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Autore: MrsKaulitz    23/08/2014    1 recensioni
[Godfrey Gao]
Godfrey Gao è un modello e un attore famoso, tormentato dalla sua stessa bellezza.
Biaca, invece, è come un gattino abbandonato, bisognosa di affetto e protezione, e Godfrey sembra essere la persona più inadatta per lei. O no?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. Arrivi tu
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
C'era qualcun altro con lui. Godfrey se ne accorse quando finalmente si calmò, e la disperazione lasciò il posto a una muta rassegnazione. Qualcun altro, oltre lui, stava soffrendo. Scostando la mano dal viso, il suo sguardo si spostò su una ragazzina stretta in un abbraccio, con la faccia affondata nelle ginocchia, e singhiozzi silenziosi che le facevano tremare le spalle.
 Qualcun altro stava soffrendo con lui, e probabilmente per un dolore più forte del suo.
I capelli biondi ricadevano sul collo, accarezzandola dolcemente, ma qualcosa nella sua postura, attirò l'attenzione di Godfrey. La ragazzina si era scelta un posto nascosto per lasciarsi andare, come se volesse celare al mondo ciò che provava davvero.
 Quella vista lo scosse, e i suoi passi si diressero involontariamente verso di lei, dispiaciuto dalla vista di una donna che piangeva, seppur poco più di una bambina.
Forse ha perso il suo innamorato, pensò.
 Con gesti calmi e lenti si abbassò alla sua altezza e le poggiò un palmo sul capo, cullandola. La ragazza fece un saltò all'indietro spaventata, fissandolo ad occhi spalancati con un espressione di panico. 
Godfrey scoppiò a ridere di quella insolita reazione, tappandole la bocca, poiché di solito le ragazze non reagivano mai a quel modo davanti a lui. Tutt'altro.
- Shhh - sussurrò. - Non ti farò del male. Shh -
La sua voce sembrava una dolce litania, una melodia rilassante, ma Bianca non si calmò per quello, il suo corpo si gelò quando mise a fuoco chi davvero aveva davanti.
Si strofinò gli occhi, li richiuse e poi tornò a guardare, ma lui era sempre lì.
Coi suoi jeans strappati, la camicia bianca che scopriva gli avambracci muscolosi, i capelli neri e i tratti tipici orientali. Bellissimo, come in tutte le foto che aveva sul cellulare. Forse anche meglio, perchè stavolta le sue dita non sfioravano il duro vetro di un display, stavolta poteva sentire quella buonissima fragranza maschile, e poteva osservarlo da vicino, per davvero, cosa che non era accaduta neanche nei suoi sogni.
Non poteva essere.
- E tu chi sei? - chiese scioccata. Sapeva chi era lui, aveva amato la sua interpretazione di Magnus, guardato tutti i suoi servizi fotografici e commentato tutte le sue foto su Instagram, conosceva ogni angolo di pelle che aveva lasciato in mostra, molto più del suo corpo.
- Non è importante. - Anche Godfrey era rimasto colpito, se ben per ragioni diverse. La ragazzina non era più una ragazzina, il suo viso era giovane, ma non così giovane, a occhio e croce gli avrebbe dato diciannove anni, e non quindici come aveva pensato.
Era piccolissima e minuta, il corpo sottile, ma il viso era bello. Non era tanto bionda, solo qualche meches, ma quei colori chiari ben si intonavano con la sua pelle rosea.
- Tu sei Godfrey Gao! - esclamò d'un tratto, cogliendolo alla sprovvista e puntandogli contro l'indice accusatorio, come se lo stesse offendendo.
Aveva una bella voce, resa stridula dallo stupore, ma quella ragazzina più bassa di lui di almeno trenta centimetri gli fece tenerezza, come il gattino che aveva trovato solo qualche setimana prima.
Il resto accadde troppo velocemente, e Godfrey si ritrovò a riacciuffare la ragazza prima che lei potesse scappare da lui, lo fece d'istinto, senza rendersi conto di averle afferrato il braccio. Ciò che non potè fare a meno di notare, era il rossore sul viso, che gli provocò un sorrisetto impertinente.
Bene bene, è una mia fan, pensò.
- Non vuoi chiedermi prima l'autografo? - le chiese divertito, mentre lei continuava a ribellarsi.
- Non lo voglio!
Non era vero, ma non aveva il coraggio di dirglielo, di guardarlo e confessargli che desiderava scappare con lui, fuggire da una vita che non la rendeva felice, e che quel piccolo incontro sarebbe stato un balsamo per le sue ferite, qualcosa di piacevole a cui pensare quando le cose sarebbero degenerate ancora come la sera prima. Ma che vederlo e poi perderlo ancora, sarebbe stato un colpo in più al suo cuore. Vederlo lì, e non in foto, ma per davvero, reale, e sorridente, più reale di tutte le persone che aveva mai conosciuto, la riempì di gioia.
Era altissimo, e lei si sentiva una super nana, ed era molto più bello dal vivo, e... parlava in italiano?
- Parli in italiano? - chiese confusa.
Lui aveva quel sorrisetto impertinente, provocatorio.
- Qualche volta - rimarcò con il suo accento cinese, ma parlare in un'altra lingua lo faceva apparire... sensuale.
Il momento magico durò solo qualche minuto, prima che lui rovinasse tutto.
- Perché stavi piangendo? - le chiese mentre si sedeva a terra e se la tirava vicino, guardandola da sotto le ciglia con quegli occhi magnetici e intensi.
Da una tasca sbucavano gli occhiali da sole, e Bianca si chiese quanto fosse figo con quelli.
- Non parlo con gli sconosciuti - si impuntò, cercando di non guardargli i bicipiti.
- Non ci muoveremo da qui finché non me lo dirai.
Sembrava una gara a chi fosse più testardo.
- Non racconto i fatti miei alla gente.
- Conosci il mio nome, e sono pronto a scommettere che non sai solo quello.
- Non potresti comunque risolvere i miei problemi.
Godfrey sbuffò spazientito. Non avrebbe mai voluto perdere così la pazienza, ma la ragazzina aveva un carattere impossibile.
- Non se non me lo dici.
- Puoi farmene andare da qui? No, quindi la questione è chiusa.
Bianca non avrebbe voluto rivelargli davvero ciò che le era scappato. Non era il tipo che diceva in giro le sue cose, comunque. Ma avrebbe davvero desiderato che lui le desse un aiuto per andarsene lontano da lì, benché fosse un pensiero stupido.
 Tutto quello non apparteneva alla realtà. Lui, il suo idolo, non era davvero davanti ai suoi occhi, e non gliene poteva fregare di meno di lei, e dei suoi problemi.
Dal canto suo, Godfrey era indeciso. Non sapeva cosa l'avesse davvero spinto fino a lei, forse il fatto che soffrisse quanto lui, e sentiva un disperato bisogno di aiutare qualcuno per alleggerirsi la coscienza. Per cui, voleva aiutarla. Ma quanto era seria lei? Voleva davvero scappare e per quale motivo?
- Dove vorresti andare?
Era incredulo lui stesso per quella domanda, non poteva seriamente portarla con lui. Lei poteva approfittarsene, vendere una storia alla stampa, rovinargli la vita, essere una ladra.
Eppure... si fidava.
- Parli sul serio?
- E tu?
- Posso andarmene anche oggi, non importa dove, mi serve solo un lavoro.
Sembrava decisa, come se avesse realmente accettato quell'idea. E un po lo spaventava, ma non si sarebbe tirato indietro, l'avrebbe aiutata, era una promessa.
 Si tirò su e le tese una mano.
- Che lavoro vuoi?
- È indifferente.
 Quando le loro mano si strinsero, Godfrey rabbrividì, Bianca, invece, arrossì.
Pochi segnali che bastarono a chiarire che quello che stava per fare, si sarebbe aggiunto alla sua lunga lista di errori. Ma ormai era inevitabile.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice
 Anche il secondo è andato, cosa ne pensate? Ho voluto abbinarci la canzone di Alessandra Amoroso, Arrivi tu. Spero vi sia piaciuto, in caso contrario sono impaziente di ascoltare le vostre critiche e migliorarmi. Per quanto riguarda Godfrey... oh non ho resistito a farlo parlare in un altra lingua... trovo che gli uomini che parlano in una lingua non propria siano... affascinanti... per chi non lo conosce, basterà cercarlo su google o facebook, ovunque in pratica... è un modello taiwanese molto sexy, ed è anche un attore ok Baci baci baci
 
 
Lady Windermere un grazie di cuore per la tua recensione. Sapere che la mia storia ti ha presa mi riemoe il cuore di felicità. Grazie mille davvero. Scusa il ritardo nell'aggiornare, spero che questo capitolo ricompensi. Che dure di Godfrey? Anche io l'ho conosciuto come Magnus, e, benché adori Jace, lui mi affascina e lo ammiro come persona ....un bacio e a presto, spero...
  
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