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Autore: Old Boy    09/08/2014    1 recensioni
Serie di racconti ispirati a canzoni che sono entrate nella mia vita e non sono più uscite
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1. It's All Over Now, Baby Blue - Bob Dylan
2. Horseshoes and Handgrenades - Green Day
Genere: Generale, Introspettivo, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HORSESHOES AND HANDGRENADES
Chissà perchè siamo voluti venire in questo anonimo locale, in cui il massimo del divertimento è il karaoke, se poi divertimento lo vogliamo chiamare, visto che finora hanno cantato  solo persone, diciamo, "diversamente intonate". Guardo il resto del gruppo annoiato quanto me e mi viene spontanea una domanda:- Raga', ma che cacchio facciamo qua se non si diverte nessuno?-
-Ho un'idea- mi risponde Gianfranco. Dietro di lui spunta Elisa, la sua fidanzata, visibilmente spaventata: come biasimarla? In fondo è sempre lei la vittima delle sue "idee". Ancora non ci siamo spiegati come mai lei sopporti tutti i suoi svariati piani per metterla in ridicolo in ogni situazione. - Elisa può andare a cantare qualcosa per noi.- continua lui, ghignando già sotto i baffi. 
Lei si alza con fare rassegnato, camminando a passettini, ma a metà strada cambia andatura e il suo passo si fa più sicuro, come se le fosse venuta in mente un'idea.
Come arriva sulla pedana prende il microfono, poi si avvicina al tipo che gestisce la console e gli chiede qualcosa, chinando la schiena timidamente in avanti e tenendo il microfono vicino al petto. Quando ritorna davanti allo schermo, si sistema il cerchietto rosso con un grande fiocco sopra e, subito dopo, esplode una musica rock, che appartiene a "Horseshoes and Handgrenades" dei Green Day.
-I'm not fucking around...- ruggisce Elisa con una voce roca da far invidia allo stesso Billie Joe Armstrong, ma allo stesso tempo potente e piena come quella di un Black Mama.
A nessuno sarebbe venuto in mente che un corpicino così minuto potesse sprigionare un'energia tale sotto forma di ruggito melodico. 
E proprio nessuno pensa che "stia scherzando", neanche Gianfra, che ha uno sguardo allibito e non riesce a toglierle gli occhi di dosso.
-I'm gonna burn it all down...- continua Elisa dopo il primo ritornello.-i'm gonna rip it out / Well everything that you employ / was meant for me to destroy / to the ground, now / So don't you fuck me around...- 
Si è stancata, finalmente, e adesso è lui che ha paura, anche se penso non abbia afferrato tutte le frasi che scorrono sullo schermo. Comunque il suo sguardo è eloquente e non ci sarebbe neanche bisogno della musica, che, però, le dà un'aria leggermente indemoniata. In fondo non le sta male. 
Dopo aver detto di voler "annientare la vecchia era" e lanciato il suo grido di rabbia, il rif di chitarra fa da sfondo ai suoi occhi come dardi, che lanciano saette al suo ormai (penso) ex-fidanzato. 
Rivolgo lo sguardo al gruppo e mi soffermo su quello di Fabrizio, che la guarda, come tutti, in un altro modo, ma diverso ancora dal nostro. Con nonchalance, nel momento in cui Elisa canta: - Well, I'm hater a traitor,in a pair of Chuck Taylors, right now...-  ed il mio amico la osserva divertito fare un movimento dei piedi per mostrare le sue All Stars, mi avvicino a lui e gli faccio:- Buttati.-
Arrossisce violentemente, ma sono quasi sicuro che alla fine della serata Elisa avrà qualcun'altro con cui uscire, che sicuramente non si prenderà gioco di lei.
Visto che sono serviti a qualcosa i Green Day che odiavi tanto, sorellina?

HORSESHOES AND HANDGRENADES

Chissà perchè siamo voluti venire in questo anonimo locale, in cui il massimo del divertimento è il karaoke, se poi divertimento lo vogliamo chiamare, visto che finora hanno cantato  solo persone, diciamo, "diversamente intonate". Guardo il resto del gruppo annoiato quanto me e mi viene spontanea una domanda:- Raga', ma che cacchio facciamo qua se non si diverte nessuno?-

-Ho un'idea- mi risponde Gianfranco. Dietro di lui spunta Elisa, la sua fidanzata, visibilmente spaventata: come biasimarla? In fondo è sempre lei la vittima delle sue "idee". Ancora non ci siamo spiegati come mai lei sopporti tutti i suoi svariati piani per metterla in ridicolo in ogni situazione. - Elisa può andare a cantare qualcosa per noi.- continua lui, ghignando già sotto i baffi.

 Lei si alza con fare rassegnato, camminando a passettini, ma a metà strada cambia andatura e il suo passo si fa più sicuro, come se le fosse venuta in mente un'idea.

Come arriva sulla pedana prende il microfono, poi si avvicina al tipo che gestisce la console e gli chiede qualcosa, chinando la schiena timidamente in avanti e tenendo il microfono vicino al petto. Quando ritorna davanti allo schermo, si sistema il cerchietto rosso con un grande fiocco sopra e, subito dopo, esplode una musica rock, che appartiene a "Horseshoes and Handgrenades" dei Green Day.

-I'm not fucking around...- ruggisce Elisa con una voce roca da far invidia allo stesso Billie Joe Armstrong, ma allo stesso tempo potente e piena come quella di un Black Mama.

A nessuno sarebbe venuto in mente che un corpicino così minuto potesse sprigionare un'energia tale sotto forma di ruggito melodico.

 E proprio nessuno pensa che "stia scherzando", neanche Gianfra, che ha uno sguardo allibito e non riesce a toglierle gli occhi di dosso.

-I'm gonna burn it all down...- continua Elisa dopo il primo ritornello.-i'm gonna rip it out / Well everything that you employ / was meant for me to destroy / to the ground, now / So don't you fuck me around...- 

Si è stancata, finalmente, e adesso è lui che ha paura, anche se penso non abbia afferrato tutte le frasi che scorrono sullo schermo. Comunque il suo sguardo è eloquente e non ci sarebbe neanche bisogno della musica, che, però, le dà un'aria leggermente indemoniata. In fondo non le sta male. 

Dopo aver detto di voler "annientare la vecchia era" e lanciato il suo grido di rabbia, il rif di chitarra fa da sfondo ai suoi occhi come dardi, che lanciano saette al suo ormai (penso) ex-fidanzato.

 Rivolgo lo sguardo al gruppo e mi soffermo su quello di Fabrizio, che la guarda, come tutti, in un altro modo, ma diverso ancora dal nostro. Con nonchalance, nel momento in cui Elisa canta: - Well, I'm hater a traitor,in a pair of Chuck Taylors, right now...-  ed il mio amico la osserva divertito fare un movimento dei piedi per mostrare le sue All Stars, mi avvicino a lui e gli faccio:- Buttati.-

Arrossisce violentemente, ma sono quasi sicuro che alla fine della serata Elisa avrà qualcun'altro con cui uscire, che sicuramente non si prenderà gioco di lei.

Visto che sono serviti a qualcosa i Green Day che odiavi tanto, sorellina?

 

   
 
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