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Autore: Sherlokette    01/09/2014    1 recensioni
Continuano le avventure di Mystery e Loki; trasferiti a New York i nostri due amici incontreranno i Vendicatori e muoveranno i primi passi nel mondo dello S.H.I.E.L.D.. Ma ben presto l'apparente tranquillità di questa nuova vita viene turbata dalla scomparsa di una persona importante e da eventi climatici imbizzarriti sulla superficie del mondo, preludio a qualcosa di molto peggio e molto antico...
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Scesi a terra, nel bel mezzo di Central Park, trovammo Odino e i suoi guerrieri ad attenderci. Thor fissava il cielo, poi portò la sua attenzione su di noi.

-Siamo pronti - annunciò Steve, deciso.

-Molto bene. - Il padre degli dei si rivolse allora al figlio: - Fai aprire il Bifröst. -

-Heimdall! Hai udito? Siamo qui in attesa! -

Sul momento non accadde niente, ma poi le nuvole che coprivano il cielo iniziarono a diradarsi e un rombo sordo attraversò l'aria.

-Venite tutti intorno a noi - disse Odino. Fury ci diede le ultime precisazioni: - Accoglieremo gli abitanti di Asgard fino a che la battaglia non sarà finita. E se qualche demone di fuoco dovesse arrivare fino a qui... Beh, gli daremo una calorosa accoglienza. -

-Ce la faremo, ne sono sicura - dissi, più per me stessa che per lui.

Un brivido mi corse lungo la schiena al delinearsi di una strana luce sopra le nostre teste.

-Tenetevi forte, e non separatevi per nessun motivo - suggerì Thor, - questa è la prima volta che attraversate il ponte, non vorrei che vi perdeste lungo la via. -

Afferrai prontamente per le braccia da un lato Clint e dall'altro Bruce: - Non ci tengo a finire sperduta in qualche regno sconosciuto. -

Un cilindro di luci iridescenti ci avvolse sollevando la neve attorno a noi. Una forza immensa cominciò a tirarci su, e mi sentii mancare il terreno sotto ai piedi. Fury e i suoi uomini sparirono alla vista, e venimmo trasportati a velocità pazzesca verso il cielo. Ben presto, per quel che riuscivo a vedere, uscimmo dall'atmosfera terrestre.

-Woo-ooh!!! - sentii esultare Tony, non molto distante da me e dalle mie “ancore”. Per colpa dell'aria che turbinava attorno a noi fui costretta a chiudere gli occhi, ad un certo punto, per poi riaprirli: Thor e suo padre stavano in testa a tutti, i mantelli svolazzanti e le armature che riflettevano le luci del Ponte dell'Arcobaleno.

Una scena a dir poco mitica.

Le stelle passarono velocemente attorno a noi, finché il cielo non tornò chiaro. Di fronte a noi si aprì un passaggio dorato, e il dio del tuono ci disse, urlando per sovrastare il fischio del vento, di prepararci all'atterraggio.

Allentai un po' la presa.

La spinta che ci aveva portato fino a lì diminuì bruscamente, e mentre gli altri riuscirono a tenersi in piedi, io finii rotoloni sul pavimento duro del luogo del nostro arrivo.

-Mystery, stai bene? - domandò Steve.

Io mi rialzai in piedi di scatto: - E' stato fantastico!! Un altro giro!! -

-Sta bene - ridacchiò Tony.

-Il Bifröst non è una giostra - scherzò Thor, - vero Heimdall? -

Solo allora mi accorsi dell'uomo in cima al piedistallo dorato al centro della stanza. Indossava un'armatura d'oro, la sua pelle era scura e aveva gli occhi del colore più strano che avessi mai visto. Tale era l'aspetto del guardiano degli dei, dotato di vista acutissima (tanto da poter vedere ogni cosa nei Nove Regni, come mi aveva spiegato Loki a suo tempo).

-Abbiamo questioni più urgenti - si inserì Odino, - hai notizie dal consiglio? -

-No, mio signore. E il canto della guerra non si è ancora levato, per nostra fortuna. -

Poi portò lo sguardo su di me: - E' questa, dunque, la fanciulla che protegge Loki. -

-Sono io. -

-Sapete che avverrà uno scontro inevitabile fra me e lui. -

-Dunque? -

-Proverete a fermarci? -

-Sì, se potrò. -

Non aggiunse altro. Alle sue spalle giunsero quattro persone a cavallo, e con gioia riconobbi Sif e i Tre Guerrieri.

Andai loro incontro, e lei si sorprese nel vedermi: - Mystery! Cosa ci fai tu qui? -

-Partecipo alla battaglia, ovvio! -

-Che cosa? -

-Ti spiegheremo dopo, Sif - s'intromise Thor, - com'è la situazione? -

-Il popolo ha paura. La regina Frigga fa fatica a mantenere l'ordine. E i mostri cosmici? -

-Eliminati. La profezia è cambiata. -

Scorsi l'evidente sollievo sul volto della donna e dei suoi compagni.

-Andiamo, allora, non c'è un minuto da perdere. -

 

 

 

La città era magnifica. Costruita in metalli di vario tipo, lucenti e perfettamente levigati, e pietra, intervallata da zone verdi; era però deserta. Non trovammo nessuno per le strade.

Al centro si ergeva il castello tutto d'oro che Loki mi aveva descritto, ma ciò che vedevo coi miei occhi andava ben oltre la mia immaginazione: le alte guglie delle torri a forma di cono, molto spioventi, ricordavano una specie di organo gigantesco. L'interno era spettacolare quanto l'esterno, ma attraversammo i corridoi luminosi di quel luogo incantato troppo in fretta perchè potessi godermeli appieno.

Giungemmo così alla sala del trono: ampia e spaziosa, accoglieva al suo interno gli abitanti; essi al nostro ingresso fermarono le proprie attività e ci guardarono, muti e con evidente gioia nel veder ritornare il re e il principe di Asgard, mentre a me e ai Vendicatori toccarono sguardi curiosi e perplessi.

Di fronte a noi, in cima ad una scalinata dorata, era situato il trono di Odino, anche se in quel momento vi era seduta una donna dagli abiti raffinati, color azzurro cielo, dai capelli biondo scuro acconciati in modo semplice ma elegante, con qualche ricciolo che le ricadeva sulle spalle.

Frigga, sposa di Odino e madre degli dei, si alzò dal suo posto e corse incontro al re: - Mio signore, sei salvo! - Lo prese per le mani in gesto affettuoso: - Ho temuto di non rivederti mai più... E Thor! - Lei lasciò la presa con una mano per poggiarla sulla guancia del figlio.

-Madre... State bene? -

-Sì, adesso che siete tornati. -

-Mi sembri molto stanca, mia cara; riposati. Devo tenere un discorso importantissimo. - Odino affidò la regina a Thor, e salì in cima alla scalinata. Poi, con voce potente e ferma, cominciò: - Popolo di Asgard! Siete stati radunati qui, fra le mura del castello, poiché cercavate protezione dalla guerra imminente, ma temo di dovervi dare una notizia: essa si svolgerà come profetizzato nella piana di Vigridr. -

Un mormorio allarmato percorse la sala.

-Ma non temete, c'è ancora speranza - continuò il re, - poiché ci è giunto aiuto da Midgard: i nostri alleati in quel regno hanno offerto ospitalità a tutti voi, in modo che a nessuno venga fatto del male durante la battaglia. -

-Ma anche Midgard sarà distrutta!! - obiettò qualcuno.

-Non se il piano di battaglia che abbiamo ideato funzionerà. Grazie ai guerrieri inviati da Midgard salveremo i nostri regni dai demoni di fuoco. -

Gli occhi di tutti si posarono allora su di noi, e mi sentii passare ai raggi X.

-Questi sono i campioni mandati da Midgard? - domandò un uomo, facendosi avanti, - A prima vista non mi sembrano niente di speciale, mio re. -

-E tu chi sei? - ringhiai, stizzita.

-Uno degli eroi scelti da Odino per questo giorno di guerra. Voi, piuttosto. Chi siete per venire qui e pretendere di partecipare ad uno scontro fra immortali? -

-Persone che hanno molto da perdere e che sono pronte a tutto per riportare la pace. -

-Sembrate dei giullari di corte con questi abiti! -

Se non mi avesse trattenuta Bruce avrei tirato un bel calcio negli stinchi a quel presuntuoso.

-Calmatevi, adesso! - riprese Odino, autoritario, - se non vi fidate di questi coraggiosi combattenti allora non vi fidate neanche del vostro re! È per merito loro che io e mio figlio Thor siamo ancora qui fra voi, perciò che non venga messo in dubbio il loro valore! -

L'uomo arretrò: - E questa fanciulla ribelle, mio signore? Anche lei è da considerarsi una valida guerriera? -

-Cosa vorresti insinuare, eh? - sibilai, ancora più arrabbiata, tenuta ferma dal dottor Banner.

-E' saggia abbastanza da convincere a parlare un lupo feroce quale era Fenrir nel tentativo di evitare uno scontro con quest'ultimo, e forte nella sua volontà tanto che aveva il compito di badare a Loki. Queste motivazioni ti bastano? -

Le parole di Odino mi lusingarono non poco.

Il guerriero non aggiunse altro e indietreggiò.

-L'evacuazione avverrà fra mezz'ora. Portate con voi lo stretto necessario e seguite le indicazioni dei nostri alleati. -

 

 

 

Più che un'evacuazione si trattò di un vero e proprio esodo.

Io venni incaricata di radunare i bambini, in modo che le famiglie si muovessero in gruppi uniti.

-Hilde! Hilde, dove sei? -Una donna chiamava a gran voce, e venne da me, preoccupata:

-Non riesco a trovare mia figlia Hilde! -

-Va bene, si calmi. Come è fatta sua figlia? -

-Ha sette anni, capelli neri raccolti in due trecce, ha un vestito bianco e azzurro. -

-Ho capito. Tasha? -

La spia, che stava discutendo con Sif, mi si avvicinò.

-Puoi continuare t qui per un po'? Una bambina deve essersi persa. -

-Ci penso io. -

-Venga, signora, la aiuto a cercarla. -

Perlustrammo le sale e i corridoi del castello, ma di Hilde nessuna traccia.

-L'ho persa di vista per un attimo... - mormorò la donna, sempre più in apprensione.

-Vedrete che la troveremo. Hey! -

Vidi una figura minuta, vestita di bianco, sdraiata su una panchina di pietra in un giardino interno.

Ci precipitammo a vedere, e sollevata la donna esclamò: - La mia piccola! -

La bambina dormiva profondamente, il petto che si alzava e si abbassava lento e regolare, il visetto paffuto e roseo che mostrava serenità.

-Deve aver giocato troppo e aver deciso di farsi un pisolino - scherzai, anch'io più tranquilla.

-Grazie, grazie infinite! - La madre prese la bimba in braccio, e suggerii di tornare indietro.

-Solo un momento, prego. -

La voce gentile della regina giunse alle mie spalle: - Vorrei parlare un attimo con te, mia cara. -

Una volta sole, Frigga riprese il discorso: - Mystery Endless Sky. La fanciulla midgardiana che ha preso a cuore la sorte di mio figlio Loki e ha combattuto per proteggerlo opponendosi agli dei. Mio marito e mio figlio mi hanno parlato molto di te. -

Arrossi: - Caspita... Sono famosa e non lo sapevo? -

-E adesso mi è stato detto che combatterai al fianco dei nostri guerrieri proprio per ritrovare Loki. -

-Voglio riportarlo a casa. Vivo. -

-Perchè? -

-Perchè gli voglio molto bene, e anche se non ci conosciamo da tantissimo tempo siamo amici. E gli amici non si abbandonano mai. -

Lei si sedette sulla panchina di pietra dove riposava la bambina in precedenza, e mi fece cenno con al mano di fare altrettanto.

Una volta accomodatami anch'io, ricominciò: - Alcuni ti avranno detto certamente che la tua è una sciocca ostinazione. -

-Loki. Lui mi ha detto di lasciar perdere, che questo è il suo destino. -

-E tu cosa ne pensi? -

-Che sia un destino sbagliato. -

Lei guardò il terreno, e con lieve gesto della mano fece nascere una pianticella dal terreno.

-Lui non è sempre stato freddo e distante. Un tempo era un bambino adorabile, che si appassionò alla magia e volle impararla da me. E il suo talento sbocciò. -

Il germoglio crebbe, fino a diventare una piccola rosa bianca. Io seguivo, attenta e meravigliata, le magie e le parole della regina.

-Purtroppo scoprì la verità sulle sue origini, e di conseguenza venne a conoscenza della profezia. Iniziò ad usare il suo potere per fare dispetti e compiere malefatte. -

la rosa si colorò di nero a poco a poco.

-Divenne pieno di veleno per tutti, persino con me. Fino al giorno in cui... -

-...uccise Baldr - conclusi, amara.

-Quel giorno credetti di aver perso due figli. Uno morto nel corpo, l'altro morto nell'anima. -

La rosa appassì.

-Ma poi mi hanno riferito di come tu lo abbia preso con te, di come lo hai aiutato nel cercare di crearsi una nuova vita. Speravo che ritrovasse un po' di felicità. -

Il fiore allora si riprese, i suoi petali tornarono bianchi e neri assieme.

-Io ho tentato in tutti i modi di riavere mio figlio. Ma non tornerà mai più come prima. Nell'istante in cui ha scoperto di non essere completamente asgardiano ha perso la sua pace e la sua identità. Ma sento che tu sei sincera, quando dici di volergli bene. Lo accetti così com'è, e ritengo che sia stato molto importante per lui. E lo pensa anche Odino. -

Sorrisi: - Non avrei mai convinto il re a lasciarlo vivere con me, altrimenti. -

-Tu non sei forte nel fisico e non hai particolari poteri, ma faresti di tutto per lui, lo si legge nei tuoi occhi. C'è molto amore nel tuo cuore. -

-A-amore? - ripetei, nervosa.

-Non nel senso comune del termine. Tu hai spirito di sacrificio, e sei disposta a tutto per salvare coloro a cui tieni. -

Dovetti riconoscere di essere un libro aperto per la regina.

Stavo per replicare, quando udimmo un suono prima distante, poi chiaro e inconfondibile: un gallo che cantava.

-Oh, no... Non adesso!! - Scattammo in piedi e corremmo in direzione della sala del trono.

  
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