Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: Ashueppes    02/08/2014    1 recensioni
Anne fin da piccola è sempre andata in questo campeggio nei periodi festivi.
Un giorno nei suoi attimi di pace conoscerà Ashton un ragazzo nuovo del campeggio e..
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                                          Capitolo 3
                                                                    'Senza risposte'




La reazione di Michael era stata al quanto inquietante, aveva sbattuto il pugno alla porta e poi tutto incazzato disse –Venite giù.-
Sinceramente mi aspettavo che prendesse Ash e lo sbattesse al muro per poi pestarlo, ma forse aveva compreso che doveva lasciarmi in pace?
 
Eravamo seduti sul divano a guardare tutti un film, chi era nel sacco a pelo, chi sul divano ecc..
Tutti comodi e io in mezzo a Lola e mio fratello, sembravo la terza incomoda, ma era stato Michael a volermi vicino.
Guardai Ashton seduto sulla poltrona che mi fissava e rideva in silenzio, mi parve un sorrisino a vederlo.
Mi alzai per andare a bere un sorso d’acqua poi sussurrai nell’orecchio di Michael –Vado a dormire-
Alzò gli occhi verso di me –Ok-
Mi incamminai per le scale sospirando, poi mi guardai dietro e vidi Ash.
-Aspetta, ti faccio compagnia- Riuscii a intravedere il suo sorriso nel buio.
Gli presi la mano –Ok-
 
Salimmo in stanza e mi buttai sulla sedia della scrivania. Lui accese la luce e si sedette sul letto e fissò la stanza. Ci fu un istante di silenzio poi all’improvviso entrò mio fratello, con in mano un sacco  a pelo.
-Michael?- Lo guardai stranita.
Lo buttò a terra –Tieni Ash, mi raccomando.- Disse freddamente – Quanto a te, domani parliamo.-
-Okay.- lo fissai male.. insomma che voleva da me?
 
Se ne andò via, lasciandoci da soli. Ash si alzò in piedi e prese il sacco a pelo e lo sistemò per bene al centro della stanza.
Si girò verso di me fissando prima il mio letto, capii cosa stava per dirmi. –No, dormi nel sacco a pelo-
Sbuffò –Eh va bene.-
Mi alzai dalla sedia e presi il pigiama –Puoi andare un attimo fuori?- Risi.
-Certo, nel frattempo vado al bagno.- Uscì fuori facendomi un sorriso e subito chiuse la porta.
 
Mi misi una maglietta larga di mio padre e dei pantaloncini e mi tolsi la cipolla che mi ero fatta, poi mi struccai con l’ovatta e il detergente che avevo in valigia. Non avevo ancora sistemato niente nell’armadio, nel bagno. La stanchezza per il viaggio si fece sentire subito infatti mi tuffai nel mio letto sotto le coperte.
Guardai il soffitto con le stelline luminose che avevo attaccato in estate. Era già passato così tanto tempo, eppure sembrava ieri.
-Già nel letto sei?- Rise
Abbassai la coperta dalla faccia – Oh.. beh se vuoi parliamo-
Si mise nel sacco a pelo rivolto verso il soffitto –Cosa facevi nel lago gli anni passati da sola?-
-Non mi ricordo- Risi –No, scherzo, niente pensavo e mi rilassavo-
-Non ti annoiavi?-
Rimasi per un istante in silenzio.. in fondo non era così emozionante pensare davanti ad un lago. –Si, ma era bello perché ti sentivi libero, senza nessuno, senza voci, tutto tranquillo- Sospirai –Poi, poi leggevo a volte.-
-Quindi ti piace leggere?-
-Già, quando entri nelle storie è bello, in pratica sogni ad occhi aperti.- Alzai le braccia verso il soffitto per far finta di toccare le stelle.
Fece la stessa cosa lui –Cos altro ti piace?-
-Dragon ball, ci passavo i pomeriggi a vedermi le puntate- mi girai a pancia in giù.
-Anche a me piace tantissimo!- fece una pausa – Sei la prima femmina che sento a cui piace!-
Risi –Beh, mi piacciono i cartoni così..-
-Già meritano tanto..-
Rimasi in silenzio. Pensai a fondo, poi senza accorgermene crollai in un sonno profondo.
 

* * * *


Ero appoggiata sul bancone del bar aspettando la colazione. Comparve una ragazza con un vassoio bionda con occhi azzurri, proprio come me. Pareva nuova nella gestione, infatti l’uomo che gestiva il bar gli stava spiegando cosa doveva fare.
Si avvicinò a me. –Ha già preso qualcosa?- Fece un grande sorriso sistemandosi gli occhiali neri.
Alzai la testa dal bancone. –Sto aspettando la colazione-
Sentii il capo dalla cucina farfugliare qualcosa simile a – Fai tu la colazione ad Anne-
-Ok- Esclamò girandosi dalla parte della cucina. –Te la porto subito-
La vidi allontanarsi, intanto pensai alla sera prima e mi ricordai che Michael doveva parlarmi.
Senza aspettare la colazione mi alzai di scatto uscendo fuori dal bar per andare verso casa.
 
Stavo raggiungendo la casa, avvolta dai pensieri. Non riuscii a vedere all’istante il ragazzo che mi era caduto addosso. –Dio ma che fai- Esclamai tirandomi su.
-Scusa- Si alzò un ragazzo biondo con  gli occhi blu e un piercing al labbro, lo riconobbi.
-Ah ma tu ieri eri in casa mia, alla ‘festicciola’ che ha organizzato mio fratello!- Esclamai.
Si portò una mano dietro il collo –Si-
-Hai visto Michael?- Arrivai al dunque.
-Si, poco fa ero con lui, credo sia ancora al parco con Lola-   Mi indicò un parco infondo al campeggio.
Iniziai a correre girandomi verso di lui –Grazie-
-Di niente- Urlò.
 
Arrivai al parchetto, vedendo Lola in braccio a mio fratello, che lo baciava.
Mi fermai davanti a loro –Michael che dovevi dirmi?- Si staccò dalle sue labbra guardandomi in un modo come se fosse fatto.
-Cosa?- Disse con sguardo confuso.
Sbuffai –Ieri sera prima che andassi a dormire, hai detto che dovevi parlarmi-
-Ah, si- Si strofinò un occhio –Lola, vado un attimo a parlare con mia sorella, arrivo.-
-Ok- scese dalle sue gambe.
 
Andammo sullo scivolo, non poco distante dalla panchina dove era seduta lei.
-Non mi va che esci con quello- Si accese una sigaretta.
Lo guardai perplessa –Dio ancora che fumi?!- Poi continuai –E perché?-
Buttò il fumo alla sua destra –E’ troppo grande- mi fissò negli occhi.
Risi – Ma dai, e lei allora- Guardai dalla parte di Lola. –Non è troppo piccola per te?-
Rimase in silenzio, poi senza dire nulla scese dallo scivolo e andò verso di lei.
-Allora?- Urlai per farmi sentire.
-Vattene.- Urlò incazzato. Che aveva mo!?
 
Me ne andai a passi pesanti, per farmi notare ma ciò non li attirò per niente, certo si continuavano a baciare. Nel cammino incontrai Alexia e Luke mano nella mano  che mi salutarono con un grande sorriso il quale ricambiai.
L’arrivo di Ash mi aveva fatto diventare ‘popolare’ che tutti mi salutavano?
Mi sedetti su una panchina, arrabbiata su ciò che era successo prima, senza accorgermi della presenza di Harry che mi fissava a occhi sbarrati.
-Che hai?-  Interruppe il silenzio che si era creato.
-Niente.- Sbottai, infondo neanche lo conoscevo e dovevo spiegargli i miei problemi?
-Fa freddo- Buttò la sua testa piena di grandi boccoli castano scuro all’indietro.
Lo guardai stranita, questo passava da un argomento all’altro. –Già.-
Poi portandosi le mani in faccia pronunciò una frase che mi lasciò perplessa –Mia sorella, quella.. Sta sempre con quel drogato di Michael.-  poi con voce sofferente continuò col dire – Ci sto male capisci? Lei è la mia piccola.-
Non gli davo torto su Michael che gli mancava poco a drogarsi per quanto fumava, anche se non si faceva vedere da me ( oggi una rara eccezione), però quando voleva era davvero buono quindi feci per difenderlo –Mio fratello non si droga, fuma solo non c’è niente di male, poi l’amore non ha età e se tua sorella è felice dovresti esserlo anche tu- rimasi colpita dalle mie stesse parole che avevo pensato al momento.
Mi osservò con le sue iridi verde smeraldo, poi si guardò intorno e annuendo a se stesso si strofinò le mani poi mi volse un sorriso –Hai ragione, poi tu sei la sorella di Michael, lo conosci più di tutti, mi fido.- Fece per andarsene tutto contento.
 
Pensai a fondo a ciò che aveva detto ‘lo conosci più di tutti’ , veramente non sapevo nemmeno io com’era fatto mio fratello.. Una volta si incazza, l’altra ti coccola.
Forse l’unica che lo conosceva davvero era Lola.. almeno credo.
Pensai alle parole che avevo detto a Harry di sua sorella, subito mi venne un colpo di genio: e se avessi detto le stesse cose a Michael ?
Mi alzai dalla panchina con un obbiettivo preciso: andare da lui.
Ripercorsi la stessa strada per andare al parco, sta volta c’era Luke, Alexia e Lola. Mio fratello non c’era.
-Dov’è Michael?- Mi guardai intorno.
-Non lo sappiamo ha detto che doveva fare un servizio- Disse Lola.
Guardai perplessa tutti e tre –Ok-
 
Corsi a vuoto verso le stradine innevate spostando lo sguardo da una parte all’altra, la neve che cadeva dal cielo mi impediva di guardare perfettamente da lontano.
Stanca e infreddolita decisi di tornare a casa. Nel frattempo mentre camminavo osservavo le mie vans diventare di un colore più scuro bagnandosi per la troppa neve.
Pensai solo a quando mi sono svegliata questa mattina che ero totalmente sola, il sacco a pelo di Ash non c’era più e stranamente la casa era perfettamente in ordine. Forse i miei erano tornati?
Rinunciai all’idea di tornare a casa per andare al lago, di solito ci andavo appena mi svegliavo.
Cambiai strada.
Il cielo era molto grigio e il resto del campeggio era silenzioso, dava una sensazione di solitudine, ciò mi provocava un brivido di freddo.
Arrivai quasi al lago, intravedendo una persona seduta su un tronco. Sul mio tronco.
Mi nascosi dietro un albero per non farmi vedere e cercai di scrutare la persona presente.
Era la ragazza nuova del bar, che.. stava leggendo. Quindi non ero l’unica a rilassarmi in quel modo.
Spezzai un pezzo di legno che era vicino al piede. Dannazione.
Senza fermarmi incominciai a scappare, vidi la sua testa girare di scatto, ci scambiammo un’occhiata  poi sparii nella nebbia che provocava la neve.
Perché ero scappata? Quello era il MIO posto..
 
Tornai a casa, l’unico posto caldo e non pieno di gente.
Varcai la soia dell’entrata togliendomi le vans tutte impregnate di neve, dopodiché appoggiai il giubbotto all’appoggia capi e mi buttai sul divano.
Guardai il soffitto di legno scuro, poi alzandomi intravidi Michael che piangeva nello sgabuzzino.
Probabilmente non mi aveva sentito.
Mi alzai dal divano e aprii la porta socchiusa e senza domande lo abbracciai.
Perché piangeva? Forse era a causa mia?
Stava singhiozzando, ciò mi mise in panico, che cavolo dovevo fare ora? Non avevo mai visto mio fratello piangere in questo modo  -M.. Michael.- Dissi.
-Non dirlo a nessuno ti prego- Mi fissò con le sue iridi ghiaccio trasparenti.
Lo guardai senza capire il motivo di questo pianto improvviso. –Ok, ma perché piangi?-
-Un giorno capirai- Scoppiò di più a piangere poi mi abbracciò forte.
-Non capisco Michael..-  Lo spostai vedendogli gli occhi che erano socchiusi. Accarezzai i suoi capelli verdi ormai sbiadito per il troppo tempo che si era lasciato quella tinta. –E’ per Lola?-
-No!- buttò un oggetto di legno che era  terra al muro. Poi si alzò sbattendo la porta dello sgabuzzino, lasciandomi lì, in confusione senza risposte.
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: Ashueppes