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Autore: _DangerDays_    09/07/2014    3 recensioni
[STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Mi chiamo Emily.Sono arrivata al campo quasi tre anni fa,ora ho diciassette anni.Sono stata riconosciuta,però,solo due settimane fa.Sono figlia di Chione.Sono figlia della neve.Sono figlia del Ghiaccio.Mio padre è morta mentre stavamo andando al Campo.Così come la mia sorrellina e mio fratello.Fortuna che mi sono fatta degli amici.Annabeth,Percy e Nico.Ma ovviamente sto sempre nella loro ombra.A chi importa di me,se loro hanno salvato l'Olimpo?
***
Lui è Fuoco.Lo sento.James,è Fuoco.Il mio opposto.Forse è figlio di Efesto.Probabilmente.Sicuramente.È appena arrivato.Sarà riconosciuto subito,come tutti gli alitri.
***
È una storia raccontata dal punto di vista di Emily,una Mezzosangue adolescente un po problematica,che conoscerà James,e insieme scopriranno un nuovo potere,che solo loro sono in grado di possedere e controllare!
Buona lettura!|
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Annabeth Chase, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nuova casa!

Scioccata dai fatti appena accaduti,decisi di ritirarmi nella cabina di Poseidone a pensare,e,magari,a dormire.

-Senti...James,io..Io vado nella mia cabina,ci...Vediamo?- Speravo che la risposta fosse si.Strano per me,visto il mio carattere.

-Certo!- Io feci per andarmene,ma lui riparlò -Non lo dovremmo dire a Chirone?- Lo guardai seria.Alludeva a quello “scambio di poteri”

-No,credo di no.Questo sarà il nostro segreto.- Sorrisi.E sorrise anche lui.

-Perfetto.Questo è l'inizio di un'amicizia?-

-Si,credo di si-

-Quindi ricominciamo daccapo?- chiese con un sorriso che faceva paura

-No.- e al suo sguardo stupito,aggiunsi -No,non ricominciamo,perchè l'amicizia è fatta per evolversi.Noi siamo partiti da “ci stiamo antipatici” a “oh,abbiamo un segreto,siamo amici,finalmente”- e,inspiegabilmente arrossì un po

-Sei bella quando arrossisci- mi feci seria,e lui arrossì più di me -S-scusa,n-non so perchè l'ho detto- risi.

-Va bene,ma ricordati che non accetto molto i complimenti.Ora vado,ho sonno-

-Ciao!-

 

Percy era comodamente sdraiato sul letto,sveglio.Io feci una smorfia,e mi avviai verso il bagno per cambiarmi.Il bagno era una bella stanzetta blu oceano,con un water,un bidè e una vasca,di colore verde acqua,e con delle conchiglie incastonate sopra.

-Se devi fare quella smorfia ogni volta che entri qui dentro,non ci venire più- mi urlò.Rimasi impietrita.Sapevo che era arrabbiato,ma non mi sarei mai immaginata che arrivasse al punto di cacciarmi dalla mia stessa casa.Perfetto.Uscì dal bagno che già avevo il mio pigiama con i pantaloncini corti,e dissi -Certo,non ci verrò più!- Mi stavo avviando verso la porta,quando lui mi chiamò.Sapevo che aveva un cuore.

-Aspetta!- cominciò -Domani passa a prendere le tue cose.- oh,mi ero sbagliata.Non aveva un cuore.Mi incazzai.

-Posso dirti una cosa?Sono sempre stata nell'ombra tua e di Annabeth e Nico. Ho sempre sopportato che quando andavamo in giro tutti idolatravano voi e guardavano me con una sorta di disgusto. Ho sopportato che ero io che vi pagavo il pranzo,sempre! E voi cosa avete fatto per me?! Mi avete condannato all'esilio perchè ho dato ragione a una persona che la meritava! Ho ragionato in modo oggettivo,non facendo preferenze,come dovrebbe fare Annabeth! “figlia di Atena”.Ma dove?!-

-Innanzitutto,non osare parlare della mia ragazza.Poi,noi abbiamo sopportato il tuo carattere di merda.Ma sai quanto è difficile cercare di evitarti?Cercare di non farti venire dove veniamo noi per evitare una delle tue sfuriate antipatiche?!- Queste frasi mi arrivarono come un pugno al cuore.

-Beh,in amicizia bisogna essere sinceri e accettare l'altro,nonostante il carattere,e se voi non capite questo,no mi meritate.-

-Sei tu che non ci meriti.Tu non meriti nessuno- Me ne andai.Non meritava neanche che gli rivolgessi la parola.Ma mi stava succedendo qualcosa di strano.La gola mi pizzicava,e anche gli occhi.Oh,no.Io non avevo mai pianto,da quanto mi ricordavo.Mi dirigetti dove sapevo avrei trovato qualcuno che ancora potevo chiamare amico.La cabina di Efesto.Bussai,e mi trovai davanti una figura muscolosa di un annetto più grande di me.

-Chi cerchi?- mi chiese lui,sbadigliando.

-James,quello nuovo- annuì,e tornò poco più tardi con il mio amico.Poi rientrò.

-Che è successo?- Mi chiese dolcemente James.E a quel punto notai che delle lacrime stavano fuoriuscendo dai miei occhi.Cercai di dire “Ho litigato con Percy,mi ha detto cose cattive” ma non ci riuscì. Riuscì solo ad abbracciarlo.Come potevo aprirmi tanto ad uno appena arrivato? Mi riscossi dai miei pensieri quando mi accorsi del fuoco che fluiva dentro di me.Ma non me ne curai,continuai ad abbracciarlo,anche più forte.Raggiungemmo il bosco,io sotto il braccio di lui,sempre con quel potere sconosciuto che ci scorreva dentro.Ci separammo.

-Quando vuoi e sei pronta,puoi raccontarmi quello che è successo- disse dolcemente. Dopo un silenzio durato minuti,parlai.

-Io non merito nessuno.- citai Percy.Quelle parole che mi avevano distrutto.

-E chi cazzo ti ha detto questa stronzata?- disse lui serio.

-Percy- risposi con un filo di voce io.

-E questo è un amico?- non risposi,e lui si avvicinò a me -Se vuoi puoi dormire nella mia cabina,stanotte- Pensai di accettare.Poi mi venne un'idea.Scossi la testa,e lui mi guardò perplesso.

-Seguimi- dissi,asciugando le lacrime.Camminammo fino ad uno spiazzo sul confine del bosco.Misi le mani in avanti e cominciai a spruzzare ghiaccio,presto il mio ghiaccio prese la forma di una casetta.Entrammo,e modellai un po l'interno.-Questa,ora,è la mia cabina-

-Ma non si scioglierà?- risi

-No,finchè io vivi rimarrà intatta.Domani vado da Chirone per chiedergli un letto e per creare un bagno,se vuoi mi puoi accompagnare.Oggi dormo per terra,comunque.- lui mi guardò,e,con voce sicura,disse -Io stanotte dormo con te,non puoi stare da sola e senza letto.- lo guardai

-No.E se poi stai scomodo? E poi voglio farti dormire bene,con me non lo faresti...-

-Non mi impota,non ti posso lasciare sola- lo guardai,e finalmente annuì e sorrisi.Decidemmo per non prendere la coperta,essendo una calda notte di estate,e ci sdraiammo.

-Dammi la mano- disse ad un tratto lui.Gliela diedi,in fondo non rischiavo niente.Sentì di nuovo quel fuoco strano. -Allunga la mano per terra e prova a liberare il tuo ghiaccio,per favore- lo feci.Ma non c'era ghiaccio,in me.C'era fuoco.Mi meraviglia e cacciai un urletto.Lui rise,e io feci cessare il fuoco.

-Che ridi?- chiesi scorbutica.Lui continuò a ridere,poi disse

-Allora,quando ci tocchiamo ci scambiamo i poteri,io prendo il Ghiaccio e tu il Fuoco.Figo,eh?-

-Sisi- dissi acida -Ma non me lo spiego.È impossibile,non è mai successo.- sentì che si avvicinava,e vicinissimo a me,mi sussurrò all'orecchio in modo saudente “forse è perchè siamo speciali” ringraziai tutti gli dèi che fosse buio.Ero arrossita di brutto e mi ero morsa un labbro.”Wow” pensai “ci sa fare” e ci addormentammo così,lui vicinissimo a me,e io,felice coe non mai,ma triste per le parole pungenti di Percy.

  
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