Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Sherlokette    28/08/2014    1 recensioni
Continuano le avventure di Mystery e Loki; trasferiti a New York i nostri due amici incontreranno i Vendicatori e muoveranno i primi passi nel mondo dello S.H.I.E.L.D.. Ma ben presto l'apparente tranquillità di questa nuova vita viene turbata dalla scomparsa di una persona importante e da eventi climatici imbizzarriti sulla superficie del mondo, preludio a qualcosa di molto peggio e molto antico...
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rannicchiata in un angolo della sala comando, che era stata adibita a centro medico d'emergenza, con la fronte appoggiata sulle ginocchia, meditavo sull'accaduto.

Loki portato via.

Coulson ferito gravemente.

L'Elivelivolo mezzo distrutto.

E come se non bastasse, Hulk era andato disperso nella battaglia.

Presa dallo sgomento, tutto ciò che mi venne in mente di fare era... cantare fra me e me, a bassa voce, nel tentativo di farmi coraggio.

Non pensate male, il testo era piuttosto triste.

 

She sits in her corner

Singing herself to sleep...

Wrapped in all of the promises

That no one seems to keep...

 

Mi raggomitolai ancora di più.

 

She no longer cries to herself

No tears left to wash away...

Just diaries of empty pages

Feelings gone ashtray...

 

-Tieni. Ne hai decisamente bisogno. -

Alzai lo sguardo. Era Natasha, con un taglio appena medicato sulla fronte, che mi porgeva una tazza fumante di caffè.

-Dove te lo sei procurato? -

-Incredibilmente una delle cucine è rimasta intatta. - Presi la tazza e lei si sedette accanto a me: - E anche tu, per fortuna. -

-Non tutte le ferite sono fisiche... - mormorai, fissando il liquido scuro.

-Cosa è successo? -

-Ho solo capito. La verità mi è stata sbattuta in faccia nel peggiore dei modi. -

-Quale verità, Mystery? -

La guardai: - Sono venuta qui solo per seguire Loki. E mi sono illusa di poter migliorare la sua e la mia vita dandomi da fare assieme a voi. - Ri-abbassai lo sguardo: - E invece sono solo riuscita a farmi quasi ammazzare e a far ferire l'agente Coulson. Se non fosse stato per me, lui... -

Strinsi la tazza di porcellana fra le mani cercando di non piangere di nuovo.

-I nostri medici si prenderanno cura di lui, vedrai - tentò di consolarmi la spia.

-Mi sento in colpa da morire. E ora che Loki si è unito ai cattivi... -

Ripensai al momento in cui lo avevo visto con terrore e paura. Da una parte cercavo di dirmi che non era quello il dio che conoscevo, ma dall'altra la ragione insinuava che quella fosse la sua vera natura, e che mi avesse preso in giro fin dall'inizio.

Ma allora perchè mi aveva salvata da quel demone di fuoco?

-Sbaglio o Odino aveva un piano? - riprese Natasha.

-Sì... - confermai, distratta.

-Hey... - Mi diede una pacca sul braccio: - Vedrai che tutto si aggiusterà. -

Sorrisi in modo stentato: - Gli altri come stanno? -

-Tony è un po' malconcio dopo il bel giro nella turbina che si è fatto, ma sta bene. E gli altri hanno qualche graffio, un paio di ustioni, niente di irreparabile insomma. -

Annuii, un po' più sollevata.

-Agente Romanoff? - Il direttore Fury si parò davanti a noi e ordinò alla spia di andare da Maria Hill.

Rimanemmo da soli in un silenzio imbarazzante, poiché io avevo paura ad aprire bocca.

Poi lui mi porse un apparecchio, che riconobbi essere un telefono.

-Chiama la tua famiglia. Fa' sapere loro che stai bene e assicurati lo stesso da parte loro. -

-... Grazie. -

Se ne andò senza aggiungere altro.

Sorrisi: mi ero proprio sbagliata su di lui.

Digitai il numero dei miei genitori. Mi preoccupai non poco quando non risposero dopo tre squilli, ma la voce di mio padre dall'altra parte fugò i miei timori: - Pronto? -

-Papà? -

-Mildred!!! Grazie a Dio, stai bene? Qui fuori è un inferno! -

-Io sto bene, e voi? -

-Barricati in casa. -

-E il nonno? -

-E' qui. -

-Ho bisogno di parlare con lui, devo dirgli una cosa. -

-Puoi dirla anche a me. -

-Ti prego, papà, è importante che parli con lui. -

Lo sentii sospirare: - Solo un momento... -

Dopo un attimo di silenzio, udii la voce di mio nonno: - Milly? -

-Nonno... -

Disperata, gli raccontai ogni cosa, di Loki, dell'attacco, del Ragnarok...

-Avevo torto su di lui. Pensavo fosse migliore, e invece... -

-Tesoro... Lui è migliore. -

-Come lo sai? -

-Ti ha salvata, tanto per cominciare. -

-Ma per colpa mia... -

-Si è trattato di una fatalità. Loki voleva salvarti da quel mostro perchè gli importa di te, ma evidentemente non controlla quella forza come vorrebbe. -

-Però... -

-So quanti dubbi assillino la tua mente in questo momento. Che hai paura e temi di non poter fare niente. Ma io mi ricordo di una bambina decisa e testarda, che preferiva andare ad esplorare le colline fino a notte fonda sbucciandosi le ginocchia e portando a casa animaletti di ogni sorta piuttosto che giocare con le bambole. -

-Dove vuoi arrivare? -

-Al semplice fatto che la tua forza e la tua indipendenza erano già chiare allora. Seguivi il tuo istinto, in barba a tutto il resto; sapevi sempre cosa fare. Devi starlo a sentire anche stavolta, far sì che ti dia animo contro tutte queste difficoltà, e sono certo ritroverai il tuo coraggio. Perchè se come mi hai detto c'è un piano... -

-... Devo avere fiducia in esso? -

-Normalmente, da nonno responsabile ti direi di tornare a casa, al sicuro, ma ormai nessun luogo può definirsi tale. -

Mi morsi il labbro inferiore: - Non so che fare... -

-Non sforzarti di pensarci. Saprai cosa fare al momento opportuno. Riordina le idee e fatti forza, noi ti siamo vicini. -

 

 

Girovagai per i corridoi devastati, cercando di fare come mi aveva suggerito il nonno.

Ma non era facile.

Non riuscivo a non pensare di essere stata completamente inutile.

Loki aveva ragione: quale potere avevo io?

Vagabondai fino all'hangar devastato dai mostri. Una macchia scura per terra segnava il punto in cui l'agente Coulson...

Qualcuno mi poggiò una mano sulla spalla: era Steve.

-Non ti chiederò come stai. Posso immaginarlo. Dovresti dormire un po'. -

-Che ci fai qui? Voglio dire, perchè non sei a fare piani con gli altri? -

-Ora non è il momento di parlare. È il momento di rimboccarsi le maniche e riprendersi per sferrare il contrattacco. -

-Contrattacco? Mph. Prima di aver quasi fatto uccidere Coulson ti avrei seguito, Cap, ma ora non sono più sicura di niente. Potrei essere solo un peso, ormai. -

-Che fine ha fatto la ragazza che nonostante le botte di Natasha si rialzava e non accennava ad arrendersi? -

-Era diverso. E sembra così lontano, invece si tratta di quasi due giorni fa. -

-Già. Purtroppo la serenità di un momento può essere turbata da qualsiasi cosa. Ma basta pensare che tutto possa tornare a posto, in un modo o nell'altro. -

Mi lasciò lì, anche lui dandomi una pacca sulla spalla: - Coraggio, Mystery. Fury vorrà vedere anche te. -

-Vai avanti tu, ti raggiungo fra un attimo. -

Rimasta sola, mi chinai sulla macchia scura. Ripensando a quei momenti, mi venne soltanto da dire: - Mi dispiace... -

Chinai il capo, chiudendo gli occhi, e rividi nuovamente Loki, avvertii di nuovo quella paura che avevo provato.

Scossi il capo, amareggiata. Possibile che avessi davvero preso un abbaglio? Che lui fosse malvagio?

Solo allora ricordai il suo sguardo, e sobbalzai.

Aveva paura quanta ne avevo io.

E mentre nella mia mente ripeteva il suo discorso di commiato, notai per la prima volta la sfumatura di terrore nel suo sguardo.

-Aveva paura... Aveva paura! - esclamai, fra me e me.

Come avevo potuto non accorgermene prima?

Realizzai, allora, cosa dovevo fare, mi rialzai e feci un respiro profondo: - Per Loki... Per Coulson... Per tutti color a me cari... non posso arrendermi ora. -

 

 

 

Trovai tutti in sala riunioni. Dicevano qualcosa a proposito del recupero di Bruce, ma si zittirono al mio ingresso. Calò un grande silenzio imbarazzante.

Mi feci coraggio e iniziai a parlare: - Se qualcuno vuole dirmi qualcosa, sfogarsi per la faccenda dell'agente Coulson... Lo faccia adesso. Avanti. -

Natasha si limitò a guardarmi, Clint abbassò lo sguardo e Fury incrociò le braccia sul petto, ma in generale gli altri non si mossero.

-Mystery... - Tony pronunciò il mio nome in modo cauto: - Come ti senti? -

-Arrabbiata. Furibonda a dire il vero. E stanca di piangermi addosso senza reagire. -

Guardai il direttore: - Coulson è stato colpito a causa mia. Loki voleva difendermi e ha preso anche lui. Ora lo so. Il senso di colpa non se ne andrà mai. Ma se mi lascio abbattere dallo sconforto, sarà peggio. Voglio procedere assieme a voi al piano di Odino. -

-Sei sicura? - mi domandò lui.

-Come ha detto Cap: bisogna rimboccarsi le maniche e rimettersi in sesto. -

Fury annuì: - Per te i miti sono pane quotidiano. Cosa ci aspetta? -

-Fenrir, il lupo gigantesco che secondo le leggende divorerà Odino, e Midgardsömr, il serpente che con le sue spire circonda il mondo fin quasi a mordersi la coda. -

-Una bella biscia... - commentò Stark.

-E dove si trovano? -

-Il serpente, tanto per cominciare, è stato gettato nelle acque più profonde della Terra, e questo potrebbe suggerire luoghi come... -

-La Fossa delle Marianne? - suggerì Clint.

-Magari è il famigerato mostro di Lochness! - buttò lì di nuovo Tony.

-No, sbagliate entrambi amici miei! -

Odino ci sorprese alle spalle, e reggeva fra le mani una grande scatola rettangolare intarsiata di complicatissimi disegni in un metallo scuro e lucido.

Non ero mai stata così felice di vederlo.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Sherlokette