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Autore: ShawnSpenstar    03/08/2014    1 recensioni
Tutti noi conoscamo bene la storia dei sei maestri della luce (sette con Kajitsu) che liberarono Gran RoRo dalla tirannia del re del mondo Altrove ma, prima di Dan e soci, c'è stato sicuramente almeno un altro maestro della luce che ha portato quasi a compimento la sua missione. Quella che vi racconterò è l'avventura di questo guerriero, è la storia di una sconfitta certo ma è comunque degna di essere raccontata e io spero di farlo al mio meglio.
Siete pronti per un nuovo, vecchio, viaggio a Gran RoRo?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Julian Fines, Magisa, Nuovo personaggio, Re del mondo Altrove
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gran RoRo
 
 
21 Giugno 1990, Inghilterra, contea di Norfolk, borgo di Julian
 
 
Il ritorno a casa per Julian era stato davvero spettacolare… ok, forse definirlo spettacolare era un tantino esagerato, soprattutto dato che il suo borgo portuale contava meno abitanti di quelli di un condominio newyorkese, ma l'accoglienza era stata molto calorosa e, anche il trentenne inglese lo ammise, dopo sei giorni trascorsi in città caotiche come New York e Londra era sempre bello tornare a casa e ritrovare tutti i suoi amici d'infanzia.
 
"Ahhh… sai Mike, la birra inglese è un toccasana rispetto a quelle porcherie americane che ho dovuto sorbirmi" fece Fines seduto nell'unico pub del paese
 
"Sicuro Jul, però non bere troppo che tra poco arrivano Thomas e Judy" gli ribatté l'uomo a cui aveva rivolto la parola
 
"Non preoccuparti fratello; non posso bere troppo, ho una ricerca da fare"
 
"Ah già, la misteriosa ricerca di Julian!" esclamò una donna dai lunghi capelli rossi di poco più giovane dei due "deve essere qualcosa di grave se a causa sua il nostro amico rifiuta una bella pinta e una serata in compagnia dei suoi amici"
 
"Già Amy, chissà che cosa sarà di tanto importante?"
 
"Non credo che lo rivelerà mai a nessuno" fece una voce arcinota proveniente dalla porta d'ingresso
 
I tre avventori si voltarono nella direzione della voce e videro sulla porta tre persone, due uomini e una donna, che gli sorridevano.
 
"Judy! Come va? E' tanto che non ci vediamo" disse Amy andando ad abbracciare l'altra donna, una bella ragazza intorno ai ventotto anni dal fisico snello e dai capelli castani
 
"Non è una ragione valida per dimenticare i vecchi amici, vero Amy O'Shane? Non potrei mai scordare la tua faccia da giovane irlandese" poi si rivolse per un secondo agli altri due "e nemmeno le vostre facce da schiaffi cari Michael Doherty e Julian Fines"
 
"Ciao Judy, ci sei mancata" fece Mike abbracciando la giovane "e lo stesso vale per te Tom"
 
Dal cenno di saluto che Julian gli rivolse la ragazza capì che anche per lui valeva ciò che Mike aveva detto.  Il Fines rimase piuttosto sorpreso nel vedere quanto poco fosse cambiata nonostante non la vedesse da quasi quattro anni, dal giorno suo matrimonio con Thomas in seguito al quale si erano trasferiti a Londra;  eppure era sempre la stessa Judy Collins, ragazza originaria del paese e appassionata di Battle Spirits nonché vecchia amica dei tre avventori precedentemente nominati.
 
"Si ok, però non dimenticatevi di William" disse poi l'anglo tedesco richiamando l'attenzione sul terzo uomo, un tizio alto dai capelli neri come la pece
 
"E' impossibile scordarsi di William Robinson" esclamò Julian con una neanche troppo velata punta di ironia nella voce "è il duellante più forte della città"
 
Tutti, compresi gli altri avventori del locale e il barman, scoppiarono in una fragorosa risata. La storia risaliva ad una decina di anni prima quando Battle Spirits era appena giunto in Europa; in breve tempo tutti i giovani del paese erano stato conquistati da quel gioco e tra questi neo appassionati spiccava un ragazzo vanitoso di nome William Robinson che vinceva un duello dopo l'altro e che tutti nel paese consideravano degno di partecipare al primo torneo mondiale di Battle Spirits.
Il caso volle che nel giorno in cui il ragazzo si recò al club di Battle Spirits del paese per spedire la sua domanda di iscrizione si trovasse li anche un gruppetto di cinque ragazzi più giovani e che, per tenersi in allenamento, il duellante decise di sfidare uno di loro, un biondino di nome Julian… il quale infilo, una dietro l'altra, tre vittorie.
Da quel giorno il ragazzo non ha più duellato con nessuno se non contro il tri-campione mondiale, rimediando un discreto numero di sconfitte ma conquistandosi l'amicizia del gruppo dei cinque duellanti.
 
"Io non ci scherzerei troppo Julian" esclamò William impercettibilmente stizzito "prima o poi ti batterò e il giorno in cui avverrà sarà anche quello in cui per la prima volta mi iscriverò al torneo mondiale"
 
"Secondo me non dovresti rinunciare alle partecipazioni ai campionati mondiali solo perché sei più debole di Julian" esclamò Mike con sincerità "anche se non sei il più forte resti comunque un ottimo duellante e potresti regalare grandi soddisfazioni all'Inghilterra"
 
"Peccato però che non potrei mai darle la soddisfazione più grande" replicò l'uomo "o perlomeno non fino a quando sarò più debole del campione… a proposito  Julian, ti andrebbe una sfida?"

"Mi piacerebbe davvero William ma purtroppo ho da fare" rispose il biondo dirigendosi all'uscita "a domani amici"
 
Il cigolio della molla arrugginita della porta risuono nel silenzio totale del pub. I cinque amici rimasero ad osservarsi cercando di capire cosa stava accadendo, non era normale che uno come Julian rifiutasse un duello, specie ad uno di loro, e non era normale neanche che lasciasse il locale così presto.
 
Il biondo stava recandosi a velocità sostenuta a casa; per quanto gli potesse sinceramente dispiacere di non aver trascorso molto tempo con i suoi amici, aveva troppe cose da fare e quindi non poteva permettersi distrazioni.
 
"Ehi, Jul! Aspettami, per favore!" gridò una voce alle sue spalle che l'uomo riconobbe facilmente
 
"Amy?!" esclamò voltandosi e vedendo i capelli rossi dell'irlandese
 
Non fu affatto stupito di vedere proprio lei. Era la sua vicina di casa nonché, insieme a Mike, sua amica sin dall'infanzia ed era stata sempre lei a fargli scoprire Battle Spirits, passione che poi avevano trasmesso a tutto il paese quasi fosse un virus; molti nel paese scherzavano su quanto i due sembrassero una coppia e li prendevano amichevolmente in giro ma Julian non si era mai fatto problemi ad ammettere che se non avesse avuto i suoi amici, e lei e Mike in particolare, accanto non sarebbe mai diventato quello che era adesso.
 
"Non ti va di parlarci di questa cosa che devi fare?" domandò la ragazza
 
"Meglio di no… " rispose laconico l'uomo "… finireste per preoccuparvi inutilmente"
 
"Ma allora si tratta di qualcosa di pericoloso!" fece la rossa spaventata "Jul non dovres… "
 
"No, non ti preoccupare, non è nulla di pericoloso" la interruppe lui "sapevo che vi sareste preoccupati, per questo non volevo dirvi nulla"
 
"Sei il solito idiota" esclamò divertito Mike che nel frattempo aveva raggiunto i due insieme al resto del gruppo "perché invece il tuo comportamento non ci ha preoccupati vero? Ma certo che nooo"
 
Julian non riuscì a trattenersi dal sorridere; effettivamente non si era comportato ne in modo gentile ne in modo intelligente con i suoi amici fino ad ora, avrebbe dovuto prevedere che si sarebbero comunque tormentati dato un simile atteggiamento.
 
"Non angosciatevi troppo, tempo due giorni e tornerò quello di sempre" concluse con un sorriso rassicurante
 
"Promesso?" chiese Amy
 
"Promesso" rispose prima di voltarsi in direzione di casa, fingendo, almeno inizialmente, di non essersi accorto del fatto che gli altri cinque lo seguivano a distanza
 
"Cosa c'è ancora?" domandò poi con tono tra il divertito e l'esasperato
 
"Ci vuole il nostro "Tutti per uno, uno per tutti"… è per darti la carica fratello!" gli disse Thomas
 
Julian fece un altro sorriso e corse verso i cinque amici; quando li ebbe raggiunti, i sei si misero in cerchio e proprio Julian, per primo, tese il braccio come a formare un raggio di quel cerchio.
 
"Rosso!" esclamò
 
La sua mano fu presto raggiunta da quella piccola di Amy che andò a porsi proprio sopra di essa.
 
"Verde!"
 
Seguirono Thomas e la moglie che si mossero praticamente all'unisono.
 
"Viola!" fece il primo
 
"Blu e Viola!" proseguì l'altra
 
Toccò poi a Mike aggiungersi a quell'intreccio di mani
 
"Giallo e Verde!"
 
Infine venne il turno del titubante William che, nonostante fosse nel gruppo ormai da anni, era sempre un po' a disagio di fronte a quei riti simbolici di cui lui non si sentiva completamente degno. Fu necessaria una leggera gomitata d'incoraggiamento da parte del Doherty per convincerlo definitivamente ad aggiungere la sua mano.
 
"Blu e Verde!"
 
La piramide di mani si abbassò e si alzò per due volte come in quei rituali che fanno le squadre di Basket o di Pallavolo per caricarsi prima della ripresa del gioco.
 
"BATTLE SPIRITS!" gridarono "lanciando" quella pila di mani al cielo
 
"Grazie ragazzi, mi ci voleva proprio" ammise Julian "ci vediamo domani al club di Battle Spirits"
 
E salutando con la mano si diresse definitivamente verso casa.
 
 
Gli occhi del campione del mondo dovettero faticare un po' per abituarsi all'impressionante differenza di luminosità che intercorreva tra la strada e l'oscurità della sua casa. Se qualche estraneo l'avesse vista dall'esterno avrebbe giurato che dentro non ci fosse nessuno; viste le ante chiuse e il giardino incolto del resto era difficile non pensare che si trattasse di un edificio, quantomeno momentaneamente, disabitato eppure l'uomo sapeva che avrebbe trovato qualcuno ad aspettarlo.
 
L'inglese diede un rapido sguardo per cercare di scorgere qualche segno di vita e, a dir la verità, ce n'erano parecchi: i vecchi mobili bassi erano chiaramente stati spolverati e lucidati al contrario di quelli più alti; inoltre nel lavandino in cucina c'era un piatto usato di recente, probabilmente un'ora, un'ora e mezza prima.
 
Raggiunse il piccolo salotto della casa e vide, seduta su una delle vecchie poltrone, una signora sulla sessantina in uno stato di dormiveglia; cercando di fare meno rumore possibile l'uomo si avvicinò, afferrando poi delicatamente la mano della donna che immediatamente aprì gli occhi.
 
"Julian?!" domandò con voce flebile
 
"Si mamma, sono proprio io" rispose sorridente
 
La donna si alzò con qualche difficoltà dal suo posto e rimase ad osservarlo. Più guardava il figlio più gli sembrava incredibile che quell'uomo a cui ora cedeva una ventina di centimetri fosse lo stesso esserino che teneva in braccio nei primi anni della sua vita; le lacrime iniziarono a scendergli dagli occhi, durante il torneo Thomas l'aveva informata dei continui svenimenti e degli inspiegabili problemi di salute che avevano colpito il figlio e lei aveva davvero temuto che potesse trattarsi di qualcosa di grave.
 
"Ho… ho vinto ancora" sussurrò lui
 
Non furono necessarie parole perché la matura signora abbracciò in figlio in un modo che fu sufficiente a trasmettergli tutto il bene che gli voleva; dopo alcuni interminabili, e bellissimi, secondi la donna svegliò il figlio da quella sorta di trance in cui era caduto con un delicato buffetto sulla guancia destra.
 
"Visto quanti soldi hai vinto dovresti deciderti a lasciare questa casa!" lo rimproverò bonariamente
 
Julian sorrise a quell'affermazione che ormai gli veniva ripetuta da anni.
 
"Da quando papà è morto in quell'incidente me l'avrai già detta almeno trentasei volte questa frase, per caso ha mai funzionato?"
 
"La speranza è l'ultima a morire" disse prendendo una piccola scatola rettangolare da sopra un mobile "e visto che ci siamo già ti andrebbe un duello?"
 
"Contro il tuo mazzo viola e giallo che conosco a memoria? No, grazie mamma ma ho da fare"
 
"Cosa avrai di così importante da fare da non poter accettare una sfida da tua madre?" replicò con ironia "e poi non dovresti sottovalutare così un potenziale avversario caro il mio campione, potrebbe sorprenderti"
 
Vedendo il sorriso quasi spavaldo della madre Julian decise che per qualche minuto poteva anche lasciar perdere la sua missione, doveva assolutamente dare una "lezione" alla madre; si sedette davanti al terreno di gioco e posizionò il suo mazzo rosso poi, dopo il tradizionale lancio della moneta, aprì il duello.
La sfida si protrasse per alcuni minuti; dopo un breve attimo di smarrimento iniziale dovuto alla scoperta del nuovo mazzo bianco della madre, basato proprio sull'effetto Immunità: Rosso che inibiva Impatto Devastante, il campione del mondo riuscì a prendere in mano la situazione e concludere il duello con una vittoria.
 
"Sei davvero il migliore figliolo; sai, non ti facevo così abile anche nell'uso dell'effetto Risveglio oltre che con Impatto Devastante"
 
"E una strategia recente, devo ammetterlo, l'ho sviluppata per i tornei mondiali proprio per evitare di trovarmi in difficoltà contro avversari che, conoscendomi, decidessero di basare il loro gioco sull'effetto Immunità: Rosso"
 
"Si ma non solo quello, tu sfrutti tutto, gli effetti, le magie, i nexus perfino i generi degli spirit, in più riesci a capire subito le intenzioni degli avversari e ad elaborare strategie e contromosse ad una rapidità irreale; se penso che tuo padre la definiva una perdita di tempo e ti ripeteva di trovarti un vero lavoro…" concluse ridendo
 
"Se essere un giocatore di scacchi è un lavoro allora lo è anche questo, in fondo si tratta di giochi molto simili" aggiunse il biondo "a proposito, hai scelto il bianco solo per mettermi in difficoltà?"
 
"Ma figurati, non sono così ingenua da pensare che sia sufficiente usare un mazzo bianco per metterti in difficoltà; chissà quanti ne avrai affrontati al torneo mondiale" affermò la signora Fines "no… l'ho scelto ispirata da una lettera con stampa allegata spedita a te da Somkar Mahajan, quel duellante indiano che hai affrontato nei quarti al tuo primo e nelle qualificazioni al tuo secondo torneo"
 
"Ah, Somi… quest'anno effettivamente non si è presentato; chissà cosa gli è successo?" si domandò pensieroso l'uomo
 
"Niente di grave, ha solo trovato una carta bianca formidabile e ha deciso di restare a casa per ideare nuove strategie…" rispose la donna frugando in una pila di fogli posizionata sopra il mobile dei piatti "… ecco, questa è la lettera con la foto allegata"
 
Julian impallidì di colpo alla vista della foto che il suo collega indiano gli aveva spedito: vi era raffigurato uno spirit bianco dall'aspetto simile ad un leone robotico dall'enorme potere, i suoi PB ed effetti erano davvero notevoli, con costo e riduzione identici a quelli del suo premio, con il quale condivideva anche i costi dell'elevamento di livello e soprattutto il genere; il nome dello spirit era Inphenit-Wols Macchina Suprema.
Istintivamente il duellante estrasse dal suo mazzo la carta che il signor Tomioka gli aveva donato e la confrontò con quella della foto; era impossibile non notare, al di la delle ovvie differenze dettate dal fatto di essere di colori differenti, le notevoli somiglianze tra le due carte: avevano identici costi d'evocazione ed elevazione, stesso valore di riduzione e stesso numero di simboli; erano caratterizzati tutti e due dal fatto di avere PB nettamente superiori alla norma, a livello 3 lo spirit rosso poteva contare su 20000 PB mentre quello bianco su un inferiore ma altrettanto anomalo 17000, e di possedere un effetto peculiare del rispettivo colore, Impatto Devastante e Muro di Ghiaccio, al massimo delle sue potenzialità; infine i due spirit erano accumulati da uno dei due generi, il genere "Divinità vanesia".
 
Per quanto potesse sembrare strano quel nome non gli suonava nuovo; Tomioka gli aveva assicurato che la carta-premio era assolutamente unica e lo stesso diceva della sua Somkar nella lettera eppure era sicuro di aver già sentito, o visto… o letto quel genere da qualche altra parte.
La sua mente vagò ripescando dalla sua memoria un ricordo del torneo di due anni prima. Aveva appena disputato il secondo turno di qualificazioni proprio contro l'indiano e un altro suo amico gli si era avvicinato per mostrargli la sua nuova carta… quell'amico era Shirou Kiyama.
 
"Ehi Julian, ti va di vedere la mia arma segreta?"
 
"Ti rendi conto che, se tu me la mostrassi, non sarebbe più segreta"
 
"Sei pregato di non fare battute idiote; comunque la carta è questa…"
 
Julian ricordò di aver visto assai poco di quella carta, anche perché Shirou saggiamente aveva occultato con la sua mano la parte riguardante livelli ed effetti, ma quel poco fu sufficiente a fargliela rimanere impressa nella mente; il "poco" che il campione aveva potuto vedere quella volta erano il costo, la riduzione, il nome e il genere.
 
"Divinità vanesia? Mai sentito questo genere"
 
"Neanche io per la verità… o almeno non prima di aver incontrato questa carta"
 
"Ma certo, Sphin-Cross sacro imperatore delle bestie! Ecco dove ho già sentito quel genere!" esclamò come se avesse appena ricevuto una rivelazione
-Questo però non mi aiuta a capire cosa intende dire quella voce- si disse mentalmente per raffreddare un po' gli animi -dovrei chiedere a Shirou dove l'ha trovata lui… aspetta un attimo, ma Shirou non abita nello stes… no! Non è possibile!-
 
Improvvisamente tutto nella mente di Julian si fece più chiaro; tutti i pezzi del puzzle stavano trovando il posto giusto, ora doveva  solo capire cosa rappresentasse il disegno.
Il biondo trentenne prese la rubrica e cominciò a sfogliarla alla ricerca del numero necessario, trovatolo compose il numero e aspetto che dall'altro capo rispondessero.
 
"Qui è Somkar Mahajan" esclamò una voce dall'altoparlante "chi è?"
 
"Somi, sono Julian; volevo chiederti dove hai trovato la carta di cui mi hai spedito una foto"
 
"Ah, ciao Jul, mi dispiace di non essere potuto venire al torneo di quest'anno; la carta della foto hai detto? Non l'ho trovata io ma me l'ha regalata un mio amico di nome Chintan Semari, lui l'ha trovata sotto un albero di un parco giapponese mentre era in vacanza in quel paese e dato che era una carta bianca e sapeva che io ero un fan delle carte di quel colore ha pensato di regalarmela"
 
Julian non riuscì a trattenere un sorriso nell'ascoltare il racconto dell'indiano, non aveva nemmeno bisogno di chiedere quale fosse la città in cui si trovava il parco… lui lo sapeva già.
 
"Grazie Somi, mi sei stato molto utile" disse in chiusura
 
"Figurati, ci vediamo tra due anni al torneo!" concluse l'altro riattaccando a frase terminata
 
Appoggiato il telefono Julian andò a sciacquarsi il viso in bagno. Quello che gli stava succedendo aveva dell'incredibile, non si era mai trovato di fronte a tante assurde fatalità in vita sua, lui però non credeva alle coincidenze, c'era sicuramente qualcosa o qualcuno dietro tutto ciò che gli era accaduto e stava ancora accadendo.
Un rumore lo fece voltare di scatto, era la madre che lo guardava con occhi colmi di preoccupazione; lui non le aveva ancora detto nulla ma lei già aveva capito che qualcosa lo inquietava, l'aveva intuito dal suo nervosismo, dai suoi movimenti frenetici, dall'espressione quasi attonita che si era materializzata all'improvviso sul volto dell'uomo durante il suo dialogo con Mahajan… una serie di cose che, ad una madre, difficilmente sfuggono.
 
"Ci sono problemi figliolo?" domandò conscia della risposta che avrebbe ottenuto
 
"Nulla di cui preoccuparsi mamma, solo… scusami, ma penso che non resterò per molto"
 
"Non devi scusarti; se questa tua missione è davvero così importante io non posso trattenerti, solo stai attento"
 
"Lo farò!" esclamò Julian abbracciando la madre
 
"Riuscirai a portare a termine la tua missione" affermò certa la donna "tu non riesci a perdere"
 
 
Il giorno seguente Julian si alzò prestissimo e lasciò la città con Thomas e Sarah, senza che nessuno li potesse vedere; arrivarono in taxi fino alla stazione ferroviaria più vicina, poi presero il primo treno per Londra e infine Julian salì sul primo volo per Tokyo.
All'arrivo venne a prelevarlo proprio Shirou Kiyama  l'unico, esclusi i Reinhardt e la madre, ad essere a conoscenza del suo progetto; il collega lo accompagno fino al suo paese, l'agognata destinazione finale del viaggio dell'inglese, e gli offrì ospitalità in casa sua.
Quella stessa sera, dopo aver cenato, Julian decise finalmente di porre la domanda che avrebbe potuto permettergli di aggiungere il pezzo decisivo al completamento del suo puzzle.
 
"Dove hai trovato Sphin-Cross?" gli chiese l'inglese a bruciapelo
 
"Non sono stato io a trovarlo" replicò il più anziano dei due
 
"Chi è stato allora a trovarlo?"
 
"La fidanzata di un mio conoscente" fece l'altro "si chiama Akane Shindou ma l'appartamento e a nome del ragazzo e quindi dovrai cercare il nome "Bashin", per la precisione "Bashin Takuto"; non abita molto lontano da qui, se vuoi puoi andare direttamente da lei"
 
"Se mi sai dire dove questa Akane ha trovato la tua carta non ne avrò bisogno"
 
"Allora mi sa che ti risparmierò la visita" concluse il giapponese "l'ha trovata in un parchetto poco distante da qui, in una zona labirintica con alte siepi; la carta era incastrata proprio in una di queste siepi ma, da quanto mi ha detto Akane, era abbastanza in vista"
 
"Perfetto, domani penserò a raggiungere il posto" chiuse il discorso Julian che poi andò nella camera che l'amico gli aveva indicato
 
Quella notte Julian riuscì, per la prima volta dopo tanto tempo, a dormire; tra alcune ore la misteriosa storia che sembrava coinvolgerlo avrebbe trovato spiegazione, o quantomeno una fine, e lui avrebbe potuto tranquillamente fare ritorno al suo paese pronto per rivedere la madre, per ridere al pub o al club di BS con Amy e Mike e per concedere l'ennesima rivincita a William.
 
Il giorno seguente si alzò di prima mattina e, dopo una veloce colazione, prese immediatamente la strada del parco, cui giunse dopo solo pochi minuti. Era esattamente uguale a come gli era stato descritto e a come gli si era presentato nelle sue visioni: un parchetto di medie dimensioni con tanti tavolini su cui le persone giocavano a Battle Spirits e in lontananza una zona piastrellata con alte siepi fiorite che da lontano davano l'effetto di un labirinto.
 
Avvicinatosi al luogo desiderato l'uomo si rese immediatamente conto che qualcosa non andava; stando al cartello su cui era raffigurata la mappa dell'area delle siepi, la zona avrebbe dovuto essere una specie di serra a cielo aperto, con fiori e piante differenti per ogni siepe, ma, soprattutto, sulla mappa non c'era traccia di una sottoarea simile ad un piccolo santuario con altarino come quella che il presidente Tomioka gli aveva descritto.
 
Incuriosito dalla situazione, l’inglese si inoltrò tra quei viali delimitati dalle siepi e improvvisamente si trovò davanti ad uno scenario assurdo; i corridoi, che osservando la cartina non sembravano ne particolarmente lunghi ne molto ramificati, ora si estendevano fino a centinaia di metri di lunghezza con un bivio praticamente ogni dieci metri.
La voce tornò quindi ad insidiarsi nella mente di Julian; era stato il duellante stesso a richiamarla, mentalmente, perché lo guidasse attraverso quel dedalo di siepi.
 
“Devi prendere la prima strada a sinistra e poi proseguire fino ad un incrocio a quattro, li svolterai a destra…”
 
Julian seguì le indicazioni dategli dalla voce e giunse ad un viale a fondo cieco.
 
-E ora dove vado?-
“Sei stato sorprendentemente veloce, dovrai attendere alcuni secondi prima che il nucleo progenitore ti apra la strada per Gran RoRo”
 
-Nucleo progenitore? Gran RoRo? Ma di cosa stai parlando?!-
 
“Lo scoprirai molto presto… perfetto, ora vai nella via alla tua destra…”
 
“Mi prendi in giro!” esclamò stavolta ad alta voce Julian “non c’è nessuna via a…”
 
Il duellante rimase ammutolito; dove prima si erigeva un’alta e lussureggiante siepe ora non c’era niente, solo il proseguio del viale piastrellato su cui lo stesso inglese poggiava i piedi. Ancora intontito per la sorpresa, fu risvegliato dallo stato di trance dall’ormai nota voce guida.
 
“Va tutto bene?”
 
-Non so cosa dirti, non ci capisco più niente-
 
“Non devi cercare di capire, non sempre la logica e gli sforzi mentali sono la soluzione corretta”
 
-Non sono proprio la persona più indicata per questo tipo di discorsi nonostante non sia totalmente scettico riguardo ai fenomeni paranormali-
 
“Oh, ma è molto più di questo… sei quasi arrivato, devi solo girare un’ultima volta a sinistra”
 
-Ok, ma in quale viale?-
 
“E’ caratterizzato dalla presenza di un arco superiore fatto di fiori, è impossibile non notarlo-
 
“Va bene”
 
Spinto dalla voglia di trovare una risposta alle innumerevoli domande che affollavano la sua mente, Julian percorse a velocità sostenuta il viale osservando con attenzione ciascuna delle diramazioni del lato sinistro; giunto a metà della strada finalmente lo scorse e dovette ammettere che quella voce aveva ragione: l’ingresso della stradina era sormontato da uno spettacolare arco formato da due possenti rami che, col tempo, si erano sviluppati a tal punto da arrivare quasi ad unirsi; intorno ad essi si era poi creato uno spettacolo di foglie e dei fiori più disparati da far domandare a Julian stesso come fosse possibile  che specie così diverse tra loro potessero convivere in così poco spazio; infine dall’arco discendevano i rami più verdi e flessibili che arrivavano perfino a toccare la terra come a formare una sorta di porta naturale.
L’estasiato inglese spostò con la massima delicatezza i rami e diede un’occhiata a ciò che essi nascondevano, una sorta patio circolare fatto in marmo bianco, simile ai tempietti della Grecia antica; due gradini conducevano ad una predella sollevata dal terreno, nel cui centro si erigeva un altare rettangolare di modeste dimensioni, il tutto coperto da una tettoia circolare a sua volta sorretta da quattro colonne in stile ionico.
Avvicinatosi ulteriormente, sopra all’altare scorse sei incisioni rappresentanti i simboli dei sei colori di Battle Spirits. Era chiaro che non poteva essere una coincidenza, del resto nulla sembrava esserlo in quella storia.
 
Giunto di fronte all’altare il biondo notò una luce brillare dalla tasca destra del suo abito, quella in cui teneva il mazzo, e gli bastò qualche secondo per capire cosa stava accadendo. Estrasse il mazzo e la cercò; era ovviamente lei ad emettere quella luce.
 
“Vuoi tornare a casa?” domandò alla carta rossa ricevuta pochi giorni prima dopo averla trovata
 
Alzò la carta al cielo e improvvisamente una luce bianca piombò su di lui avvolgendolo; si ritrovò dentro una specie di nebbia senza confini in cui la monotonia dell’ambiente era rotta solo da una sorta di portale.
 
-Ci siamo!- pensò prima di perdere i sensi e lasciarsi trascinare all’interno del varco.
 
L’uomo riprese conoscenza alcuni minuti dopo e rimase, per l’ennesima volta negli ultimi minuti, senza parole. L’ambiente in cui si trovava era completamente diverso, sotto i suoi piedi le vie piastrellate del labirinto avevano lasciato il posto alla nuda terra e davanti ai suoi occhi non vi erano più i pochi fiori delle siepi del parco ma una rigogliosa foresta con altissimi alberi e un lago di acqua cristallina; era tutto di una bellezza sconvolgente.
 
Ti piace?” domandò la voce
 
-E’ fantastico!- rispose mentalmente –ma dove mi trovo?-
 
Nella grande foresta del regno di smeraldo…
 

 
… benvenuto a Gran RoRo, Julian Fines!"
 
 
Trascorsero circa quindici minuti prima che Julian si riprendesse dallo stato di estasi contemplativa in cui sembrava essere caduto, del resto ciò che si era trovato davanti era molto più di quanto l’inglese avesse mai visto in tutta la sua vita.
 
“Gran… RoRo” disse con un filo di voce
 
Sapevo che saresti stato in grado di giungere in questo mondo”
 
“Sono in un altro mondo quindi?”
 
“In un mondo alternativo con molti punti di contatto con la terra ma esterno al tempo terrestre per la precisione” spiegò la voce “Gran RoRo si affaccia su ogni epoca dell’età della terra, è una realtà altra per questo è nota tra gli umani come mondo Altrove”
 
“Grazie della spiegazione; immagino ci sia vita in questo mondo”
 
Si, sono molte le razze che abitano questo mondo
 
“Ah, quindi esisteranno anche delle città”
 
Nel mondo di smeraldo no, al massimo vi sono dei villaggi; le città si trovano nei mondi di zaffiro e di perla”
 
“Sapresti dirmi dove trovare un villaggio?” domandò il biondo “ora sono molto stanco e vorrei riposare, domani completerò la mia missione”
 
C’è un villaggio poco distante da qui, ma stai attento”
 
“Non ti preoccupare” replicò incamminandosi incurante delle preoccupazioni della sua sconosciuta guida
 
Pochi secondi di cammino dopo l’inglese giunse in una zona in cui la vegetazione risultava sin al primo sguardo meno aggressiva, in alcuni punti sembrava addirittura essere stata tagliata. L’uomo si arrestò improvvisamente e aspetto che scendesse il silenzio per mettere in atto il suo piano.
 
-Proprio come sospettavo, si sentono delle voci- pensò e si diresse nella direzione dei suoni
 
Furono sufficienti alcuni passi per giungere in prossimità del villaggio. Da dietro un albero, Julian osservò attentamente gli abitanti di quelle quattro capanne, erano molto particolari: la loro pelle era di colore verde così come i loro capelli; nonostante un aspetto umanoide le mani e i piedi erano più simili a quelli degli animali e il fisico, anche quello dei bambini, era generalmente più sviluppato. Non si poteva certo dire che avessero un aspetto rassicurante ma c’era sempre la possibilità che l’apparenza ingannasse; per questo decise il biondo duellante scelse di uscire allo scoperto.
 
L’accoglienza risultò molto fredda; non appena gli abitanti del paesino ebbero notato la presenza di Julian si irrigidirono e, in alcuni casi, lanciarono sguardi che andavano dall’aggressivo allo spaventato.
 
“UN UMANO!! UN SOLDATO DEL RE!!” gridò un bambino senza che Julian comprendesse ciò che intendeva
 
“Vattene via! Ci siamo già sottomessi al re, ci avete schiavizzati e costretti a lavorare per voi, cos’altro volete!” aggiunse un autoctono più anziano
 
“Come riuscite a parlare la mia lingua?” domandò Julian “e comunque non so di cosa state parlando”
 
Purtroppo la reazione di Julian non fece diminuire il sospetto che la popolazione del villaggio continuava ad avere nei suoi confronti. Il biondo inglese rimaneva isolato e lontano da tutte le altre persone che, timorose, sembravano in attesa di vedere come l’uomo intendesse agire; ad un certo punto però quello che doveva essere un abitante di età identica a quella di Julian si avvicinò con aria minacciosa.
 
“Catturiamolo!” esclamò “è solo e non ha ne il lanciamissili ne nessun’altra delle armi in dotazione ai soldati del re; potremmo usarlo come riscatto”
 
“Giusto!” fece un altro “andiamo compagni, abbattiamolo!”
 
Altri tre degli abitanti seguirono l’invito dei loro due compagni e si mossero per cercare di aggredire l’uomo alle spalle. Il primo agitatore lo colpì a sorpresa in pieno volto facendolo barcollare mentre il secondo si avvicinò con l’intento di bloccarlo; nonostante lo stordimento l’inglese fu capace di evitare l’assalto, colpì l’uomo al volto con un calcio e parò un pugno da un terzo abitante.
 
“Cascate male amici!” esclamò spavaldo “io vengo dall’Inghilterra, la patria…”
 
Destro al volto dell’uomo a cui aveva parato il pugno.
 
“… della nobile arte…”
 
Uno-due micidiale nello stomaco del quarto malintenzionato con montante finale.
 
“… della boxe!”
 
Parata e risposta immediata sul setto del quinto; ne rimaneva in piedi solo uno e ora appariva molto preoccupato.
 
“Banda di idioti!” esclamò un abitante più anziano che fino ad ora si era tenuto in disparte “se è un soldato sarà addestrato a combattere”
 
“Sei bravo a parole Atroon!” fece uno di quelli sconfitti sarcastico “perché non ci mostri quanto sei forte e ci pensi tu a salvare il villaggio”
 
“Sta pur certo che lo farò” replicò l’anziano estraendo un astuccio rettangolare “ma lo farò usando l’intelligenza”
 
“Cosa intendi dire”
 
“Che rivolterò le leggi del re contro i suoi sottoposti” disse rivolgendosi poi a Julian “soldato del re, io ti sfido ad un duello”
 
“A duello?” chiese Julian che mentalmente sperava che si trattasse proprio di ciò che immaginava
 
“Non conosci le leggi del tuo re? Se qualcuno lancia una sfida il suo destino verrà deciso da un duello a Battle Spirits” spiegò soddisfatto “tuttavia ti devo dire che hai davanti il duellante più abile del villaggio, per cui ti concedo di rifiutare”
 
Julian sorrise, non avrebbe mai potuto sperare in una situazione migliore; estrasse rapidamente il mazzo dal taschino e iniziò subito a mischiarlo.
 
“Accetto la tua sfida, dimmi solo dove sono i terreni di gioco”
 
“Mi credi uno stupido?!” domandò indignato “io vado sul terreno, raggiungimi quando sei pronto… VARCO APRITI! ENERGIA!”
 
Con grande sorpresa di Julian, a quelle parole si materializzò una sorta di porta, che emanava una luce dei colori dell’arcobaleno, che l’uomo chiamato Atroon attraverso sparendo nel nulla.
 
“Che cosa?!” fece l’inglese interrogativo
 
“Ti aspetta una piacevole sorpresa… dovresti pronunciare la stesse parole di quell’uomo ma prima…”
 
La carta che l’aveva condotto a Gran RoRo improvvisamente emerse dal mazzo e si posizionò all’altezza del suo cuore; dal petto del campione emerse il rubino simbolo delle carte rosse che risplendette riscaldando il suo corpo.
 
“Ora sei pronto; fatti onore Julian Fines!”
 
“VARCO APRITI! ENERGIA!”
 
Una porta identica a quella apparsa precedentemente si materializzò davanti a Julian il quale, nonostante un leggero timore, la attraversò immediatamente.
 
 
Evidentemente quella era una giornata davvero speciale per l’inglese perché ciò che lo attendeva al di la di quel portale non avrebbe mai potuto immaginarlo: si trovò su una piattaforma d’acciaio munita di un terreno di gioco sostenuto da due sbarre; davanti a lui si estendeva un enorme terreno ad anello delimitato da alte pareti rocciose mentre ai lati dell’anello fluttuavano delle piccole postazioni con spalti; per finire l’inglese indossava una specie di armatura grigio metallizzato dalla quale spiccavano cinque nuclei.
D’istinto afferrò una delle due sbarre d’acciaio e osservo il terreno di gioco sul quale all’improvviso apparirono dal nulla i cinque nuclei delle vite e i quattro nella riserva; l’inglese era eccitato all’inverosimile da ciò che gli stava accadendo, era sicuro che il duello avrebbe riservato nuove sorprese non vedeva l’ora di vederle.
 
“Ti lascio la prima mano” disse Julian pescando le prime quattro carte della partita
 
“Sono felice di vedere che sei così ansioso di perdere, iniziamo subito!”
 
 
TURNO 1
 
 
“Fase iniziale: fase di acquisizione” fece aggiungendo una  carta alle cinque che già aveva in mano
 
“Fase principale: attivo il nexus Foresta Della Sacra Conifera
 
Julian dovette strofinarsi gli occhi per essere certo di ciò che vide; dietro alla postazione del suo avversario era apparso l’altissimo albero dalle foglie gialle rappresentato sulla carta giocata.
 
“A te la mossa”
 
 
TURNO 2
 
 
“Fase iniziale: fase dei nuclei e fase di acquisizione”
 
Il duellante inglese sorrise all’apparizione del nucleo nella sua riserva; era davvero un duello speciale e una lo pervadeva una strana sensazione che gli diceva che il meglio doveva ancora arrivare.
Pescata la carta, le diede una rapida occhiata e la aggiunse alla sua mano dopodiché prese altre due carte.
 
“Fase principale: evoco Lucertola Rasoio e Dracoltello a livello 1”
 
Finalmente il desiderio di Julian trovò soddisfazione. Appena il duellante inglese ebbe pronunciato quelle parole e appoggiato le carte sulla piattaforma metallica, sul terreno circolare apparvero due simboli rossi che immediatamente si infransero lasciando posto ai due spirit evocati.
 
“Ma è fantastico!” esclamò Julian entusiasta “Quindi in questo mondo il duello è una vera battaglia, perfino gli spirit sono vivi!”
 
Fece un profondo respiro per recuperare un po’ di autocontrollo e poi mise la mano su uno dei due spirit.
 
“Fase d’attacco: Lucertola Rasoio attacca!”
 
All’ordine il piccolo spirit iniziò la sua carica; Julian attendeva, ansioso, di osservare in cosa consisteva il rispondere agli attacchi con la vita in questo tipo di duello ma purtroppo il suo avversario lo privò di tale piacere.
 
“Azione lampo!” esclamò “grazie all’effetto di livello 1 del mio nexus tutti gli spirit nella mia mano con effetto Alta Velocità guadagnano una riduzione di costo di 1 e, sfruttando il nucleo verde del nexus, evoco a costo zero Pungiglione Velenoso con effetto Alta Velocità con il quale blocco l’attacco di Lucertola Rasoio!”
 
Un simbolo verde apparve di slancio davanti a Atroon e si spezzò rivelando il piccolo spirit insetto che partì immediatamente alla carica e distrusse, con il suo pungiglione, il piccolo rettile in uno scontro frontale.
 
“2000 PB contro 1000 PB; è stato uno scontro onesto” ammise Julian conscio che il duello era solo agli inizi “a te la mossa”
 
 
TURNO 3
 
 
“Fase iniziale: fase di acquisizione, fase dei nuclei e fase di recupero”
 
Rapidamente il duellante di Gran RoRo prese la carta dal mazzo; poi osservò il nucleo apparire nella riserva e i tre impiegati per il costo del nexus ritornare automaticamente sempre nella riserva mentre, nel frattempo, senza bisogno di toccare la carta lo spirit recuperò la sua vitalità.
 
Inutile dire che il suo avversario era sempre più estasiato da ciò che stava vivendo: un duello reale con spirit vivi e veri, i nuclei che appaiono magicamente dal nulla, i movimenti base che venivano eseguiti semplicemente usando la voce; non si era mai sentito tanto vivo in un duello.
 
“Sei pronto umano?” domandò retoricamente l’abitante del villaggio "fase principale: elevo il mio nexus a livello 2…"
 
Il nucleo si spostò dalla riserva sulla carta
 
"… fase d'attacco: attacco con Pungiglione Velenoso!" concluse
 
Lo spirit partì alla carica ad veloce come il vento. Julian rimase per i secondi indeciso sul da farsi; teoricamente avrebbe potuto bloccare, lo spirit avversario non era stato elevato di livello e il suo Dracoltello aveva più punti battaglia; apparentemente poteva essere una vittoria facile ma quel nexus elevato a livello 2 lo preoccupava.
 
"E sia… per la prima volta, ne rispondo con la vita!" disse
 
Lo spirit arrivò nei paraggi della sua postazione; improvvisamente apparve intorno al duellante una sfera verde, lo spirit si lanciò contro di essa e dopo alcuni secondi di pressione la infranse; una delle vite sull'armatura di Julian esplose e nel suo corpo si propagò una dolorosa onda d'energia.
 
"AHHHH!!"
 
"Che c'è, è il tuo primo duello forse?" chiese Atroon con aria di superiorità "non sapevi che rispondere agli attacchi con la vita significa rispondere con la propria vita?"
 
"Ahhh… no, ma grazie di avermelo rivelato" ribatté l'inglese
 
"A te la mossa… vediamo se saprai procurarmi altrettanto dolore"
 
 
TURNO 4
 
 
"Ok, fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione, fase di recupero"
 
I nuclei nella riserva passarono da due a sei e il biondo aggiunse la carta alle altre in mano.
 
"Fase principale: evoco Goradon a livello 2… attacco con Goradon!"
 
Il rettile dalle grandi corna partì alla carica con aggressività ma nemmeno il pesante pestare dei piedi dello spirit riusciva a cancellare il ghigno di superiorità dell'avversario.
 
"Azione lampo! Evoco Amenborg a livello 2 con effetto Alta Velocità; sfruttando l'effetto del nexus aumento la riduzione di costo di 1 e quindi lo evoco a costo zero, pago poi il costo dell'elevamento con uno dei nuclei del nexus, che si abbassa a livello 1, e infine blocco l'attacco"
 
Il piccolo insetto colpì ripetutamente al volto la bestia atterrandola; Julian strinse il pugno destro in segno di rabbia ma decise che stavolta sarebbe andato fino in fondo.
 
"Attacco con Dracoltello!"
 
"Ne rispondo con la vita!"
 
La sfera rossa che si materializzò intorno alla postazione avversaria venne abbattuta da una serie di sferzate delle corna metalliche del drago.
 
"Ah!"
 
"A te la mossa, amico mio" concluse Julian con un sorriso ironico
 
 
TURNO 5
 
 
"Fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione e fase di recupero"
 
Nuclei… mazzo… spirit.
 
"Fase principale: abbasso Amenborg a livello 2, elevo il nexus a livello 2"
 
A quelle parole lo spirit si raggomitolo come se avesse un qualche dolore mentre invece il nexus risplendette alle spalle dell'autoctono.
 
"Fase d'attacco: attacco con Amenborg!"
 
"Ne rispondo con la vita"
 
Un altro nucleo sull'armatura di Julian esplose con fragore.
 
"A te la mossa!"
 
 
TURNO 6
 
 
Julian osservò la situazione sul terreno di gioco. Non si poteva certo dire che il gioco gli fosse favorevole tuttavia erano solo al sesto turno, c'era tutto il tempo di ribaltare la situazione.
 
L'inglese adempiette alle operazioni di rito obbligatorie della fase principale e poi diede un'occhiata alle carte per decidere la strategia del turno.
 
"Pronto, fase principale: utilizzo la magia Carta in Più, pesco due carte dal mazzo più una terza che, nel caso si tratti di uno spirit rosso, posso tenere in mano, essendo questa carta Ankillersauro posso tenerla in mano… evoco quindi Ankillersauro e Oviraptor e poi concludo il turno"
 
 
TURNO 7
 
 
"Fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione, fase di recupero"
 
Atroon osservò con attenzione la carta che gli era capitata; era il segno che aspettava, il segno che era giunto il momento di procedere con il vero duello.
 
"Fase principale: abbasso il nexus a livello 1 ed evoco Mantastica e Ventopianta a livello 1, pago il costo di Ventopianta da Pungiglione Velenoso. Fase d'attacco: attacco con Mantastica, attivo l'effetto dello spirit al momento dell'attacco e sposto quindi due nuclei dagli scarti alla riserva"
 
Lo spirit partì a gran velocità verso la posizione avversaria; durante la carica, risplendette per alcuni secondi e due nuclei lasciarono gli scarti per la riserva.
 
"E in più, azione lampo! Utilizzo Prigione di Spine; Dracoltello e Ankillersauro vanno in affaticamento"
 
"Puoi anche smetterla di fare tanta scena, non avrò mai paura di te" replicò l'inglese "ne rispondo con la vita!"
 
Anche la terza vita di Julian si spense, il campione tuttavia più che preoccupato sembrava in attesa di qualcosa.
 
"A te la mossa umano; non ti preoccupare, la tua agonia durerà ancora per poco"
 
 
TURNO 8
 
 
"Bene, e ora fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione… "
 
Il duellante sorrise alla vista della carta; giusta al momento giusto.
 
"poi, dopo la fase di recupero, fase principale: evoco Diridalus, Cavaliere dei Dragoni e attivo la magia Lancia Sterminatrice grazie alla quale distruggo il tuo nexus!"
 
Una lancia infuocata apparve all'improvviso dalla postazione di Julian e si scagliò al di sopra della piattaforma di Atroon, trafiggendo e distruggendo il suo nexus.
 
"E ora fase d'attacco: vai Diridalus, attacca!"
 
L'enorme mostro a quattro braccia sollevò lo sguardo e lanciò una fulminante occhiata alla quale seguì una violenta sferzata di spade.
 
"Effetto di Diridalus a livello 1 e 2, elimina uno spirit avversario con 2000 PB o meno"
 
L'onda d'urto della sferzata colpì Amenborg eliminandolo; conclusosi l'effetto lo spirit caricò con aggressività a spade tratte.
 
"Ne rispondo con la vita!" gridò l'essere accusando il colpo "sai, se non sapessi che sei uno sporco soldato del re mi starei quasi divertendo a duellare con te"
 
"Io non so nemmeno chi sia questo re di cui parlate" ribatté l'altro "sono giunto qui solo da qualche secondo, non so nulla di questo mondo"
 
"Potresti anche dire il vero…" ammise Atroon "dimostrami la veridicità delle tue parole!"
 
"E come?"
 
"Sconfiggimi su questo terreno, dimostra con la tua passione che non sei un servo di quel tiranno!"
 
"Lo farò molto volentieri" chiuse Julian "ora però è il tuo turno, a te la mossa"
 
 
TURNO 9
 
 
Atroon completò rapidamente le operazioni di rito e osservò la carta, ora inservibile, che gli era capitata.
 
"Fase principale: evoco un secondo Ventopianta…"
 
L'abitante di Gran RoRo osservò bene la situazione. Era rischioso mantenersi in questa situazione, sotto il costante tiro delle magie distruttive rosse; probabilmente era meglio rinunciare all'azione per quel turno e aspettare ancora il momento giusto.
 
"… elevo entrambi i Ventopianta a livello 2 e poi dichiaro concluso il mio turno"
 
 
TURNO 10
 
 
"… Fase di acquisizione… " fece il campione del mondo dopo aver osservato il nucleo apparire nella riserva
 
Toccò la carta in cima al mazzo sentendo una leggera scossa; la sollevò… finalmente era arrivato.
 
"Preparati Atroon, stai per osservare l'immagine della mia passione" disse sorridendo "drago fiammeggiante, signore delle stelle, è il momento della vittoria! Evoco il leggendario Meteorwurm, Drago Imperatore Stellare"
 
Una meteora gigante impattò al centro del terreno di gioco spezzandosi e rilasciando incandescenti lingue di fuoco, all'improvviso due occhi verdi risplendettero nelle fiamme e due possenti ali spazzarono via l'enorme rogo rivelando un maestoso drago guerriero pronto alla lotta.
 
"Per ora può bastare, a te la mossa"
 
 
TURNO 11
 
 
"Fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione e fase di recupero"
 
Il sorriso di Atroon era davvero troppo evidente perché l'avversario non se ne accorgesse.
 
"Carte buone?" domandò il biondo inglese
 
"Molto Buone!" ribatté l'altro "fase principale: attivo la magia Effetto Specchio, scarto le mie due carte e pesco tante carte quante sono quelle che ha in mano il mio avversario quindi, in questo caso, altre due"
 
Le carte pescate non fecero che aumentare il sorriso dell'autoctono.
 
"Evoco Jacobino, il Barone a livello 2 "
 
Un simpatico volatile con un vistoso cilindro in testa apparve dallo smeraldo spezzatosi accanto alla serie di spirit già schierati dalla creatura.
 
"A te la mossa"
 
 
TURNO 12
 
 
"Fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione, fase di recupero"
 
La carta pescata era perfetta; presto avrebbe concluso ora doveva solo resistere.
 
"Fase principale: attivo il nexus Divinità nelle Sacre Montagne a livello 2 e concludo il mio turno"
 
 
TURNO 13
 
 
"Nessun attacco?" domandò stupito
 
"No" replicò "dato che sei un duellante avrai sicuramente notato che non sono in grado di abbattere interamente il tuo muro di spirit… purtroppo devo aspettare"
 
"Non aspetterai ancora a lungo… fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione, fase di recupero"
 
L'autoctono non guardò nemmeno la carta che aveva appena pescato, sapeva che non era importante.
 
"Ecco il mio spirit preferito, un maestro del Venti Impetuosi, evoco Kokatleaf, il marchese lampo a livello 2 con 8000 PB!"
 
Da una tempesta di sferzate verdi emerse una minacciosa figura, un maestoso volatile vegetale capace di incutere timore solo con l'aspetto.
 
"Pago il suo costo sacrificando Mantastica…"
 
Lo spirit svanì in un bagliore di luce
 
"… e poi fase d'attacco: Attacco con Jacobino, il Barone…"
 
Lo strano  volatile partì all'attacco in velocità, rischiando di perdere il suo strano cappello.
 
"Attivo l'effetto di livello 2 dello spirit grazie al quale Jacobino guadagna 1000 PB in fase d'attacco per ogni spirit del genere "Spirit pianta" da me controllato… quindi in questo caso guadagno 2000 PB, per arrivare a un totale di 7000 PB"
 
"Blocco con Oviraptor!" replicò Julian
 
"E allora io attivo l'effetto di livello 1 e 2 di Jacobino, Venti Impetuosi (1), a causa del quale ogni volta che il mio spirit viene bloccato un numero di spirit avversari pari al valore dell'effetto segnato sulla carta va in affaticamento… in questo caso impegno Meteorwurm"
 
Le sferzate di vento verde apparse all'evocazione di Kokatleaf sfrecciarono nuovamente sul terreno di gioco togliendo ogni energia al drago.
 
"Attacco con Ventopianta"
 
"Blocco con Dracoltello"
 
"L'effetto Venti Impetuosi per tua sfortuna si attiva anche se lo spirit viene sconfitto… ora affatico Diridalus"
 
Anche il cavaliere di draghi fu costretto a piegarsi.
 
"Attacco con il secondo Ventopianta"
 
"Blocco con Ankillersauro"
 
Non c'era più nessuno spirit pronto per bloccare sul terreno di gioco di Julian; la situazione era tutt'altro che favorevole.
 
"Attacco con Kokatleaf, il marchese lampo"
 
"Ne rispondo con la vita"
 
Julian non fece neppure in tempo a riprendersi dalla scossa del suo penultimo nucleo che il suo avversario era già pronto ad una nuova azione.
 
"Attivo l'effetto di livello 2 di Kokatleaf, quando questo spirit colpisce una vita dell'avversario posso recuperare tutti gli spirit da me controllati con effetto Venti Impetuosi (1), quindi recupero Jacobino, il Barone…"
 
Lo strano volatile si circondò di una strana luce si rialzò rimettendosi in una posa fiera e baldanzosa.
 
"Questo è il mio attacco finale… Jacobino attacca!"
 
Il volatile si sollevò ad una grande altezza e poi piombò in picchiata come un falco pellegrino; Julian tuttavia non si scompose minimamente e prese una delle due carte che aveva in mano sorridendo con superiorità.
 
"Davvero una bella strategia amico! Complimenti!" esclamò "ma purtroppo non posso permettermi che venga messa in dubbio la mia passione… azione lampo! Attivo la magia Ciclone Fiammeggiante; grazie ad essa elimino tutti gli spirit con un massimo di 5000 PB, elimino quindi Jacobino e Dracoltello mentre Ankillersauro grazie agli effetti suo e di Diridalus di livello 2 raggiunge i 6000 PB e riesce a salvarsi!"
 
Uno sciame di lingue di fuoco invase il terreno circolare attaccando senza pietà i due spirit indicati dall'inglese.
 
"NO!!" gridò Atroon ricomponendosi immediatamente dopo "grrr… a te la mossa"
 
 
TURNO 14
 
 
"Questo sarà il turno conclusivo" fece Julian prima di iniziare operazioni d'obbligo
 
Come il suo avversario aveva fatto prima, nemmeno lui diede alcun peso alla carta pescata e si preparò subito per l'attacco conclusivo.
 
"Hai duellato davvero bene Atroon… ma, purtroppo per te, io non riesco a perdere!" esclamò spavaldo "fase principale: elevo Meteorwurm a livello tre"
 
Il dragone ruggì con ferocia elevandosi dalla sua posizione semisdraiata; era bellissimo, splendente e infuocato, e incuteva nel nemico quel sacro rispetto che si ha solo per le creature leggendarie.
 
"Vai mio fedele drago, attacca!" gridò il duellante "attivo l'effetto di livello 3 che mi permette di selezionare il bersaglio di Impatto Devastante, scelgo quindi Kokatleaf, il marchese lampo come bloccante"
 
Inaspettatamente il verde volatile riprese le forze e decollò in direzione del drago.
 
"Ma perché l'hai fatto?!" domandò l'avversario stupito "cosi non avrai spirit sufficienti per eliminare le mie tre vite!"
 
"Aspetta a dirlo" ribatté l'altro "vai Meteorwurm, distruggilo!"
 
Il drago rosso lanciò una potente fiammata in direzione del volatile il quale rispose con una pioggia di piume verdi. I due colpi si scontrarono annullandosi a vicenda e di due spirit presero allora a fronteggiarsi a viso aperto; il volatile fallì la picchiata sul drago che invece reagì abbassando gli spuntoni intorno al suo capo come a formare un elmo e caricando poi a velocità supersonica circondato da spire di fuoco; In pochi secondi lo spirit avversario venne travolto e cancellato dal terreno di gioco. Era questo… l'effetto Impatto Devastante.
 
"Proseguo l'attacco con gli altri miei spirit" aggiunse l'inglese "e poi attivo l'effetto di livello 2 del mio nexus grazie al quale posso recuperare uno spirit con effetto Impatto Devastante a patto che questo abbia eseguito il primo attacco del mio turno e, dato che Meteorwurm è stato il primo ad attaccare, posso recuperarlo e prendermi così la tua ultima vita"
 
I tre spirit andarono all'attacco simultaneamente, caricando minacciosi lungo tutto il terreno di gioco. Atroon osservò con aria rassegnata la barriera rossa formarsi intorno a lui; era finita, aveva inequivocabilmente perso.
 
"Accetto la sconfitta" sussurrò "la tua passione per il gioco è davvero grande, umano; sento che possiamo fidarci di te… ne rispondo con la vita!"
 
I tre spirit si avventarono sulla barriera spezzandola. I tre nuclei sull'armatura da battaglia esplosero rilasciando una poderosa ondata di energia; contemporaneamente davanti a Julian apparve invece una grande porta bianca che il duellante attraverso con un sorriso soddisfatto.
 
Lo stesso di quando aveva vinto il suo primo duello.
 
 
 
SPAZIO DELL'AUTORE
 
E questo è il secondo capitolo di quella che si preannuncia come una luuunga storia, ringrazio coloro che hanno recensito o inserito tra le storie seguite ovvero Meteor09, Lacus Clyne e HikariMoon; approfitto di questo spazio anche per scusarmi del ritardo con cui ho pubblicato questo capitolo, "purtroppo" nelle ultime tre settimane non ero a casa e quindi non avevo con me le carte per scrivere il duello conclusivo del capitolo.
 
Il capitolo tratta ovviamente dell'arrivo a Gran RoRo di Julian e immagino ci siano alcuni particolari che ha molti di voi non dovrebbero essere sfuggiti:
 
1) I due amici di cui parla Shirou avrete certamente capito che sono i futuri genitori di Dan; si tratta una specie di inside joke che ho voluto inserire e che non avrà, ne ora ne in futuro, nessun rilievo nella vicenda anche perché quando Dan si presenta a Julian non da l'impressione di conoscerne il cognome.
 
2) Il modo in cui Julian raggiunge Gran RoRo è un po' diverso rispetto a quello di Dan; il problema è che in "Dan, il guerriero rosso" non è Magisa a chiamare Dan a Gran RoRo, è Kajitsu che ce lo manda ma qui Kajitsu non è ancora nata e quindi ho dovuto cercare un altro modo; per questo stesso motivo, in questa storia, Julian non atterra subito in braccio a Magisa ma al contrario ci metterà un po' per trovarla (questo l'ho fatto anche per evitare di ricalcare in maniera identica l'anime originale).
 
3) L'armatura di Julian praticamente "è" Supremo Drago del Caos e sarà anche il motivo per cui Julian non la userà praticamente mai.
 
Mi scuso per essermi dilungato tanto, vi  lascio con un piccolo avviso: tenete bene in conto questo capitolo perché molti degli amici di Julian ritorneranno e avranno alcuni ruoli, magari anche infimi, all'interno della storia.
 
Buonasera da ShawnSpenstar
 
P.S. vi do il mazzo di Atroon, l'avversario di Julian nel duello di questo capitolo e la successione dei turni con le carte pescate (vi avverto che sarà una cosa che farò sempre quando in un capitolo sarà descritto un duello, i mazzi dei protagonisti invece saranno elencati una volta sola, in quanto praticamente fissi, e poi mi limiterò a registrarne le modifiche, permanenti o momentanee che siano).
 
DECK: 40 carte
 
Kokatleaf, il Marchese Lampo x 1, Jacobino, il Barone x 1, Il Cacciatore Repardo x 1, Lincefiorita x 1, Volatirapido Infuriato x 2, Ventopianta x 3, Mantastica x 2, Pungiglione Nero x 1, Apemutante x 2, Mantide Spinosa x 2, Amenborg x 3, Pungiglione Velenoso x 3, Trasporto Nuclei x 3, Astro della Velocità x 2, Prigione di Spine x 2, Potere Selvaggio x 2, Effetto Specchio x 1, Recupero del Branco x 1, Folata di Vento x 2, Altopiano Tempestoso x 2, Foresta della Sacra Conifera x 2, Terra della Fertilità x 1
 
Successione turni
 
Turno 1: Foresta della Sacra Conifera, Pungiglione Velenoso, Amenborg, Potere Selvaggio + Ventopianta
Turno 2: Lucertola Rasoio, Dracoltello, Ciclone Fiammeggiante, Diridalus Cavaliere dei Dragoni + Scavatrice
Turno 3: Mantastica
Turno 4: Goradon
Turno 5: Prigione di Spine
Turno 6: Carta in Più (Oviraptor, Fuoco della Vittoria, Ankillersauro)
Turno 7: Ventopianta
Turno 8: Lancia Sterminatrice
Turno 9: Amenborg
Turno 10: Meteorwurm Drago Imperatore Stellare
Turno 11: Effetto Specchio (Jacobino il Barone, Kokatleaf il Marchese Lampo)
Turno 12: Divinità nelle Sacre Montagne
Turno 13: Trasporto Nuclei
Turno 14: Ciclone Fiammeggiante
  
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