative così esco da lì e mi arrampico sul tetto, schiacciandomi sulle tegole per non farmi vedere dalle guardie.
Continuo a strisciare sul tetto finché non trovo un punto in cui ci sono meno guardie così mi stacco dal tetto e con un salto raggiungo un albero lì vicino.
«Hai sentito qualcosa?» chiede una guardia al suo compagno. Cavolo, se mi hanno sentita sono proprio nei guai.
«Non ho sentito niente, te lo sarai immaginato»
«Non ho immaginato niente, ho sentito un rumore provenire da quell’albero» dice venendo verso il mio nascondiglio.
Mi schiaccio contro il tronco dell’albero come se ci potessi entrare, se mi scoprono mi uccidono all’istante.
Smetto di respirare e chiudo gli occhi ma sono costretta a riaprirli quando sento un rumore, sul mio stesso ramo c’è uno scoiattolo che si è messo a saltare sulla parte più esterna dell’albero.
«Hai visto? Era solo uno scoiattolo»
«Hai ragione, che stupido che sono stato» dice allontanandosi e tornando al suo posto.
Devo ringraziare quello scoiattolo, è solo grazie a lui se sono salva. Con mia grande sorpresa lo scoiattolo mi si avvicina e non si allontana neanche quando tento di accarezzarlo così decido di giocarci un po’ insieme mentre osservo le guardie per vedere quando fanno la pausa.
Passano un paio d’ore in cui gioco con lo scoiattolo che è molto carino, o dovrei dire carina visto che quando si è girata a pancia in su per farsi accarezzare ho potuto vedere che non era maschio. Qualche ora dopo decido di tornare in camera visto che sono riuscita a capire ogni quanto le guardie fanno una pausa oppure si danno il cambio ma ora il problema è distrarre le guardie.
«Non è che potresti distrarre quelle persone lì per permettermi di scappare?» chiedo alla scoiattolina come se potesse capirmi, infatti inclina la testa ma poi, con mia grande sorpresa, inizia a correre giù dall’albero e a giocare con le guardie.
Non posso credere che mi abbia capito, oppure ha solo voglia di giocare ma di sicuro mi sta aiutando molto. Infatti mentre le guardie giocano salto sul tetto e inizio a strisciare verso la mia stanza cercando di non farmi vedere ma non sarà molto difficile perché, da quel che vedo, molte guardie si sono addormentate e anch’io ho proprio bisogno di un pisolino.





Hello, gente:
Mi sembra di essere stata veloce ad aggiornare, non sono molto convinta del capito ma ci ho impiegato 6 ore per scriverlo (potete non credermi ma io ci metto un sacco di tempo a scrivere sopratutto perché mi distraggo facilmente XD e la torta che c'era in frigo era una forte tentazione XD)
La figuraccia di Jiyu è stata magnifica, anche mia cugina che mi controlla i capitoli è scoppiata a ridere (ed è difficile farla ridere XD) e a chi è paciuto lo scoiattolo dico subito che ricomparirà, è troppo carino per fare una sola comparsa e sparire XD
Con questo vi lascio e spero con tutto il cuore che il capitolo vi sia piaciuto e che commenterete.
Baci da ciaohello <3<3
  
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