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Autore: Sherlokette    03/08/2014    2 recensioni
Continuano le avventure di Mystery e Loki; trasferiti a New York i nostri due amici incontreranno i Vendicatori e muoveranno i primi passi nel mondo dello S.H.I.E.L.D.. Ma ben presto l'apparente tranquillità di questa nuova vita viene turbata dalla scomparsa di una persona importante e da eventi climatici imbizzarriti sulla superficie del mondo, preludio a qualcosa di molto peggio e molto antico...
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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-Qualcuno può farmi la cortesia di spiegarmi... cosa diavolo sta succedendo in questa città?!? -

Riuniti nella sala conferenze dell'Elivelivolo, io e i Vendicatori ci stavamo sorbendo la sfuriata del direttore Fury.

Quest'ultimo sbatté con rabbia le mani sul tavolo, facendo impazzire per un attimo il touch screen che ne costituiva la superficie: - Prima la tempesta di neve, poi abbiamo rischiato una guerra civile, e adesso un'eclissi che dura da ore! Qualcuno mi dia una teoria, qualche dato!!! -

-I radar dei satelliti sono al lavoro... - cercò di inserirsi l'agente Coulson, nel tentativo di calmare il suo capo.

Io non prestai loro più attenzione dopo un minuto. Guardavo il mondo esterno, avvolto in un sempre più burrascoso inverno che violento sferzava con vento e neve tutto ciò al di sotto del nostro imponente mezzo.

Thor notò il mio stato d'animo: - Tutto bene? -

-Non abbiamo trovato Loki. Sono preoccupata da morire. -

Lui cercò di sorridere in modo rassicurante: - Mio fratello è più astuto di una volpe. Vedrai che starà attento. -

-Perchè fuggire? Io... Non capisco. E non risponde ai miei messaggi telepatici. Se gli accadesse qualcosa di brutto... -

-Andrà tutto bene. - Ma non sembrava convinto.

Anzi, sembrava stesse mentendo.

Lo guardai: - Thor, che c'è? -

-Mystery... -

Un allarme ci fece scattare tutti sull'attenti. Nick Fury si precipitò a controllare dalla sua vice: - Hill! Che succede? -

La voce della donna mi giunse con una nota a dir poco scioccata: - Signore, si sta verificando un terremoto terribile a livello mondiale!! -

Tutti accorremmo allora alla finestra principale che dava sul basso: i palazzi e i grattacieli di New York oscillavano pericolosamente come canne al vento, le luci lampeggiavano e qua e là qualcosa cedette e crollò al suolo in una nuvola di polvere. Durò qualche minuto.

-Mio Dio... - mormorò Steve, - ma è la fine del mondo! -

Lì mi scossi: - Ripetilo? -

-Cosa? -

-Cosa hai detto che è? -

-La... la fine del mondo... -

Stupida.

Ero stata stupida.

Terrorizzata, raggiunsi il borsone che mi ero preparata prima di salire a bordo, abbandonato vicino alla mia sedia, e dopo avervi frugato dentro per un po' trovai il mio inseparabile libro sui miti nordici.

-Ti pare il momento di leggere? - sbottò Clint.

Ignorandolo, iniziai a sfogliare le pagine finché non giunsi al capitolo che cercavo: - Eccolo qua, “Il crepuscolo degli dei”!! -

-Cosa? - tuonò il direttore.

-E' tutto scritto qui: l'inverno, le guerre fra gli uomini, tutto. Ascoltatemi: “Segni potentisi manifesteranno nel cielo e sulla terra: il lupo Skoll ingoierà il sole; Hati divorerà la luna. Le stelle splendenti saranno cancellate dal firmamento”. -

-In effetti il cielo è scuro, non solo per il maltempo... - commentò Vedova Nera.

- “Tutta la terra si scuoterà, e così Jotunheimm, paese dei giganti”. -

-Scuoterà... Il terremoto - constatò il dottor Banner, preoccupato.

-Non capite? Sta succedendo... - continuai, col cuore gonfio d'ansia, - si sta avverando... la profezia... del Ragnarok... -

Tutti mi guardarono a occhi sbarrati, senza proferire parola, e Thor sospirò pesantemente.

-I segni sono evidenti. Forse è per questo che Loki... -

-Cosa ha a che fare lui con tutto questo? - domandò Tony.

Dopo una breve spiegazione sul ruolo del dio nella leggenda, Fury fu preso da un nuovo scatto d'ira: - Dobbiamo trovarlo, e in fretta! -

-Non posso posso crederci... - Affranta, abbassai lo sguardo: - Non lui... Non Loki... -

-Che ti aspettavi dal dio degli inganni? - Il cattivo commento di Stark mi fece arrabbiare:

-No, sono sicura che gli sia successo qualcosa! Deve essere così! -

-Io ti appoggio in pieno! - si inserì il dio del tuono, - Altrimenti perchè fuggire in quel modo? -

-Ci faremo dare i dettagli non appena lo avremo catturato - riprese il direttore, - signor Stark? I satelliti? -

-Solo un secondo... - Il miliardario armeggiò sul touch screen, per poi portare in grafica 3D un'immagine: era l'inquadratura di una telecamera di sicurezza, e con gioia e apprensione riconobbi Loki, più pallido del solito, con profonde occhiaie sotto i begli occhi chiari e in volto un'espressione atterrita, vestito di nero.

-Dov'è...? - domandai, con un filo di voce.

-Stoccarda. -

-Chi non vola prenda un jet; dottor Banner lei rimanga qui per supporto tecnico, e... Ceh stai facendo? -

Avevo ingrandito l'immagine di Loki, osservandola atentamente.

-Non sembra un guerriero pronto all'azione. Anzi, mi sembra terrorizzato. -

Mi voltai verso Capitan America: - Ora non potete impedirmi di venire con voi! -

-E' fuori discussione, Mystery, devi restare al sicuro! - fu la sua risposta.

-No, io voglio, devo vedere Loki, e capire cosa sta succedendo, devo parlare con lui! -

-E se ti facesse del male? -

-Non lo farebbe mai. E' il mio migliore amico e gli voglio un mondo di bene, Steve. Ti prego. Prometto che farò attenzione. -

Sostenni il suo sguardo; lui sospirò: - Stai lontana dai guai, intesi? Rimani sempre vicina a noi. -

 

 

 

A bordo del jet, io, Steve, Natasha e Clint (questi ultimi due a pilotare) stavamo sorvolando l'Oceano Pacifico, affiancati all'esterno da Thor, che volava guidato da Mjollnir, e da Iron Man nella sua armatura.

-Fa un freddo cane... - si lamentò quest'ultimo dall'interfono.

-Non è un inverno normale - risposi, - cerca di resistere fino a Stoccarda. -

-Thor non si lamenta, però - osservò l'arciere.

-Ho viaggiato in regni dove la temperatura era molto più rigida, tutto qui - comunicò il dio del tuono tramite l'auricolare.

-Mystery - cominciò Steve, - cos'altro dice il tuo libro? Come prosegue questa profezia? -

Fui sorpresa: - Davvero? -

-E' tutto ciò che abbiamo per farci un'idea della situazione. Thor non ha detto granché. -

Presi il volume dal mio borsone e continuai a leggere: - Dunque... “Gli uomini percorreranno il sentiero di Hel, l'aquila emetterà il suo grido divorando i cadaveri, s'accasceranno le streghe, gemeranno i nani davanti alle dimore di pietra”. -

-Che significa? -

-In modo molto approssimativo? Moriremo tutti, e anche gli altri regni risentiranno degli effetti del Ragnarok. -

-Mio padre... - Thor aggiunse qualcosa che non udii a causa di improvvisa folata di vento che disturbò la comunicazione.

-Non solo: “I monti crolleranno, gli alberi saranno sradicati; allora ogni legame sarà spezzato, e i mostri cosmici saranno liberi”. -

-Mostri cosmici? - ripeté Vedova Nera. -

-Sì. Un lupo e un serpente, figli di Loki. -

-Come sarebbe? - Capitan America sembrava confuso.

-E' difficile da spiegare... Ti basti sapere che Loki ha avuto per la maggior parte dei mostri per figli. -

-Che orrore! - commentò Clint.

-Siamo arrivati. - L'annuncio di Stark i fece scattare sull'attenti.

Qualcosa però non andava: alte colonne di fuoco serpeggiavano verso il cielo, in contrasto con la gelida tormenta che avvolgeva col suo candore ogni dove. Trovato un posto dove farci scendere, il jet rimase a mezz'aria. A terra, mi guardai attorno: solo la devastazione regnava sovrana.

-Che disastro... - commentai, sentendomi letteralmente a pezzi.

Steve mi posò una mano sulla spalla: - Riusciremo a fermare tutto questo, vedrai. Ora cerchiamo Loki. -

Delle grida giunsero alle nostre spalle. Thor atterrò vicino a noi, sollevando la neve all'impatto tutta attorno a sé, mentre Tony proseguì, sorvolando la folla urlante che si stava avvicinando a noi correndo.

La sua voce nell'auricolare mi fece sussultare: - L'ho trovato. -

Non aspettai nessuno. Andando controcorrente alle persone in fuga, mi precipitai a vedere. Poi, di fronte a me, si pararono le figure di Iron Man e di qualcuno che, avvolto in abiti neri come il carbone, stava rannicchiato su se stesso, a terra, in mezzo ad una piazza.

Volevo avvicinarmi, ma Tony mi fermò afferrandomi per un braccio, in modo incredibilmente delicato considerando che stava indossando l'armatura: - Non andare. -

-Lasciami subito. -

-Non sappiamo come potrebbe reagire. -

-Di sicuro non sta bene! - Strattonai e mi liberai dalla sua presa. Mi avvicinai alla figura in nero e inginocchiandomi sussurrai: - Loki? -

Il volto che lentamente si alzò verso di me avrebbe fatto pietà a chiunque: due grandi e stanchi occhi chiari mi fissarono, lucidi; il volto pallido era contratto in una smorfia sofferente e lunghe ciocche dei capelli corvini vi ricadevano sopra scomposte.

-M-Mystery...? - domandò, la voce un po' lamentosa.

-Loki, cosa ti è successo? - dissi, apprensiva.

-Non... Ho perso il controllo, Mystery... Ha preso il sopravvento, io non volevo... -

-Cosa? -

-Speravo non si manifestasse mai... Il potere del Ragnarok... Sta aumentando...! - L'urlo agghiacciante che lanciò mi fece morire dentro, e caddi all'indietro quando un raggio di luce rossa sfuggì dalle sue mani tese in avanti con uno spasimo, distruggendo con una grande esplosione una malcapitata auto lì parcheggiata.

Ansimante, tornò a guardarmi: - Scappa... Non voglio farti del male, ti prego... Vattene... -

Venni aiutata a rialzarmi dalle mani ferme di Steve, mentre Thor si avvicinò al fratello: - Tu ora devi venire con noi. -

-No, non posso! Non capite, voi... -

Un dardo dalle piume rosse sulla coda lo colpì sul collo. Loki stramazzò a terra, e io guardai in alto. Occhio di Falco era appostato su un tetto, e fra le mani teneva un fucile.

-Dormirà per tutto il viaggio - disse Tony. Il dio del tuono caricò l'altro in spalla e mi guardò triste: - Mystery... Non sai quanto mi dispiace. Ma sai come andrà a finire. E trattandosi di una profezia come questa... -

-Non me ne frega niente - risposi, velenosa, - troveremo una soluzione. -

 

 

 

Tornati dopo qualche ora all'Elivelivolo, vidi Loki portato in una cella di massima sicurezza dalle guardie e da Nick Fury in persona. Con mia sorpresa, nella sala conferenze ci attendeva Odino.

-Padre, cosa ci fate qui? Dovreste... - cominciò Thor, ma venne interrotto dal re: - Non potevo restare fermo a guardare ciò che stava succedendo qui. - Il suo occhio buono si posò allora su di me, e rabbrividii: - Vuoi dire qualcosa, Mystery? -

Deglutii: - Loki ha detto... di non riuscire più a controllare il potere del Ragnarok... Che significa, maestà? -

Odino divenne serio e insieme triste: - E' un potere che possiedono coloro che si uniranno alle forze del Male nel giorno del crepuscolo degli dei. Loki doveva scatenarlo il giorno stesso della sua liberazione, ma non lo ha fatto. Purtroppo, questo potere distruttivo è stato represso per troppo tempo, e ora lo sta distruggendo. -

Scossi al testa, sconvolta: - No... non può succedere... -

-Invece sì. E la profezia deve compiersi. -

-No, no, non può! - esclamai, mettendomi le mani nei capelli e avvertendo quel groppoin gola di quando vorresti piangere ma non ci riesci.

-Cosa succederà se la profezia dovesse avverarsi? - domandò il direttore Fury, entrando nella stanza.

Lo guardai, atterrita: - Sarà la fine. I mostri cosmici devasteranno la Terra, giungerà un dio chiamato Surtr col suo esercito e brucerà ogni cosa. Gli dei combatteranno, ma Odino, Thor, Heimdall... e lo stesso Loki... cadranno. -

Tutti si voltarono allora verso i due asgardiani. Thor abbassò la testa con aria grave.

-Tutto morirà, per poi rinascere dalle proprie ceneri - continuai, - ma il mondo così come lo conosciamo sarà annientato. -

-Deve pur esserci un modo per cambiare la profezia! - esclamò Steve battendo un pugno nel palmo dell'altra mano.

-Il destino è sempre stato un concetto immutabile per i popoli antichi - aggiunsi, sentendo gli occhi farsi lucidi, - e raramente esistono scappatoie. -

Mi misi a piangere in silenzio. Andai alla finestra che dava su New York, sentendo lo sguardo degli altri su di me, e commentai: - Tutte quelle vite innocenti saranno spezzate. E Loki... Non posso pensarci. -

Mi voltai di scatto, rivolgendomi nuovamente a Odino: - Una profezia tanto antica non può non subire qualche alterazione nel corso del tempo! Nemmeno Loki vuole tutto questo, io lo so! Mi dica che abbiamo una possibilità! -

Restammo tutti in attesa della risposta del saggio re, che si fece un po' attendere.

Alla fine, con un sospiro, mi guardò comprensivo: - Forse, ed è l'idea più folle che abbia mai avuto, c'è ancora una speranza. -

 

 

 

Ottenni il permesso di vedere Loki. Scortata dall'agente Coulson, vidi il dio raggomitolato sul pavimento della sua cella a cilindro in vetro molto spesso, con la testa appoggiata sulle ginocchia e le braccia avvolte attorno alle gambe.

-Voglio entrare lì dentro. -

-Non puoi. E' troppo pericoloso. -

-Fammi entrare. Per favore. -

Coulson dovette cedere alla mia ferma volontà. Sospirò, toccò dei bottoni su un pannello e aprì la porta della cella, che si richiuse subito dietro di me una volta che fui all'interno.

Loki sollevò piano il capo, e si stupì nel vedermi: - Tu? -

Veloce, mi avvicinai a lui: - Come stai? -

Si scostò non appena provai a toccarlo: - Vattene via, Mystery. Lo dico per te. -

Invece riuscii a prendergli il viso fra le mie mani e con delicatezza lo portai a guardarmi: era stanco, distrutto, sembrava non dormire da troppo tempo nonostante l'avessero narcotizzato.

-Dimmi una cosa: perchè Stoccarda? Perchè andare tanto lontano? -

-C'era... Un passaggio segreto. Per un altro regno. Uno dei tanti che conosco e di cui Heimdall non sa niente. Ma non ho potuto raggiungerlo per via... beh, lo hai visto. -

-Ho capito che ti sta succedendo. E capisco che tu sia voluto fuggire. -

Da accigliata la sua espressione divenne triste: - Perchè adesso? La mia vita stava trovando un po' di pace, finalmente. -

-Odino è stato qui. Ci ha spiegato in parole povere in che cosa consiste questo potere alimentato dall'odio che le creature malvagie, come i tuoi figli, portano dentro di sé, assieme al rancore e alla rabbia. Esso farà da segnale a Surtr per cominciare a combattere. Però è qualcosa di tangibile e soprattutto magico. E forse ci è venuta un'idea che salverà tutti noi. -

-Ti ascolto. - Nel suo sguardo, smeraldino alla luce delle lampade, vidi riaccendersi una luce.

Gli sorrisi: - Priveremo i mostri cosmici del loro potere. E' da loro che il tuo trae maggior forza, perchè si tratta di sangue del tuo sangue. Impediremo loro di uccidere Thor e Odino. Ed essendo un potere magico, esso potrà essere rinchiuso da qualche altra parte, al sicuro. Tuo padre è andato a chiedere consiglio ai Nani proprio per questo. -

-E poi? -

-Come aveva detto... Ah sì: trovato un “contenitore” adatto, questo verrà portato in una terra disabitata, e lì il potere sarà rilasciato per attirare l'esercito di Muspellheimm. A quel punto non rimarrà altro da fare che combattere, ma l'esito sarà diverso, ne sono sicura. -

-Mi sembra rischioso. -

-Ma potrebbe funzionare. Midgard non sarebbe neanche toccata dalla guerra. E tu... -

-Oh, Mystery... - Loki si alzò, appoggiandosi alla parete circolare con la schiena: - Tu sai meglio di me che il destino non si può cambiare. -

-Invece sì. Tu non vuoi che tutto questo accada, ed è già un elemento che differisce dalla profezia. - Mi alzai a mia volta per stargli di fronte: - So bene cosa è stato detto e scritto, ma se abbiamo anche solo la minima speranza allora non dobbiamo abbandonarla. -

Lui scosse tristemente la testa: - Non vale per me. -

-Certo che sì. -

-I fili del destino sono intrecciati da secoli per questo giorno. -

-Ma morirai! -

-E' la profezia. -

-Loki Laufeyson! - gridai, - Non ti azzardare a fare quell'aria rassegnata con me, o ti prendo a schiaffi! Tu sei un dio, forte e deciso, e non puoi lasciarti andare così agli eventi del fato! -

Sentivo che l'agente Coulson era pronto ad intervenire. Solo non capivo se per impedire a me di strozzare Loki o se per la mia sicurezza.

Il dio si soffermò a guardarmi: - Tu... Sei proprio assurda. Vuoi opporti ad un destino già scritto secoli prima della tua nascita? -

-Sì. -

-Perchè? -

-In ordine non di importanza? Il mio mondo, la mia famiglia... - Mi avvicinai a lui con un sorriso: - E il mio più caro amico. Non voglio che tu muoia, Loki. Nessuno deve morire, chiaro? -

-Sei... davvero... -

Un forte scossone fece tremare la cella e tutto ciò che avevamo intorno. Spaventata, domandai al mio accompagnatore cosa fosse accaduto, ma non rispose: aprì la porta della cella e mi ordinò di uscire.

-Voglio sapere che succede! -

-Non c'è tempo, dobbiamo andarcene! -

-Non senza Loki! -

Un nuovo scossone, più violento, ci raggiunse assieme al suono di un'esplosione lontana.

-E va bene, portalo fuori! Muovetevi! -

Presi per mano il dio, che però sembrava titubante: - Non so se è il caso... -

-Non rimarrai qui a farti ammazzare, qualunque cosa stia... - Non terminai la frase a causa di una nuova esplosione, più vicina, che ci allarmò.

Chiamai Natasha con l'auricolare: - Tasha!! Che succede?!? -

 

 

  
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