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Autore: Kill_your_darlings    07/07/2014    1 recensioni
Leah è da sempre innamorata del ragazzo più bello della scuola,nonché fidanzato della sua migliore amica.
Jace e Caroline stanno insieme dalla prima superiore,lui è desiderato da tutte ma Caroline è l'unica che lo può avere. Ma poi Caroline è costretta a trasferirsi per due settimane dal padre che è malato. Ma prima di andare affida a Leah,la sua migliore amica,il compito di tener d'occhio Jace. Leah riuscirà nel suo compito? O tradirà l'amica?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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SABATO 10
La sveglia rimbombò nella stanza facendomi svegliare dal mio bellissimo sogno.
Erano le 8:00 del mattino e dovevo essere in aereoporto per le 10:00 perchè l'aereo di Carly parte per le 11:30.
Devo assolutamente sbrigarmi.
Mi alzo dal letto sconsolata e con gli occhi ancora pesanti dal sonno e mi dirigo nella camera di fronte dove dorme mio fratello Noah.
Apro piano la porta per non svegliarlo bruscamente,ma appena lo vedo richiudo la porta sbattendola.
Lo trovato a letto completamente nudo con una ragazza bionda altrettanto nuda,fortuna che la coperta gli copriva le parti intime...dei rumori dietro di me mi fanno sobbalzare.
Peter è davanti a me in pigiama e aria assonnata,sono sicura di averlo svegliato.
-Che cazzo combini?-
-Scusa non volevo svegliarti-lui mi guarda incazzato,non che sia una novità,tendiamo a non andare molto d'accordo.
-Ci mancherebbe altro-si gira e fa per tornare in camera ma lo fermo in tempo.
-Ho bisogno di un passaggio in aeroporto.-
-Chiedi a Noah-mi rigiro imbarazzata verso la porta,credo che farò fatica ad addormentarmi stanotte,non riesco neanche a immaginarmelo che mio fratello fa sesso:che immagine raccapricciante.
-È a letto nudo con una ragazza-Peter ride,mi viene tanta voglia di urlarli: Cazzo ridi?.... Ma ho assolutamente bisogno del passaggio.
-Ti accompagno-mi dice,ma vedendomi tutta gongolante aggiunge:-poi però al ritorno ti fai accompagnare,eh!-
Non credo di potermi aspettare di meglio da quel troglodita quindi dopo essermi messa la mia amatissima maglietta con la croce sopra partiamo per l'aeroporto.  
Il viaggio è tranquillo parliamo poco e quelle poche volte è per litigare per la musica da sciogliere.
Peter insiste nel mettere un certo David Gatta(?)io ovviamente vorrei ascoltare un pò di One Repubblic o i The Script,ma la maggior parte delle volte la battaglia la vince lui.
Poco dopo sono già seduta al bar ad aspettare Carly,mio fratello se ne è già andato.
Io adoro gli aeroporti,mi rendono felice,mi ricordano le vacanze...da piccolina quando dovevamo prendere l'aereo io ero sempre euforica e canticchiavo canzoni correndo in giro insieme a mio fratello Julian...mentre Peter era sempre terrorizzato e Noah,che era già grande rimaneva impassibile ad aspettare.
Io e Julian siamo i più piccoli,lui è il mio gemello,lo adoro.
Siamo molto legati,è il mio confidente,il mio migliore amico,mio fratello,il mio Tutto.
Siamo l'uno l'opposto dell'altro:io sono timida lui no,lui è molto sensibile io me ne frego di quello che pensa la gente,io me ne frego del look lui invece è sempre tutto curato.
Credo che ci completiamo a vicenda.
Quando arriva il cameriere ordino due cappuccini,sperando che Carly arrivi in tempo perchè non si raffreddi.
Inizio a bere il mio e tendo tutte le persone che entrano,vecchi,famiglie,persone sole,coppie,gruppi di amici...un'altra cosa che mi piace dell'aereoporto è la varietà di gente che ci si reca.
E poi eccola li entrare con due enormi valige rosa mano nella mano con....Jace.
Carly sta parlando senza smettere e il ragazzo,probabilmente scocciato,si guarda in torno,posso capirlo so quanto può essere logorroica Caroline. Sorrido al pensiero di quanto mi fa dannare la. Ia amica. Poi mi riconcentro sul ragazzo al suo fianco:ha un fisico perfetto,indossa una camicia bordoux con i primi bottoni che lasciano intravedere la sua peluria,i capelli biondi e ricci li ricadono scompigliati sulla faccia...e gli occhi azzurri come il cielo,ogni volta che mi guardano mi batte forte il cuore come se volesse esplodere,io vorrei esplodere.
Faccio un gesto con le mani per farmi notare e subito Jace mi rivolge uno sguardo e appena mi riconosce mi sorride felice,e il mio cuore batte,abbasso lo sguardo troppo imbarazzata. Probabilmente sono anche diventata tutta rossa.
-Ciao Lila-mi abbraccia Carly.
Poi vedo Jace avvicinarsi.
-Buongiorno,piccola peste-e mi schiocca un bacio sulla guancia. Dio che caldo qua dentro.
Ci sediamo entrambi al tavolo e Carly ritorna alla sua conversazione,mentre io mi perdo a contemplare il profilo di Jace,che è intento a giocherellare con il suo telefono.
Non credo di aver mai visto una bellezza così angelica e selvaggia allo stesso tempo. I tratti del viso rudi,e gli occhi dolci. Mi ricordo ancora ciò che ho pensato la prima volta che l'ho visto:"sembra quasi un leone"...e ciò è molto simpatico se pensiamo che il mio nome significa Leonessa. Sento una mano che mi riscuote dai miei pensieri,mi girò e vedo un Jace che mi sorride divertito e una Carly che mi guarda preoccupata.
-Scusa credo di non aver sentito-sussurro e scoppiano entrambi a ridere.
-Ho detto che il mio aereo parte tra poco,devo andare-mi dice,già ne sento la mancanza.
-oh...ok-ci alziamo per abbracciarci.
-Mi mancherai...-gli sussurro.
-Starò via per poco tempo-ha sempre avuto problemi ad esternare i suoi sentimenti,quindi non me la prendo per la risposta. Ma solo ora mi accorgo di una cosa...
-Ma tua mamma non c'è?-fa che risponda di si,ti prego.
-No,sta da Gary-oh..cazzo..
-Cazzo come ci torno a casa?-mi toccherà sicuramente chiamare un taxi.
-Può accompagnarti Jace!- ma anche no!
-Per me non c'è problema-dice sorridendomi,e io mi sciolgo per un istante....
-Nono prendo un Taxi,grazie lo stesso.-Jace alza le spalle e prendendo per mano Carly si allontanano per salutarsi.
Aprofitto del momento e mi dirigo fuori a chiamare un taxi.
Oggi è la mia giornata fortunata,ne trovo uno appena uscita,e picchietto sul muro per attirare l'attenzione dell'autista.
-Scusi,quanto costa una corsa da qui a San Pio?-
-Più o meno 25-dice annoiato. Tiro fuori il portafoglio per controllare se ci arrivo e lo trovo provvisto di soli dieci euro,impreco mentalmente e saluto l'autista.
Ora si che sono nella merda. Provo a chiamare casa ma suona a vuoto,che ansia.
-Sicura di non volere il passaggio?-una voce profonda mi fa sussultare e quando mi giro mi trovo davanti Jace che mi sorride.
-Emh...cioè...io avrei preso volentieri il taxi...ma come dire..i soldi non bastano...e i miei usano il telefono per bellezza,ma no non voglio venire con te,cioè no grazie in qualche modo faccio...-ecco potevo sembrare più ridicola? Non è colpa mia è lui che mi fa questo effetto!
Ride. E le mie guance si infiammano per l'imbarazzo.
-Non essere ridicola,dai andiamo-e mi prende per mano. A quel tocco non riesco più a parlare e rifiutare la richiesta,mi faccio solo guidare dalla sua mano e sento solo il rumore assordante del mio cuore.

Spazio autrice.
Ciao!
Non ho molto da dire,spero che arrivino recensioni,sarebbe davvero bello sapere che ne pensate.
Vi lascio qui alcune foto.

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Peter

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Jace
  
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