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Autore: Nyeupe    10/08/2014    1 recensioni
Vedete quella ragazza, che piange disperatamente mentre si tiene la testa tra le mani e compone il numero della sua migliore amica? Be', quella sono io. Dee Black. Alta. Occhi verdi. Segni particolari? Non direi... Ah già, sono una Luxen, un alieno totalmente fatto di energia che proviene dall'ormai distrutto, pianeta Lux. Niente di che...
Suppongo che tutti voi conosciate la storia dei miei fratelli: Daemon e Dawson vero? Si, di Katy e Elizabeth, le loro ragazze ibride...
Ma quella che ancora non conoscete ancora, è la mia storia.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora, dov'ero rimasta? Ah si!

I giorni seguenti li passai tra Logan, le telefonate di Dawson, Daemon e Katy... e, qualche volta, anche Bethany.

Ash ed Andrew, dalla morte di Adam, si facevano sentire più spesso. Immaginai che volevano qualcuno che capisse e condividesse il loro dolore.

Ricordo quella volta in cui, mentre sistemavo le valige con la musica ad alto volume Logan era entrato ed era rimasto li a guardarmi ballare.

Quando mi girai per prendere altre robe dalla valigia o vidi appoggiato allo stipite della porta e sobbalzai.

-Hey Dolcezza- disse lui sorridendomi compiaciuto.

-Hey Logan- sorrisi a mia volta.

-Che combina la mia Luxen preferita?-

Sobbalzai -Logan!- sussurrai in tono minaccioso -La porta è aperta-.

-E allora?-

Spalancai gli occhi -”E allora?” come sarebbe a dire “E allora?” avrebbero potuto sentirti!-

-E di che ti preoccupi? Se ci sentono basterà dir loro che è un nomignolo affettuoso che ti ho dato Dolcezza-.

La sua tranquillità mi ammaliava tanto quanto mi spaventava. Avevo perso Adam perché Katy si era fidata di Blake che lavorava per il governo, e mio malgrado, Logan stava diventando sempre più importante. Mentirei se dicessi che provavo per lui quello che provavo per Adam ma, di certo, le mie emozioni verso quell'adorabile ragazzo dagli occhi azzurri non fossero forti.

-Ma perché mi chiami dolcezza?- dissi con quello che voleva essere un tono esasperato ma un sorriso mi tagliava il volto.

Lui d'un tratto si fece serio, ma negli occhi vedevo una scintilla brillare di...cosa? Tenerezza, ammirazione.... o forse era...?

-La prima volta che ti ho vista è stata “Dolce” la parola che mi è venuta subito in mente-.

Rimanemmo lì a guardarci. Passò qualche... cosa? Secondo? Minuto? Ora?

Non saprei dirlo, posso solo di che provai una tranquillità rassicurante.

Forse Logan, era la cosa giusta per me... La mia famiglia lo avrebbe accettato e lui sarebbe riuscito a farmi stare tranquilla.

Feci per la bocca per dire qualcosa ma non usci alcun suono.

Subito dopo bussarono alla porta. Mi affrettai ad andare ad aprire.

Davanti a me c'erano una massa di scatoloni, non riuscivo a vedere chi li teneva in mano.

-Ti dispiacerebbe spostarti per favore?- mi disse una vocina dall'altra parte di quel muro di cartone -Sono davvero pesanti-.

Rimasi lì ancora un secondo -Ah... certo!-

Quale fu il mio primo collegamento con quella voce?

Avete presente Trilli? La fatina della Disney? Ecco, quella.

Barcollando posò gli scatoloni sul letto nella sua parte di stanza poi sospirò e si voltò verso di me.

Era una ragazza minuta, di almeno venti centimetri più bassa di me. Aveva in capelli biondi raccolti in uno chignone con un frangetta uguale a quella di Trilli! Aveva degli splendidi occhi verdi e le guance di un rosa tenue che la faceva sembrare... come dire?... carina! Avete presente quei bambini con le guanciotte arrossate troppo teneri? Ecco, lei era così.

Indossava degli shorts bianchi con una camicetta verde senza maniche e dei sandali con delle pietre verdi e bianche come decorazione che formavano dei fiori.

Mi porse la mano -Tu devi essere Dee Black vero? Piacere io sono Savannah Writer, la tua compagna di stanza-

Le strinsi la mano sorridendo -Piacere mio-.

Lei mi sorrise piegando leggermente la testa di lato.

-Allora, vedo con piacere che ti sei già sistemata- mi disse.

Cavolo. Mi ero sistemata senza chiederle quale parte della stanza preferisse!.

Mi lascia cadere sul letto con le mani sulle guance -Oddio! Mi dispiace davvero tanto, non ti ho chiesto se per te andava bene! Scusa scusa! Vuoi il mio letto? Per me non c'è alcun problema io...-

-Dee, non preoccuparti, davvero! Posso chiamarti Dee vero?-

-Certo-

-Bene. Comunque, sono cresciuta nel New Jersey con ben tre fratelli maschi maggiori e due gemelli, uno maschio e l'altra femmina minori. Fidati, sono abituata a condividere tutto- mi sorrise.

Poi si girò verso Logan -E tu sei? Il suo ragazzo?- e io arrossì di colpo.

-No no! Lui non è...- iniziai ma Logan mi interruppe.

-Si, sono il suo ragazzo. Logan White, piacere di conoscerti-

-Il piacere è tutto mio Logan! Oh che carini che siete, sapete, anche il mio ragazzo viene a quest'università, nella sezione di ingegneria informatica, magari qualche volta potremmo fare un uscita a quattro, che ne dite?-

Di nuovo tentai di disdire ma Logan fu più veloce:-Sarebbe fantastico!-

Io lo guardai accigliata.

-Allora, io devo risolvere delle questioni in segreteria, ci vediamo dopo Dee, ciao Logan- e facendo ciao con la manina se ne andò.

Logan si voltò verso di me sorridendo. Poi si accorse del mio sguardo. E fu così che il sorriso si spense.

-Tutto ok, Dolcezza?-

-Perché hai detto a Savannah che sei il mio ragazzo?-

-Era solo uno scherzo!- disse ridacchiando.

-No Logan, non è uno solo uno scherzo! Non voglio che la gente pensi che stiamo insieme-

Lui sgranò gli occhi poi abbassò lo sguardo d'un tratto interessato alle sue scarpe. -Ti vergogni di me...-

-No! No! Non è questo è solo che... io non voglio ragazzi Logan. Sono qui solo per studiare e, talvolta, divertirmi con gli amici. Ma non voglio un ragazzo...- sospirai sentendo gli occhi riempirsi di lacrime -Io.. non posso... io non...-.

Un secondo dopo ero tra le sue braccia mentre lui mi accarezzava i capelli e mi sussurrava:-Shh, è tutto ok-. Oppure:-Non volevo Dolcezza, era solo uno scherzo-.

Chiusi gli occhi e mi lasciai cullare tra le sue braccia.

 

 

Quella stessa sera, dopo aver chiamato Dawson e Daemon ordinai cinese con Savannah. Parlammo del più e del meno, e le spiegai che Logan non era il mio ragazzo.

-Oh, che peccato, eravate così carini insieme sta mattina-.

Non sapendo cosa dire annuì.

-Ma come mai non vuoi un ragazzo?-.

Quella domanda mi prese un po' alla sprovvista.

-Io.. ce l'avevo un ragazzo, prima. Si chiamava Adam e lui era... perfetto!-

-E poi? Cos'è successo? Vi siete lasciati?-

Io tornai a fissare le bacchette che avevo in mano -Mm.. no... è morto poco tempo fa...incidente stradale-

-Oh mio dio! Mi dispiace Dee!- e corse ad abbracciarmi.

Avevo già avuto modo di accorgermi che Savannah era una ragazza molto affettuosa. Dopo solo un giorno che ci conoscevamo si comportava come se mi conoscesse da sempre. E a me stava bene così.

-Allora- dissi dopo un po' sorridendole -Tu riesci a mangiare con queste?- e alzai le bacchette.

Lei fece schioccare la lingua -Tesoro, io sono cresciuta pane e cibo cinese, sta a guardare- disse poi prese le bacchette e cercò di prendere un po' di miso. Vi dico solo, che un ora dopo siamo state entrambe costrette a cambiare le lenzuola dei nostri letti.

 

 

Stava squillando il telefono. Mi alzo dal letto: Dawson.

-Hey Dawson che succede?- risposi.

-Deve per forza succedere qualcosa per voler sentire la mia sorellina preferita?-.

Sorrisi a quel nomignolo.

-Okay, primo: sono la tua unica sorellina. Secondo: Dawson, qui sono le tre del mattino!-

Lo senti ridacchiare -Davvero?-

-Si-

-Merda, è vero! Il fuso orario! Scusa Dee-.

Sorrisi. -Dai, sei perdonato-.

-E comunque, ti sbagli-

-Cosa?-

-Ho anche Daemon come sorellina-

In quel momento scoppiai a ridere davvero di gusto ma mi fermai subito quando sentì Savannah emettere un grugnito.

-Dammi un secondo- dissi andando a chiudermi in bagno -Okay, ci sono-

-Ma che hai fatto?- ridacchiò lui.

-Sono andata a chiudermi in bagno prima di svegliare Savannah-

-E chi è mo' Savannah?-

-La mia compagna di stanza-

-E sta dormendo? Nuda? Foto! Foto! Foto!-

Io scoppiai di nuovo a ridere -Scemo! Guarda che lo dico a Beth!-

Anche lui rise -Scema! Sto scherzando!-.

Io sospirai. Rimanemmo qualche secondo in silenzio, ma era un silenzio confortante. Mi rassicurava sapere che dall'altro capo del telefono c'era Dawson.

-Allora sorellina, che mi racconti?-

-Niente di che...-

-Dai! Guarda che ora non c'è Daemon! Mi puoi dire ciò che vuoi-

Non potevo dirgli di Logan. Per quanto Dawson fosse meno apprensivo di Daemon si sarebbe comunque messo in testa l'idea di venire a controllare, o peggio, lo avrebbe detto a mio fratello che mi avrebbe portata via dal college.

-Davvero, non c'è niente di cui parlare-

-oh... ok- Mi sentì male a mentire a mio fratello. Ma non potevo perdere quell'occasione.

-tu piuttosto? Che mi racconti? Come va con Beth?- sapevo che questo lo avrebbe distratto. Immaginavo i suoi occhi illuminarsi al nome della ragazza.

-Diciamo che le cose tra noi vanno davvero bene! Beth è una ragazza molto... attiva-

-Attiva? Che cavolo significa attiva come aggettivo per una ragazza-

-Diciamo che non mi faccio una bella dormita da un po'!- me lo immaginai sorridere sornione.

-Oh! Dawson, basta! Che schifo!-.

Lui scoppiò a ridere. Così, decisi di dargli pan per focaccia.

-Sai, anche Adam diceva che ero una ragazza Attiva, la più attiva che abbia mai conosciuto!-

-Aaah Dee! Che cavolo!- io incominciai a ridere a crepa pelle -Oddio! Che immagine terribile! Resta in linea, vado a vomitare!-.

Ridevo ormai con le lacrime agli occhi.

Ad un certo punto la porta del bagno si aprì e comparve Savannah in tutta la sua tenerezza con degli shorts arancioni e una maglietta quadrettata viola, azzurra e arancione.

-Tutto ok, Dee?- disse sorridendomi e stropicciandosi gli occhi.

-Si, si, scuse se ti ho svegliato, è che sono al telefono con mio fratello-

-Hey Dawson? Ti saluta Tril.. Savannah- mi corressi.

-Eh? Scusa non ho sentito, ero troppo impegnato a vomitare l'anima!, anzi, ero troppo impegnato a vomitare l'energia!-.

Io non riuscivo più a smettere di ridere.

-Ho detto... ho detto che ti saluta Savannah!-

-E perché prima l'hai chiamata Trilli?-

-Eeeh, poi ti spiego-

-Okay... Ricambio!-

Staccai un attimo il telefono dall'orecchio e mi rivolsi a Savannah -Ricambia- Lei mi sorrise.

-Vabè, ora vado sorellina, 'notte!-

-'Notte!-.

Tornammo a letto -Tuo fratello sembra simpatico-

-E lo è! Lo adoro!-

Lei ridacchiò -Si vede-.

In quel momento sentì il solito fischio del telefono. Era Logan.

Non ci eravamo più parlati da quella mattina.

 

Logan: Hey Dee. Sei sveglia?

 

Sorrisi e iniziai a scrivergli la risposta.

-È Logan?- chiese Savannah con tono di voce cauto. Mi girai a guardarla: Le brillavano gli occhi.

-Si-

-Davvero non state insieme?-

-Davvero-

-Oh, che peccato! Siete una coppia così bella!-.

Io sospirai.

 

Dee: No, sto dormendo xD

Logan: Ah-ah-ah come sei spiritosa! Senti, ho bisogno di parlarti. Devo chiederti una cosa.

Dee: Lo so, sono fantastica!

 

Dissi ironicamente.

 

Dee: Comunque, di cosa vuoi parlare?

Logan: Incontriamoci e lo scoprirai.

Dee: Adesso? Alle tre e mezzo di notte?

Logan: ...Si...

Dee: Tu non sei normale! xD

Logan: Solo mo' te ne sei accorta? XD ahahaha

Dee: Va bene, hai vinto! Dove ci incontriamo?

Logan: All'entrata del tuo edificio, tra un quarto d'ora.

Dee: Ok, a tra poco :)

 

Buttai il telefono ed incominciai a vestirmi.

-Dove vai?- mi chiese Savannah.

-Logan vuole vedermi-

-A quest'ora?-

Io alzai le spalle facendo segno che non sapevo -Ha detto che vuole parlarmi di qualcosa-

-Okay, okay- Poi si girò di colpo -Hey, stavo pensando, ti va se questo mercoledì andiamo io, te, Logan e Cory a mangiare qualcosa insieme? Magari, dopo le lezioni ceniamo lì! Ti va?-

-Si, certo! Devo solo parlare con Logan, ti faccio sapere-

-Fantastico!-

Mi misi le scarpe e presi la giacca -Io vado, a dopo!-

Scesi le scale di corsa. Appena arrivata al portone d'ingresso me lo trovai davanti.

-Hey- mi salutò.

-Hey-

-Ti va di fare una passeggiata?-

-Ok-.

Prendemmo a camminare in silenzio. Logan continuava a guardare dritto davanti a se.

-Sai- disse infine -Non riesco a fare a meno di pensare a ciò che mi hai detto sta mattina--

Mi irrigidì all'istante. Quella mattina ero crollata davanti a lui. Mi tornò subito in mente Adam e tutta la mia felicità svanì all'istante.

-Tu hai detto “Non posso”, non “Non voglio” quindi mi chiedo cos'è che ti trattiene?-

-Logan io... non ho voglia di parlarne...-

-Ma io ho bisogno di saperlo... per favore Dee... cos'è che non ti permette nemmeno di immaginare di stare con qualcuno?-

Feci un respiro profondo -Adam- dissi soltanto.

-È il tuo...- fece un leggero colpo di tosse -...il tuo ragazzo?-

-Lo era-

-E cos'è successo? Ti ha lasciata?-

-No, non mi ha lasciata-

-Lo hai lasciato tu?-

-No! Io lo amavo!-

-E allora cosa...?-

-È morto- dissi aumentando il passo.

-Oh-

-Ucciso da un Arum, mentre cercava di proteggere me ed una mia amica-

-Oh- disse -Mi dispiace..

Io scrollai le spalle -Anche a me-.

 

 

Da quel giorno non parlammo più di Adam e a me andava bene così. I mesi scorrevano veloci, settembre, ottobre, novembre...

Logan sembrava interessato a me. Ma non fece più scherzi riguardo al fidanzamento.

A novembre successero un bel po' di cose mo' che pinso.

Ricordo che molti Arum ci attaccarono ma li sconfiggemmo tutti e... ah già, Logan mi baciò: Ricordo che eravamo in camera mia, e che faceva freddo.

Savannah era da Cory, il suo ragazzo. Logan era venuto da me per studiare.

Studiavamo psicologia: La teoria de caos.

-Scusa ma proprio non la capisco!- gli dissi.

-Non è così difficile Dee. Il battito d'ali di una farfalla in Brasile può scatenare un uragano in Texas-

-Ma com'è possibile una cosa del genere?-

-È una metafora Dee! Significa che un minimo cambiamento può portare ad un grande cambiamento che addirittura può essere assolutamente diverso dal primo-

-Bha...- dissi arricciando il naso e lui sorrise.

-Cosa c'è?- chiesi.

-Niente...- mi rispose cercando di non ridere.

-No dai, cosa c'è?-

-Niente-

-Dai! Logan perché ridi?-

-Niente, è solo che... sei così buffa quando arricci il naso!-

-Buffa? Nel senso che faccio ridere?-

-Nel senso che sei così tenera-.

Io rimasi spiazzata da quell'affermazione. Arrossì violentemente.

-E non ti dico poi quando hai le guance rosse!- disse abbracciandomi e baciandomi sulle guance ridendo.

Io ridacchiai -Dai smettila!-.

Dopo solo due mesi scarsi che ci conoscevamo lui era diventato così importante per me.

Mentre mi dimenavo le nostre labbra si sfioravano. Entrambi ci bloccammo. Poi feci l'errore di spostare lo sguardo sulle sue labbra.

Sentivo il suo respiro che sfiorava la mia bocca. Incrociai il suo sguardo e vidi qualcosa... amore? Possibile?

E un secondo dopo, le mie labbra erano sulle sue, le mie mani gli sfioravano le spalle, il petto, la schiena, il collo...

Le nostre lingue si muovevano in una sensuale danza. Assaporandosi.

Lui mi aveva messo una mano dietro la testa per tenermi ferma, lasciandomi però più di una via di fuga.

Ma io non mi staccai. Continuammo a baciarci per un bel po', senza andare oltre.

Sarò sincera con voi: Non vidi dei fuochi d'artificio, non sentì il fuoco che provavo con Adam divamparmi dentro, nessuna farfalla nello stomaco.

Tutto questo per un semplice motivo: Lui non era Adam. Ma ormai non potevo farci più niente.

Dopo quella volta Logan continuava a baciarmi, ma solo in privato. Credo non che non volesse mettermi a disagio perché non accennavo minimamente a quei baci nei momenti “liberi”. Non avevo chiesto nessuna relazione stabile, e a lui stava bene così... credo...

Comunque, presto ci accorgemmo che, per Logan invece, quei baci erano davvero eccezionali. Ben presto iniziò ad animare sempre più oggetti finché, una sera di metà dicembre, successe una cosa straordinaria.

Come previsto stavo studiando biologia con Loga, Savannah era già partita per le vacanze di natale. Voleva passare con i suoi più tempo possibile prima dei prossimi esami così era partita tre giorni prima per il New Jersey.

Come previsto la nostra lezione si era trasformata in un appassionante bacio. Diedi un occhiata all'orologio: l'una passata.

-Credo sia meglio se torni in stanza, domani abbiamo lezione-

-E se per una volta mi.. mi fermassi qui?- mi disse lui. Aveva tutti i capelli scompigliati e le labbra rosse per i baci. I suoi occhi erano di un azzurro acceso e dentro vi vidi ...cosa? Speranza? Timore?

Senza aspettare una risposta riprese a baciarmi ed in quel momento per il controllo.

In pochi minuti eravamo entrambi senza maglietta. Io gli stavo slacciando i Jeans per poi abbassarli insieme ai Boxer.

-Logan...?-

-Si?- disse baciandomi sul collo.

-Io... io credo di essermi affezionata...molto a te...-

In quel momento tutto nella stanza prese vita, e per un momento vidi in Logan lo stesso sguardo che aveva Adam quando gli dicevo di amarlo.

Non pensare a lui!” mi dissi “Lui non c'è più! E non puoi farci nulla”.

Logan cominciò a brillare leggermente ed in quel momento rividi nella mente così tante scene con Adam. Sembrava tutto così reale.

Poi capì: non potevo fare questo a Logan. Ne a me stessa. Non potevo illudermi che tutto sarebbe tornato ad essere come prima.

-Logan fermo.... basta!-

Lui continuò a baciarmi le guance, le tempie, il collo, le spalle mentre mi sussurrava -Cosa?.. Cosa c'è che non va?-.

-Lo spinsi via-

-Logan io... io non posso...-

Lui mi guardò dispiaciuto -No, no, no! Perché dici così?- e riprese a baciarmi.

-Logan, no! No!- Alla fine riuscì a spingerlo via -Ho detto basta-.

Rimanemmo qualche secondo a guardarci negli occhi. Entrambi mezzi nudi. Entrambi col fiatone.

In quell'istante squillò il cellulare: Dawson.

-pronto-

-Dee, sono Dawson... io...Oh mio dio... io...-

-Hey §Dawsonj, tutto ok? Sembri strano...-

-Non so come dirtelo Dee.. io...-

-Che succede?

-Devi tornare a casa Dee, subito-

-Tornare a casa? Ma... che dici? Che sta succedendo Dawson?-

-Hai un volo prenotato per le tre di sta notte, ora ti mando un codice che tu dovrai mostrare all'aeroporto capito? Il volo è il 795. Arriverai al terminal 1 alle dieci di mattina, orario americano-

-Dawson che...?-

-Ti prego non fare domande e... cerca di stare calma ok? Quando verrai qui intendo-

-Dawson..-

-Ora devo andare... ci vediamo domani, vengo a prenderti all'aeroporto- detto ciò, chiuse la chiamata.

 

 

Inutile dire che il volo fu orrendo. Ero preoccupata per quello che era successo con Logan e per quello che avrei visto una volta tornata a casa.

 

 

All'aeroporto mi aspettava Dawson. Non parlammo per niente in macchina. Sono prima di entrare nel salotto di casa mi disse:-Cerca di essere forte-. Io annuì.

Appena varcata la soglia del salotto mi trovai davanti a tutta la mia famiglia: C'erano Beth, Katy, Daemon e Matthew sul divano destro, Ash e Andrew sul sinistro e, al lato opposto al mio c'era... -Adam!- urlai, gli corsi incontro e mi gettai tra le sue braccia.

“Adam! Sei vivo, amore mio!”

 

Nyeupe:

E adesso!? cosa succederà?! xD
Allora, c'è da dire che io adoro Adam! quindi non potevo lasciarlo morire così, di punto in bianco. Ma come avrà fatto a tornare in vita? e Logan? che fine farà lui? chi conquisterà Dee? lo scopriremo nella prossima puntata! xD
-Nyeupe

P.S. continuo a ringraziare infinitamente chi legge, recensisce le mie storie! o chi mi segue! Grazie mille a tutti! <3
 

  
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