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Autore: amelia spicer    24/07/2014    1 recensioni
Brigitta è ormai agli sgoccioli il suo amore per Paperone è stato rifiutato ancora una volta, una fuga a Ocopoli, lo zampino di Rockerduck e il rimorso di Paperone. Una storia romantica per tutti quelli che come me vorrebbero vedere Brigitta e Paperone finalmente assieme.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Paperon De' Paperoni, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stazione di Ocopoli era davvero grande, aveva più di 14 corsie per i treni ad alta velocità e 12 uscite della metropolitana, la stazione era decorata con i colori della città viola e rosso, il tetto era fatto interamente di vetro, anche la parete di fondo dove innumerevoli persone andavano e venivano era di vetro. Questo era solo un breve sprazzo di ciò che Brigitta avrebbe trovato a Ocopoli.

Brigitta: ah, è da tanto che non visitavo Ocopoli…Angelina mi ha detto che aspettava fuori, nel parcheggio…

In quel momento il suo sguardo cadde su un papero che stava salendo sul vagone della prima classe per tornare a Paperopoli…

Brigitta: Ciao, Rock…

Si fermò di bottò, nessuno a parte Filo doveva sapere che era lì! Ma era già troppo tardi Lusky il maggiordomo del ricco papero lo aveva già avvisato.

Rockerduck: Ah! Ma che sorpresa la signora…anzi no la signorina Brigitta è qui…

Brigitta credette che il tono di Rockerduck avesse un nossochè di derisorio…ora che ci pensava bene tutto l’atteggiamento del papero spesso sembrava derisorio. Ostentava spesso la sua opulenza e il suo benessere, e quello era senza dubbio la cosa che lei sopportava di meno. Aveva imparato ad amare la sobrietà.

Rockerduck: è qui in visita signorina?

Brigitta: Per-per la verità…io mi…trasferisco…

Rockerduck notò la valigia della papera…e si incuriosì, perché Brigitta lasciava la città? Che avesse rotto con Paperone? No, lui era fermamente convinto che nulla avrebbe mai fatto desistere la papera, ma se era vero poteva volgere la cosa a suo vantaggio.

Rockerduck: Posso chiedere come mai?

Brigitta: Voglio…cambiare vita, Paperopoli mi stà stretta ormai.

Il miliardario notò l’immensa tristezza che le trapelava dalla voce, la voce di qualcuno che era deluso e affranto. Spesso aveva sentito quella voce, suo padre parlava di lui a sua madre con quel tono. In quel momento provo un moto di commozione per la papera.

Rockerduck: Le và un thè? Ha l’aria di chi ha preso una batosta bella e buona…un thè tira sempre su di morale…

E il papero sorrise, era la prima volta che il papero sorrideva così, senza ghignare, dire malignità o cattiverie di altro genere, Brigitta per la prima volta lo vedeva sotto una luce imparziale, non più il nemico del suo ex amato, ma come una persona come le altre…a parte i soldi ovviamente…

Brigitta: Lei è molto gentile, dico davvero, ma devo rifiutare, ho un sacco di valigie da sistemare…e devo trovarmi un lavoro…

Rockerduck: Domani sera al Blackwhite cafè sulla dodicesima strada…torno a Ocopoli per affari, vorrei parlare con lei...prima o poi…

Detto questo salì sulla carozza, Lusky lasciò alla signorina un biglietto e salì anche lui sulla carrozza. Rockerduck affondò nella sua poltrona della prima classe e sospirò.

Lusky: Signore? Come mai vuole “parlare” con la signorina Brigitta?

Rockerduck: i nemici dei tuoi nemici sono tuoi amici…

Lusky: vuol dire che…

Rockerduck: Paperone l’ha rifiutata e lei è distrutta…sarà il mio asso nella manica contro Paperone, ma non voglio che la cosa sembri costruita, le papere e soprattutto lei
sentono subito se c’è qualcosa di losco sotto…se lei vuole una vendetta, bhè gli offrirò i mezzi per averla! 

Fuori dalla stazione Angelina fa cenno a Brigitta di salire in macchina.

Angelina: BRIGITTA!!!

Brigitta: Angelina!!!

Angelina: Come stai mia cara! è da tempo che non ti vedo…o che brutte occhiaie…

Angelina era una brava papera alta slanciata e con sembianze giovanili, aveva una fascia gialla che le cingeva la folta chioma riccia rossa, aveva il becco piccolo e paffuto, e delle lentiggini sulle guance sembrava una tipica papera del sud…ma dal suo sguardo trapelava una donna che ne aveva vissute tante.

Brigitta: Oh, Angelina, Sono successe così tante cose, e così in fretta mi sembra quasi un sogno, ma non uno di quelli belli…solo un sogno…

Angelina: dai dopo a casa ne riparliamo…ehi, ma che cos’è quel biglietto?

Brigitta, guardò il biglietto dato da Lusky, era di color avorio e aveva le scritte in rilievo dorate sul fronte c’era un numero di telefono di cellulare per la precisione e sull’altro lato del biglietto c’era scritto: John Duckster Rockerduck se vi ho dato il mio numero privato o vi voglio bene o vi voglio morti…

Angelina: Oddio ma davvero c’è scritto questo? Allora prega che ti voglia bene…

Rockerduck era senza dubbio un papero molto eccentrico.

A Paperopoli nel frattempo Paperone tornava dalla sua passeggiata nel parco, solitaria, troppo solitaria…era lì che anni fa aveva incontrato Brigitta, gli era saltata letteralmente adosso…ora che rifletteva meglio, era da molto che conosceva Brigitta, tutte le avventure che avevano passato assieme e tutte quelle volte che aveva cercato di sposarlo…certo che doveva riconoscere una certa tenacia nella papera, aveva conosciuto solo un'altra persona testarda come lei…se stesso, da quando era nato voleva diventare ricco e nulla l’aveva distratto dal suo sogno, l’unico rimpianto e che non aveva potuto condividerlo con nessuno.

???: Solo?

Paperone si guardò intorno senza capire chi avesse parlato…

???: Signor Scrooge, che domande è ovvio che è solo!

Paperone iniziava a perdere la pazienza…: Ora basta! Esci! Se non vuoi che ti riempia di botte!

Da dietro l’albero si vedeva un ombra di un grosso tacchino…Filo Sganga, sembrava il fantasma del natale futuro, un enorme ombra incombente. A Paperone vennero i brividi, ma non perse comunque la sua faccia tosta.

Paperone: Senti Filo, io non ho nulla contro di te, perciò…

Filo: Perciò che? Mi picchia? Lo sa che la sua irascibilità è un brutto vizio? Potrebbe rovinarla sa?
Filo, tirò fuori l’edizione mattutina del Papersera e lesse a voce alta: Ennesima lotta tra Rockerduck e Paperone finita in una rissa, sono aperte scommesse sulla multa, assai salata che i due paperi dovranno pagare, la dichiarazione di Rockerduck è stata: “non ho intenzione di darla vinta alla vecchia tuba, lui non mi ruberà l’appalto per la quarta corsia dell’autostrada! Ma comportarmi in questo modo è stato alquanto inadeguato e chiedo pubblicamente scusa al club dei Miliardari per i danni arrecati.” Il suo nemico d’altro canto non ha voluto controbattere e se né andato maledicendo la stampa a male parole…
Sai una cosa, Paperone, in confronto a te Rockerduck sa che comportarsi in modo quantomeno composto con la stampa, concede una certa popolarità e benevolenza…ha vinto l’appalto grazie alla sua “ammissione di colpa”.

Paperone: Io non sono di natura accondiscendente, non sono misericordioso e non sono in alcun modo SOPPORTABILE di carattere, c’è un motivo per cui me ne sto su quella collina…DA SOLO!

Filo: Sì, hai ragione, ma c’è una cosa che volevo dirle…Lei è veramente STUPIDO…

Paperone divenne rosso di rabbia…nessuno poteva permettersi di parlargli così! Lui è Scrooge McDuck, il grande Paperone, lui ha sputato sangue per stare sul piedistallo dove stava ora e nessuno poteva parlargli così!

Filo: Se vuole le do 4 valide spiegazioni del perché la trovo stupido…

Paperone era sempre più furioso ma darla vinta a Filo era come darla, indirettamente, a Brigitta, perciò si morse la lingua e stette zitto.

Filo: 1 io la trovo stupido perché tenere tutti quei soldi per sé lo trovo egoistico oltre ogni limite! Forse non avrà un capitale fermo ma ammettiamolo quanto denaro possiede, veramente? Lo sa che c’è gente che fa fatica ad arrivare alla fine del mese? O della giornata? Vuole un esempio? Suo nipote!

Zio Paperone stringeva i pugni fino a farsi venire le nocche bianche, ma che ne sapeva lui, dei suoi problemi, della sua famiglia!

Filo: 2 lei è quanto meno irritante perché crede di essere sopra ogni cosa! Sopra ogni sentimento, ragione, o persona esistente…3 e 4 lei ha lasciato scappare le uniche persone che l’hanno mai amata nella loro vita e lei…Dio, quanto mi rode, lei sì lei non ha avuto il coraggio di dire a Goldie che l’amava e alla mia amica Brigitta che non l’ha mai sopportata da vero papero, non gli ha risparmiato il dolore, lei è davvero un papero senza cuore!!!
Sciaff……………….
Paperone: Non parlare mai più a nessuno così, la mia famiglia non sono affari tuoi, il mio denaro non sono affari tuoi, LA MIA VITA NON è AFFAR TUO!!!!!

Paperone lasciò a passo spedito il parco lasciando Filo con una guancia bruciante e l’anima affranta…

Filo: Forse così, reagirai Paperone…Una sberla non è niente in confronto al dolore della solitudine…

Filo conosceva fin troppo bene la solitudine, se non fosse stato per Brigitta. Ricorda ancora il giorno in cui lo prese dalla strada e lo aiutò nella sua prima impresa finanziaria, all’epoca lui era abbastanza giovane e lei si avviava all’età in cui i capelli dovevano iniziare a diventare bianchi, chissà se conosceva già Paperone, allora crearono la prima bozza di quella che sarebbe diventata la “premiata ditta Filo&Brigitta” lei lo aveva aiutato troppe volte e lui non voleva essere da meno e dare una bella svegliata al taccagno avrebbe almeno smosso le acque…

Paperone arrivò al deposito, chiuse in malo modo le porte dell’ufficio, aprì il cavò, e sbatte i piedi fino ad arrivare al trampolino…

Paperone: Guarda, guarda Filo!!! Questo per te è oro…per me è sangue, sudore, amore per il lavoro e SACRIFICIO! E senza sacrificio non si và da nessuna parte!

Si lasciò andare e cadde nel suo mare luccicante di oro, gioielli, preziosi, tesori ognuno di essi racchiudeva qualcosa un segreto, un ricordo di Paperone, le sue avventure e la sua vita, che ne poteva sapere Filo di quello che provava lui buttandosi nell’ oro, quel desiderio lo aveva spinto fuori dai guai, fuori dalla strade sporche e strette di Glasgow, fuori dalla Scozia per avere una vita migliore. Aveva fatto tutto per avere una vita migliore ma sembrava che nessuno lo capisse. Battista busso alla porta del cavò e annuncio che la cena era pronta.

Un'altra cena, un altro tavolo, un’altra città, un’altra papera…

Angelina: Per stasera Minestrone alle cinque verdure…inizia a fare freddo tra poco sarà Novembre…

Brigitta: Già, Novembre…a Quacktown si festeggia il giorno del ringraziamento, noi Peperopolesi andiamo sempre là a festeggiare, l’aria pulita, i campi, la natura e poi lì nacque il nostro fondatore, Cornelius Coot …

Angelina: Oh, tesoro…ti manca già casa non è vero? Andavi con lui alla festa?

Brigitta girò la testa dall’altra parte stizzita: Io giuro che lo odio…tutto odio di lui, ormai!

Angelina: Anch’io odio il mio ex marito…ma d’altronde non posso negare che mi abbia donato delle cose buone…

Brigitta: Ad esempio?

Angelina: Un anello con diamanti, il set dei coltelli da cucina e un pizzico di critica in più rispetto alle persone. Comunque leggevo spesso di Paperone sui giornali, ha davvero un brutto carattere ed è davvero spilorcio…ma senza di lui…

Brigitta: Paperopoli come la conosciamo non esisterebbe…lo so…

Angelina: Ognuno ha dei lati positivi, e tu sei riuscita a vederli in lui…ma mi sembra palese che lui non veda i tuoi.

Brigitta: Sì, forse hai ragione…

Angelina: Ora basta dormici su e vedrai che domani è un altro giorno…

nota autore. Ehilà come và? Bene, spero che questo capitolo sia quanto meno più bello e magari corretto del primo...vi tolgo qualche curiosità ho voluto che parte della storia si svolgesse a Ocopoli, perchè nei fumetti spesso è solo citata ma quasi mai usata come location, vorrei approfondire l' infanzia e l'impatto derivato nella vita di Rockerduck, ma questo lo porterò più avanti... se qualcuno a cui piace scrivere descrizioni vuole collaborare io ne sarei più che felice perchè ciò in cui non riesce in uno magari in due esce meglio...se mi state seguendo, siete più coraggiosi di quanto credessi...
   
 
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