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Autore: Scimmietta_Innamorata99    17/08/2014    1 recensioni
Jolanda è allegra e vivace, ha appena cambiato scuola e conoscerà molte persone tra cui LUI, il tipo strano e misterioso che nasconde un segreto...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Nuove amicizie
Quando suonò la sveglia avrei voluto morire.
Ma perchè, dico, PERCHE' la scuola deve iniziare alle 8 del mattino? 
Praticamente all' alba ecchecavolo!
Mi alzai sbuffando dal letto e mi diressi verso la cucina in stile zombie mattutino.
Salutai mia mamma che come al solito era già vestita di tutto punto e che correva come una pazza per la casa cercando le solite cose che scordava sempre.
“Mamma, le chiavi le hai lasciate sul divano! Ieri mi ci sono seduta per sbaglio sopra e mi hanno punta il sedere!” urlai per farmi sentire e feci in tempo a vedere mia mamma che si dava un colpetto sulla fronte.
Quanto è sbadata mia madre! Mi fa sempre morire dalle risate.
“Jolanda tesoro và a svegliare tua sorella! E se non ci riesci con le buone rovesciale addosso un po' d'acqua, funziona sempre” disse mia madre facendomi l'occhiolino.
Saggia donna.
Siccome avevo voglia di divertirmi senza pensare a fare la brava sorellina minore premurosa, corsi in bagno e riempii un bicchierone d'acqua, dopodichè entrai nella camera di Sarah, la mia DOLCE sorellona di un anno più grande e mi avvicinai piano piano al suo letto.
“Sarah cara, non è più ora di fare la nanna” sussurai sorridendo malignamente.
Inclinai un po' il bicchiere... Un altro po'... ancora un po'... Finchè:
“JOLANDAAAAAA IO TI UCCIDERO' PRIMA O POI!!!!!” 
“Ben svegliata sorellona, ora sono in ritardo e devo scappare addiooo!!” e corsi via a gambe levate.
Lo so, mi comportai come una fifona ma mia sorella arrabbiata e per giunta di prima mattina era peggio di un branco di tigri affamate.


Arrivata in classe mi fermai a chiacchierare con Cristina e Sofia.
“Oddio tu sei il mio idolo! Ti giuro, il metodo dell' acqua non l'ho mai sperimentato ma provvederò sicuramente!” esclamò entusiasta Cristina saltellando come una pazza e facendo rimbalzare la sua lunga chioma riccioluta.
“Davvero un'idea geniale! La sperimenerò domani sicuramente su mio fratello, oddio non vedo l'ora!” disse Sofia unendosi al balletto di Cristina mentre io mi sganasciavo dalle risate.
Gli altri ci guardavano divertiti, tranne uno che non ci guardava proprio.
Ma che aveva di strano quel ragazzo? Insomma, puoi anche sorridere ogni tanto eh, non fa male!
“Ragazze... Chi è quel ragazzo che se ne sta seduto a guardare fuori dalla finestra ed è sempre così serio?” sussurrai.
“Oh... è mio fratello Ivan... Non farci troppo caso, si comporta sempre così...” mi rispose Sofia.
Suo fratello?
Beh in effetti ora che li guardavo attentamente si somigliavano parecchio.
“Siete fratelli gemelli?”
“Esatto...” rispose Sofia con aria assente.
Preferii non indagare oltre, nonostante fossi molto curiosa.
Ci sedemmo e iniziò la lezione.


“Senti ti va di venire con noi stasera in pizzeria?” mi chiese Cristina tutta felice.
“Ne sarei felicissima e poi non ho nessuna voglia di incontrare mia sorella. Scommetto che me la farà pagare cara.” 
Rabbrividii al pensiero della scorsa volta che le avevo infilato un serpente di gomma nel letto e la notte dopo avevo trovato nel MIO un ragno enorme VERO che si era procurata quella scema di mia sorella.


Pettinai i lunghi e lisci capelli rossi e scesi le scale di corsa per andare nella pizzeria con le ragazze.
Quando arrivai c'era solo Cristina e ci fermammo a chiacchierare.
Poco dopo sentimmo un motorino fermarsi da cui scese Sofia. 
Salutò suo fratello Ivan che si era fermato ad osservarci per un minuto ma che partì subito dopo.
Sembrava stanco morto.



Dopo una squisita pizza e tante risate ci salutammo per ritornare a casa.
Quando stavo salutando Cristina, però, inciampai e andai a sbattere contro un ragazzo.
“Ehi ragazza dai capelli rossi... Stà un po' attenta a dove metti i piedi” sibilò... Ivan.
Bene, un'altra figura di cacca da aggiungere alla lista.
“Scusa tanto sai, capita a tutti di inciampare” ribatteri inacidita.
E mi voltai per tornare a casa.
  
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