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Autore: luxvato    11/08/2014    2 recensioni
"Ho paura, Wesley..mi sento osservata la loro, ti prego, ho bisogno di te."
Chiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò a me, mentre alcune lacrime le bagnavano la guancia, sentii il cuore frantumarsi in mille pezzi, avrei solo voluto abbracciarla, stringerla a me, baciarla e dirle che sarebbe andato tutto bene, ma entrambi sapevamo che non era più possibile una cosa del genere, era una cosa sbagliata, io non ero umano e lei non era un mio simile, e in più le avrei solo procurato danni, gli Arum l'avrebbero presa e il Dipartimento della Difesa l'avrebbe fatta sparire, esattamente come era successo con Keaton e Jane.
"Non brilli più, non hai bisogno di me, non ti cercheranno, puoi anche tornare alla tua vita di prima e lasciarmi in pace."
"La mia vita non tornerà più ad essere quella di prima, io non sono più la Allie di prima."
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Wesley Stromberg
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wesley's point of view.
 
Erano passate due settimane dall'ultimo incontro con gli Arum, ero rimasto con Allison per tutta la prima settimana, assicurandomi che fosse al sicuro e che le tracce fossero svanite, poi avevo detto a lei e ad Evie di non vedersi più, l'ultimo Arum rimasto, Baruck, ci stava cercando e aveva sete di vendetta. Non avrei mai permesso a Baruck di fare del male ad Allie o ad Evie o al resto della mia famiglia, Sun era sparita e con lei anche Grace, forse si erano trasferite nei villaggi, ai margini di Los Angeles, dove c'erano i nostri simili, per sentirsi al sicuro.
In quella settimana Allie ed Evie non si erano viste, ma parlavano continuamente al telefono o tramite videochat, l'umana riusciva ad essere carina anche senza il trucco che di solito aveva, con il pigiama con un grosso orsacchiotto sopra o con i codini, la trovavo dolce ed ero attratto un po' da lei, quelle settimane senza la sua presenza in casa e senza i nostri battibecchi su cose stupide furono pesanti da superare. 
Sentivo molto la sua mancanza e avevo paura di quello che potesse significare, non potevo innamorarmi di un'umana, avrei deluso tutti, e non riuscivo a sopportare l'idea di fare la stessa fine di mio fratello.
Ero di ritorno dal mio solito giro di ricognizione, nessun Arum in vista e fui sollevato dalla cosa, così saltai sul mio skateboard e tornai a casa con tutta tranquillità.
"Sono tornato a casa!"
Sentii la mia voce rieccheggiare nella casa, segno che non c'era nessuno.
Appoggiai lo skateboard a terra, e dopo un secondo ero già in cucina a mangiare qualcosa. Dopo aver consumato il terzo barattolo di gelato, sentii dei rumori provenire dalla porta, così mi avvicinai alla porta e mi appoggiai al muro.
"Wesley?"
Al suono di quella voce mi irrigidii.
Cerca di essere il più normale possibile, non deve accorgersi di nulla.
Feci un bel respiro profondo e cercai di rilassarmi, invano però.
"Sono qui."- dissi, dopo pochi secondi.
La porta si aprì quasi totalmente e subito i miei occhi si fiondarono sulla ragazza davanti a me.
"Cosa succede, Allison?"-dissi, cercando in ogni modo di non far caso agli occhi arrossati e pieni di lacrime.
"Ho paura, Wesley..mi sento osservata la loro, ti prego, ho bisogno di te."
Chiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò a me, mentre alcune lacrime le bagnavano la guancia, sentii il cuore frantumarsi in mille pezzi, avrei solo voluto abbracciarla, stringerla a me, baciarla e dirle che sarebbe andato tutto bene, ma entrambi sapevamo che non era più possibile una cosa del genere, era una cosa sbagliata, io non ero umano e lei non era un mio simile, e in più le avrei solo procurato danni, gli Arum l'avrebbero presa e il Dipartimento della Difesa l'avrebbe fatta sparire, esattamente come era successo con Keaton e Jane.
"Non brilli più, non hai bisogno di me, non ti cercheranno, puoi anche tornare alla tua vita di prima e lasciarmi in pace."
"La mia vita non tornerà più ad essere quella di prima, io non sono più la Allie di prima.
 
Allie's point of view.
 
Non sapevo cosa, di preciso, mi avesse spinto da Wesley, in lacrime a dirgli quelle cose. Da quando mi aveva detto di andare via e di non farmi vedere con Allie perché ero un pericolo per lei, sentivo il bisogno di sentirlo vicino sempre, ogni minuto, ogni secondo della mia giornata.
Pronunciai l'ultima frase quasi con rabbia, lui per tutta risposta abbassò la testa e dopo poco disse; -"Devi andartene da qui, subito" 
"Io non me ne vado da qui! Se sono in tutto questo casino è anche per colpa tua!"-urlai. -"Con tanti posti che esistono, dovevate per forza trasferirvi qui e distruggere così la mia vita! Vi odio!"
Wesley alzò di scatto la testa e mi guardò inespressivo. -"Tu mi hai costretto a rivelarti la nostra identità, non mi hai lasciato scelta, cazzo, non incolpare me di questo"
"Ovvio, ora è colpa mia, vedo i miei vicini accendersi come dei lumini e devo anche fare finta di niente!" -urlai di nuovo contro di lui.
Ero stanca di tutto quello che era successo, stanca di essere sempre in pericolo di vita solo per il semplice fatto di essere amica di un alieno e di provare qualcosa per il fratello. Wesley mi fissava semplicemente, senza dire una parola, così continuai a parlare. -"Potete anche essere più avanzati di noi in campo tecnologico e tutto quello che vuoi, però per questi aspetti siete identici agli esseri umani, anzi più stupidi, e credemi, ce ne vuole per essere più stupido di un'essere umano" 
Aspettai la risposta di Wesley per una manciata di secondi, che mi sembrarono un'eternità, poi andai via, incurante della luce che emanavo o no.
Non mi interessava più di nulla, avevo solo bisogno di stare da sola o al massimo con qualcuno che fosse un altro essere umano, ma, per uno strano caso del destino, incontrai Grace.
"Questa giornata non potrebbe andare peggio di così" -dissi, sottovoce.
Grace si avvicinò a me e mi sorrise. -"Ma guarda un po' chi abbiamo qui, Allison Dawson, che piacere vederti" -disse, con un po' di sarcasmo.
"Grace, ciao" -dissi, incrociando le braccia al petto.
"Come mai tutta sola? Non vedo nessun Luxen puzzolente a proteggerti" 
"Non sono affari tuoi e poi non ho bisogno di essere protetta, mia cara" 
"Oh, io credo proprio di si.." 
Stavo per replicare, ma qualcosa mi impedì di parlare, Grace fece un semplice gesto della mano e una sfera di luce intensa mi colpì in pieno, lanciandomi a qualche metro di distanza. 
Lei rise di gusto. -"Mio fratello sarà felice di uccidere te e il tuo amato Wesley con facilità, ora sei come un faro ai suoi occhi, non sarà difficile ritrovarti" 
"T..tuo fratello?" -riuscii a dire, con fatica.
"Baruck" -disse lei e poi rise di nuovo.
Poi svanì, con uno schiocco delle dita.
 
Mi ritrovai a correre verso casa di Wesley, la luce doveva essersi affievolita, ma ero comunque un pericolo e dovevo avvisare Wesley.
Bussai alla porta più e più volte, poi qualcuno si degnò di venire ad aprire. 
"Allison, che vuoi ora?"
"Devo parlarti, stupido" -dissi, entrando in casa.
"Di cosa? Di quanto noi Luxen siamo idioti?" -disse Wesley comparendo davanti a me.
"No" -dissi, senza guardarlo in faccia. -"Ho incontrato Grace, ha usato i poteri su di me e ha detto che suo fratello ci ucciderà, visto che ora può trovarmi"
Il ragazzo sgranò gli occhi e mi fissò. -"E chi sarebbe suo fratello?"
"Baruck" 
"Oh, meraviglioso.." -disse lui. -"Ma non potevi incontrare un'allegra famiglia di scoiattoli?"
"Ma cosa stai dicendo!"
Mi afferrò il braccio e mi trascinò fuori da casa sua. ­Lo guardai confusa. -"Cos'è? Ora mi cacci anche?" 
"Dobbiamo andare via di qui, prima che arrivi Baruck qui"
  
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