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Autore: Skull D Rix    31/07/2014    3 recensioni
Salve! Sono Jack, un normale ragazzo che viveva nella cittadina di Whitechapel assieme a suo fratello, fino a quando siamo stati accusati di aver ucciso 69 persone! Mio fratello è morto, ma adesso viaggio assieme ad un gruppo di strani ragazzi, capeggiato da Yoru. Inizialmente ero assetato di sangue, ma gli insegnamenti dell'ordine dei Killer mi hanno aiutato a guarire. O quasi...
Dal cap. 5: -Io posso ingannare la mente, ma anche la realtà: creare cose che non esistono, distruggere città in un batter d’occhio. E’ come se fossi sempre in un sogno.- Yoru
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Il covo dei Killer si trovava poco dopo una grande città, Blacktown.
<< Passeremo la giornata qui, poi sta sera andremo al covo. >> disse Yoru, sceso dalla moto.
I due camminavano per la strada affollata, circondata da altissimi edifici e negozi di ogni genere. Jack si aggirava tra i passanti a zig-zag con la bocca aperta, pensando solo a quanto sarebbe stato divertente uccidere tutti. Yoru era tranquillo e serio, con le mani in tasca.
<< Stiamo cercando qualcuno che abbia i poteri, come me. Devo chiedergli se sa qualcosa sul mio passato. In una città grande come questa ci sarà sicuramente qualcuno. >>.
<< Ehi, che ne dici se andiamo alla centrale di polizia? Forse hanno usato i poteri per uccidere e sono tutti in prigione!  Voglio anche io dei poteri! >>. Disse Jack.
<< O magari si sono alleati alle forze dell’ ordine per proteggere la città… bravo Jack! >>. Jack fece un sorriso diabolico.
Si avviarono verso una alta costruzione con scritto “POLICE” sulla facciata. Appena entrati, il portiere disse: << Buongiorno! Vi accompagno agli uffici. >>. Yoru era sospettoso: non avevano chiesto niente e subito il portiere si offriva di accompagnarli dai poliziotti.
Di nascosto, l’uomo prese fuori la sua radiolina e bisbigliò: << Soggetto corrispondente alla descrizione. Lo sto portando di sopra. >>. Presero l’ascensore. Raggiunto il quarantesimo piano, le porte si aprirono e i due ragazzi si videro puntate in faccia almeno 10 pistole.
Una donna urlò: << Polizia! Lei è in arresto per omicidio multiplo! >>. Era una donna di carnagione scura e capelli neri, molto bella, ma aveva un atteggiamento autoritario che non le si addiceva.
Presero Jack, lo fecero girare e lo ammanettarono. Lui rideva come un pazzo, come al solito. Lo portarono giù in ascensore, al piano -1, il carcere.
Yoru non era sorpreso, e disse: << Io e le autorità di Whitechapel, la città dove Jack ha commesso tutti quegli omicidi, avevamo un accordo. >> il suo tono era pacato, ma le sue parole furono interpretate come una sfida dalla ragazza, che rispose: << Signorino, sa con chi sta parlando? Sono il Boss qua, non ho mai sbagliato e non lo farò mai! La polizia, se così si può chiamare, di Whitechapel ha promesso che vi avrebbe lasciato l’assassino! Nessuno ha detto che sarebbe stato libero di andare in giro a uccidere la gente! Ha una taglia di 120.000 Magic, e ora è in prigione, sotto la nostra custodia! >>.
Disse questo urlando nelle orecchie di Yoru, che ormai non capiva più niente, ma restò impassibile.
<< Ho bisogno di lui. >> disse il ragazzo, ma la donna urlò: << Io, Primo Dirigente Frida Garcia Lopez Rodriguez de los Santos, non faccio eccezioni! >>.
<< Lasciamo perdere… cercavo persone con poteri speciali, dove le posso trovare? … Frida, giusto? >> disse Yoru.
<< Per te sono il Primo Dirigente Garcia! >>.
In quel momento suonò un allarme. Dagli altoparlanti uscì una voce: << Rapina alla Blacktown’s Bank da parte della banda di Ronald! >>.
Quasi tutti gli agenti uscirono di fretta dagli uffici.
<< Frida, è così grave da mobilitare tutta la polizia? È solo una rapina. >>.
<< Non conosci la banda di Ronald! E poi sono il Primo Dirigente Garcia! >>.
Yoru si era incuriosito, si buttò giù dalla finestra.
<< Dove stai andando? Siamo al quarantesimo piano! >>.
Dalle spalle del ragazzo uscì un deltaplano, con i quale atterrò sulla banca, non molto distante.
“Il Boss” era rimasta a bocca aperta. Si precipitò anche lei ad assistere allo spettacolo.
La banca era circondata da poliziotti, e i tre rapinatori si trovavano proprio all’uscita della banca con tre sacchi pieni di denaro in spalla. Non avevano neanche i passamontagna, si sentivano davvero sicuri di loro. Alzarono le mani.
<< Ci arrendiamo! >> disse il tipo coi capelli rossi in mezzo… << Scherzetto! >>.
Si creò una nube di fumo attorno a loro, le macchine dei poliziotti esplosero spontaneamente e i tre sparirono nel nulla.
Yoru aveva fatto in tempo a notarli mentre volavano via, coperti dal fumo e dalla confusione. I due compagni erano appoggiati alla ragazza, che li teneva su, volando.
<< Anche questo colpo è andato! >> urlò felice il rosso.
<< Non così in fretta. >>. I tre ladri si girarono e videro che li seguiva uno strano tizio su una nuvoletta. Era Yoru.
<< Allora, vediamo… il capo, Ronald, devi essere tu coi capelli rossi. Hai il potere di creare del fumo. La ragazza può volare e il cinese lì affianco fa esplodere le cose. Proprio un bel gruppetto. >>.
<< Anche tu hai dei poteri? >> chiese il tipo con gli occhi a mandorla.
<< Puoi volare come me? >> domandò la ragazza bionda.
<< Hai capito tutto, eh? >> disse Ronald.
<< Già, e ora vi porto in cella. >> detto questo creò delle manette attorno ai loro polsi, li appoggiò sulla sua nuvola, li legò e li portò in centrale.
Frida aveva visto tutto. Raggiunse Yoru in ufficio e disse: << Ehm… ti faccio i miei complimenti. Erano dei rapinatori imprendibili e tu ce l’hai fatta, ti meriti una medaglia! >>.
<< No grazie. Ho notato che non urli più come prima. >> rispose lui.
<< E’ perché siamo soli. Davanti ai miei sottoposti devo fare bella figura ed essere rigida. >> disse questo sorridendo. Era davvero carina quando non urlava.
<< Ok. Ora devo andare, è stato un piacere. >>.
<< Il piacere è tutto nostro! >> disse la donna, che era diventata rossa.
Yoru scese in ascensore fino al piano terra, per poi uscire dalla porta principale.
Frida, tornati i poliziotti, andò a controllare le carceri e, con sua grande sorpresa, dalla cella di Jack partiva un tunnel che conduceva fuori.
All’esterno, Yoru stava partendo in moto assieme a Jack.
<< Grazie per avermi liberato, ma non volevi trovare persone coi poteri? >>.
<< Tornerò dopo averti accompagnato da Kappa. >> e partirono verso la periferia.
  
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